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Informazioni utili online sulla parola italiana «pieno», il significato, curiosità, aggettivo qualificativo, associazioni, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Pieno

Aggettivo

Pieno è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: piena (femminile singolare); pieni (maschile plurale); piene (femminile plurale).

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di pieno (colmo, carico, zeppo, gonfio, ...)
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone)
vuoto (30%), benzina (18%), colmo (16%), zeppo (4%), bicchiere (3%), mezzo (3%), serbatoio (3%), gasolio (2%), sacco (2%), carburante (2%). Vedi anche: Parole associate a pieno.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti

Foto taggate pieno

Accadueo
  

Informazioni di base

La parola pieno è formata da cinque lettere, tre vocali e due consonanti.
È una parola bifronte senza capo né coda, la lettura all’inverso produce una parola di senso compiuto (nei). Divisione in sillabe: piè-no. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con pieno e canzoni con pieno per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Certo che oggi per fare il pieno bisogna chiedere un prestito.
  • Questo paese è pieno di disoccupati che dovrebbero mantenere i pensionati.
  • Mi può gentilmente fare il pieno di benzina perché so che domani c'è sciopero.
Citazioni da opere letterarie
Il giardino dei Finzi-Contini di Giorgio Bassani (1962): Investiti in pieno dal vento, con la sabbia negli occhi, assordati dal fragore della risacca, e senza neanche poter visitare l'interno del castello perché sprovvisti del permesso scritto di non so quale istituto romano di credito, ci sentivamo profondamente scontenti e irritati di aver voluto uscire da Roma in una giornata come quella, che adesso, in riva al mare, si rivelava di un'inclemenza poco meno che invernale.

Il re nero di Maico Morellini (2011): In primavera bastava allontanarsi di poco dalla città per non sentire più il pesante respiro di Polis Aemilia: un mostro di cemento, acciaio e accordi fiscali che prosperava nella monotona pianura padana, tra sacche di illegalità e città morenti. Chi potevano essere quei malati di mente che in pieno terzo millennio si erano voluti aggrappare a una cultura vecchia di secoli per creare un piccolo regno indipendente all'interno dell'Unione Euro-Asiatica?

Canne al vento di Grazia Deledda (1913): E un silenzio grave odoroso scendeva con le ombre dei muricciuoli, e tutto era caldo e pieno d'oblio in quell'angolo di mondo recinto dai fichi d'india come da una muraglia vegetale, tanto che lo straniero, arrivato davanti alla capanna, si buttò steso sull'erba ed ebbe desiderio di non proseguire il viaggio.
Espressioni e Modi di Dire
  • Esser pieno come un uovo
  • Il mare è pieno di pesci
Canzoni
  • Mezzo pieno o mezzo vuoto (Cantata da: Max Pezzali; Anno 2008)

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per pieno
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: fieno, piano, piego, piena, piene, pieni, piero.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: fieni, siena, tiene, tieni, viene, vieni.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: peno, pino.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si può avere: piceno.
Parole con "pieno"
Iniziano con "pieno": pienona, pienone, pienoni, pienotta, pienotte, pienotti, pienotto.
Finiscono con "pieno": appieno, ripieno, semipieno, strapieno, terrapieno.
»» Vedi parole che contengono pieno per la lista completa
Parole contenute in "pieno"
pie. Contenute all'inverso: nei.
Incastri
Inserendo al suo interno ghetta si ha PIEghettaNO; con ghetti si ha PIEghettiNO.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "pieno" si può ottenere dalle seguenti coppie: piedi/dino, piedoni/donino, pietosa/tosano, pietosi/tosino, pietraccia/tracciano, pietrami/tramino, pietre/treno, pietro/trono, pievi/vino.
Usando "pieno" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: arpie * = arno; copie * = cono; * enolo = pilo; ampi * = ameno; atopie * = atono; * nodi = piedi; * nota = pietà; * nove = pieve; carpi * = careno; emiopie * = emiono; rompi * = romeno; serpi * = sereno; storpie * = storno; isotopie * = isotono; * nodini = piedini; * nodino = piedino; scalpi * = scaleno; * notista = pietista; * notiste = pietiste; * notisti = pietisti; ...
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "pieno" si può ottenere dalle seguenti coppie: pigola/alogeno, pira/areno, piero/orno.
Usando "pieno" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * onera = pira; * oneri = piri; * onero = piro; * onde = piede; * onta = pietà; * onesta = pista; * oneste = piste; * onerata = pirata; * onerati = pirati; * onerosi = pirosi; * ondone = piedone.
Cerniere
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "pieno" si può ottenere dalle seguenti coppie: polipi/enopoli, terapie/noterà.
Usando "pieno" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * terapie = noterà; enopoli * = polipi; * polipi = enopoli; noterà * = terapie.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "pieno" si può ottenere dalle seguenti coppie: pilo/enolo, piedi/nodi, piedini/nodini, piedino/nodino, pietà/nota, pietista/notista, pietiste/notiste, pietisti/notisti, pieve/nove.
Usando "pieno" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: ameno * = ampi; arno * = arpie; careno * = carpi; cono * = copie; * dino = piedi; * vino = pievi; romeno * = rompi; sereno * = serpi; atono * = atopie; * trono = pietro; scaleno * = scalpi; emiono * = emiopie; * donino = piedoni; * tosano = pietosa; * tosino = pietosi; storno * = storpie; isotono * = isotopie; * tramino = pietrami; * tracciano = pietraccia.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "pieno" (*) con un'altra parola si può ottenere: * gran = pigeranno; riga * = ripiegano; * dissi = pidiessino; * rotta = piroettano; * rotti = piroettino; * rotta = proiettano; * rotti = proiettino; righi * = ripieghino; santi * = sapientino; rigava * = ripiegavano.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Empito, Pieno - Empito accenna l'atto; Pieno, lo stato del recipiente. Questo può naturalmente esser pieno senza che alcuno lo abbia empito; chi lo ha empito d'una cosa, può poi trovarlo pieno d'un'altra: come chi credesse d'avere empito di scienza la zucca d'uno studente e s'accorgesse poi che è piena di vento. Le zucche (famiglia delle cucurbitacee!) son piene, non empite, di semi; di semi di zucca può essere empita una tasca. Ciò che è empito è anche pieno; non sempre ciò che è pieno venne empito. Il pieno contiene quanto è capace di contenere; nell'empito fu messo quanto era possibile mettercene. - Nelle locuzioni seguenti chi non sente che Empito non può cadere? - «Chiesa piena di gente; Campo pieno di grano, di fiori; Braccia, seno, pieni; Pecore piene (gravide); Luna piena; Pieno come l'uva o come un'uva; Pieno d'anni, di salute, d'ingegno, di senno, di quattrini, di fede, di sogni, d'illusioni, di pietà, di sonno, di boria; A piena voce, a piena gola, a pieno coro; Di pieno giorno; A giorno pieno; Di pieno meriggio; A pieni voti; a pieno plauso; Pieno mandato, Pieni poteri; Fiducia, fede piena: e chi non ha ancora pieni gli stivali d'esempii, dica pure che io non glieli ho empiti. G.F. [immagine]
Satollo, Sazio, Saturo, Pieno fino agli occhi - Satollo è colui che ha mangiato quanto basta a saziare in tutto e per tutto la fame. - Chi è Sazio ha mangiato tanto, che il più mangiare gli darebbe noja e disgusto. - Saturo indicherebbe colui che ha pieno lo stomaco in modo da non entrarci nulla di più; ma questa è voce dei chimici, i quali dicono Satura quella sostanza che ne ha incorporata un'altra quanto è possibile; e il popolo significa tal'idea col modo Pieno fino agli occhi, per iperbole. [immagine]
Colmo, Raso, Pieno - Un recipiente è colmo quando la materia onde è stato riempito sopravanza al disopra di esso in forma rotondeggiante a mo' di cupola; e in certi luoghi lo dicono appunto cupolato: è raso, quando la materia è al pari degli orli in tutta la sua superficie. Per farlo raso talora si fa prima colmo e se ne rade poi via la parte che sopravanza agli orli. - Pieno è meno anche di Raso, potendosi considerar pieno un recipiente nel quale entrerebbe ancora qualcosa di più. - Si dice infatti pieno raso e pieno colmo. G. F. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Empire, Riempire; Empimento, Riempitura, Riempitivo; Empiuto, Pieno, Ripieno - Riempire è empire di nuovo: empire cosa vuota; riempire vaso o cosa capace che fu vuotata: riempire ha più forza dl semplice empire, perchè pare che voglia significare il voler far capire roba in cosa già piena: empirsi la bocca, aver la bocca piena, è avere il boccone in bocca, o mettervelo; riempirsela è mettervi nuovo cibo prima di aver ben masticato il precedente, o metterne più di quanto ne deve ragionelvolmente contenere volta per volta. Riempitivo, termine grammaticale detto con voce greca pleonasmo, è qualche parola o particella che si mette nel discorso, abbenchè non necessaria, ma per dargli maggior chiarezza o vaghezza; Petrarca: «Ed ella si sedea umile in tanta gloria». Boccaccio: «Vogliancene noi andare ancora?» Il si e il cene sono riempitivi. Riempitura invece è ciò che si mette per proprio comodo, per inutile ridondanza, e più nei versi per riempirli e giungere alla rima: poveri versi! Empimento, è l'atto del riempire. Pieno, ripieno indicano lo stato; empiuto, riempiuto richiamano all'idea l'azione dell'empimento o del riempimento succeduto. Pieno dice anco una pienezza naturale, non fatta da mano d'uomo; le noci, le noccìuole son piene, l'uovo fresco è pieno, ma ogni giorno che sta lì scema: ripieno è termine di cucina, i ripieni e le salse; e poi cipolle, funghi ripieni, cappone ripieno di tartufi: è termine della musica; i ripieni e gli a solo. Ripieno indica poi una pienezza che trascende e trabocca; ne ho ripiena la testa, vale ne ho il capo rotto, intronato, non so più quel che mi faccia. Pieno adunque, anche nel traslato, dicesi meglio di cosa nostra, che nasce in noi; testa piena d'idee, di progetti, di fastidii: ripieno, di cose postevi da altri: m'avete ripieno il cuore di tanta gioia, dolore, desiderii, speranze, timori, malinconie, che ecc. [immagine]
Pieno, Calcato, Pinzo, Colmo, Zeppo - Piena è la misura o altra cosa naturalmente o artificialmente; e dice una pienezza discreta, conveniente; calcato è il contenuto quando colla forza si fa in modo che, premendo gli oggetti nel recipiente, ve ne stiano di più che la capacità sua non dovrebbe o parrebbe poter contenere; si fa calca nel popolo eziandio quando in un teatro o chiesa o altro luogo ei si accalca e ognuno sta disagiato e stretto di troppo. Pinzo dicesi del ventre, e poi dell'uomo per estensione quando ha troppo mangiato ed è pieno di cibo: colmo, de' vasi ripieni di un liquido, o delle misure de' grani, colla colmata o no. Zeppo dice egli pure una pienezza eccessiva o eccedente: non è tanto quanto calcato, perchè v'hanno delle cose che a calcarle si romperebbero; così luogo pieno zeppo di gente; sacco pieno zeppo di noci; cesto pieno e colmo d'uova, non zeppo. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Pieno - S. m. Pienezza. Sost. in S. Ambr. – Bocc. Nov. g. 3. Intr. (C) La qual (acqua) poi (quella dico, che soprabbondava al pieno della fonte) per occulta via del pratello usciva… Albert. cap. 6. A' bisognosi, e non alli ricchi, dee sovvenirsi, perciocchè versa chi mette in pieno.

