Verbo | |
Giocare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, sia transitivo che intransitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è giocato. Il gerundio è giocando. Il participio presente è giocante. Vedi: coniugazione del verbo giocare. |
Parole Collegate |
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Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone) |
divertirsi (16%), bambini (14%), palla (6%), pallone (4%), scacchi (4%), divertimento (4%), nascondino (4%), calcio (4%), sporco (4%), bambino (3%), carte (2%), scherzare (2%), amici (2%), lotto (2%). Vedi anche: Parole associate a giocare. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
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Liste a cui appartiene |
Lista Verbi relativi allo sport [Fischiare, Gareggiare « * » Partecipare, Perdere] |
Foto taggate giocare | ||
Foto 990826001 | Bolle | L'allegria di un gioco antico |
Tag correlati: gioco, acqua, bambino, bambini, palla |
Informazioni di base |
La parola giocare è formata da sette lettere, quattro vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: gio-cà-re. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
La vita in tempo di pace di Francesco Pecoraro (2013): A tennis Ivo è un disastro, va a pesca subacquea con un moscone affittato e il fucile a molla trovato sott'acqua, enorme, rugginoso, che non riesce a caricare se non puntandolo a terra e quindi, dopo aver sparato un solo colpo, deve ripiegare sulla fiocina a mano. A pallone gioca da pippa, cioè da terzino-che-mena, come tutti quelli che non sanno giocare finisce sempre in difesa a buttare giù gli attaccanti avversari per non essere saltato. A vela se la cava, ma non così bene: il suo è un livello medio, non vince mai. L'isola del giorno prima di Umberto Eco (1994): Per intanto, gli assedianti avrebbero provvisto di viveri gli assediati. Non è certo il modo in cui a noi pare dovesse andare un assedio a quei tempi, ma era il modo in cui a quei tempi si accettava che andasse. Non era fare la guerra, era giocare ai dadi, interrompendo quando l'avversario doveva andare a orinare. Oppure, come scommettere sul cavallo vincente. E il cavallo era quell'armata, le cui dimensioni aumentavano via via sulle ali della speranza, ma che nessuno aveva ancora visto. Si viveva a Casale, nella Cittadella, come sulla Daphne: immaginando un'Isola lontana, e con gli intrusi in casa. La luna e i falò di Cesare Pavese (1950): Io stavo zitto, e certi giorni d'estate, seduto a Belbo, pensavo a Silvia. A Irene, così bionda, non osavo pensare. Ma un giorno che Irene era venuta a far giocare Santina nella sabbia e non c'era nessuno, le vidi correre e fermarsi all'acqua. Stavo nascosto dietro un sambuco. La Santina gridava mostrando qualcosa sull'altra riva. E allora Irene aveva posato il libro, s'era chinata, tolte le scarpe e le calze, e così bionda, con le gambe bianche, sollevandosi la gonna al ginocchio, era entrata nell'acqua. Traversò adagio, toccando prima col piede. Poi gridando a Santina di non muoversi, aveva raccolto dei fiori gialli. Me li ricordo come fosse ieri. |
Espressioni e Modi di Dire |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per giocare |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: giocate, giovare. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: giare, gore, gare. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: giocarne. |
Parole con "giocare" |
Finiscono con "giocare": rigiocare. |
Parole contenute in "giocare" |
are, oca, care, gioca. Contenute all'inverso: coi, era. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "giocare" si può ottenere dalle seguenti coppie: giocai/ire, giocata/tare, giocataccia/tacciare, giocatore/torere. |
Usando "giocare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: regio * = recare; * areata = giocata; * areate = giocate; * areati = giocati; * areato = giocato; mangio * = mancare; plagio * = placare; * rendo = giocando; * evi = giocarvi; * resse = giocasse; * ressi = giocassi; * reste = giocaste; * resti = giocasti; spregio * = sprecare; arrangio * = arrancare; * retina = giocatina; * retine = giocatine; * retore = giocatore; * retori = giocatori; * ressero = giocassero; ... |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "giocare" si può ottenere dalle seguenti coppie: giocata/atre, giocatina/anitre, giocato/otre. |
Usando "giocare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = giocata; * erte = giocate; * erti = giocati; * erto = giocato. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "giocare" si può ottenere dalle seguenti coppie: magio/carema. |
Usando "giocare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: carema * = magio; * magio = carema. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "giocare" si può ottenere dalle seguenti coppie: gioca/area, giocata/areata, giocate/areate, giocati/areati, giocato/areato, giocai/rei, giocando/rendo, giocasse/resse, giocassero/ressero, giocassi/ressi, giocaste/reste, giocasti/resti, giocate/rete, giocati/reti, giocatina/retina, giocatine/retine, giocatore/retore, giocatori/retori. |
Usando "giocare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: recare * = regio; mancare * = mangio; placare * = plagio; sprecare * = spregio; arrancare * = arrangio; * mie = giocarmi; * tiè = giocarti; * vie = giocarvi; * torere = giocatore. |
Sciarade incatenate |
La parola "giocare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: gioca+are, gioca+care. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "giocare" (*) con un'altra parola si può ottenere: * tic = giocatrice. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Fare, Giuocare, Fare alla palla, Giuocare alla palla - Giuocando alle carte in diversi, v'è sempre uno che fa, cioè che rimescola le carte e le dà nell'ordine e modi richiesti ai giuocatori.
