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Informazioni utili online sulla parola italiana «note», il significato, curiosità, forma dell'aggettivo «noto», sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Note

Forma di un Aggettivo
"note" è il femminile plurale dell'aggettivo qualificativo noto.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Wikipedia
Articoli interessanti e pagine web
Liste Parole: Note musicali

Foto taggate note

bailandooo....

Vibrazioni sul pentagramma

W la banda
Tag correlati: musica, spartito, pentagramma, legno, tromba

Informazioni di base

La parola note è formata da quattro lettere, due vocali e due consonanti.
È una parola bifronte senza coda, la lettura all’inverso produce una parola di senso compiuto (ton). Divisione in sillabe: nò-te. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con note e canzoni con note per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Sul pentagramma, formato da cinque righe e quattro spazi, si scrivono le note musicali.
  • Quanti milioni di brani musicali sono stati scritti con solo sette note!
Non ancora verificati:
  • A fondo pagina ci sono le note dell'autore per chiarire i concetti.
Citazioni da opere letterarie
Una peccatrice di Giovanni Verga (1866): Indi alcuni suoni, tratti così a caso dal pianoforte, quasi le dita cercassero le note di una fantastica melodia, che si stancarono presto a riprodurre e che diede luogo al terzetto finale d'Ernani, anch'esso poco dopo interrotto, colla stessa capricciosa volubilità, per un valtzer allora in gran voga: Il Bacio, di Arditi.

I promessi sposi di Alessandro Manzoni (1840): Addio, monti sorgenti dall'acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l'aspetto de' suoi più familiari; torrenti, de' quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendio, come branchi di pecore pascenti; addio! Quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana!

Memorie di un cuoco d'astronave di Massimo Mongai (1997): Questa edizione ricalca con estrema precisione la prima. Abbiamo aggiunto solo alcune note di "cornice" per così dire, tratte per lo più da "L'Umanità: Fuori e Dentro il Sistema Solare", e da altri libri o articoli, sempre di Turturro, necessari per chiarire alcuni aspetti dell'epoca in cui egli visse ed operò (tali note sono in corsivo) ed alla fine di ogni capitolo alcune delle sue famose ricette.
Espressioni e Modi di Dire

