L'isola di Arturo di Elsa Morante (1957): La sola persona ch'egli frequentò nell'isola fu l'Amalfitano. Da tempo, costui non dava più trattenimenti né feste, e viveva isolato nella sua cecità, scontroso e superbo, rifiutando di ricevere chi lo cercava, e scostando col bastone chi lo avvicinava per la strada. La sua figura alta alta e trista era diventata odiosa a tutti quanti.
Nostalgie di Grazia Deledda (1914): Un anno passò: nulla di straordinario, in apparenza, avvenne. Durante quell'inverno Regina non frequentò la società; non volle veder nessuno: non andò più neppure dalla suocera, con la scusa che le scale la facevano soffrire; e se Arduina veniva a trovarla, ella ordinava alla domestica di dirle che in casa non c'era nessuno! Riconosceva la sua ingratitudine, perché dopo tutto era ad Arduina che Antonio doveva il suo posto presso la principessa, ma Regina non poteva vincere la ripugnanza e l'antipatia che tutti i parenti del marito le destavano.
La distruzione dell’uomo di Luigi Pirandello (1921): Quest'ozio di Petix sarà bene intanto che non venga considerato solamente dal lato del padre, ma un po' anche da quello di lui, perché Petix veramente frequentò per anni e anni le aule universitarie, passando da un ordine di studii all'altro, dalla medicina alla legge, dalla legge alle matematiche, da queste alle lettere e alla filosofia: non dando mai, è vero, nessun esame, perché non si sognò mai di fare il medico o l'avvocato, il matematico o il letterato o il filosofo: Petix non ha voluto fare in verità mai nulla; ma ciò non vuol dire che se ne sia stato in ozio, e che quest'ozio sia stato vergognoso. Ha meditato sempre studiando a suo modo, sui casi della vita e sui costumi degli uomini. |