« In certi giuochi si dice meglio fare che giuocare. Fare a staccia buratta, fare a chi vince perde. Fare e giuocare alle carte, a tresette. Fare e giuocare all'oca, alla palla. Questa ultima frase ha senso traslato. Diciamo fare alla palla de' quattrini, della roba, per disperderli senza riguardo. Fare alla palla d'uno, per, prendersi giuoco crudele di lui. Qui non entra giuocare ». Tommaseo. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Giocare, Giuocare e † Giucare - V. a. e N. ass. Amichevolmente gareggiare a fine di ricreazione o d'esercizio, dove operi fortuna, ingegno o forza. Jocare e Jocari, aureo lat. Fav. Esop. 165. (M.) Possiamo intendere per lo bosco e scure quei due giocatori che avendo l'uno con l'altro giocato ogni cosa, da poi… Bocc. Proem. 7. (C)Uccellare, cacciare, pescare, cavalcare, giucare, o mercatare. E g. 6. p. 2. Chi andò a dormire, e chi a giucare a scacchi. G. V. 7. 12. 3. Giucò ad un'ora a tre scacchieri co' migliori maestri di scacchi di Firenze, giucando con due a mente e col terzo a veduta. Vit. Plut. Li giovani uomini, che erano con Alessandro, si spogliarono per giucare alla palla. Vit. SS. Pad. 4. 106. (Mt.) Ed un dì, avendo giucato col padre quasi infino a sera, e vedendosi non aver buon giuoco.
T. Bern. Rim. burl. 1. 104. Chi gioca a primiera. 2. Ass. T. Prov. Tosc. 200. Chi non vuol perdere non giuochi. Ass. T. Egli giuoca vale Ha il vizio del giuoco. Ass. T. Di giuoco nel qual vincesi o perdesi danaro o altro valore. Prov. Tosc. 143. Giocare e perdere lo sanno far tutti. (D'ogni cimento a cui l'uomo è inetto.) 3. T. Giuoca forte, Chi nel giuoco risica grosse somme rispetto alla sua possibilità. 4. T. Ripetesi: Giuocare al tal giuoco. E anco, ma men com. Giuocare un bel giuoco, un brutto giuoco. T. A che giuoco si giuoca? A che giuoco giuochiamo? Modo d'impazienza e rimprovero, quando non siamo contenti di quel ch'altri fa o dice, non se ne vede la conclusione, le relazioni non sono nette. 5. Vale anche Perdere al giuoco. Bocc. g. 9. n. 4. (M.) Li quali parea che credessero, non che il Fortarigo i danari dell'Angiolieri avesse giucati, ma… Morg.18. 121. Tanto ch'al tutto la roba e la fama Io m'ho giucati, e i peli della barba. E N. pass. Malm. 3. 27. (Man.) Ebbe una chiesa, e quivi a bisca aperta Si giucò fino i soldi dell'offerta. 6. T. Giocarsi l'anima. Perdere nel giuoco ogni cosa disperatamente, e quindi la vita e l'anima propria. T. Vale anco Risicare la salute dello spirito per beni indegni dell'uomo. [Val.] Giocarsi il nodo del collo, detto familiarissimo, Giocarsi tutto, per vizio, accanitamente. 7. T. Giocare al lotto; e anco Giocare i numeri. 8. Parlandosi di tempo, vale Consumarlo giocando. Segr. Fior. Lett. 26. (Man.) Si vedrebbe (quando fosse letto il mio libro del Principe), che quindici anni ch'io sono stato a studio dell'arte dello Stato, non li ho nè dormiti, nè giocati. 9. T. Anche fuori di giuoco. Giocar d'arte. Hor. A Marte: Heu nimis longo satiate ludo. 10. E N. pass., per Perdere come si fa al giuoco. Dep. Decam. 17. (M.) Si giucarono facilmente la grazia universale, e renderono quel nome vile ed infame. 11. † E N. pass., fig., per Darsi buon tempo. Tratt. Fort. 54. (Man.) Tu se' Giovane uomo, tu viverai ancora lungamente, giuócati e trastúllati, e fa' tue volontadi. – Modo del dial. ven. che corrisponde al deponente lat. 12. Per Ischerzare, Burlare. Lib. Sagram. (C) Siccome il gatto giuoca col topo, quando l'ha preso, e lungamente giucato, se 'l mangia,… Tesorett. Br. 16. 