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per note
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: cote, dote, gote, nate, noce, noie, nome, none, nota, noti, noto, nove, poté, rote.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: coti, dota, doti, doto, dotò, foto, gota, goti, iota, jota, loti, loto, mota, moti, moto, pota, poti, poto, potò, rota, vota, voti, voto, votò.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si può avere: noè.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si può avere: notte.
Antipodi (con o senza cambio)
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si possono ottenere: ceto, feto, peto, veto.
Antipodi inversi: se si sposta l'ultima lettera all'inizio (con eventuale cambio) e si inverte il tutto si possono ottenere: toni, tono.
Parole con "note"
Iniziano con "note": noterà, noterò, noterai, noterei, notebook, noteremo, noterete, notevole, notevoli, noteranno, noterebbe, noterella, noterelle, noteremmo, notereste, noteresti, noterebbero, notevolmente.
Finiscono con "note": ignote, malnote, arcinote, banconote, primenote, sottonote, contronote.
Contengono "note": enoteca, enotera, enotere, annoterà, annoterò, denoterà, denoterò, dinoteri, enoteche, fonoteca, rinoterà, rinoterò, annoterai, annoterei, connoterà, connoterò, denoterai, denoterei, dinoterio, enoteismi, enoteismo, fonoteche, iconoteca, pinnoteri, pinnotero, prenoterà, prenoterò, rinoterai, rinoterei, annoteremo, ...
»» Vedi parole che contengono note per la lista completa
Parole contenute in "note"
Contenute all'inverso: ton.
Incastri
Inserito nella parola era dà EnoteRA; in ere dà EnoteRE; in foca dà FOnoteCA; in foche dà FOnoteCHE; in panica dà PANInoteCA; in paniche dà PANInoteCHE.
Inserendo al suo interno tan si ha NOtanTE; con ori si ha NOToriE; con mina si ha NOminaTE; con minia si ha NOminiaTE; con minava si ha NOminavaTE; con tifica si ha NOtificaTE; con leggere si ha NOleggereTE.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "note" si può ottenere dalle seguenti coppie: nodi/dite, nodo/dote, nodosa/dosate, noir/irte, noleggia/leggiate, noli/lite, noma/mate, nome/mete, nomi/mite, nomina/minate, nominava/minavate, nona/nate, nosemi/semite, nostrani/stranite, nova/vate, novanta/vantate, novara/varate, novena/venate, novene/venete, novizia/viziate.
Usando "note" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: alno * = alte; anno * = ante; arno * = arte; cono * = cote; dino * = dite; dono * = dote; fano * = fate; gino * = gite; kino * = kite; lino * = lite; mano * = mate; meno * = mete; mino * = mite; nano * = nate; * tedi = nodi; * tela = nola; * teli = noli; * telo = nolo; * tema = noma; * teme = nome; ...
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "note" si può ottenere dalle seguenti coppie: nola/alte, nona/ante, none/ente, nono/onte, nori/irte.
Usando "note" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * etcì = noci; * etna = nona; colon * = colte; toron * = torte; camion * = camite; attinon * = attinte.
Cerniere
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "note" si può ottenere dalle seguenti coppie: ano/tea, banano/tebana, beano/tebea, beino/tebei, dino/tedi, diano/tedia, latino/telati, lettino/teletti, lino/teli, mano/tema, meno/teme, meritano/temerità, merlino/temerli, mino/temi, minino/temini, mono/temo, mutano/temuta, mutino/temuti, odiano/teodia, sano/tesa, saggino/tesaggi...
Usando "note" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: tedi * = dino; teli * = lino; tema * = mano; teme * = meno; temi * = mino; temo * = mono; tesa * = sano; tese * = seno; tesi * = sino; teso * = sono; * dino = tedi; * lino = teli; * mano = tema; * meno = teme; * mino = temi; * mono = temo; * sano = tesa; * seno = tese; * sino = tesi; * sono = teso; ...
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "note" si può ottenere dalle seguenti coppie: nodi/tedi, nodino/tedino, noè/tee, nola/tela, noli/teli, nolo/telo, noma/tema, nome/teme, nomi/temi, nomini/temini, nomino/temino, nonne/tenne, nonni/tenni, nonno/tenno, noologia/teologia, noologie/teologie, nori/teri, normale/termale, normali/termali, normalista/termalista, normaliste/termaliste...
Usando "note" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: alte * = alno; ante * = anno; arte * = arno; dite * = dino; fate * = fano; gite * = gino; kite * = kino; lite * = lino; mate * = mano; mete * = meno; mite * = mino; nate * = nano; * dite = nodi; * irte = noir; * lite = noli; * mate = noma; * mete = nome; * mite = nomi; * nate = nona; * vate = nova; ...
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "note" (*) con un'altra parola si può ottenere: * uro = nuoterò; afra * = anfotera; afre * = anfotere; afri * = anfoteri; afro * = anfotero; anta * = annotate; arti * = anortite; idra * = indorate; mira * = minorate; moli * = monolite; * mota = nomoteta; * moti = nomoteti; * urei = nuoterei; rima * = rinomate; rita * = rinotate; riti * = rinotite; cafra * = canforate; conta * = connotate; cosce * = conoscete; idria * = indoriate; ...

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Notare, Osservare, Avvertire, Considerare; Note, Pensieri, Osservazioni, Riflessioni, Considerazioni; Notabile, Considerabile - Se chi osserva ha criterio, nota; se ha perspicacia, oculatezza, avverte; se intelligenza, capacità, considera. La nota è osservazione speciale; la considerazione è un seguito di riflessioni sulla cosa, perché la considerazione non istà alla prima idea che ne nasce in pensiero, ma nell'osservare da ogni lato e in ogni sua probabile conseguenza: questa è considerazione. Pensieri sono le idee staccate che ci vengono dalla ponderata considerazione di un oggetto; molti scrivono i loro pensieri, e, riuniti, ne fanno un libro. Notabili sono le cose per qualche loro più osservabile speciosità; considerabili, per la loro rispettiva importanza: notabile anche un bel pensiero: considerabile un'opera voluminosa, abbenché di sola compilazione. Notabili anche gli uomini per qualche singolare specialità o uffizio loro: le assemblee dei notabili erano talvolta chiamate dai re di Francia per esimersi dalla convocazione degli stati generali. [immagine]
Notare, Annotare, Note, Annotazioni, Appunti - Annotare è proprio fare, prender nota, il notare può essere invece osservazione tutta mentale: quando altri parla, noto fra me e me ciò che dice di più importante: notare si fa anco ad altri, dicendogli appunto: notate! Le note sono più specialmente quelle che si mettono alle opere per maggiore spiegazione; le annotazioni possono essere piccole note: le note vere sono più lunghe. Gli appunti sono note che un fa per proprio uso: leggendo per es. un'opera, lo studioso ne ricava quegli appunti che crede maggiormente necessarii all'uso suo. [immagine]
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850
Note musicali - I Greci si valevano delle lettere del loro alfabeto per notare la musica. Avendo gli antichi sino a quindici modi diversi, secondo l'enumerazione di Alipio, bisognò ad ogni modo appropriare dei caratteri. Queste modificazioni esigevano tali moltitudini di segni a cui non bastavano le lettere dell'alfabeto; e quindi la necessità d'impiegare le stesse lettere per varie sorta di note: lo che gli obbligò a dare a quelle lettere differenti situazioni, accoppiarle, mutilarle, allungarle in più sensi. Combinando tutte le modificazioni che richiedevano quelle varie circostanze, si trovano sino a 1620 note, numero prodigioso il quale dovrebbe rendere sommamente difficile lo studio della musica; e tale esso era, secondo Platone, che vuole che la gioventù si contenti di dare alla musica due o tre anni, solamente per impararne i rudimenti.

