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Informazioni di base |
La parola filosofia è formata da nove lettere, cinque vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: fi-lo-so-fì-a. È un pentasillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Il resto di niente di Enzo Striano (1986): Con angosciato stupore apprende cosa significa quando Sanges le presenta Johann Eicholz, un curioso ragazzo di Eiberfeld. Che diavolo fa a Napoli in questo periodo infame? C'è venuto apposta. Un biondino roseo, sui venticinque: lo sguardo pare addormentato, ma s'accende di subitanei furori. Scrive poesie, scrive musica, s'occupa di filosofia. Dal tuo al mio di Giovanni Verga (1906): Entrò invece il cavaliere — lo chiamavano tutti così perché non aveva né arte né parte, né roba né professione — niente altro che il titolo, dalla nascita, e quindi ci teneva — perché chi poco ha, caro tiene — soleva dire egli stesso ridendo; e con tale filosofia arrivava a sbarcare il lunario, facendo un po' il sensale, un po' il galoppino, con un piede alla pretura e l'altro in piazza, amico di tutti, imparentato alle prime famiglie, e carico di figliuoli — ne portava uno per mano alle nozze di casa Navarra, mal vestiti, mal pettinati, lui con un soprabitino che sembrava preso a prestito, e l'aria giovialona che gli apriva tutte le porte. Un uomo finito di Giovanni Papini (1913): E intanto, non potendo far nulla, scontento ed eccitato, avido e schivo, scaricavo il mio sdegno in aforismi strafottenti e in sfoghi lirici e mordaci a somiglianza di quelli di Nietzsche; e meditavo, in odio alla filosofia e a Kant suo degno ruffiano, una «Critica di ogni Ragione» – e un «Crepuscolo dei Filosofi»; e sentivo il bisogno apostolico di liberare gli altri come avevo, mi pareva, liberato me stesso: colla nuda e coraggiosa teoria. |
Uso in vari contesti |
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Espressioni e Modi di Dire |
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Libri |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per filosofia |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si può ottenere: filosofie. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: filosofa, filosofi. Altri scarti con resto non consecutivo: filosi, filosa, fili, fila, fifa, foia, iosa, lofi, sofà, soia. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: filosofica, filosofina. |
Parole con "filosofia" |
Iniziano con "filosofia": filosofiamo, filosofiate. |
Finiscono con "filosofia": metafilosofia. |
Parole contenute in "filosofia" |
ilo, oso, filo, sofia, filoso, filosofi. Contenute all'inverso: oli, sol, osol, soli. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "filosofia" si può ottenere dalle seguenti coppie: filosofa/aia. |
Usando "filosofia" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ana = filosofina; * ani = filosofini; * ano = filosofino. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "filosofia" si può ottenere dalle seguenti coppie: filet/teosofia, filosofavo/ovaia. |
Usando "filosofia" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * aiate = filosofate; * aione = filosofone; * aioni = filosofoni. |
Lucchetti Alterni |
Usando "filosofia" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * atea = filosofiate. |
Sciarade e composizione |
"filosofia" è formata da: filo+sofia. |
Sciarade incatenate |
La parola "filosofia" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: filoso+sofia, filosofi+sofia. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Filosofia - Invece di studiare l'universo ne' suoi dettagli, gli uomini cominciarono da volere abbracciarlo nell'insieme. Coloro che chiamavansi Saggi principiarono da occuparsi di tutto. Quindi nell'India, in Persia, in Egitto, i Magi, i Bracmi, i Gimnosofisti, gli Jerofanti, lungi da limitarsi ad un oggetto speciale, prendevano per se l'universalità delle cognizioni. Lo stesso avvenne nella Grecia, patria del vocabolo Filosofia. Vi fu una scienza di tutto ciò che poteva conoscersi, detta Sophia, e Dotti che di tutto ingerivansi, sino a tanto che uno di essi, cioè Pittagora, trovando troppo ambizioso questo nome, assunse quello di Amico della saggezza (philosofos), d'onde la scienza fu chiamata Filosofia. Sul primo essa abbracciò il visibile e l'invisibile, quel che l'uomo può sapere e quel che può soltanto ignorare. Fu la scienza universale; e per questo non si è mai stati concordi sopra l'indole e l'unità del di lei oggetto. Così ogni filosofo ha trattato separatamente dei grandi problemi di cui ella si fa argomento, di Dio, dell'uomo, del tempo, dello spazio ec.