148. Però dêi tu sapere In cotal compagnia Giucar di maestria, Però che sappie dire Quel che debba piacere. Ott. Com. Inf. 29. 507. Ammaestrevole è (la scimmia) a saltare e a giucare. 13. Per Parlare da scherzo. Vit. S. Euf. 163. (M.) Disse la badessa alla fanciulla, quasi giucando:… 14. Per Festeggiare. Bocc. Canz. 8. 3. (C) Quel nascondendo, ond'io m'allegro e giuoco. 15. N. pass. [Camp.] Per Ispassarsi, Trastullarsi, e sim. Non com. Somm. 54. Chè, intanto ch'io mi giuoco e transtullo, non penso io male. 16. Operare, Aver che fare. Franc. Sacch. Nov. 224. (C) Grandi sono l'industrie; e quando non giucassero gl'inganni o tradimenti, care sono a udirle. Fr. Giord. Pred. S. 69. Ecco S. Piero, che diede vile navicella e rete stracciata, ma gli diede l'amor suo; in questo giucava tutto 'l fatto. Cron. Morell. 258. Dove giuoca pecunia, o alcuno bene propio, nè parente nè amico si trova che voglia meglio a te che a sè. (Qui la stampa per errore ha giova.) Sen. Ben. Varch. 2. 34. Non pensare che ne' benefizi s'abbia a mostrare il pagamento, come ne' debiti, perchè ne' benefizi giuoca l'animo. Varch. Ercol. 11. Il fine è quello che giuoca, e che in tutte le operazioni umane attendere e considerare si debbe. Sagg. Nat. esp. 20. In questa maniera il triangolo minore… giuoca liberamente colle sue vibrazioni. Vas. Op. Introd. 1. 142. (Man.) E però bisogna che in questi lavori a fresco giuochi molto più nel pittore il giudizio che il disegno. Tac. Dav. Ann. 1. 18. Quivi strida, ferite, sangue manifesto, cagione occulta, giucava la sorte; e vi periron de' buoni. [G.M.] Nell'animo di certi politici gioca più la vanità che l'ambizione. – La luce gioca meglio in un punto che in un altro. – La voce giuoca bene, ci giuoca, non ci giuoca in un luogo, secondo ch'è, o no, armonico. Salvin. Dis. ac. 4. 114. (Gh.) Quasi mina che giuochi e che rompa,… Corsin. Ist. Mess. l. 2. p. 158. Fatti più animosi dalla maggior distanza in cui potevano giocar le loro armi. 17. [Val.] Fare effetto, Far pruova. Borghin. Scritt. ined. Etrur. 1. 620. Non è anche vero quel che e' dice, che con le preposizioni o segni de' casi congiunto (l'articolo) ci faccia conoscere essi casi, perchè, essendo egli indeclinabili, non ci giuoca. 18. Per Scommettere. Cecch. Servig. 1. 3. (C) E che volete voi giucar, che in mentre Che noi stiamo a aspettar, doman faremo Che questi duo partiti, che son buoni, Ci escon di mano? Buon. Tanc. 4. 9. Egli è troppo allegro…: l'vo' giucar, ch'e' vien dalla taverna. Berlin. Fals. scop. 44. (Gh.) Vo' giocare che voi vi credete che questo sia un caso più strano… T. Fag. Comm. 2. 214. Nanni sempliciotto, a sentire il consenso di Ciapo in darli la Lena, giuocò che gli accorda ogni patto. (Tom.) S'ha a giocare che il Papa non muore? T. Ci giuocherei non so che, Ci giuocherei la testa. T. Ass. Ci giuoco che, di questo passo, si va al fallimento. T. Giocarci dice l'idea del risico, Scommettere, una specie di contratto che segue in tal caso. E N. pass. Pros. Fior. Bellin. Lett. 4. 1. 275. (Man.) E qui adesso mi giocherei qualsiasi bella cosa, che V. S. III. non s'immaginerebbe mai, che cosa io sia per soggiungere. 19. [M.F.] Mestare, Affaccendarsi. Machiav. Lett. 5. 19. Ovvero (stabilirono), senza aver paura d'esser forzati, starsi di mezzo e lasciare un poco giocar gli altri. 