Aggettivo |
Domestico è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: domestica (femminile singolare); domestici (maschile plurale); domestiche (femminile plurale). |
Parole Collegate |
»» Sinonimi e contrari di domestico (casalingo, della casa, privato, familiare, ...) |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia |
Informazioni di base |
La parola domestico è formata da nove lettere, quattro vocali e cinque consonanti. Divisione in sillabe: do-mè-sti-co. È un quadrisillabo sdrucciolo (accento sulla terzultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Cosima di Grazia Deledda (1936): Ed ella non poteva procurarseli fuori del recinto domestico: non poteva, per dovere innato. Aveva una volta amato? Si diceva che, sì, prima di sposarsi, avesse corrisposto ad un giovine povero: nessuno sapeva però chi era, e forse neppure esisteva. Ci sono mole donne che vivono del ricordo di un amore fantastico; e l'amore vero è per esse un mistero grande e inafferrabile come quello della divinità. Daniele Cortis di Antonio Fogazzaro (1906): Egli le afferrò le mani, la guardò stringendo le labbra, respirando affannosamente come se avesse paura che gliela portassero via. Ella ebbe un momento di vertigine, socchiuse gli occhi sentendosi mancare, gli tolse pian piano le mani, ritrasse la persona nell'angolo opposto del canapè. Un domestico passò in quel punto per la sala recando degli oggetti nelle camere destinate al senatore Clenezzi. La biondina di Marco Praga (1893): E si.... conoscono, così, delle donnine le quali ànno un amante che non vorrebbero perdere; delle ragazze credute degne di portare i fiori d'arancio e che aspirano ancora ad uno sposo; e, qualche volta, delle mogli oneste di onesti impiegati le quali concorrono al pareggio del bilancio domestico, con questi.... proventi straordinari, poco o punto compromettenti, e che non impediscono loro di farsi stimare e venerare dal mondo quali mogli fedeli e ottime madri di famiglia. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per domestico |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: domestica, domestici. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: domi, domo, dosi, doso, doti, doto, desti, desto, desco, dico, ostico, osti, osco, otico, mesto, mesi, mesco, meco, esco, etico. |
Parole con "domestico" |
Finiscono con "domestico": addomestico, addomesticò, elettrodomestico. |
Parole contenute in "domestico" |
est, tic, mesti. Contenute all'inverso: emo. |
Lucchetti |
Usando "domestico" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ohe = domestiche. |
Intarsi e sciarade alterne |
"domestico" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: doti/mesco. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Domestico, Familiare, Intrinseco - Domestico è colui che abitualmente va e sta in una casa, o per qualche servitù che abbia co' padroni o per altra cagione; e però si trasporta anche a quegli animali che vivono per le case. - Familiare è chi non solo va e sta in una casa, ma che ha, se non amicizia, almeno affetto e confidenza co' padroni di essa. - Intrinseco è colui che gode tutta la fiducia, ed a cui si confida ogni nostro segreto, ogni nostra gioja e dolore. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Casalingo, Domestico, Famigliare - Casalingo ha senso più ristretto degli altri, e direi quasi materiale; non va al di là delle pareti della casa: uomo, donna casalinga dicesi di persone che amano a starsene in casa, a non impicciarsi nè impacciarsi con e per nessuno; gente che non fa alcun male, ma che fa eziandio poco bene: vicini non incomodi, ma poco socievoli, e cittadini indifferenti. Domestico è l'opposto di pubblico; le virtù domestiche però le pubbliche non escludono: anzi può dirsi in genere che chi sente vive le affezioni domestiche e ne fa sua delizia, è buon padre, buon marito, buon figlio, e non può non essere buon cittadino. A famigliare sta in opposizione estraneo, sconosciuto: ha senso più lato, sia materiale che morale; le cose e gl'interessi famigliari puonno trattarsi anche fuori di casa: famigliare vuol talvolta significare non assolutamente spettante, ma attenente alla famiglia; il primo è senso diretto, questo è laterale: ha poi un senso più ristretto ancora, quando vuol dire cognizione piena, maneggio, e padronanza intellettuale di qualche cosa, come chi dicesse: il latino ed il greco mi sono famigliari affatto. [immagine] |
Cameriere, Servitore, Servente, Servo, Servigiale, Domestico, Uomo, Famiglio, Famigliare, Mancipio - Il cameriere serve immediatamente alla persona del padrone. Il servitore fa gli altri servigi della casa. La parola servo è più ignobile di quella di servitore; è la prima trasformazione della parola schiavo in altra un po' meno disumana: in Russia, servo, vale tuttora ciò che suona e che è; poco meno che schiavo; l'imperatore attuale Alessandro II intende con ogni possa ad abolire quella servitù. Il francesismo domestico, che associa quasi il servitore alla famiglia, dicendolo cosa della casa, fa vedere che in quella generosa nazione, ove le nobili idee non meno che in altra germogliano, son presto seguite dalla parola che le rappresenta e le determina, in ciò come in altro meno impastoiati o timidi di noi: la voce nostrale famiglio era della stessa lega, e valeva servitore già vecchio di casa, quasi parte della famiglia: ora vale sbirro, che è servo o famigliare della polizia; come se vi fosse carestia di nomi adattati per indicare la cosa, o come se un onesto vocabolo bastasse ad onestarla: voce però che meriterebbe d'essere rigenerata e riassunta a significare ciò che veramente dice. Anzi lo è già in parte per la voce famigliare che in senso di domestico ben affetto alla casa da molti si usa.