La storia della filosofia può dividersi in cinque periodi corrispondenti alle sue principali rivoluzioni. Il primo comprende dall'origine della filosofia sino a Socrate. - Il secondo da Socrate sino alla traslazione della filosofia greca in Egitto ed a Roma. - Il terzo si estende dalla scuola di Alessandria alla caduta dell'impero d'Occidente. - Il quarto da questa caduta al risorgimento delle lettere. - Ed il quinto, finalmente, da tale risorgimento alla fine del secolo XVIII. Le tradizioni dell'Asia, dell'Egitto e della Fenicia aprono la prima età. In breve le specolazioni filosofiche cominciano a fiorire nella Jonia, nella Tracia, e in quella parte d'Italia che fu nomata la Gran Grecia. La scuola Jonica, fondata da Talete, e indi rinnuovata da Anassagora, quasi ristretta all'osservazione dei fenomeni esterni, che troppo presto ella volle spiegare, lasciò all'età seguenti soltanto dei saggi incerti ed un imperfetto sbozzo delle scienze naturali. Pittagora è il solo di quell'epoca la di cui dottrina celebre e splendida durante la sua vita, abbia esercitato grande influenza sulle età successive. Dalla scuola di Socrate escono in breve le cinque scuole, che in se contengono i diversi caratteri di ogni filosofia possibile, cioè: - la platonica - la peripatetica - quella di Epicuro - lo stoicismo - e lo scetticismo. Nel secolo XI presso i moderni principia a svilupparsi la filosofia scolastica, e si appoggia sugli Arabi e sopra Aristotele sfigurato. - Il quinto periodo comincia in mezzo al secolo XV. Instancabili eruditi fanno risorgere le dottrine dell'antichità. Nel medesimo tempo alcune teste ardite e originali si provano a pensare secondo loro stesse. Alla perfine, un vasto genio, veduto il vuoto delle ipotesi che sino allora aveano dominato, comprese la necessità di portare la riforma negli studj filosofici: Bacone scuoprì il metodo esperimentale, e ne tracciò le leggi. Ma questo non poteva essere inteso completamente se non quando le scoperte delle scienze fisiche ne avessero dimostrato i vantaggi. Venne Descartes, e scosso il giogo che tuttavia si aggravava sulle menti, entrò in tutte le questioni, e scandagliò i problemi tutti con indipendenza sino allora non conosciuta. Da lui prende data la rivoluzione intellettuale. Finalmente l'Alemagna s'illustrò pei suoi lavori filosofici. Al terminare del secolo XVIII. Kant tentò di rinnuovare le scienze metafisiche e di fissarle sopra basi più profonde: fondò egli il criticismo, il quale diè nascimento in Alemagna ad un gran numero di scuole. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Filosofia - [T.] S. f. Scienza delle cause prime. (Rosm.) Delle ragioni supreme. Dei primi principii o delle ragioni ultime. T. Scienza della scienza. (Rosm.) L'uso ha ristretto il significato della parola filosofia,… complesso delle verità generali e supreme che devono illustrare e annobilire l'umano intendimento. = D. Conv. 57. (C) Filosofia è un amoroso uso di sapienza. [Camp.] E II. 3. Amistanza di sapienza. V. l'etim. in FILOSOFO. = Sen. Pist. 88. (Man.) Sapienza sì è perfetto bene della mente; filosofia sì è amore e affezione di sapienza. Albert. 51. (C) Filosofia è perfetto conoscimento dell'uomo, che ricerca la verità. T. Quanto può l'uomo averlo perfetto. Ma questa def. ha il vantaggio di distendere l'uso e il pregio della filosofia anco al conoscimento parziale d'una serie di verità, purchè pieno nel genere suo, in premio del ricercarla con amore. Sarebbe un limitarla chiamandola Scienza della ragione umana. Kant. Scienza della ragione per via delle idee. Schelling. Scienza delle idee. Cic. Nè filosofia è altro che studio della sapienza; e sapienza, che la scienza delle cose divine e delle umane, e delle ragioni che le collegano insieme. = Tes. Br. 1. 2. (C) Filosofia è verace cognoscimento delle cose naturali, delle divine e delle umane, tanto quanto l'uomo è possente d'intenderne. Pico: La filosofia cerca il vero, la teologia lo ritrova, la fede lo possiede.