[Camp.] Bib. Salm. 89. Fa conoscere la tua destra in tale maniera, che quelli ch'hanno pieno di sapienza ritornino a te.

2. [Cont.] Ciò che è massiccio, non vuoto. Roseo, Agr. Her. 218. v. È regola molto generale, e molto certa, che il vacuo risponde e suona più che il pieno ed il massiccio. Biring. Pirot. VI. 2. Nella forma ogni vacuo rende il pieno, e ogni pieno rende il vacuo secondo l'esser del modello originale che avete… Far di terra un pieno. Mart. Arch. IV. 8. Tutti i vacui debbano essere sopra i vacui, vani sopra vani, pieni sopra pieni, stipite sopra stipite, colonna sopra colonna.

[Cont.] Vuoto per pieno. Computare nella misura d'una muraglia la sua superficie intera, anche se ci fossero de' vuoti. Doc. Arte San. M. I. 67. Le finestre, dal palco in su, e l'usciaie si misurino voto per pieno. E II. 214. Esse muraglie per lui così fatte si debbino misurare come si costuma, e misurando votio per pieno, secondo la consuetudine: e similemente se vi si facessi muraglie che non fussono grosse meno di braccio.

3. Nel pieno della notte, del verno, o sim., vagliono Nel colmo. M. V. 8. 36. (C) Nel pieno del verno la contessa, la quale fu moglie del Sire di Ricorti… preso cuore, e animo virile, fece raccolta di Spagnuoli… E 11. 39. Nel pieno della notte assalirono il castello. E cap. 45. Nel pieno della notte con molto ordine, con scale, e altri ingegni s'accostarono a Barga.

4. Per Compimento, Finimento. Menz. Costr. irreg. 225. (M.) È dunque la figura Eliss una figura d'abbreviamento, ma tal che non generi oscurità, nè che si abbia a ricercare il suo pieno lontan le miglia.

5. Avere il suo pieno, Esservi il suo pieno o sim. vagliono Aver tutto quello che s'appartiene, Esservi il compimento, Conseguir l'intento. Fir. Trin. 5. 3. (C) E Dio il voglia, ch'ella riesca, e ch'ell'abbia il pien suo. Cecch. Dot. 2. 5. Oh ei fusse pur il pieno Per altro!

6. [Cont.] Carico completo d'una nave. Sass. F. Lett. 41. In questa maniera adunque verrebbero i levantini a restare accomodati in questa scala d'ogni loro bisogno; nè converrebbero, avendo spedito quello che e' ci condussero, partirsi di qui e andare discosto cercando i bisogni loro; come avviene e in Raugia e in Ancona, dove molte volte fatti gli assegnamenti, se ne vanno a Venezia a provvedere le merci per levante, non trovando quivi il pieno loro.

7. Dare il pieno, vale Dare quello che manca. Borgh. Fies. 213 bis. (M.) Vi fu messa a Mantova, che poco s'era mescolata in queste contese, colonia, come fu qui, ma per l'occasione della vicinanza tolto un orlo del suo contado per dare il pieno a' soldati che di nuovo si mettevano in Cremona.

8. (Mus.) [Ross.] Pezzo di musica a più voci in coro, con poco o niun giuoco di parti, con accompagnamento o senza.