20. [Val.] Spendere. Pucc. Centil. 29. 25. E dissesi che allor pecunia molta V'era giucata. 21. [Camp.] Per Declamare o Cantare. Art. am. III. Ed ora cantino versi giuocati o sollazzati siccome in sul Nilo (carmina lusa modis Niliacis). 22. Fig. T. Virg. Ugurg. 17. I cigni giuocano con l'ali sonanti (ludunt). 23. De' moti del cavallo composti ad arte. [Cont.] Santap. N. Cav. II. 4. Cavalli d'un'estrema unione di corpo e nervo di schiena, da se stessi raccogliendosi, vanno giocando l'anca mettendola ora dentro ed ora fuori. 24. Giocare a carte. Bargagli Gir. Giuoc. 29. (Gh.) Nè anche piacendo loro il giocare a carte, come cosa che tenga sospeso e conturbato l'animo, piuttosto che lo rallegri e lo ricrei. T. Canti pop. tosc. E lo mio damo… Il peggio giocator che giochi a carte Piglia questo mio cuor, gioca a tresette. [G.M.] Prov. Chi ha fortuna in amor non giuochi a carte. (Dicono che gl'innamorati non hanno fortuna al giuoco, forse perchè, avendo il capo all'amore, non ci badano.) T. Giocare una carta. Trasl. Adoperare un espediente, Avventurare una cosa. [G.M.] Giocare una bella carta (d'impresa molto rischiosa). T. Giuocare l'ultima carta, Far l'ultima prova, Ricorrere all'ultimo espediente. 25. T. Giuocare a carte scoperte. Far le cose senza segreto. 26. Giuocare alla civetta vale propriamente Giocare un giuoco così detto, in cui l'un l'altro si percuote a vicenda; e per simil. Scansare, Scansarsi. Bern. Orl. 3. 6. 12. (C) Fugge e sguizza il Pagano, e non aspetta; Poi torna e gira, e giuoca alla civetta. 27. Giocare alla neve. Tirarsi vicendevolmente le palle di neve. Firenz. Op. 1. 189. (Gh.) Me n'andai coll'altre fanciulle a giocar per queste vie alla neve, come si fa. 28. Giocare alle braccia. vale Fare alle braccia. Bianc. Laud. 157. (Man.) E vuol con meco giocare alle braccia, Alle braccia con meco vuol giocare. 29. Giocare alle pugna, o a' pugni vale Far alle pugna. Bern. Orl. 3. 6. 48. (C) Come farem, ch'io non son costumato Giucare a' pugni? 30. [Val.] † Giocare a maestria co' nemici. Combatter da valoroso. Pucc. Centil. 17. 66. Erano ottocento in compagnia Di Carlo… Per giucar co' nemici a maestria. 31. Giocare alla mosca, o, più com., a mosca cieca, † a sonaglio, e sim., vale Impiegarsi in cotali scherzi. Bern. Orl. 2. 2. 26. (C) Tocca ben lui e di punta e di taglio; Ma tutto è nulla, e ogni sforzo perso, Come alla mosca giucasse o sonaglio; Tanto stima i suoi colpi quel perverso. 32. Giocare al sicuro vale fig. Mettersi a far qualche cosa con sicurezza ch'ella riesca felicemente. Soder. Cult. Ort. 100. (Man.) L'umana prudenza consiste, nelle cose che sono incerte e dubbiose, in saper giocare al sicuro. Machiav. Op. 3. 182. (Gh.) In tutte queste provincie tiene ordinariamente guarnigioni di gente d'arme per giocare al sicuro. Varch. Ercol. 1. 56. Quel sarto, il quale, per giocare al sicuro, avea tenuto il piè in due staffe. 33. T. Giuocare sul sicuro; Di qual sia cosa anche grave, che facciasi non alla ventura, ma certi di non risicar nulla. 34. Giocare a rovescio. Fare e Operare al contrario. Tac. Dav. Ann. 14. 184. (C) Aceronia, che giuocando a rovescio, gridava sè essere Agrippina…, fu morta. 35. Giocare a tu me gli hai. Giocare sulla parola. La Celidora. I. 97. (Fanf.) Non mi piace giocare a tu me gli hai, Ma sol a ite e venite, a vieni e vai. 36. Giocare a ite e venite. Giocare a pagar subito. (Fanf.) V. l'es. nel § preced. 