2. Cose da essa trattate. Il seg. intende abbracciarle tutte. T. D. 1. 11. Filosofia,… a chi l'attende, Nota, non pure in una sola parte, Come natura lo suo corso prende Dal divino intelletto e da sua arte. E, se tu ben la tua fisica (d'Aristotele tuo maestro) note (osservi), Tu troverai, non dopo molte carte, Che l'arte vostra quella, quanto puote, Segue (l'arte umana segue la divina. E con Aristotele cita la Genesi). – Dalla filosofia si divisero poi le scienze de' corpi, e ora esse sole vorrebbero essere filosofia. Anche in ciò D. e gli ant. son più filosofi. [Camp.] D. Conv. II. 13. Giudicava bene, che la filosofia, ch'era donna di questi autori, di queste scienze, di questi libri, fosse somma cosa. T. Parti della filosofia. Gell. in questo senso usa il pl. Filosofie, impropriam.; che a noi varrebbe il senso del § 3. Prima filosofia, la Metafisica, poi detta così per trovarsi il trattato d'Aristotele sopra questa seguente ai libri della Fisica. Altri ora la dice Protologia, che però ha senso men gen. di Metafisica. [Camp.] D. Conv. I. 1. Siccome dice il Filosofo nel principio della prima Filosofia. E II. 14. La prima scienza che si chiama Metafisica. T. Salvin. Disc. 2. 466. Oltre al possedere (gli antichi) in perfetto grado la dialettica,… e appresso il tenere in grado sublime l'istoria naturale,… alla prima filosofia s'innalzavano. Cic. che non era Paolotto, comprendendoci le cose divine, prega in grazia gli uomini della scimmia ch'e' vogliano pazientemente concedere anco una Filosofia teologica. Nell'uso ordin. Lo studio della filosofia si parte in Logica, Metafisica ed Etica; e tra la Metafisica e l'Etica sta la Teologia naturale; in cima alla Metafisica, l'Ontologia; tra l'Ontologia e le scienze de' corpi, la Cosmologia; la Psicologia tra l'Etica e le scienze de' corpi. L'insegnamento che suol cominciare dalla Logica, dovrebbe dall'Etica congiunta alla Teologia naturale, per ascendere alla Cosmologia, e quindi venire alla Psicologia, che prepari solido fondamento alle Scienze naturali: da ultimo la Logica che addestri a schivar l'errore nell'applicare alle inferiori le scienze superiori, e a persuadere e a sè e ad altri la verità. T. Dicesi anco Filosofia metafisica, morale; non Filosofia logica, ma piuttosto Filosofia dialettica, non per la materia che tratta, ma per il modo col quale una qualsiasi materia è trattata. [Cont.] Picc. A. Filos. nat. 2. Trattare in lingua italiana la filosofia naturale, e la morale, non d'una cosa o d'altra scrivendo discontinuatamente… ma con ordine continuato, dai loro principii incatenando le cose secondo la natura del corso loro. 3. T. S. Bonav. distingue la Filosofia in razion., nat., mor.; e anco i mod. usano il tit. di Filosofia razionale: ma questo, come quello di Filosofia dialettica, sarebbe da serbare al modo del trattare il soggetto; e da chiamare Filosofia razionale piuttosto che speculativa quella che adopra soli gli argomenti di ragione, prescindendo dall'autorità, dall'esperienza e dal senso. – La Filosofia teoretica si contrappone più direttam. alla Filosofia pratica, cioè prescinde dai sussidii dell'esperienza; ha quindi senso men ampio che la Filosofia razionale. – La Filosofia dottrinale concerne gl'insegnamenti teoretici più generali, senza venire alle dimostrazioni, alle deduzioni, anco teoretiche; concerne più propriam. il modo dell'insegnare, e opporrebbesi a disputativa, o sim. – Filosofia sperimentale ha senso men ampio di Filosofia pratica, e concerne specialmente il mondo esteriore e le esperienze deliberatamente e con metodo istituite. [Cont.] Bocc. Museo fis. 64. Il metodo insegnato da Gioachimo Becchero nel supplimento della sua fisica sotterranea sarebbe il caso nostro… ma pochi uomini sotto il cielo italiano vogliono travagliare e seguire questa filosofia sperimentale. 4. Dall'assunto che prende la dottrina filosofica dicesi Filosofia del senso, corpuscolare, e sim. [Cont.] Picc. A. Filos. nat. 58. v. Noi veggiamo che il matematico e 'l filosofo naturale spesse volte accade che ambedue insiememente considerano alcune cose, come a dire le linee, le superficie, e simili, delle quali non è dubbio alcuno che non manco la natural filosofia tratta alcuna volta, che si faccia la matematica, ma non già per questo una medesima scienza son queste due. 5. La filosofia comprendendo ogni sapere, in quanto è ordinato dall'amore del Vero e del Bene e del Bello, i quali tre amori fann'uno, abbraccia tutte e le idee e le azioni: ond'è che ciascuna serie d'azioni e d'idee dicesi avere la propria filosofia, cioè che i principii gen. della filosöfia possono e debbono a quella applicarsi. T. Filosofia della storia; che dai fatti raccoglie le leggi