Parole Collegate |
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Nomi Alterati e Derivati |
Diminutivi: organetto, organino, organello. Accrescitivi: organone. Vezzeggiativi: organuccio. Dispregiativi: organaccio. |
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone) |
canne (16%), chiesa (14%), cuore (10%), musica (8%), vitale (6%), suono (3%), strumento (3%), tastiera (2%), musicale (2%), genitale (2%), corpo (2%), collegiale (2%). Vedi anche: Parole associate a organo. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Treccani | Wikipedia |
Liste a cui appartiene |
Lista Parole bifronti [Oremus, Oretta « * » Ossa, Ossi] |
Lista Strumenti Musicali [Oboe, Ocarina « * » Ottacordo, Pianoforte] |
Foto taggate organo | ||
Organi - Basilica di S. Maria Assunta - Camogli | Rosone della Chiesetta di Val di Casies | Santa Maria Maggiore |
Informazioni di base |
La parola organo è formata da sei lettere, tre vocali e tre consonanti. È una parola bifronte, la lettura all’inverso produce una parola di senso compiuto (onagro). Divisione in sillabe: òr-ga-no. È un trisillabo sdrucciolo (accento sulla terzultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Annalena Bilsini di Grazia Deledda (1927): Ma il suo accento era tale che Baldo ricordò il momento dell'Elevazione, nella chiesa bianca d'incenso, quando solo la voce dell'organo parla come la voce stessa di Dio: e l'aia ricoperta di granturco, la ferraccia screpolata, la figura scalza della madre, tutto gli apparve bello e grandioso poiché la luce della salvezza lo illuminava. Il resto di niente di Enzo Striano (1986): Risente, ansando come a un incubo, le note fonde, paurose, della Messa da requiem di Mozart, alle Mortelle l'aveva quasi resa pazza. Dopo una settimana dalla morte del bambino (l'andava a trovare quotidianamente nella parrocchia di San Carlo, dove un quadratino di marmo grigio sul pavimento, all'angolo della navata sinistra, ne segnava il nome e la fredda dimora sotterranea), due volte al giorno, pomeriggio e sera, dalla chiesa giungevano, puntuali, i funebri accordi d'organo. Poi seppe ch'era morta l'imperatrice Maria Teresa: re Ferdinando aveva proclamato lutto grande, ordinando alle chiese, parate in nero e argento, di suonare quella Messa. Giovani di Federigo Tozzi (1920): Mi sveglio al suono d'un organo di Barberia. Deve essere tardi, ma ho la sensazione indefinibile che sia mattina ancora! Non mi riesce a pensare, ed ascolto il ballabile lungo e sempre uguale. Allora, mi par di essere nel mio paese; d'inverno. Sono un poco sorpreso, ma poi mi ricordo di tutto. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per organo |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: argano, ergano, orfano, organi, orlano, ornano, urgano. Cambiando entrambi gli estremi della parola si può avere: argani. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: orno. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: origano, porgano, sorgano. |
Parole con "organo" |
Iniziano con "organo": organone, organoni, organologa, organologi, organologo, organologhe, organologia, organologie, organopatia, organopatie, organogenesi, organografia, organografie, organologica, organologici, organologico, organoscopia, organoscopie, organografica, organografici, organografico, organolettica, organolettici, organolettico, organologiche, organometalli, organometallo, organopatismi, organopatismo, organoterapia, ... |
Finiscono con "organo": porgano, sorgano, scorgano, sgorgano, sporgano, insorgano, risorgano, multiorgano. |
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Parole contenute in "organo" |
ano. Contenute all'inverso: grò, agro. |
