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Informazioni di base |
La parola dote è formata da quattro lettere, due vocali e due consonanti. Divisione in sillabe: dò-te. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
La ricca di Luigi Pirandello (1892): Liberissima di farlo, le aveva risposto il padre; la legge ormai le permetteva di ribellarsi all'autorità paterna: liberissima! egli però non le avrebbe dato un soldo di dote: la legittima, alla sua morte; il consenso, mai! Da quel giorno Giulia s'era chiusa tutta in se stessa, in uno stato d'animo sempre uguale, inalterabile, senz'aspettativa per nessuna evenienza. La luna e i falò di Cesare Pavese (1950): Quelle due figlie del sor Matteo non erano per me, e nemmeno per Nuto. Erano ricche, troppo belle, alte. Loro compagnia erano ufficiali, signori, geometri, giovanotti cresciuti. La sera tra noi, tra l'Emilia, Cirino, la Serafina, c'era sempre qualcuno che sapeva con chi parlava adesso Silvia, a chi andavano le lettere che Irene scriveva, chi le aveva accompagnate la sera prima. E si diceva che la matrigna non voleva sposarle, non voleva che andassero via portandosi le cascine, cercava di far grossa la dote per la sua Santina. - Sì sì, valle a tenere, diceva il massaro, - due ragazze così. Giovani di Federigo Tozzi (1920): — Ce ne sono cento meglio di lei e più ricche di lei, che sarebbero disposte a farsi sposare o da me o da te. Ricordati che nostro padre non avrebbe voluto una povera in casa. E, forse, né meno nostra madre. Ma tu, ai nostri genitori, non ci pensi. Tu vuoi fare l'imbecille. Perché vuoi sposare quella disgraziata? Lasciala stare, e mettiti con qualcuna che tu non debba rivestire, per farle la dote. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per dote |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: cote, date, dite, doge, dose, dota, doti, doto, dove, gote, note, poté, rote. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: coti, foto, gota, goti, iota, jota, loti, loto, mota, moti, moto, nota, noti, noto, notò, pota, poti, poto, potò, rota, vota, voti, voto, votò. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: dot. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: dotte. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si possono ottenere: ceto, feto, peto, veto. |
Parole con "dote" |
Iniziano con "dote": doterà, doterò, doterai, doterei, doteremo, doterete, doteranno, doterebbe, doteremmo, dotereste, doteresti, doterebbero. |
Finiscono con "dote": sacerdote, controdote. |
Contengono "dote": endoteli, erodotea, erodotee, erodotei, erodoteo, ludoteca, endotelio, endotermi, endotermo, ludoteche, endotermia, endotermie, ludotecari, endoteliale, endoteliali, endoterapia, endoterapie, endotermica, endotermici, endotermico, iodoterapia, iodoterapie, ludotecaria, ludotecarie, ludotecario, ludoterapia, ludoterapie, endotermiche, sacerdotessa, sacerdotesse, ... |
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Parole contenute in "dote" |
dot. |
Incastri |
Inserito nella parola eroe dà EROdoteE; in eroi dà EROdoteI; in luca dà LUdoteCA. |
Inserendo al suo interno mas si ha DOmasTE; con mia si ha DOmiaTE; con nas si ha DOnasTE; con ras si ha DOrasTE; con ria si ha DOriaTE; con san si ha DOsanTE; con sia si ha DOsiaTE; con tan si ha DOtanTE; con leva si ha DOlevaTE; con mere si ha DOmereTE; con mina si ha DOminaTE; con nere si ha DOnereTE; con sere si ha DOsereTE; con loran si ha DOloranTE; con manda si ha DOmandaTE; con minia si ha DOminiaTE; con toron si ha DOTtoronE; con minava si ha DOminavaTE; con mandava si ha DOmandavaTE. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "dote" si può ottenere dalle seguenti coppie: dodi/dite, dogi/gite, doleva/levate, doma/mate, domanda/mandate, domandava/mandavate, domasti/mastite, domati/matite, domattina/mattinate, domatura/maturate, domi/mite, domina/minate, dominava/minavate, dona/nate, donava/navate, dono/note, dopa/paté, dopare/parete, dopata/patate, dopati/patite, dopo/poté... |
Usando "dote" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: aldo * = alte; andò * = ante; ardo * = arte; dado * = date; * tedi = dodi; * telo = dolo; * tema = doma; * temi = domi; * temo = domo; * teri = dori; * tesa = dosa; * tese = dose; * tesi = dosi; * teso = doso; fado * = fate; godo * = gote; judo * = jute; lido * = lite; nodo * = note; rado * = rate; ... |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "dote" si può ottenere dalle seguenti coppie: dona/ante, donarono/onorante, donassi/issante, dono/onte, dora/arte, dori/irte, dosa/aste, dosarono/onoraste, dosassi/issaste, doserò/oreste, doso/oste. |
Usando "dote" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * etna = dona. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "dote" si può ottenere dalle seguenti coppie: cado/teca, dado/teda, diodo/tedio, laido/telai, ledo/tele, lido/teli, lodo/telo, modo/temo, nardo/tenar, rido/teri, riodo/terio, schiodo/teschio, sedo/tese, sodo/teso. |