I Greci però, non avevano tanti caratteri; ma la stessa nota avea talvolta differenti significati a tenore delle occasioni.

I Latini, che ad esempio de' Greci notarono pure la musica con le lettere del loro alfabeto, scemarono di molto quella grande quantità di note; essendosi cessato affatto di praticare il genere enarmonico, e alcuni modi o metodi non essendo più in uso, sembra che Boezio stabilisse l'uso di sole quindici lettere; e Gregorio vescovo di Roma, considerando che i rapporti dei suoni sono i medesimi in ciascuna ottava, ridusse anche quelle quindici note alle sette prime lettere dell'alfabeto, che si ripetevano in differenti forme da una ottava all'altra.

Nel secolo XI un Benedettino da Arezzo, chiamato Guido, sostituì a queste lettere dei punti posti sopra diverse linee parallele, ad ognuna delle quali una lettera serviva di chiave. In seguito i punti s'ingrossarono, si pensò a metterne anche negli spazi compresi fra quelle linee, e si moltiplicarono a norma del bisogno le linee e gli spazi.

Bensì, per un certo tempo le note non valsero ad altro che a segnare i gradi e le differenze dell'intuonazione. Inquanto alla durata, erano tutte di ugual valore, e non ricevevano per questo verso altra diversità che quella delle sillabe lunghe e brevi su cui si cantavano. All'incirca in codesto stato è rimasto il canto piano dei Cattolici fino al presente; e la musica dei salmi presso i Protestanti è anche più imperfetta, giacchè neppur vi si distinguono nell'uso le lunghe dalle brevi, o le rotonde dalle bianche, sebbene si siano conservate queste due figure. Cotale non distinzione di figure durò, secondo la comune opinione, sino al 1338; allorchè Giovanni de Muris dottore e canonico di Parigi, diede, per quanto asseriscesi, varie figure alle note per segnare i rapporti di durata ch'esse dovevano avere fra loro. Pure, nelle opere del de Meuris nulla si vede che possa confermare siffatta opinione. Inoltre, l'esame de' manoscritti del secolo XIV, che sono in Parigi nella biblioteca del re, non portano a giudicare che le diverse figure di note che vi si trovano fossero di così recente istituzione.

Finalmente, è difficile il credere che per trecento anni e più, trascorsi fra Guido Aretino e Giovanni de Muris, la musica sia stata totalmente priva del ritmo e della misura che sono di essa l'anima e il maggior pregio. Comunque sia, è certo che i varii valori delle note sono d'invenzione antichissima. Sino dai primi tempi s'incontrano cinque sorta di figure: la massima, la lunga, la breve, la semibreve e la minima. Queste sono tutte nere nel manoscritto di Guglielmo di Machault; soltanto dopo l'invenzione della stampa si è ideato di farle bianche, ed aggiungendone di nuove distinguere i valori mediante il colore come mediante la forma. Le figure aggiunte a quelle prime sono: la nera, la croma, la biscroma, la triplice e quadruplice croma. Ma tosto che si prese l'uso di separare le misure con delle linee, si abbandonarono tutte le figure di note che valevano parecchie misure. La semibreve, o rotonda, che vale una misura intera, è il più lungo valore di nota rimasta in uso, e su cui si è determinato il valore di tutte le altre. (Ved. gamma, musica). [immagine]
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: notavamo, notavano, notavate, notavi, notavo, notazione, notazioni « note » notebook, noterà, noterai, noteranno, noterebbe, noterebbero, noterei
Parole di quattro lettere: nord, nori, nota « note » noti, noto, notò
Vocabolario inverso (per trovare le rime): ilote, nilote, pilote, copilote, papillote, remote, immote « note (eton) » primenote, ignote, arcinote, malnote, banconote, contronote, sottonote
Indice parole che: iniziano con N, con NO, parole che iniziano con NOT, finiscono con E

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