[Ross.] Nell'organo vale Ripieno. Sar. Org. Com. 9. Con maggior vivacità vengon suonati il violone, violoncello, li cornetti, flauti, ed il pieno dell'organo. E ivi, 4. Il grande pieno di quest'organo non va suonato cotauto di spesso per non assordir gli ascoltanti.
Pieno - Agg. Aff. al lat. aur. Plenus. Che contiene tutto quanto è capace di contenere. Bocc. Nov. 5. g. 2. (C) Cominciarono la fune a tirare, credendo a quella il secchione pien d'acqua essere appiccato. [Cont.] Lana, Prodr. inv. 86. Questo sifone sia tanto alto in P dal fondo del vaso, che riempiendosi il vaso resti pieno anch'esso, sì che allora preponderando l'acqua del braccio OP incominci a scorrere fuori del vaso. Cell. Scul. 3. Piglierai della terra battuta con la cimatura… a poco a poco l'andrai mettendo su in questa ossatura, seccandola o con la pazienzia del tempo o sì veramente col fuoco, tanto che la sia piena quanto tiene il cavo, che con gran diligenza si prova molte volte ora da una banda, ora dall'altra. E come l'è piena che la tocca tutta la tua lasagna, la si debbe cavare.

2. [Cont.] Massiccio, non vuoto. Rusc. Geog. Tol. 15. Volendo far cotai balle non solide o piene, ma vuote, si hanno da congiungere insieme quelle due coppe. E 18. Far (la palla) vota, e non tutta massiccia, o solida, o piena come quelle delle bombarde. Redi, Oss. gocc. 44. La codetta di queste gocciole, o lagrime, o zucchette che si chiamino, non è vota come alcuni autori hanno creduto e scritto, ma è soda e piena sì come 'l restante. Matt. Disc. Diosc. I. 22. Ritrovasi appo questo non poca differenza tra le piante ne' fusti che esse producono, imperò che in alcune si veggono questi vacui a modo di canne, e in chi pieni, in chi lunghi, in chi corti, in chi nodosi, e in chi lisci. Stat. Por S. Maria, II. 33. Catene, manigli, od altri simili lavori d'oro pieni, ne' quali necessariamente entra alquanto di saldatura.

[Cont.] Delle scale ovali, o a chiocciola. Scam. V. Arch. univ. I. 314. 44. Le scale ovali possono esser piene, cioè col maschio sodo, overo vuote nel mezzo per prender lume dal di sopra.

3. Che contiene una gran quantità di checchessia. Bocc. Introd. (C) E di questi, e degli altri, che per tutto morivano, tutto pieno. E nov. 3. g. 2. Alessandro domandò l'oste, là dove esso potesse dormire; al quale l'oste rispose: in verità io non so: tu vedi ch'ogni cosa è pieno. Lasc. Cen. 3. nov. 10. (M.) Era la Chiesa piena e pinza per ogni verso di persone.

[Cont.] D'acqua alla massima altezza; nel mare per alta marea, nei fiumi per le piene. Cr. B. Naut. med. III. 312. Nello stretto di Gibilterra, quando la luna è in congiunzione, l'acqua è piena dopo mezza notte ore una e mezza.

[Cont.] Del fiume stesso che è in piena. Aleo. Ripar. somm. 24. Questi fiumi vengono pieni tutti tre ad un tratto, come fanno per ogni poca pioggia. Cast. Mis. acque corr. 10. E perchè, di mano in mano che il fiume si ritrova più e più pieno, viene ancora per ordinario ad essere constituito in maggiore e maggiore velocità: di qui è che le medesime piene del torrente, che entra nel fiume, fanno minori e minori altezze, quanto il fiume si ritrova più e più pieno.

4. Per Abbondante, Copioso. Dant. Purg. 6. (C) Chè le terre d'Italia tutte piene Son di tiranni. [Laz.] Coll. SS. PP. 1. 4. Il lavoratore che ha il fine di vivere sicuramente e abbondevolmente nella rendita delle piene biade, per la destinazione ha purgato il campo di tutte le spine, e divelte tutte le gramigne senza frutto.

5. E fig. [Laz.] Dant. Inf. 9. Come fui dentro, l'occhio intorno invio, E veggio ad ogni man grande campagna, Piena di duolo e di tormento rio. = Bocc. Introd. (C) Della minuta gente, e forse in gran parte della mezzana, era il ragguardamento di molto maggior miseria pieno. E nov. 1. g. 1. Avendo, oltre gli altri, a fare con Borgognoni, uomini pieni d'inganni, non so cui io mi possa lasciare a riscuotere il mio da loro più convenevole di te. E nov. 9. g. 7. (M.) Io son giovane, e fresca donna, e piena, e copiosa di tutte quelle cose che alcuna può desiderare,… E nov. 1. g. 1. Ed ancora più in lui verso di noi di pietosa liberalità pieno discerniamo. [Laz.] Tac. Dav. Perd. Eloq. c. 8. Di questi onori adunque e ornamenti e facoltà vediamo piene le case di coloro, che da giovanetti si diedero alle cause e allo studio del ben parlare.

6. Talora accenna Abbondanza di quantità. [Cont.] Bandi Fior. XXVII. 2. 5. Quanto maggior numero di paiuole s'imporrà, il panno tornerà meglio tessuto, e sarà più pieno di lana. = Red. Oss. an. 120. (C) Nell'acqua comune bollente fece una piena infusione di foglie di rose incarnate.

7. Per Intero, Libero. Sagg. nat. esp. 44. (C) Che la mole dell'aria… non vuol meno dello spazio… per aver il suo pieno respiro

[Cont.] Stat. Fior. Calim. I. 31. Senza frode debbiano misurare a canna piena secondo l'ordine del comune di Firenze, tenendo il panno in su la mostra senza tirare o tenere la mano da ogni lato del panno.

Simile. G. V. lib. 9. cap. 292. (M.) Addì 11 d'aprile in tutta Toscana cadde una gran neve molto piena, e durò…, e credettesi che avesse guaste tutte le frutte e vigne, e non fece quasi danno niuno. Dant. Inf. 5. (C) E come gli stornei ne portan l'ali Nel freddo tempo a schiera larga e piena… [Cont.] Matt. Disc. Diosc. IV. 620. Rassembransi le frondi al cimino salvatico, e massime nella ruvidezza e brevità loro, sono però più brevi; ma l'ombrella è più densa, e più piena.

8. Per Carico. Bocc. Nov. 2. g. 8. (C) Scontrò Bentivegna del Mazzo con un asino pien di cose innanzi.

9. Aggiunto di Sapore, vale Buono. Arrigh. 630. (C) L'uva bene matura ha più pieno sapore.

10. Aggiunto di Memoria vale Perfetto, Ricordevole. Fiamm. 4. 86. (C) Ricordandomi con più piena memoria a cui essi oltre ad ogn'altra bellezza solevano piacere, con nuova malinconia riturbava il turbato animo.

11. Aggiunto di Tempo, vale Compiuto, Intero. Reg. S. Bern. 62. (Man.) Da calen di Ottobre insino al capo della quaresima, insino all'ora seconda piena, vachin alla lezione. E appresso: Nei di della quaresima, dalla mattina infino a terza piena, vachin alle lezioni loro. [G.M.] Segner. Crist. Instr. 1. 24. 4. Come lungamente si mostra da san Tommaso, il quale fu pure più di due secoli pieni innanzi al Concilio.

[Val.] Pucc. Centil. 51. 51. Dovendo stare un anno tutto pieno.

12. Aggiunto a Gioventù, o sim. vale Nel colmo della gioventù. Segner. Crist. instr. 1. 13. 6. (C) Sarà tre volte più insolente, e più indomito nella piena sua gioventù.

[Camp.] Aggiunto di Età, significa Giunto al suo massimo vigore. D. 1. 15. Lassù… mi smarrii in una valle Avanti che l'età mia fosse piena. E vuol dire che si sviò prima dell'età di trentacinque anni.

