Frasi e testi di esempio |
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| Esempi d'uso |
- Gemé è un'alternativa corretta a gemette, terza persona singolare del passato remoto del verbo gemere.
- Mia sorella gemé tantissimo dal dolore quando ebbe il fuoco di Sant'Antonio.
- Tanto gemé che mia nonna chiese al dottore di fargli un'iniezione di morfina.
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| Citazioni da opere letterarie |
Il chiodo di Adolfo Albertazzi (1918): — Se seguitiamo così, mi rovino la salute — pensò Celso, E una notte gemé: — Non vado più avanti: ho paura. — Di che cosa? Parla! — Ma...., ho paura. — Sforzati a esprimere il tuo pensiero, il tuo sentimento — insisteva il filosofo aspettandosi una rivelazione. — In questo andar di qua e di là per il cielo, ho paura.... d'incontrarmi col Padre Eterno!
Il tesoro di Grazia Deledda (1928): — Non farlo, non farlo, abbi carità di me! — gemé ella, e ancora china sollevò verso di lui gli occhi pieni di lagrime, con tale dolore e umiliazione e passione, ch'egli sentì aumentare il suo odio per la cugina.
La cassaforte di don Fiorenzo di Adolfo Albertazzi (1918): L'Assunta impallidì; gemé forte: — Signore! e Andrea, che per servir la messa accompagnava il prete dalla sagrestia, fu assalito da un tremito convulso. Intanto alcune donne si inginocchiarono alla balaustra per ricevere la Comunione. |
| Uso in vari contesti |
- Nel 2011, Christine Kaminski, nel romanzo d'amore La luce del risveglio, scrive: "«Papà...» gemé, non potendo trattenere le sue lacrime. «Oh, Elizabeth...!» singhiozzò l'uomo, più di lei, e Beth gli si scagliò tra le braccia, dispersa nei suoi inarrestabili singulti".
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