Usando "dote" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: teca * = cado; teda * = dado; tele * = ledo; teli * = lido; telo * = lodo; temo * = modo; teri * = rido; tese * = sedo; teso * = sodo; * cado = teca; * dado = teda; * ledo = tele; * lido = teli; * lodo = telo; * modo = temo; * sedo = tese; * sodo = teso; tedio * = diodo; telai * = laido; tenar * = nardo; ... |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "dote" si può ottenere dalle seguenti coppie: dodi/tedi, doglia/teglia, doglie/teglie, dolo/telo, doma/tema, domano/temano, domerà/temerà, domerai/temerai, domeranno/temeranno, domerebbe/temerebbe, domerebbero/temerebbero, domerei/temerei, domeremmo/temeremmo, domeremo/temeremo, domereste/temereste, domeresti/temeresti, domerete/temerete, domerò/temerò, domi/temi, domiamo/temiamo, domiate/temiate... |
Usando "dote" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: alte * = aldo; ante * = andò; arte * = ardo; date * = dado; * dite = dodi; * gite = dogi; * mate = doma; * nate = dona; * paté = dopa; * rate = dora; * site = dosi; fate * = fado; jute * = judo; lite * = lido; rate * = rado; avite * = avido; calte * = caldo; carte * = cardo; crete * = credo; dante * = dando; ... |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "dote" (*) con un'altra parola si può ottenere: ara * = adorate; * ora = dorotea; * ore = dorotee; * ori = dorotei; set * = sedotte; aria * = adoriate; atta * = adottate; atra * = adotterà; atro * = adotterò; * erga = derogate; * etna = detonate; * olmi = dolomite; * vuol = dovutole; ambra * = adombrate; arava * = adoravate; arnia * = adorniate; corna * = cordonate; * etnia = detoniate; * vetro = dovettero; * ragna = dragonate; ... |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Dote - L'origine delle doti si perde nella più remota antichità. Presso gli Ebrei, gli uomini che si ammogliavano erano obbligati a costituire una dote alle fanciulle che sposavano o ai loro parenti. Giacobbe servì quattordici anni Labano, onde ottenere Rachele e Lea sue figliuole. Sichem, chiedendo in isposa Dina figlia di Giacobbe, promette ai di lei genitori di dar loro quanto per essa domanderanno. Davidde proponendosi per genero, diede la dote desiderata da Saulle. E' tuttavia legge osservata fra gl'Israeliti, che il marito debba indotare la moglie.
Licurgo, legislatore dei Lacedemoni, stabilì la stessa legge. Solone, secondo Plutarco, vietò di dar dote alcuna alle zittelle, acciocché la virtù ed i pregi di queste potessero valere per qualcosa nelle ricerche che di loro farebbero gli uomini. Presso i Romani, era uso che gli uomini ricevessero la dote dalle spose. Cesare, parlando di ciò che praticavasi a tempo suo dai Galli fra marito e moglie inquanto alle convenzioni matrimoniali, dice che la donna recava in dote al consorte una somma di danaro; il consorte dal canto suo prendeva sui proprj beni una somma eguale alla dote; i due quantitativi si ponevano in comune, se ne conservavano i profitti, ed il tutto apparteneva al superstite fra i conjugi. Quando i Franchi ebbero conquistato le Gallie, lasciarono ai Galli la libertà di vivere secondo i loro vecchi costumi; per se stessi ritennero quelli dei Germanni da cui traevano l'origine, ed usavano comprare le mogli tanto vedove che fanciulle, ed il prezzo spettava ai genitori delle medesime, o in difetto di questi al re, conforme al titolo 46 della legge salica. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Dote - e DOTA. S. f. (Leg.) [Can.] Sono quei beni che la moglie, od altri per essa, porta al marito per sostenere i carichi matrimoniali. = Dota vive in Tosc. Vive anco Le dote, plur., in qualche dial. come nel gr. – Dos, aureo lat. But. Par. 5. 1. (C) Dote è pregio che si dà dalla moglie al marito, perchè la possa ornare, e ornata mantenere; e però dotare è adornare. E altrove: Dannosi li 400 fiorini, e oltre, per dote, come se fossono fave o lupini; le quali dote non si possono acquistare in poco tempo se non usureggiando e rubando e male acquistando. Maestruzz. 1. 66. La dota è quella che è data dalla donna all'uomo per lo 'ncarico che sostiene dal matrimonio. Bocc. Nov. 16. 25. La Spina… è vedova, e la sua dote è grande e buona. E nov. 18. 43. Giachetto… ha tua sorella per mogliere, nè mai n'ebbe alcuna dota; e perciò, acciocchè tua sorella senza dote non sia… Lab. 194. Alla quale, essendo per maritarsi, convenisse colla bellezza supplire la poca dota. Cron. Morell. 256. Della dota non volere, per ingordigia del danaro, affogarti, perocchè di dota mai si fece bene niuno. Dant. Purg. 20. Mentre che la gran dote provenzale Al sangue mio non tolse la vergogna. [F.T-s.] Gio. Fabr. Com. Ter. 234. 4. Se tu non hai da dar la dote, io non mi curo di dote. [Ner.] C. pop. tosc. (Fanciulle) Di molta pretensione e poca dote. T. Recare in dote. – Portò il regno in dote.