13. [Val.] Per Plenario. Pucc. Centil. 20. 24. Bandì la Croce… coll'indulgenza piena.

14. Compiuto, A cui nulla manca. Guidott. Rett. 45. (M.) Gli avvocati… leggano nella Rettorica di Tullio, dove troveranno… piena dottrina. Lib. Ruth, 2. 12. (Man.) Prego Iddio che ti renda secondo l'operazione tua, e sì ne riceva piena mercede e merito da Dio. [GM.] Segner. Crist. Instr. 1. 4. Questa è verità di tanta importanza, che ben si merita un ragionamento da sè, più pieno e più proprio.

15. Per Sazio. Fir. As. 202. (C) Veggendo che tutti i cani erano pieni, e pinzi de' furti, e delle reliquie della grassa cena. [Camp.] D. 3. 24. O sodalizio, eletto alla gran cena Del benedetto Agnello, il qual vi ciba Sì, che la vostra voglia è sempre piena.

† Onde Aver pieno lo Stefano, vale in modo basso Aver mangiato e bevuto abbondantemente, lautamente. Fir. Luc. 3. 2. (C) Or che 'l compare ha pieno lo Stefano, e trangugiatosi ogni cosa… e' rastia via.

16. Pieno, fig. per Appagato, Soddisfatto. Dant. Par. 9. (C) Ma perchè le tue voglie tutte piene Ten porti… Leop. Cap. 100. (M.) Ora sì ch'ella va bene, Ch'ii passaggio s'è trovato; Chi può dir quanto c'è grato? Ora sì che noi siam piene. S. Bern. Pist. 19. Per tanta poca fatica tanta gloria hanno guadagnata, che ogni volontà vi fie piena. E 21. Questa città si è vita eterna, dove saranno piene tutte le volontadi.

[Val.] Contento. Fag. Rim. 3. 184. E pur non siete pieno, e v'è tornata La volontà di dar di naso in tasca All'esercito.

17. Per Carnoso, Fatticcio. S. Greg. Omel. 1. 11. (M.) Nella giovanezza il corpo è vigoroso, ed il petto persevera forte e sano; il collo, e le spalle sono nervose e nodose, e le braccia piene. Sassett. Lett. 29. (C) E perchè il giovane è di formoso aspetto, fresco, pieno e ben fatto, la sua conversazione da molti era appetita. [Cont.] Lom. Pitt. Scul. Arch. 71. I fianchi vanno pieni, la groppa tonda e piana, un poco caduta, con un canale in mezzo, e con un gran tratto nel suo traverso da nodo a nodo.

[Val.] Cocch. Op. 3. 17. L'abito del corpo abbastanza vigoroso e sano. Anzi per la diminuzione del cibo meno pieno del consueto.

[Cont.] D'una scultura. Cart. Art. ined. G. III. 258. Però nell'abozzarli e scaricarli di gravezza (questi misti), si va adagio, lasciandoli più pieni per sicurtà loro.

[Cont.] Di nave che abbia forme ampie, con poca stella. Lupic. Disc. mil. esp. 27. Navi che abbino il fondo piatto e pieno, delle maggiori dell'armata, le quali si assicureranno dal fuoco e dall'artiglieria. Lom. Pitt. Scul. Arch. 88. Colonna; la quale facendosi cannellata, va come la Jonica, ma che però le cannellature siano piene della terza in giù.

[Cont.] Di grani, frutta e sim. Roseo, Agr. Her. 13. Sono due sorti di orzo, una che ha dui ordini e pare alla spiga simile al grano, ed ha il grano più pieno e pesato che l'altra. Matt. Disc. Diosc. IV. 663. I più lodati de i citrini (mirabolani) son quelli che sono ben gialli, e tendono alquanto al verde, gravi, pieni, gommosi, grossi di corteccia, e che hanno il loro osso picciolo. Brig. St. sempl. Indie, occ, Mon. 276. Questa nostra (cassia fistola) che portano di San Domenico e di San Giovanni, è matura, grossa, piena, grave, e dentro come mele.

18. Piena aggiunto o riferente a femmina vale Gravida, Pregna. Teseid. 4. 11. (M.) Dove son quelle d'Alcmena Che doppia notte volle a render piena. Ott. Com. Inf. 30.

[Camp.] Guid. G. A. Lib. 34. E lassoe (Pirro) Andromaca piena di sè, ed ancora ci lasciòe Ermione. S. Gir. Pist. 93. Come le greggi delle pecore… tutte avendo i loro doppi allievi; e non è in loro chi non sia piena.

19. Luna piena. V. LUNA, § 6. [Cont.] Dudleo, Arc. mare, II. 23. Quando la luna piena comincia a scemare con buon tempo… dà speranza che il buon tempo sarà durabile.

20. Aggiunto di Colore, vale Carico. Benv. Cell. Oref. 3. (Man.) Questi rubin di Levante hanno un colore maturo, pieno e molto acceso.

[Cont.] Bocc. Museo, fis. 280. Dicono i periti gioiellieri che le turchine sono gratissime all'occhio per ragione del colore pieno e ceruleo, e per avere una tessitura di grana unita.

In questo senso dicesi anche Pien di colore o Pieno nel suo colore, parlando di seta o lana o simil materia, che abbia incorporato molta tintura. (C)

[Cont.] Tratt. Arte mus. II. 3. Togli perfetto azurro oltramarino; e, quanto più tintura gli darai, tanto verrà più pieno nel suo colore.

21. Senso mor., Occupato l'animo. Vit. S. Gio. Batt. 248. (M.) E così tornarono tutti pieni di Gesù, e de' suoi fatti.

22. [Cont.] Part. Empiuto. Biring. Pirot. VII. 1. Con questo ordine ho fatto murar e tirar il muro sodo dal vano dell'attizzatoio in fuori, alto sopra a terra fina un braccio; e, se l'ho fatto vacuo, l'ho fatto per manco spesa, e l'ho pieno di calcinacci e terra, e con pistoni benissimo l'ho fatto assodar.

Aver piene le sue parti, o le parti d'alcuno, vale Aver soddisfatto a' suoi obblighi facendo quello che doveva far lui. Tass. Ger. 2. 3. (M.) Ben tu di re, di duca hai tutte piene Le parti, e lunge hai visto e provveduto. Pallav. Stor. Conc. 478. Onde Paulo sapendo che non conchiude poco un Pontefice ne' trattati introdotti da lui per utilità universale, quando fa conoscere al mondo, ch'egli ha piena ogni sua parte a fin di trarne la conclusione; richiese, e dispose l'imperadore…

23. [Cont.] Ova piene, Polli pieni, e sim. Riempiti. Libro Cuc. 72. De le ova piene. Togli ova, lessali e mondali, e parti ciascun per mezzo, e cava inde il tuorlo; e, presa maggioranzia, zaffarano, e garofani, distempera coi detti tuorla d'ova, e pesta forte aggiontovi dentro cascio grattato: e, per ciascuno otto ova, distempera uno ovo crudo; e, fatto questo, d'esso savore empi le pacche de l'ova e friggile con buono lardo. = Vit. SS. Pad. 1. 159. (M.) Dispergi questi nemici dalla faccia tua, li quali ci hanno pieni di tante illusioni. Fior. S. Franc. 165. Iddio t'ha pieno della savia stoltizia divina.

24. Per Esaudito, Adempito. Dant. Inf. 15. (M.) Se fosse pieno tutto il mio dimando (cioè: se fosse adempita, o esaudita la mia preghiera). Car. Eneid. 1. 4. Fei pingui e colti i campi, e pieni i voti D'ogni ingordo colono.