Incastri |
Inserendo al suo interno ari si ha ORGANariO. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "organo" si può ottenere dalle seguenti coppie: ordiva/divagano, ornavi/navigano, orse/segano, orgasmi/smino. |
Usando "organo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: può * = purgano; tao * = targano; tenor * = tengano; * nonetti = organetti; * nonetto = organetto; * ozino = organzino; * oologia = organologia; * oologie = organologie; * oogenesi = organogenesi. |
Lucchetti Riflessi |
Usando "organo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: pigro * = piano; afro * = afgano; erro * = ergano; moro * = mogano; nero * = negano; paro * = pagano; varo * = vagano; vero * = vegano; viro * = vigano; allegro * = alleano; piero * = piegano; porro * = porgano; terrò * = tergano; verro * = vergano; irroro * = irrogano; riparo * = ripagano; scorro * = scorgano; spierò * = spiegano; collerò * = collegano; deterrò * = detergano; ... |
Lucchetti Alterni |
Usando "organo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * segano = orse; tengano * = tenor; * divagano = ordiva; * navigano = ornavi; organetti * = nettino; * organetti = nonetti; * organetto = nonetto; * umo = organum; * smino = orgasmi; * nettino = organetti. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "organo" (*) con un'altra parola si può ottenere: cru * = corrugano; * ili = origliano; trii * = torrigiano; prova * = prorogavano; sveli * = sorvegliano. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Organo - Da oltre mille anni è noto l'organo in Francia; l'Oriente lo aveva inventato sino da' primi secoli della Chiesa. L'organo è il padre della musica moderna; sulla sua tastiera, ed a caso, furono trovati i primi segreti dell'armonia.
Nel 757 il re Pepino riceve da Costantinopoli un organo, dono prezioso dell'imperatore Costantino Copronimo; questo vien posto nella chiesa S. Cornelio di Compiegne, e cinquanta anni dopo si cominciava in Francia a cantare la messa in parti. Quell'organo di Compiegne era idraulico. Oggi non s'intende bene il senso di tal parola, ma secondo la versione più probabile, lo strumento idraulico era un istrumento a vapore. Era messa l'acqua in ebullizione in un serbatojo situato sotto i tubi, ed ogni volta che percuotendo un tasto si alzava l'animella la quale turava la parte inferiore di uno dei tubi, il vapore uscendo da quel cilindro di metallo produceva un suono. (*) Questa specie d'istrumenti non fu in uso per molto tempo, e se n'è perduto affatto il segreto. Non si tardò a sostituire il vento al vapore. Il primo organo a mantice di cui sia fatta menzione in Occidente è quello che Luigi le Débonnaire fece collocare nella grande rotonda di Aquisgrana. Nel secolo X vi erano organi a mantice in Inghilterra, e fra gli altri uno nella vecchia chiesa di Westminster. Bensì il meccanismo doveva essere assai rozzo, giacchè per soli quattro cento tubi di cui componevasi l'istrumento abbisognavano venti sei mantici, e per mettere in moto questi occorrevano sessanta uomini robustissimi. La tastiera di quegli organi del medio evo era essa pure informe: per quanto pare, i tasti non avevano meno di cinque o sei pollici di larghezza, e le animelle erano così dure che facea d'uopo suonare con i pugni. L'estensione di quella tastiera era sul primo di un'ottava e mezza; indi si aggiunsero alcune note, e si pervenne finalmente a tre ottave. Nel secolo XV l'organo era molto perfezionato; ma non sembra che avanti il regno di Enrico IV si fossero inventati i registri, pezzi di legno mobili, che introducendosi nel cassone o serbatojo del vento, intercettano a volontà