37. [Val.] Giocare di maestria. Oprar da maestro, accortamente. Tesorett. 16. 196. Però dêi tu sapere In cotal compagnia Giucar di maestria. 38. Giocare da magnanimo vale Usare magnanimità Segn. Stor. 9. 250. (C) Il Re, avendo giucato con seco da magnanimo, fe' cosa della quale poco di poi si morse le mani. 39. Giocar d'armi vale Fare gli esercizi militari. Disc. Calc. 6. (C) Questa vostra città… non ha mancato giammai insino a qui d'occupar la gioventù in esercizi nobilissimi…, come nel giucar d'arme e nel cavalcare. 40. Giocare d'autorità vale Fare per autorità, Servirsi dell'autorità in checchessia. Tac. Dav. Ann. 15. 224. (C) Non potendosi adunque, ove non era peccato nè accusa, dar figura di giudizio, giuocò d'autorità. 41. [Cors.] Giocare del fellone. vale Adoperare fellonescamente. Ciriff. Calv. 2. 127. Poi va' a Tibaldo e giuoca del fellone, E tien con isperanza ognuno a bada. 42. Giuocar del resto, fig., vale Arrischiare ogni cosa. Car. Lett. Tomit. 86. (M.) Ragionevolmente s'ha da credere ch'egli abbia a fare l'estremo del suo potere, perchè giuoca del resto. E Lett. ined. 2. 206. Perchè giucando il duca del resto, è necessitato a far l'ultimo del suo potere. 43. Giocar di bastone, o del bastone. Franc. Sacch. Nov. 14. (C) Facendo… i fatti loro sì occulti e sì cheti, che 'l padre, mentre che visse, non ebbe più a giucare del bastone. 44. Giuocare di buono vale Giocare d'interesse, contrario di Giocar per divertimento. Salvin. Pros. Tosc. 1. 151. (Man.) Non si giuochi di buono; se no, si stea il giorno seguente chi contravverrà senza mangiare. E fig., per Operare con lealtà. Varch. Stor. 12. 465. (M.) Carlo e Ferdinando non giuocavano di buono, ma favorivano sottomano,… 45. Giocare di calcagna vale Fuggire. Malm. 6. 83. (C) Perciò manda Pedino là in campagna, Ch'ei giuocherà di posta di calcagna. 46. Giucare di checchessia vale Operare con quella tal cosa, Usarla, Servirsene. T. Giuocar di mano, di gambe, di pugni, di gomito e di gomita, di spade, d'artifizi, d'ingegno, d'inventiva, di malizia. Cecch. Dot. 5. 2. (C) In mentre Che la marea è grossa, e' mi bisogna Giucar di vela e di timone, a causa Di non aver a giucar poi di remo. Segner. Mann. Nov. 18. 2. (M.) Dove manca il valore, conviene nelle battaglie giucar d'ingegno. Fig. T. Prov. Tosc. 93. Chi giuoca di piè non paga i suoi debiti. (Truffando o tergiversando.) 47. Giocar di lontano vale Star discosto, Non si avvicinare; e fig. Non s'impacciar di checchessia. Malm. 3. 38. (Man.) Onde più d'un poi giuoca di lontano. 48. Giuocare di mano, per Rubare, Truffare. V. MANO. [Val.] Sold. Sat. 3. Giuocan oggi di man que' barattieri, Che giuntan questo e quel col far da santo. 49. Giocar di palla, lo stesso che Giocare alla palla. Salvin. Disc. 3. 41. (M.) E quanto il giucar di palla fosse riputato presso i Greci… testimonio ne sia Omero. 50. Giocar di schiene, detto di cavallo che tira calci, vale Alzar le groppe. Ar. Fur. 2. 7. (M.) Poi sotto il petto si caccia la testa, Giuoca di schiene e mena calci in frotta. E in senso equivoco. Ar. Fur. 28. 43. (M.) 51. Giocare di spada vale Conoscer l'arte della scherma. Benv. Cell. Vit. 2. 54. (M.) Questo (giovane) era gagliardissimo oltramodo, e giuocava di spada meglio che ogni altro uomo che fusse in Roma. 52. Giocar di spadone. V. SPADONE. 