25. Aggiunto a Mandato, Facoltà o sim., vale Non limitato, Senza termine. G. V. 12. 57. 3. (M.) A corte sì mandaro grande ambascería: i nomi de' detti ambasciadori sono questi, messer Francesco…, e ser Baldo Fracassini, con sindacato per lo Comune, con pieno mandato. Nov. ant. 3. 3. (M.) Li nobili cavalieri di Giadre recaro le chiavi della città ad Alessandro, con pieno mandato d'ubbidire li suoi come a lor signore. [Giust.] Bindac. de' Cerc. La batt. di Mont. Ap. Sotto colore di mercatanti uscirono fuori questo de' Pucci, e 'l detto Cerchio, avendo pieno mandato a trattare del rimedio, e patti, che fusse bene alla città.

26. Aggiunto a Colpo, Botta, e sim., vale Che non cade a vuoto. Ar. Fur. 12. 50. (C) Ferraù quando fugge e quando taglia, Non mena botta che non vada piena.

Aggiunto a Spada, vale Che ferisce, Che non cade in fallo. Ar. Fur. 24. 63. (C) Ovunque il Saracino La fiera spada vibra, o piena, o vota.

27. (Mus.) [Ross.] Aggiunto di Cantilena, che qui vale Contrappunto o Composizione a più parti. Piena, cioè con gli accordi al possibile sempre completi. Zarl. 1. 3. 59. 301. Osserverà… di far più ch'ello potrà, che si ritrovi la terza e la quinta, e qualche fiate la sesta in luogo di questa, e le replicate, acciocchè la sua cantilena venghi ad esser sonora e piena.

[Ross.] Di Accordo, in signif. affine a Complesso. Il Doni disse botta piena appunto in tale significato.

[Ross.] Di Cantante. Che ha voce piena. Doni 2. 29. 86. A Marte si potrà dare un basso, o pure un tenore gagliardo e pieno.

[Ross.] Di Nota nell'arte dell'accompagnamento. Accompagnata con le proprie consonanze. Gasp. 4. 13. Se ascenderanno quattro semiminime di grado in tempo perfetto, o binario, si potrà suonar piena la prima, e nell'altre farà buonissimo effetto, tenendo fermo il tasto, che fa ottava con la prima nota, accompagnarle tutte con la terza, o decima. E 4. 15. Le semicrome si passano a quattro per volta, quando…, e basta accompagnare a batter piena la prima semicroma di ogni quarto di battuta.

[Ross.] Di Stile. Mart. Es. 1. XIV. Praticansi inoltre, lo Stile, che chiamasi Pieno, o a quattro voci, o a otto voci; lo Stile fugato ecc. Mart. Es. 2. XIV. Lo stile Ecclesiastico o Pieno o Concertato accompagnato dall'organo, e da altri strumenti, ammette molte varietà. E ivi, 8. 3. 303. Vengono però eccettuate le due parti del basso, perchè, siccome sopra di esse è appoggiato particolarmente lo stile pieno a otto voci, perciò devono anche sostenere il principale soggetto proposto.

28. Altri modi in vario significato.

Andar pieno. Aver effetto, Avverarsi. Non com. [Tor.] Mont. Iliad. 1. 282. Io tel predico, E andrà pieno il mio detto: verrà tempo…

29. Cogliere in pieno o † in piena; si dice quando il colpo, o sim., ferisce dirittamente, o colla parte più forte dell'arme, o d'altro strumento; che non andando per dritto si direbbe Cogliere scarso. Bern. Orl. Inn. 34. 35. (C) Ecco Marfisa il brando mena: Tristo quel re, se la lo coglie in piena.

In pieno. Pienamente, Che è contrario di Scarso; sottint. colpo. Bracciol. Scher. Dei 13. 23. (Gh.) Ma la prima nè l'ultima frecciata Non fu questa d'Amor che ti colpíe Nella Tessaglia, or son quattro anni almeno, Ti colse un'altra e ti percosse in pieno.

[Val.] Cogliere in pieno. Investir tutto, Colpire nel meglio. Fortig. Ricciard. 17. 63. E un fulmine dal ciel ti colga in pieno. E ivi, 7. 46. Se la coglie in pieno, la sfragella.

In piena. Lo stesso che In pieno, e vi si sottintende botta, o percossa. [G.M.] Cellin. Vit. Un'altra parte di quei grani (di grandine) dette in sul capo al mio cavallo, qual fe' segno di cadere in terra: a me ne colse uno, ma non in piena, perchè m'aría (avrebbe) morto. = Bern. Orl. Inn. 36. 26. (Gh.) E come volse (volle) Iddio no 'l giunse in piena Di taglio, ma lo colse di piattone. E 49. 23. Onde vêr lui turbato il Damaschino Sprona il cavallo, e ben le colse in piena. Giambul Bernar. Contin. Cirif. Calv. l. 2. stanz. 172. p. 45 tergo, col. 1. E mentre che il gigante in giù balena, Un manriverscio Guglielmo rappicca; Perchè il gigante avea le braccia istese, Guglielmo in piena con la spada il prese.

30. Esser pieno il paese d'alcuna novella, o sim., si dice del Sapersi per tutto. Fir. Trin. 2. 3. (C) Tu vorrai tenere a mano a mano segreti i bandi, e' n'è pieno tutto Viterbo; e tu di' chi te l'ha detto?

31. Pieno come un'uva, fig. vale Pieno zeppo. [L.B.] Ora dicesi Come l'uva. = Alleg. 322. (C) Si risolvette da valentuomo a dirmi e crederlo che… e' fusse un trattato tutto sapore, pien come un'uva, cioè di cose belle e buone. [Cont.] Cart. Art. ined. G. III. 79. Tornai da Pisa domenica sera, e se io non mi fossi convenuto far la via di Lucca e di Pistoia e del Poggio per le faccende di S. E. I., io facevo la via costì, perchè so' pieno come una uva, ed ò gran bisogno per molte cose esser con la S. V. = Leop. cap. 30. (M.) Però si dee chiamare (la minestra) un picciol mondo, Pien come un'uva di cose eccellenti.

32. Pieno d'anni, e † Pieno d'età, o di giorni, vagliono Molto vecchio. Bocc. Nov. 9. g. 5. (C) Essendo già d'anni pieno, spesse volte delle cose passate co' suoi vicini, e con altri suoi si dilettava di ragionare. E nov. 3. g. 10. Essendo egli già d'anni pieno, nè però del corteseggiar divenuto stanco, avvenne… Filoc. 2. 54. A me, o reverendissimo padre, è occulta la cagione, per che sì giovane, e con tanta fretta da voi dividere mi volete, essendo voi pieno d'età, siccome io veggo. E num. 62. Lasciando il padre pieno d'età forse più che io non sono. Ar. Fur. 18. 174. Predetto egli s'avea, che d'anni pieno Dovea morire alla sua moglie in seno. Fior. Ital. 132. (M.) E poi morì vecchio, e pieno di giorni.

33. Pieno di sè, o Esser pieno di sè, vale Aver troppa stima di sè, Credersi più capace di quello che non è. Salvin. Annot. Bocc. Com. Dant. 352. (C) Tanto era cara a que' savii quella lingua (greca), la quale oggi alcuni pochi, pieni di sè, e poco riflessivi, disprezzano. [G.M.] Clasio, Fav. Avido di gloria, e di sè pieno.

34. Pieno. avv. Pienamente, In modo pieno. Ott. Com. Purg. 3. 34. (M.) Più pieno è remessa la colpa, quando in atto l'uomo si è sottoposto.

35. Modi avverbiali.

A bocca piena. V. A BOCCA PIENA.