T. Lascito di doti alle povere fanciulle. – Cumulo delle doti in una stessa persona: più doti ottenute per grazia, o a sorte. T. Fanciulla con gran dote, Hor. – Prov. Roba di dote, trista cosa. Prov. Tosc. 101. Dov'entra dote, esce libertà. E ivi. Gran dote, gran baldezza (arroganza). [Can.] Dote estimata è quella di cui il marito diventa proprietario, coll'obbligo di restituire altrettanto di quanto ricevette, od il prezzo equivalente. [Can.] Dote inestimata è quella che il marito ha solo il diritto d'amministrare e godere, ma rimane propria della moglie. 2. Per Assegnamento fatto dal marito alla moglie in caso di vedovanza. Din. Comp. lib. 3. 71. (Man.) Avea tolta per moglie la figliuola del re Carlo di Puglia; e perchè condiscendesse a dargliela, la comperò oltre al comune uso, e fecele di dota Modena e Reggio. [Cont.] Cart. Art. ined. G. App. II. 506. S'intenda priva, di poi che arà auto la dota e contro dota, d'ogni lascio o dono che io gli facessi per questo testamento. 3. Si dice anche Quello che una giovane reca al convento nel quale si fa monaca. (Man.) 4. T. Fig. Gran dote alla fanciulla è la virtù de' parenti, Hor. 5. Trasl. Dant. Inf. 19. (C) Quella dote Che da te prese il primo ricco Patre. 6. Avere a dote vale Avere per dote, in conto di dote. Stor. Semif. 71. (Mt.) Diedegli… una donna di onesta schiatta…, ed ebbene a dote e case e terre e più arnesi… 7. T. Fig. Dote di sangue, di misfatti, d'infamia; di donna che col suo matrimonio porta tali sequele. Virg. Sanguine trojano et rutulo dotabere, virgo. 8. Spezial grazia d'ingegno, o d'altro, ottenuta da Dio, o da natura, Prerogativa, Qualità pregevole, e sim. Petr. canz. 19. (C) Perch'io veggio e mi spiace, Che natural mia dote a me non vale. Bellinc. son. 66. Perchè Giove ti diè tutte le dote, Che son cagion di riso, e fin di pianto. Art. am. II. Acciò che tu tegni la donna, e non vegni da lei abbandonato, aggiugni la dote dell'ingegno alli beni del corpo. [Camp.] Serm. 27. E così si mostrava alle volte presente, ed alle volte si facía assente, per la dote dell'agilità. = Esop. Cod. Fars. fav. 36. p. 101. (Gh.) Nè essendo (la cornacchia) contenta della dote della natura, voler diventare paone (pavone). Menz. Op. 3. 54. Ma per quanto essi fossero doviziosi a dismisura delle doti dell'ingegno, oh quanto umilmente sentivano di se medesimi! Davanz. Cultiv. 254. Ogni paese ha qualche sua dote o proprietà naturale, e non bisogna contendere con la natura, ma secondarla. T. Fornito di doti preziose. – Esimie doti di corpo e d'animo. – Doti esteriori, Pregi del corpo. 9. T. Per simil. Doti di Seminarii, di Biblioteche, di Stabilimenti universitarii. – Dote del teatro. 10. E detto de' vegetabili. [Tor.] Vett. P. Colt. uliv. 63. Fra l'altre doti che hanno in loro le piante giovani di ulivo… una è questa, che elle si possono porre sicuramente in ogni stagione. 11. (Agr.) Dare la dote. Vettor. Oliv. 115. (Gh.) So bene che le donne nel porre i vivuoli non mancano di questa diligenza, e chiamano questo gittare loro alle barbe del grano o dell'orzo dar loro la dote. |
Navigazione |
Parole in ordine alfabetico: dotavamo, dotavano, dotavate, dotavi, dotavo, dotazione, dotazioni « dote » doterà, doterai, doteranno, doterebbe, doterebbero, doterei, doteremmo |
Parole di quattro lettere: dosò, doso, dota « dote » doti, doto, dotò |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): bisunte, consunte, inconsunte, assunte, riassunte, neoassunte, cote « dote (etod) » controdote, sacerdote, beote, peote, gote, visigote, zigote |
Indice parole che: iniziano con D, con DO, parole che iniziano con DOT, finiscono con E |
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