Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- Giuro che non sono stato io a fare quel pesante scherzo!
- Giuro che non ritornerò mai più in questo albergo, perché siamo stati trattati troppo male!
- Te lo giuro, non sono stata io a pronunciare quelle parole!
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Citazioni da opere letterarie |
L’amica delle mogli di Luigi Pirandello (1894): – Io quasi avrei giurato che Baldìa pensava a te; sì, così almeno mi era parso… – Ma nemmen per idea! – esclamò forte Pia, arrossendo fin nel bianco degli occhi. – Te lo giuro – continuò Anna con lo stesso tono di voce. – Io così credevo. E anzi dicevo tra me: Quando si decide? A te non importa nulla, lo so… Ma io… - Entrò la serva ad annunziare che il signor Baldìa attendeva nel salotto. – Va' tu – disse Pia ad Anna. – Noi siamo già quasi pronte.
Il perduto amore di Umberto Fracchia (1921): — Ecco, — soggiunsi: — Clauss desidera che voi veniate a cena da lui questa sera. Egli si pente di avervi offesa. Forse non lo credete? Eppure parlandomi di voi, oggi, e di quanto è accaduto, Clauss piangeva... Vi giuro, — esclamai con maggior forza, senza sapere nemmeno di mentire, — vi giuro che piangeva dirottamente!...
La biondina di Marco Praga (1893): Si vive di transazioni. Sta bene. L'altro giorno, scrivendoti, ti giuro che ero sincera. Non era uno sfogo a freddo, non era un'esaltazione di progetto. Del resto, ne sei convinta, poiché mi scrivi che, frammezzo agli errori dell'esaltazione, ritrovavi me stessa, e vedevi di già i germi del ravvedimento che il mio senso pratico non avrebbe tardato ad impormi. È forse vero: anche senza i tuoi consigli, anche senza le tue parole amorose, sarei giunta, a questa conclusione. Ad ogni modo tu l'ài affrettata: e te ne ringrazio. |
Canzoni |
- Giuro d'amarti così (Cantata da: Claudio Villa e Nilla Pizzi; Anno 1958)
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per giuro |
Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: giudò, giura, giuri. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: giro. |
Parole con "giuro" |
Finiscono con "giuro": congiuro, congiurò, scongiuro, scongiurò, spergiuro, spergiurò. |
Parole contenute in "giuro" |
giù, uro. |
Incastri |
Inserendo al suo interno bile si ha GIUbileRO (giubilerò). |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "giuro" si può ottenere dalle seguenti coppie: gip/puro, giubilate/bilatero, giuda/darò, giudicaste/dicastero, giudò/doro, giumenti/mentirò, giuseppe/seppero, giusta/staro, giuste/stero, giusti/stiro. |
Usando "giuro" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: bigiù * = biro; acagiù * = acaro; * roda = giuda; * rodo = giudò; magi * = mauro; * rodei = giudei; * rodeo = giudeo; * ronca = giunca; * rosta = giusta; * roste = giuste; paggi * = paguro; * ronche = giunche; * rollare = giullare; prefiggi * = prefiguro. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "giuro" si può ottenere dalle seguenti coppie: gina/anuro, giubbe/ebbro. |
Usando "giuro" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * orda = giuda. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "giuro" si può ottenere dalle seguenti coppie: litigi/uroliti. |
Usando "giuro" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: uroliti * = litigi; * litigi = uroliti. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "giuro" si può ottenere dalle seguenti coppie: giuda/roda, giudei/rodei, giudeo/rodeo, giudò/rodo, giullare/rollare, giunca/ronca, giunche/ronche, giusta/rosta, giuste/roste. |
Usando "giuro" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: mauro * = magi; biro * = bigiù; * darò = giuda; * doro = giudò; paguro * = paggi; acaro * = acagiù; * aio = giurai; * staro = giusta; * stero = giuste; * stiro = giusti; * ateo = giurate; * avio = giuravi; * mentirò = giumenti; * astio = giurasti; * seppero = giuseppe; prefiguro * = prefiggi; * bilatero = giubilate; * dicastero = giudicaste. |
Sciarade incatenate |
La parola "giuro" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: giù+uro. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "giuro" (*) con un'altra parola si può ottenere: * agà = giaguaro; dine * = digiunerò; * arno = giurarono; * dicano = giudicarono. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Giuro, Giuramento - Il Giuro è quando, fatto un proposito, affermasi di dargli compimento invocando il gastigo di Dio, se non si mantiene esso proposito. - «Fece giuro che mai non tornerebbe in quella casa.» - Il Giuramento è cosa più solenne, imposta dalla legge, dalla religione, dalla politica. - «Ciascun deputato dee far giuramento di ubbidire allo Statuto.» [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Giuramento, Giuro - Giuro è la parola sacramentale che costituisce il giuramento: questo poi prende maggior solennità dagli apparati e dall'insieme della formola più o meno espressiva con cui è concepito ed espresso; giuro, come sostantivo, è un'abbreviazione di giuramento; è voce poetica. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Giuro - [T.] S. m. Per Giuramento vive in Tosc., non nel senso rel. e giudiz., ma segnatam. nel modo Far giuro, modo quasi iperb. per proporre a sè fermamente. L'uomo fa giuro, piuttosto che a Dio o agli altri uomini, verso se stesso. T. Se ne posso uscire, fo giuro di non ci aver più che fare.
2. Ma nel ling. scritto può prendere il senso gen. di Giuramento; senonchè dice meno, onde rincalzasi nel seg. Fir. As. 262. (C) E con molti giuri e saramenti raffermando que' suoi minacci, se n'andò a suo viaggio. Lasc. Gelos. 4. 12. Ma per lo sangue…, che fo giuro d'assassino che qualcuno se ne pentirà.
3. Non di minaccia. [Val.] Fortig. Ricciard. 26. 43. Ed egli a lei fa giuro e dá parola Di purgar tutta la passata taccia. [Cors.] Ciriff. Calv. 1. 10. Or non crediate, donne, a tanti giuri. = Fir. As. 213. (C) Ma poco profittavano le sue parole e i suoi giuri.
† Cavalc. Rim. nella Tav. Barb. alla voc. INVIO. A te m'arrendo, a te faccio giuro, Amor divino.
Più gen. Men com. [Tav.] Ovid. Rim. d'am. Parole fermate co' giuri degli idii. = Fir. Trin. 4. 6. (C) Costui giurerebbe, ch'i' fussi un altro Iddio: che be' giuri!
4. [G.M.] Giuri di marinari (che non sogliono essere mantenuti). Onde, quando non credesi ai giuramenti di qualcuno, suol dirsi: Son giuri di marinari: perchè i marinari, in tempo di burrasca, giurano di non voler più tornare al mare, e poi ci tornano. |
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