una od altra serie di tubi, e non lasciano vibrare insieme che una data quantità di suoni. Innanzi a questa invenzione, tutti i giuochi dovevano parlare al tempo stesso, e ne risultava necessariamente una confusione spesse volte spiacevole. Immaginati che furono i registri, la fattura degli organi fece rapidi progressi: ogni giorno si trovarono nuovi giuochi, cioè nuove serie di tubi destinati ad imitare novelle specie d'istrumenti. Così s'imitò la trombetta, la cornetta, la tromba, il flauto tedesco, la zampogna, il piffero, il flageolet, le campane, gli uccelletti, il rosignuolo, la voce umana; vi furono dei giuochi a cui si pose il nome di Tremolante, nazard, cuculo, bombarda ec: In un organo costruito nel 1750 all'abbazia di Weingarten in Suabia, da Gabler, fabbricante di Ravensburg, si contavano fino a sessanta sei giuochi differenti, ed in conseguenza sessanta sei registri, che regolavano sei mila sei cento sessanta sei tubi. V'erano quattro tastiere per le mani, e più due tastiere a pedali per i piedi. Giunto a quel prodigioso grado di complicazione, l'organo non fu più un istrumento, ma sibbene un edifizio. Da lungo tempo gli si riserbava un vasto locale nella costruzione di tutte le chiese. Invece di collocarlo o nel coro, come nei secoli XI e XII, ovvero nella finestra o nelle inferriate della navata più vicine al coro, come nei due secoli successivi, erasi introdotto verso il XV l'uso di situarlo di sopra al portone a ponente della chiesa, in fondo alla navata, all'estremità opposta al coro. Da indi in poi si è conservato un tal costume. Ma ad onta della sua ricchezza, e varietà, e possanza, l'organo non ha potuto fino adesso contrastare se non a suo svantaggio con la massa d'istrumenti che compongono un'orchestra, per mancanza di un dono, forse il più prezioso nella musica, quello cioè dell'espressione. Sebastiano Erard ha cercato il mezzo onde renderlo espressivo; ed a forza di lavoro e perseveranza ha raggiunto recentemente l'intento. In questo suo istrumento è veramente meravigliosa l'imitazione del flauto e del clarinetto. V'è anche un pedale, che produce effetti di tempesta con sorprendente naturalezza. Quest'invenzione deve immancabilmente portare una rivoluzione fra gli organisti. (*) Il seguente squarcio citato da Ducange (ad voc organum) e ch'egli trasse da uno scrittore del secolo XII. Guglielmo di Malmesbury, non lascia più dubitare esser quella la vera definizione della parola idraulico: «Extant etiam apud illem ecclesiam organa hydraulica, ubi mirum in modum aquae calefactae violentia ventus emergens implet concavitatem barbiti, et per multifuralites transitus oenoe fistulee modulatos clamores emittit.» Quindi, sino dai primi secoli dell'era nostra si conosceva la forza del vapore aquae calefaelae violentiae, e ci volle più di un migliajo d'anni perchè un meccanista avesse l'idea di profittarne. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Organo - S. m. (Anat.) [Bell.] Diconsi organi le varie parti che compongono il corpo organico vegetale od animale, ed alle quali incombono uffizii particolari da compiere nella vita dell'individuo: così il ventricolo è organo di digestione, la foglia organo di respirazione. L'unione di tutti gli organi che concorrono all'esercizio di una funzione complessa dicesi apparato: ad esempio l'apparato della circolazione del sangue negli animali superiori comprende le vene, il cuore, le arterie ed i vasi capillari, organi coi quali compiesi questa funzione: lo studio degli organi chiamasi Organografia od Anatomia vegetale od Animale, secondo che si riferisce alle piante od agli animali. In Colum. e in Vitr., trasl. Quintil.