56. A pieno. Pienamente, Interamente. Petr. Son. 102. part. I. (Man.) Dir si può ben per voi, non forse a pieno, Che 'l nostro stato è inquïeto e fosco. [Laz.] Le migliori ediz. leggono in questo es. Appieno invece di A pieno, scrivendosi più volentieri unita, che separata cotesta forma avverbiale.

[Cont.] Libro Cuc. 31. Grua bene lavata, e bullita un poco in caldaia larga; mettila in lo spiedo, e arrostila, non perciò a pieno.

[Cont.] Lo stesso che In pieno. Non com. Roseo, Agr. Her. 207. Essendo il solco così in costa, quando uscirà il sole gli abbia a dare a pieno.

37. A man piene, vale Con le mani piene, In abbondanza. V. MANO, § 79.

38. [Val.] A schiere piene. In tutto il numero, Quanto più si può. Pucc. Centil. 11. 16. Venisser con grand'oste a schiere piene.

39. [Cont.] A piene vele. Col vento che soffia forte nelle vele spiegate. Pant. Arm. nav. 227. Si ha a presupporre che, avendo urtato (il vascello) con gran veemenza, e forse a piene vele, vi sia ficcato dentro assai. Bart. C. Arch. Alb. 106. 43. Alcuna nave de' nimici spalmata non ardisca venire ad affrontare il luogo a piene vele, o a trapassarlo.

40. In pien popolo, In pieno consiglio, In pieno concilio, e sim., vagliono Alla presenza di tutto il popolo, di tutto il consiglio, di tutto il concilio, Pubblicamente. Bocc. Nov. 8. g. 3. (C) In pien popolo raccontò la revelazione statagli fatta… avantichè risuscitasse. G. V. 6. 25. 3. E come il Papa l'ebbe a sè in pieno concilio, e presenti i detti ambasciadori, abbominò Federigo di tutti i tredici articoli colpevole. E 12. 35. 3. E in pieno consiglio domandaro l'ammenda del detto Duca. (Così il testo Ricc.)

41. In sul pieno meriggio, vale In sul mezzodì. G. V. 10. 89. 5. (M.) I Fiamminghi armati di corazze in sul pieno meriggio, senza fare nullo romore, nè di trombe, nè d'altro stromento…, assalirono il campo.

[T.] Pieno, dove più quantità non cape, o poco più. Segnatam. di spazio; ma poi si distende all'idea di numero; giacchè Plenus e Plus e il gr. Πλερὴς, rammentano anche col suono Πολὺς. – Per pleon. d'enf. dicesi Empire pieno. V. EMPIERE. E anche Pieno colmo, segnatam. di empitura solida; e anche di più solida e fitta, Pieno gremito. Più fam. Pieno pinzo, del corpo stesso che riceve la pienezza. Dicesi e zeppo solo, e per enf. Pieno zeppo, che corrisponde al lat. aur. Confertus. Prov. Tosc. 369. Pieno come un ovo, come un otre.

II. Contrapponesi a Vuoto. T. Prov. Tosc. 187. Arno vuoto, granaio pieno.

T. D. 1. 19. Io vidi per le coste e per lo fondo, Piena la pietra livida di fori D'un largo tutti… Così Vestito non solo pieno di toppe, ma di buchi, di strappi.

T. Maglia piena, di calza, contr. di Calza a trafori.

III. Altro uso d'estens., quasi iperb. T. D. 1. 8. Dinnanzi mi si fece un, pien di fango. E poi: Fangose genti. Segr. Fior. lett. 26. Veste piena di fango e di loto. – Pien di bruttura (insetti in capo o altrove). Prov. Tosc. 161. Alla guerra si va pieno di danari, e si torna pieno di vizii e di pidocchi. – Pieno di pulci, Di peste e sim.

IV. Ha senso d'estens. anco il seg. T. D. 2. 28. La campagna santa… d'ogni semenza è piena. – Prato pieno di fiori. D. 2. 6. Le terre d'Italia tutte piene Son di tiranni (ora non ce n'è più).

V. Ma nel senso più proprio e ordin., di materia ch'empie una capacità T. D. 1. 6. E 'l duca mio distese le sue spanne, Prese la terra, e con piene le pugna La gittò dentro alle bramose canne.

T. Vang. Dodici cofani pieni. Prov. Tosc. 77. Nessuno dice che il suo granaio è pieno. E 253. Non fu mai sacco sì pieno, che non v'entrasse ancora un grano. E 254. Sacco pieno rizza l'orecchio (chi è ben pascruto fa aria). Fig. D. 3. 22. Sacca… piene di farina ria. E 1. 6. La tua città ch'è piena D'invidia sì che già trabocca il sacco. – Ho pieno il sacco, fam., Chi ha molto da dire di checchessia, segnatam. da dolersi d'altri. In questo senso ass. Era pieno, Gonfiava: da ultimo la ruppe.

VI. Di liquidi. T. Una catinella piena. Bicchiere pieno, anco di misura pur questo. E per enf. Tracannare a pieni bicchieri.

T. Vang. C'era posto un vaso pieno d'aceto. – Spugna piena d'aceto. E qualsiasi altro corpo poroso.

T. Pieno il fiume, sottint. d'acque. D. 3. 6. Ogni valle onde il Rodano è piene.

T. Fig. e per estens. Valle piena di lagrime.

VII. D'altri corpi. Usi varii. T. Quando la rete è piena, tiratela. – È pieno il foglio, di scritto. Quasi fig. D. 2. 33. S'io avessi, Lettor, più lungo spazio Da scrivere… Ma, perchè piene son tutte le carte Ordite a questa Cantica seconda, Non mi lascia più ir lo fren dell'arte.

VIII. Di corpo vivente. Segnatam. quanto al cibo. T. Prov. Tosc. 311. O di paglia o di fieno, purchè il corpo sia pieno. E 64. Di casa la gatta, il topo non esce a corpo pieno.

Fig. T. D. 3. 25. Tu (Jacopo apostolo) mi stillasti con lo stillar tuo (la virtù della speranza) Nella pistola, poi, sì ch'io son pieno, Ed in altrui vostra pioggia repluo (rinfondo l'abbondante speranza). – Fam. Ne son pieno, di discorsi sentiti, di tedii ricevuti; segnatam. quando la noia minaccia prorompere in impazienza. Più fam. Ne ho piene le tasche, Ne ho pieni i timpani.

T. In altro senso, oltre che Piene le tasche di quattrini, Piene di partiti, di spedienti, Da uscire d'impaccio, da avvantaggiarsi talvolta con troppo ingegno.

IX. Di corpo vivente, pieno convenientemente di carne, Non magro nè secco. [Pol.] S. Greg. Om. 1. 5. Il collo e le spalle sono nervose e nodose, e le braccia piene. T. Petto pieno. Fam. Pieno come una pina, di carnagione soda.

X. Ass. T. Il dolco è temperatura non molto favorevole a piena sanità. – Piena guarigione.

T. Pieno di gioventù, anco d'uomo maturo, se vigoroso del corpo e dello spirito.

XI. D'incomodo o male. T. D. 1. 1. Tant'era pien di sonno – Pien di piaghe, D'ulceri, Di lebbra, Di pustole, d'altro male. Vang. Plenus lepra.

T. Sempre piena di dolori per tutta la vita.

XII. T. S'è visto già Pieni i timpani; metafora inevitavile. In senso sim. Prov. Tosc. 166. Quando la cornamusa è piena, comincia a suonare. (Fig. Del venirsi preparando le cose e in bene e in male.)

T. Corpo pieno d'aria. – Pallone pieno di vento, anco nel tr.).

T. Cantare a piena gola. – Piena voce. Virg. Cornix plena pluviam vocat improba voce.

XIII. Altro fig. T. D. 2. 19. Tutti eran già pieni Dell'alto dì i giron' del santo monte, E andavam col sol nuovo alle reni. Così tr. 3. 9. La vita di quel lume santo Rivolta s'era al sol che la riempie.