53. † Giocare il disperato, o del disperato vale Fare alla rotta, Malmenare alla peggio. Cecch. Dot. 4. 1. (M.) E sai che e' non è forse subito? e che ora egli non arà cagione di giucare il disperato? [Cors.] Ciriff. Calv. 2. 41. Epidonisso, benchè sia pirrato, E facci l'arte come si conviene A chi giuoca alfin pur del disperato, Parvegli questo un giovane da bene. 54. T. Giuocare la cena, la colazione, Giuocare un fiasco di vino, e sim. Giuocare che chi perde la paghi. 55. Giocar largo vale Non s'appressare, Starsene lontano. Cecch. Mogl. 4. 1. (Man.) Vedi pur che Ridolfo giuochi largo. Salv. Spin. 5. 6. Tu intanto giuoca largo, e non t'accostare a questo uscio. 56. Giocar netto, fig., vale Essere leale. Cecch. Mogl. 2. 3. (C) Ovunque voi andate, giucate sempre netto alle porte, mostrate ciò che voi avete, pagate ciò che vi chiedono, chè alla fine del giuoco chi gli vuol giuntare gli paghi. Vale anche Non commettere errore. Bern. Orl. 1. 4. 97. (Man.) Or di nuovo s'attacca la quistione; Bisogna che Rinaldo giuochi netto. 57. Giocare stretto. Giocare avaramente. Cas. in Rim. burl. 1. 162. (Gh.) Dove un di questi freddi (gíocatori) invita lento, E non si pugne, e giuoca sempre stretto. 58. Giocarsi d'una cosa vale Prenderne sollazzo. Sen. Pist. 113. (M.) Io ti dico per me ch'io me ne giucherò, e non finirò di far beffe di queste sottili buffe (il lat. ha titillare). 59. Far giocare il cannone vale Dargli fuoco, Scaricarlo. Red. Lett. 2. 170. (M.) Avendo fatto giucare molte volte invano il cannone alla volta dell'inimico,… si risolverono di andare ad assalirlo. 60. E Far giocare, per Mettere in opera questa o quella cosa (parlandosi d'armi, di macchine, e sim.). Montecuc. (cit. dal Grassi). (Gh.) Il Turco nel battagliare… cerca i piani per far giocare la sua numerosa cavalleria. Salvin. Dis. ac. 2. 192. Talchè tutto l'occhio venisse ad essere una vaga e forte machina fatta giocare a tempo e con ingegno dagli Amori ivi riposti. (Chim. e Fis.) [Sel.] Dicesi anche di apparecchi e di certe parti mobili di macchine come sarebbero stantufi e chiavette. 61. E' giocherebbe in su' pettini da lino si dice di un giuocatore attaccatissimo al giuoco, che nol lascerebbe per cosa del mondo. Malm. 4. 11. (C) Ma benchè il furbo ne maneggi pochi, Giucherebbe in su' pettini da lino, Che un'ora non può viver, ch'ei non giuochi. 62. (Mus.) [Ross.] Sonare. È il Jouer de' Francesi. Bart. Simb. 3. 1. 8. Nè valse a quel pur sì grand'uomo ch'era Temistocle, il difendersi dal non saperla toccare, dicendo, l'arte delle sue mani essere non di giucare su la lira, ma di far da vero d'una piccola terra una gran città. 63. (Vet.) [Valla.] Giuocare a campana. Dicesi del cavallo che, trottando, porta troppo infuori i piedi anteriori, in guisa da mostrare dallato i ferri che lor sono attaccati. 64. [Cont.] Dicesi di ciò che lascia muover liberamente intorno a sè un pezzo che l'abbraccia, o si muove liberamente nel pezzo che sia fisso. Rusc. Intr. Geog. Tol. 4. Ha quello stile da giocar in modo, che stando esso fermo, la balla li possa liberamente girar d'attorno, come fanno i pater nostri d'intorno al filo, se il filo dall'un capo all'altro si tenga fermo. Gius. da Capr. Orol. 18. La parte di sotto la paletta, verso il galletto, sarà un tantino più sottile con un poco di risalto, acciò possi giocare bene nel forame del bracciolo che lo circonda |
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