[Cont.] Organo della vista, dell'udito, dell'odorato, della voce. Garimb. Prob. nat. 39. Considerandosi la grandezza del beneficio che noi ricevemo dall'organo del vedere, non ci doverà parer maraviglia alcuna che la natura abbia messo tanto studio nella composizione dell'occhio, avendolo composto di quattro tuniche chiamate la prima congiontiva, la seconda cornea, la terza uvea, la quarta aranea. E 51. Il nostro per avere l'organo dell'udito più sincero e puro, e manco terrestre e corpulento che non hanno gli altri animali. è ancora più eccellente nella differenza del suono e della voce. E 55. Essendo il detto cervello nell'uomo molto umido e freddo, con la vicinità sua viene ancora a umettar e infrigidar l'organo dell'odorato, rendendolo indisposto a poter ricevere gli odori così bene, come fa il cane, il gatto e gli altri animali; che, avendo poco cervello, non hanno umido nè freddo l'odorato loro, onde sentono gli odori più sottilmente dell'uomo. Roseo, Agr. Her. 24. Dicono che è pettorale la farina di essa (fava), e cotta giova molto alla tosse, cotta con agli; e giova anco molto alla voce, e per questo è profittevole molto se si usa spesso, che fa gran giovamento alla canna che va all'organo della voce. Pass. 380. (C) Per la isvariata disposizione dell'organo fantastico, dove si riceve la immaginaria apparenza, e vision del sogno. Dant. Par. 14. Che gli organi del corpo saran forti. [G.M.] D. Conv. 3. 9. Puote anche parere così per l'organo visivo, cioè l'occhio. = Com. Par. 6. (C) Ella è priva di quella cognizione, che per quell'organo s'acquista. Gal. Sist. 243. Conoscete ch'ei si muove (il sasso), quando per non lo perder di vista, vi convien muover l'organo della vista, cioè l'occhio. Sagg. nat. esp. 243. Incontrandosi con tali ondeggiamenti nell'organo del nostro udito. [Ross.] Sacch. Div. 2. 15. 55. Mi si dirà, che l'organo della voce è relativo a quello dell'udito. = Stat. Ord. S. Stef. 36. (Gh.) Abbia buono organo di voce, di modo che la Chiesa possa servirsene. Red. (cit. dal Pasta). Nella lingua, secondo l'opinione de' notomisti… fu collocato l'organo del gusto. But. Inf. 1. 2. (M.) E ancora perchè ad un orificio si congiungono li due organi, come quello dello stomaco, e quello del polmone. [Cont.] Organo degli organi. Mart. Arch. III. Pr. Esso uomo ha in se l'intelletto e la ragione e la mano, la quale è chiamata organo degli organi e instrumento di tutti gli altri instrumenti. (Bot.) [D.Pont.] Detto delle piante. Tutte le parti attive che costituiscono gli esseri vegetabili, il cui movimento incomincia con la vita e termina con essa. Gli organi si dividono in semplici e composti. I semplici detti ancora Organi elementari o similari, sono rappresentati da vescichette di forma tonda o poligona, che si chiamano cellole, o da vescichette bislunghe ed appuntate alle due estremità dette tibie o finalmente da cellole e da fibre commesse a vicenda capo a capo, sotto forma di tubilli; che prendono il nome di vasi. Questi organi semplicissimi, ordinariamente invisibili ad occhio nudo, sono poi quelli che danno origine agli organi composti, i quali si suddividono in organi della nutrizione e organi della riproduzione, secondo che servono al mantenimento dell'individuo o alla riproduzione della specie. = Cr. 11. 11. 