T. Di colore, intero nella sua qualità, non di mezza tinta. T. Cavallo morello fine di color nero pieno.

T. Di pien giorno, In pieno giorno, In pieno meriggio. – Alla piena luce del giorno. Anco tr. In piena luce. – Apparisce in piena evidenza.

XIV. T. Pieno, il tempo, quando porge opportunità a cominciare o a compire un'impresa; ma a cominciarla sì che già s'intravvegga la speranza del suo compimento. Vang. Il mio tempo non è ancora pieno. – Pieni i tempi, maturi.

T. Piena giovanezza. Ov. Jam matura viro, jam plenis nubilis annis. – Piena virilità.

T. Piena di giorni, d'anni, Molto attempato: segnatam. di chi non ha spesa invano la vita. Quindi il modo Pieno d'anni e di meriti. Ass. Vita piena (d'opere fruttuose). Giorno pieno (quando s'è qualcosa di bene operato); Ore piene (d'occupazioni utili con onore).

XV. T. Le idee di spazio e di tempo s'appuntano in quella di numero. D. 1. 11. Tutti (i cerchi d'inferno) son pien' di spirti maledetti. E 18. E non pur io qui piango, bolognese, Anzi n'è questo luogo tanto pieno Che. E 13. Dirietro a loro, era la selva piena Di nere cagne.

XVI. Di molti insieme. T. A pieno coro, cantare; e fig. Dire consentendo, anche insolenze pur troppo; coro che fanno certi nemici de' frati. – A pieni voti, Risolvere, Eleggere. – Ebbe pieni suffragi. – Passato all'esame con pieno plauso (ora, che tutto è aritmetica, dicono: Con dieci punti).

T. Eccellentissimo Pien Collegio. Liv. 335. Viene con loro insieme in pieno concilio. – In pien Senato. – In pieno popolo, anche per estens., In pubblico.

XVII. T. Di quantità più in gen. Dare a piene mani, dicesi piuttosto che Ricevere. Questo Avere le mani piene, Tornarsene con le mani piene. Ma anche Venire con le mani piene, per distribuire, largire. Virg. Date gigli a man' piene; Spargerò fiori vermigli, e l'anima del nipote con questi doni almeno onorerò. – Spargere oro a man' piene, più sovente per corrompere che per consolare.

T. Pieno pagamento, Non pieno. – Rut. 2. Ne ricevi piena mercede da Dio. – Più in gen. Pieno compenso, Premio.

Proprio e fig. T. Far piena la misura; Dare in piena misura.

XVIII. Senso mor. T. Allegrezza, Felicità piena. Vang. Gaudium vestrum impleatur. – Pieno gioire. [Pol.] Bemb. Lett. 9. Mi sono ito fingendo tutte quelle vaghezze e dolcezze ancora più piene che egli non iscrive.

T. Gioire, Amare di pieno cuore; più pr. che Rammaricarsi, Sdegnarsi. – Odiare di pieno cuore si sente subito che è contradizione ne' termini. Cuore pieno, se non si dice di dolore o d'altro affetto molesto o colpevole, ha sempre buon senso. Fam. dicono anche Uomo pieno di cuore, per dire di cordialità affettuosa, operosa.

XIX. Espressamente, del sentimento. T. D. 2. 29. Io mi rivolsi, d'ammirazion pieno, Al buon Virgilio, ed esso mi rispose Con vista carca di stupor non meno. E 31. Mentre che piena di stupore e lieta, L'anima mia gustava di quel cibo Che, saziando di sè, di sè asseta. E 18. Noi sem' di voglia a muoverci sì pieni, Che ristar non potem.

T. D. 3. 5. E 25. Piena di letizia.

T. D. 3. 8. E sem' sì pien' d'amor, che, per piacerti, Non fia men dolce un poco di quïete (ci fermeremo con teco). – Pieno di riconoscenza. – Pieno di speranza Petr. Son. 84. part. II. Tennemi amor anni ventuno ardendo, Lieto nel fuoco, e nel duol pien di speme. Sap. La loro speranza è piena della immortalità. – Pieno di fede.

T. Pieno d'opere buone. – Pieno di bontà.

XX. Il medesimo in senso contr. T. D. 2. 32. Di sospetto pieno, e d'ira crudo. E 12. Pien di spavento. – Pien di dolore. – Tutto pieno del tuo dolore, Non occupato che da quello. E il sim. dicesi di qualsiasi altro sentimento o pensiero e in buono e in mal senso.

T. Vang. Repletus timore. G Gozz. Com'uom che uscì dal mar pien di paura.

T. D. 1. 9. Ahi quanto mi parea pien di disdegno. – Pieno di stizza, Di fiele. D. 1. 12. Pien d'ira. E 25. Di rabbia.

T. Eccli. 1. Il tuo cuore è pieno di dolo e di fallacia. – Pien di superbia.

T. Pien di peccati. Di vizii. Vang. Quel ch'è dentro di voi è pien di rapina e d'iniquità. E: Di dentro siete pieni d'ipocrisia e d'iniquità.

XXI. Di quel che cagiona il sentimento. T. D. 1. 9. cit. nel § 5. E ivi: E già venìa su per le torbid'onde Un fracasso d'un suon pien di spavento, Per cui tremavano amendue le sponde.

T. Vita piena d'angustie. – Guadagno pieno di dispiaceri.

In senso contr. T. D. 2. 19. Io son dolce Sirena, Che i marinari in mezzo al mar dismago (attraggo e distraggo e perdo): Tanto son di piacere, a sentir piena: Io trassi Ulisse del suo cammin, vago, Al canto mio. Saviozzo da Siena: Era il dì festo e d'allegrezza pieno.

T. D. Conv. 176. La divina Scienza, che piena è di tutta pace, la quale non soffera lite alcuna d'opinioni, o di sofistici argomenti, per la eccellentissima certezza del suo suggetto, lo quale è Iddio. E Purg. 16 Il ciel v'alberghi Ch'è pien d'amore. E 30. Luce intellettual, piena d'amore; Amor di vero ben pien di letizia. Segnatam. nel tr. di bene mor. più conveniente sarà Pieno che Ripieno.

XXII. Senso intell. T. Discorso pieno di lusinghe. – Lettera piena di scuse. – Libro pieno di cose.

T. Ass. Piena argomentazione, Confutazione. D. 1. 10. Le sue parole e il modo della pena M'avean di costui già letto il nome (dato a conoscere): Però fu la risposta così piena. – Risposta piena, Che pienamente soddisfà alla domanda. Discorso pieno, Che soddisfà all'assunto, Che persuade con copia di ragioni, che abbonda d'idee.

T. Lode piena, e quanto al giudizio e al sentimento che l'ha dettata, e in quanto è significata a parole.

T. Copia conveniente, piacente, efficace di parole insieme e d'idee. Piena facondia. Quintil. Alia paucioribus verbis satis plena vel nimium, alia pluribus brevia et abscissa sunt. – Numeri pieni; Pieno concento di suoni.