governatrici dei fatti. (Rosm.) La Filosofia del diritto è la dottrina delle prime ragioni in opera di giustizia giuridica. E: La Filosofia della politica è l'arte che insegna ad ordinare il fine prossimo della società civile al supremo dell'uomo. T. Filosofia politica potrebbe significare altresì la pratica filosofica del bene politico. Anco la economia pubblica; e ciascun ramo della scienza del diritto può avere la filosofia sua e deve. – Filosofia delle pene. T. Filosofia estetica. Filosofia dell'arte in gen., e di tale o tale arte bella. Che la filologia possa avere la filosofia propria, il Vico l'ha dimostrato cospicuamente. Tit. di più lavori letter. T. La filosofia del linguaggio, Filosofia delle lingue o della lingua. = Salvin. Pros. tos. 2. 42. (Gh.) (La lingua greca) è una lingua… di nomi e di verbi,… i quali sotto brevi e universali e costanti regole ridutti formano in lei una grammatica spedita, anzi una filosofia del parlare mirabile. T. Filosofia della critica. T. Filosofia somatologica, detta in gen. dello studio sapiente delle scienze de' corpi; ma a ciascuna di queste può l'intitolazione applicarsi. P. e. Filosofia della chimica. 6. In rispetto all'orig. T. Filosofia scolastica, germanica, greca, italica, accenna alle dottrine professate dalla principale o dalle principali scuole di tale o tal nazione. Antica, moderna, nuova, nuovissima. In questo senso Filosofia Lockiana, se filosofia è; Epicurea, Stoica, e sim. [Camp.] Com. Boez. III. Plato la filosofia sua oscuramente dava. 7. Quanto allo studio. T. Principii, Elementi di filosofia. – Il trattato, Il libro di filosofia; dicesi anco ass. Libro di filosofia. – Stampare una filosofia in due o tre volumi. = Bocc. Nov. 98. 3. (C) Ad imprendere (apprendere) filosofia il mandò in Atene. E così quanto allo studio. T. Passare dalla Rettorica alla Filosofia. – Frequentare la scuola di… – Essere in… – Essere nel secondo anno di… – Lezione o Lezioni di… – Dottore in… [Cont.] Cit. Tipocosm. 486. Studiare umanità o filosofia, o medicina, o leggi… dottorarsi. T. Maestro di Filosofia. – Professore spesso pur troppo significa tutt'altro che maestro. 8. T. Professore di filosofia veramente è Chi la pratica in atto, e, in questo senso, meglio che in altri, diciamo: Filosofia cristiana. – Filosofia del Vangelo. Il Grisost. la chiama Beata. [F.] Zanott. Fil. mor. intr. La filosofia morale è una scienza che insegna all'uomo di farsi migliore, e più felice (glielo insegna dimostrando insufficiente a ciò la scienza, e la stessa umana virtù). Senza quest'umile confessione la Filosofia sarà etica non morale: non ischerzo sulla parola intendo che si sforzerà di formar le abitudini, ma non le formerà convertendole in saldo costume. Salvin. Disc. 1. 13. Le voci austere della filosofia. (Austerità uggiosa e impotente. Meglio il Figliuolo del Falegname: Imparate da me, che sono mite e umile di cuore.) La Filosofia fu definita, e non da un cristiano, Meditazione della morte; ma per formare la vita. T. Praticare la filosofia. = Bern. Orl. 1. 16. 1. (C) Il più bello imparar filosofia Non di costumi sol, ma naturale, Senza troppo studiar, mi par che sia Guardare a chi fa bene e chi fa male. [M.F.] Opusc. S. G. Cris. 1. 5. 10. Sopportare l'altrui ira e ingiuria somma filosofia è. T. Contentarsi di poco è la vera filosofia. T. Anco nel com. discorso la Tranquillità e la fermezza incontro alle difficoltà della vita suol dirsi Filosofia. E a chi si turba o si duole, intuonano taluni: Ci vuole filosofia. A chi sbertava della sua povertà uno studioso col verso del Petr. Son. 7. (C) Povera e nuda vai filosofia…, questi rispose continuando: Dice la turba al vil guadagno intesa. Ma c'è de' filosofi intesi a guadagni tanto più vili, quanto più pajono grassi e onorifici; e quanto più coperti di croci e galloni, più appajono nudi bruchi. Nè, del resto, la povertà per se stessa è filosofia. 9. Non solo nel senso di Distrazione e di Trascuratezza, Filosofo e Filosofico familiarm. suonan altro che lode. T. Cic. usa pl. Le filosofie, e intende delle sêtte filosofiche; = e il Pass. 310. (C) Dicono sottigliezze e novitadi, e varie filosofie, con parole… figurate. T. Dav. Tac. Perd. Eloq. volg. 2. 605. Chi avea fiato di filosofia, e metteale in qualche luogo accattato nella sua diceria, n'andava in cielo per la nuova cosa. 10. In senso di lode. T. Buona filosofia, sana, soda. – Il lume, La face della filosofia. In senso gen. T. Questione di filosofia. = Bern. Orl. 1. 5. 73. (C) Ch'ogni gran dubbio di filosofia Pensa che, appresso a quel, nïente sia. 11. Tit. degli stampatori. Carattere di mezzo tra la Lettura o Cicero e il Garamone. |
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