2. (M.) La virtù formativa, la quale è dal cielo, e la sustanza formale, la quale riceve figuratameute nella pianta. e negli organi della pianta. [Cont.] Cr. P. Agr. I. 188. Se si farà la sementa nel tempo, nel quale è calda e secca (la luna) seccherassi il sustanziale umido de' semi, il quale si dee formar negli organi ovvero membri della pianta, e non si producerà la pianta a perfezione. Bocc. Museo fis. 262. Le specie di fucus, coralline, overo altre produzioni parimenti imperfette, della natura delle zoofite, e ciò per mancanza degli organi convenienti, quali organi però nelle piante perfete sono stati prima delineati dalla natura. 2. Per Qualunque strumento meccanico atto a produrre un determinato effetto. Sagg. nat. esp. cap. 2. (C) Tramandano il fiato per un organo di cristallo. L 197. Ma può talora accadere dalle materiali sustanze, e da' corrottibili organi, di cui è necessario valersi per porla in pratica. [Cont.] Tard. Macch. Ord. Quart. 1. I greci con nomi distinti, chiamano… quelli mangani se maggiori, se minori organi, voce ch'ad ogni stromento conviene. [Cont.] Organi del moto. Congegni che lo trasmettono con la velocità e secondo la direzione voluta. Ceredi, Disc. idr. 19. Resta ora la chiocciola la quale, composta nel modo ch'io sono per dire, di gran lunga avanza quanti istromenti si sieno mai potuto imaginare per levare assai acqua, per farla montare a grande altezza, e per potersi girare facilmente; pur che vi sia aggiunto l'organo del moto, di cui si ragionerà nel secondo discorso. 3. Per simil. Dant. Par. 2. (C) Questi organi del mondo così vanno, Come tu vedi omai, di grado in grado (parla de' cieli). 4. Trasl. [Cors.] S. Ant. Lett. 43. Esso Joanni, organo singularissimo della divina sapienzia (Cristo) assegna alla madre d'essa sapienzia. [G.M.] E Oper. ben viv. La lingua sì è organo della ragione, ciò è ordinato e fatto per esprimere e manifestare di fuori lo senno e lo lume che l'uomo ha dentro. = Cavalc. Frutt. ling. 208. var. (C) Grande indignitade è, che l'uomo sia organo della voce divina, e colle labbra corporali esprima, e pronunzi gli oracoli, e fatti celesti. 5. (Mus.) [Ross.] Strumento musicale qualunque. S. Agostino Enarr. in Psalm. 150. n. 7. Organum generale nomen est omnium vasorum musicorum. Zarl. 1. 1. 5. 16. Dapoi per osservare il significato della parola Organo, donde vien questo nome Organico, che comprende in universale tutte le sorti d'istrumenti artificiali. E 1. 2. 79. Gli strumenti, che chiamano Organi, le canne dei quali quanto sono più larghe, tanto rendono i suoni più gravi, e le più ristrette i più acuti. Sen. Pist. (C) Gli strumenti, siccome sono mute corde, e organi, non appartengono all'arte. Tes. Br. 1. 3. La seconda si è musica, che c'insegna a fare voci di canti in cetere, in organi, e in altri strumenti, e accordar l'uno con l'altro Dant. Par. 17. Da indi, sì come vien ad orecchia Dolce armonía da organo, mi viene A vista 'l tempo che ti s'apparecchia. Fr. Giord. Pred. S. In Parigi ha grande arte di fare organi. [Camp.] Salm. 136. Noi appiccammo i nostri organi (organa) ne' salci che erano nel mezzo di lui (del fiume). [G.M.] D. 2. 9. Tale immagine appunto mi rendea Ciò ch'i' udía, qual prender si suole Quando a cantar con organi si stea, Ch'or sì or no s'intendon le parole. [Ross.] Organo, nel senso in cui si prende più comunemente, è un grandioso strumento di tasti, a vento, composto di un gran numero di canne distribuite per registri, parte de' quali costituiscono il Ripieno, e parte hanno una particolare tempera sui generis, od altro per imitare i vari strumenti musicali. Ha una o più tastature manuali, ed una e talvolta due pedaliere, e i suoi registri si mettono in azione, e si fanno parlare uno o più, o tutti insieme, a grado del Sonatore; ond'è che l'organo è anzi una specie di orchestra, che un semplice strumento. La maestà delle sue armonie lo rende soprattutto acconcio allo stile religioso, e a stare come uno de' più belli ornamenti delle nostre chiese, e de' sacri uffizi che vi si celebrano. Don. 2. 