XXIII. (Rosm.) Specie piena dicesi il concetto pienamente determinato, e l'operazione con cui si fa, chiamasi universalizzazione; se poi con un altra riflessione si astraggono gli accidenti dell'oggetto e si ritiene la sostanza, si ha la specie astratta sostanziale. – Specie piena è il concetto della maggiore comprensione e della minore estensione. T. Piena cognizione, segnatam. intell. Piena conoscenza, anco pratica. D. 1. 28. Per dar (a) lui esperienza piena, A me… convien menarlo Per lo inferno. E 17. Acciocchè tutta piena Esperienza d'esto giron porti… va', e vedi…

T. Con piena ragione. – Dar piena ragione.

XXIV. Altri sensi intell.; e in parte mor. T. D. 2. 22. Come poteo trovar dentro al tuo seno Luogo avarizia, tra cotanto senno Di quanto, per tua cura, fosti pieno? – Uomo pieno d'ingegno, di brio, di spirito. – Pieno di sapienza.

T. Versi pieni d'affetto, di pietà, d'alto sentimento. – Pieno la mente e il cuore, d'un pensiero, d'un sentimento.

T. Uomo, Testa piena d'illusioni. – Secolo pieno di ciance.

XXV. Senso più ancora spirit. T. Uomo pieno i Dio. – Pieni di Spirito Santo. – Mente di profeta o di poeta piena del Dio che la ispira. Ps. Della misericordia di Dio è piena la terra. Virg. Jovis omnia plena. D. 3. 19. Alcun de' raggi della mente Di che tutte le cose son ripiene…

XXVI. Senso soc. T. Pien di rispetto, Di riguardi, Di peritanza, Di vergogna. Son. del 300. Pien d'amistà al tuo alto intelletto.

T. Piena fiducia. – Pieno favore.

T. Uomo pieno d'inganni. Di sincerità. – Con piena sincerità. – Con lealtà piena.

XXVII. T. Corte piena di parassiti; non materialm. tutta di quelli, ma che ce ne sia di molti E la pers stessa è piena d'adulatori, d'amanti. D. 2. 20. Trovàmi (mi trovai)… tanta possa Di nuovo acquisto, e più d'amici pieno, Che, alla corona vedova, promossa La testa di mio figlio fu… – Pieno d'onori. Di croci; D'autorità.

T. In piena pace, anal. a In piena luce e sim. – Piena vittoria, Pieno vantaggio.

XXVIII. T. Dar piena esecuzione, A un proposito proprio, A un comando altrui.

T. Pieno mandato. Bind. Cerch. B. Montap. Sotto colore di mercatanti uscirono fuori… avendo pieno mandato a trattare del rimedio e patti che fosse bene alla città. – Aver pieno potere. – Investito, Munito di pieni poteri. – Pieno diritto. – Far piena giustizia.

XXIX. T. Piena libertà. – Piena sovranità. Alf. È tirannide piena altresì ogni qualunque governo, in cui, chi è proposto a eseguire le leggi, non dà pure mai conto della loro esecuzione a chi le ha create.

T. Pieno possesso. – Beni di pieno dominio, contrarii de'Livellari. – Proprietà piena, Meno piena.

XXX. Della pers. T. Rut. 1. Ecco ch'io mi partii piena d'ogni bene; e vuota ora me n'ha rimenata Iddio Signore. Guitt. Lett. 5. 10. Avaro di forza pieno, e vuoto dentro, crepa in carne, e mendica in cuore. – Uomo pien di roba, Che ha molte masserizie di valore. In senso sim. fam. Pieno pinzo. Prov. Tosc. 110. Massaia piena, fa tosto da cena. E ivi: Se la casa è piena, presto si fa da cena.

T. G. Gozz. Lett. Sono pieno d'impegni. – Pieno di debiti.

XXXI. D'atti e segni. T. Cure piene di pietà.

T. Voce piena d'amore.

T. Viso pien di dolcezza. D. 3. 23. E gli occhi avea di letizia sì pieni. E 4. Beatrice mi guardò con gli occhi pieni Di faville d'amor.

XXXII. T. Abbiam già rincontrato modi com. al pr. e al tr., e a sensi varii, e, passando, notati. Qui noteremo altri modi com.; e il lettore potrà stendere queste osservazioni da sè. Pieno accordo, e di voci e d'opinioni, e di sentimenti e di fatti. Piena concordia, intell. e mor. e civ.

T. La mente mia tutta piena delle immagini della terra, e d'idee e di pensieri e d'affetti e di cure. – Tutto pieno del suo soggetto, a meditarlo, a trattarlo. Anche, Tutto pieno di persona, occupato di lei con amore.

T. Prescrizione osservata in piena forma. – Cosa che sta in piena regola.

T. Pieno esercizio, di facoltà, in senso e individuale e soc. Piena maturità, d'anni, di senno, di diritto, d'impresa. – Legge che ha pieno vigore. – Piena e compiuta libertà. (Compiuta, aggiunge.)

T. Pieno di dolori, e la pers. in quanto li apporta. – Così Pieno di miserie, Di mali. In senso mor. D. 1. 33. Pien d'ogni magagna; ma può averne altri. – Pien di noia, e chi la patisce, e pers. e cosa che la fa patire.

T. Pieno di vita, l'anim. o l'uomo; i suoi atti, le parole, i concetti. Versi pieni di vita. – Pieno di spirito, la pers., in quanto lo spirito è brio, in quanto è coraggio, in quanto è ispirazione celeste, e vita virtuosa dell'anima.

T. Pieno di mistero, e le parole e le cose.

T. Pieno di pietà, e del sentimento relig., e del moto di commiserazione e degli effetti operosi di quello; e l'uomo e gli atti e i segni. Pieno di bontà, e quella del cuore, e quella che si dimostra indulgente e amorevole ad altri, in fatto o nei semplici segni.

T. Piena fede, e la relig., e la fiducia d'uomo a uomo, e la credenza in gen. Pieno di grazia, e esteriore e intell. e spir.

T. Pieno di virtù, e nel senso mor., e anco del valore efficace e utile di cose corp.

XXXIII. Participio, come Compro per Comprato, e sim. T. L'avete voi pieno il vaso? – Non l'ho ancora pieno. – Tiene del part. D. 3. 9. Perchè le tue voglie tutte piene Te n'porti. E 24.

XXXIV. A modo di sost. T. Il discorso nel suo pieno è bello; ma con negligenze qua e là.

† Quel che pienamente è richiesto. [Cors.] Sen. Ben. Varch. 26. Ed anco non gli pare d'aver avuto il pien suo e quanto merita.

T. Ma vivo il neut. a modo di sost. Badate a come parlate. – Qui dietro è pieno dì spie. D. 2. 10. D'intorno a lui parea calcato e pieno Di cavalieri. – Era pieno di gente in chiesa. Sim. D. 2. 14. Chè dentro a questi termini; è ripieno Di venenosi sterpi.

XXXV. Con part. a modo avverb. T. A pieno e Appieno. De pleno, iscr. lat. D. 1. 4. Io non posso ritrar di tutti appieno. E 28. Chi poría mai, pur con parole sciolte Dicer del sangue e delle piaghe a pieno, Ch'i' ora vidi? – In pieno, Nel tutto, In digrosso. In pieno, io ne sono contento. Sottintende che Di qualche parte non tanto. Così dica il lettore di questo articolo; e, meglio, se può dirlo della sua propria vita.
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Parole in ordine alfabetico: piemontesi, piena, pienamente, piene, pienezza, pienezze, pieni « pieno » pienona, pienone, pienoni, pienotta, pienotte, pienotti, pienotto
Parole di cinque lettere: piena, piene, pieni « pieno » piero, pietà, pieve
Lista Aggettivi: pieghevole, piemontese « pieno » pietoso, pietrificato
Vocabolario inverso (per trovare le rime): pressafieno, voltafieno, accattafieno, spandifieno, abbattifieno, alienò, alieno « pieno (oneip) » terrapieno, strapieno, semipieno, ripieno, appieno, irakeno, baleno
Indice parole che: iniziano con P, con PI, parole che iniziano con PIE, finiscono con O

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