20. 48. L'organo senza dubbio è l'instrumento più capace di ogni altro di quelle varietà che si possono far sentire nella musica, rispetto al gran numero di canne, e di sistemi, che vi si possono senza molta difficoltà accomodare. E Tr. 2. 325. Che l'invenzione degli organi sia molto antica non si può in modo alcuno dubitare. [Cont.] Agr. Geol. Min. Metall. 347. Di questo piombo fanno anco gli artificiosi organi, che per le chiese veggiamo: ne fanno i candelieri pure ad uso de le chiese. Doc. Arte San. M. III. 13. Uno organo, che la maggiore canna sia piei nove viniziani da la bocca in su. [Ross.] Gli antichi distinguevano gli organi, secondo che eran fatti sonare o dal vento, o dall'acqua, onde Organo da mantici, o fisaulico. Don. Tr. 2. 325. Quanto a quelli (organi) da mantici, si conosce l'antichità loro. Don. 2. 17. 44. Avevano gli antichi (varietà di armonia negli organi)… o da acqua che fossero; de' quali gli ultimi si chiamano Organa hydraulica, e i primi da me si dicono Organa physaulica. [Ross.] Organo idraulico, Era anticamente un organo, in cui una quantità d'acqua bollente ermeticamente chiusa in recipiente proporzionato, veniva sottoposta alle canne, e il suo vapore, aperti dai tasti gli spiragli corrispondenti alle canne, introducevasi con violenza in esse, e faceale sonare. Ora appellerebbesi questo Organo a vapore.. Don. Tr. 2. 325. Gl'idraulici (organi), o organi da acqua sono mentovati, e descritti da Vitruvio e da Atenco. E Ann. 17. Ma al rovescio di questa (siringa comune) è fatto il Flauto, o organo Toscano: rassomigliante a una siringa rivolta in giù: le canne del quale sono di rame (o ottone) e da basso ricevono il vento co' mantici, come nell'(organo) minore: ma con l'acqua sospinta con forza, generante il vento, come nel maggiore. Quest'instrumento è numeroso di voci; e per cagione del Rame di gagliardo suono. Banch. 1. 2. Genebrando efroniense afferma, che, Gilberto, qual fu poi Silvestro papa secondo, ne gli di lui giovenili studi speculativi per sua vivacità d'ingegno fabbricò un organo con canne d'oro, che industremente sonava ricevendo il fiato da un bollimento d'acqua. [Ross.] Organo pneumatico. (Dal gr. Πνεῦμα, Fiato, Vento). Lo stesso che Organo fisaulico. Ser. Org. Com. 1. Antichissimo è l'organo pneumatico, ma chi sia stato l'inventore non si sa. E ivi. Piccoli organi pneumatici son figurati nell'Obelisco Costantinopolitano. Doni 1. X. In quel tempo erano già frequenti gli organi pneumatici, che si sonavano per via di tasti, col sussidio de' mantici. [Ross.] Organo portabile. Dicevasi anticamente quello che, per esser di piccola mole, potea trasportarsi agevolmente da un luogo all'altro. Don. Ann. 32. Quanto agli organi minori, e portabili, se ad alcuno premerà assai che siano molto leggieri, potrà servirsi per ciascuna Armonia di due soli sistemi, o registri. [Cont.] Cit. Tipocosm. 493. L'organo portatile, l'organo fermo, l'organo reale, e poi i mantici, la cassa, il somiere, i tasti, i pedali, le canne, i registri, cioè l'organo pieno, le quintedecime, i tenori, i flauti. [Ross.] Organo di campane. Numero più o men grande di campane, accordate sul sistema musicale, che si suonano mediante un meccanismo ed una tastatura come l'organo. [Ross.] Inoltre. Organo era già il Nome volgare della Diafonia, cioè uno de' tre primitivi del Contrappunto. V. DIAFONÍA. Don. Comp. Disc. 98. Per Organum in quell'età intendevano il contrappunto diminuito, il quale, con vocabolo di Beda, ma come io credo usato anche da' più antichi, meglio si dice Discantus. E ivi. Dove Guidone dice nel Micrologo, cap. 18. Diaphonia rocum disiunctio sonat, quam nos Organum vocamus, non pare che ci si possa intendere d'altro che di questo stile, che intesse nelle voci umane Arie diverse; conforme la mente dei predetto Contrappuntista. 6. [Val.] Fabbrica, Armonia. Soldan. Sat. 4. Pretendi forse che per pochi tasti, Che non consonan bene al gran concerto, L'organ del mondo si sgomini e guasti? 7. Il resto lo canta l'organo. Locuz. figurata che si usa per accennar cosa, la quale per buoni rispetti si vuol tacere, ma che tuttavia si suppone doversi ben comprendere da chi legge o ascolta. Non com. Salvin. Annot. Bocc. Comm. Dant. 361. (Gh.) Quel giorno più non vi leggemmo avante. Assai acconciamente mostra (Dante con questo) di volere che senza dirlo essa (Francesca da Rimini) i lettori comprendano quello… che seguitasse. (Così il Bocc. nel Com. di Dante; ed il Salvini aggiunge: Parimente Ovidio: Oscula qui sumpsit, si non et cetera sumpsit… Il resto, diciam noi, lo canta l'organo. 8. Organo elettrico. (Fis) [Gov.] Vien detto Organo elettrico, nella Torpedine, nel Siluro e negli altri animali che svolgono elettricità, quell'organo particolare, nel quale specialmente risiede la facoltà di produrre, di accumulare e di manifestare l'attività elettrica. 9. (Zool.) Sorta di pesce di color rosso. in tutto simile al Pesce cappone, ma più piccolo. Red. Oss. an. 177. (M.) Altri nuotatoi son distinti in tre cavità, o ventri, come quegli della tinca di mare, della gavotta, del pesce chiamato organo. [T.] Il più com. senso, ancorchè speciale, è detto Strumento musicale. T. Costruire, Snonare, Accordare un organo. – Canne, Mantici, Pedate dell'organo. T. Musica per organo. – Accompagnare coìl'organo. T. Fam. quasi prov. Di figliuoli parecchi poco distanti l'un dall'altro di tempo, e però di statura, Sono come le canne degli organi. Fig. T. Gal. Macch. Sol. 2. 105. Accordar qualche canna di questo grande organo discordato della nostra filosofia. II. Di parte d'un corpo organico la quale è strumento più o meno essenziale alla vita del tutto. T. Organi dipendenti. Dant. Conv. 2. 473. Nulla vertude sensitiva è reflessiva sopra se medesima, perocchè è virtù affissa ad organo. – Organi che eseguiscono le funzioni. – Le funzioni di certi organi. D. Conv. 218. Per la molta concordia che intra tanti organi conviene a bene rispondersi. E 1. 1. I suoi organi bene disposti. (Rosm.) Sensazione soggettiva è quella in cui sentiamo lo stesso organo consenziente. – Ledere gli organi o alterare i tessuti. III. Specie. T. Organo della voce. Della vista. C. alla voc. CRUDO, § 17. Organi proprii della digestione. – Organi locomotori; meglio Motori. – Organi sessuali. – Gli organi della fecondazione nelle piante. – Capelli, peli, unghie, organi di protezione. IV. Sing., dice in gen. Strumento, Mezzo; ma mezzo accomodatamente disposto a produrre l'effetto. Non è gallic. il chiamare Organo ogni strumento dell'anima. Arist. dice la mano Ὄργανον τῶν ὄργανῶν. V. Trasl. T. L'organo della mente, la scienza. (Rosm.) Organo fu detto dagli antichi la logica. T. Organo d'Aristotele. † † T. Ma barb. è il dire L'organo della stampa; Organi della legge, della potestà; Organi della polizia; Giornale organo d'accademie; Farsi organo di tale o tal setta o persona o opinione. † † T. Più barb. ancora col Per, in senso di Mezzo. Per l'organo del relatore. – Ordini tramandati per l'organo di tale o tale. |
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