« Dove si tratti di servizio ristretto a certi uffizii, si potrà meglio usare la voce servente, che con la sua desinenza di participio spiega meglio la cosa. Così diremo: un servente di spedale, di laboratorio, di sagrestia. Servigiale è voce del trecento, rimasta per indicare la servente delle monache. La servente è quella che serve loro per le faccende di fuori; la servigiale è la conversa del chiostro. Chi non ha che un domestico solo, suol anche chiamarlo il mio uomo ». Tommaseo. « Mancipio, alla lettera, i servi presi con la mano, cioè di viva forza in guerra ». A. [immagine] |
Domestico, Dimestico - Domestico, vale: della casa, appartenente ad essa: dimestico, famigliare, amico della casa. Domestico, per servitore; animale domestico, il cane, il gatto, le galline; animale dimestico o addimesticato, che non è più selvatico, e si è, per così dire, famigliarizzato. Cure domestiche, vivere alla dimestica, cioè famigliarmente, amichevolmente, vedersi ogni poco e senza cerimonie. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Domestico - e † DIMÈSTICO. [T.] S. m. Attenente alla famiglia o alla casa. Cic. e Liv. l'hanno per Uomo della stessa casa o famiglia. Il senso mod. di Servente non è barb. nè impr.; ma non tutti gli es. ant. ch'altri ne reca, cadono a comprovarlo. E i seg. dimostrano chiaro la diff. tra Domestico e Servo. [Camp.] G. Giud. A. Lib. 31. (Cassandra) rispose allo re Agamennone, e dissegli che dovea essere ucciso da quelli che erano più domestici della casa sua. = Ar. Fur. 20. 18. (Man.) Andâr, lasciando e padri e figli e frati, Di ricche gemme e di gran soma d'oro Avendo i lor' domestici spogliati.
Così hanno a intendersi anco i seg., che, se non illustrati dai preced., pajono porre Domestico addirittura per Servo. Albert. (Vian.) Non esser come leone nella tua casa, uccidendo e confondendo e spaventando i tuoi dimestichi e' tuoi soggetti. (Eccl. Domesticos tuos… subjectos tibi. Non servi, ma dipendenti.) Adr. Fugli chiesto (ad Archelao) una tazza d'oro da un suo domestico, ma di poca bontà: comandò al servente che la desse ad Euripide. Segner. Pred. 23. 12. (Man.) Lascio a voi giudicare qual fosse il cuore di quel povero padre a un tale spettacolo: scongiurò tutti i domestici a non volere, almen per riputazione, svelare il fatto! [Cast.] Del Riccio, volg. Caratt. Teofrasto XV. pag. 41. Il servo è costretto, per queste cagioni, a partirsene,… per ogni parte, sicchè infamati ne sarem noi, dei quali,… la vera estimazione o il discredito dalle voci dei domestici principalmente dipende. T. Vang. Nemici dell'uomo i domestici suoi! – Se il padre di famiglia chiamarono Belzebù, quanto più i domestici suoi! 2. Quindi, siccome Famigliare sta per Uomo della stessa famiglia e Amico e Famiglio; così Domestico. Galat. 10. (Man.) Avutone consiglio con alcuno de' suoi più domestici. T. Serm. in lode di S. Cat. Amici e domestici. = Anco il Montaigne per Amico. 3. Siccome Casa imperiale dicevasi non solo la famiglia, ma tutti gli addetti al palagio; così Domestico diventò titolo di dignità o di servizio che è tutt'uno. T. Conte de' Domestici, dicevasi il capo di soldati scelti, Vop. – Per Guardie del corpo. Amm. Domestici chiamavansi anco que' che dalle provincie conducevano i rei; come poi famigli, furon detti gli sbirri. Amm. Domestici altresì i prefetti al pretorio, duci e conti; sovente sbirri eccellentissimi. Gran domestico o Megadomestico il gran maestro del palazzo imperiale in Costantinopoli. Gli era il capo dell'esercito terrestre. In Francia sotto i re della prima dinastia, una delle prime cariche di palazzo. E il Joinville era domestico di Luigi IX. Nella Chiesa greca, Domestico dell'ambone, del coro, delle porte. – Qui recasi il titolo di Prelato domestico, che ognun vede stare come Agg. Al senso stor. not. recansi gli es. seg. Corsin. Ist. Mess. 3. 245. (Gh.) Non indugiò molto a cominciarsi a scoprire la Corte in una prima comitiva d'intorno a dugento domestici nobili, vestiti a livrea con gran pennacchi uniformi. 4. Espressam. per Servente o Servo. Anco nel gr. ο'ἰκέτης, il servo. Le due idee accoppiansi nel seg. T. Gen. 9. Sarà servo domestico a' suoi fratelli. = Mellin. Ricord. Granduc. Cos. 7. (Gh.) A li altri tutti, fuori però che a certi suoi servitori domestichi ed uomini plebei, dava del Voi. Bocc. Com. Dant. 3. 240. Molto meglio possono stare e stanno d'intorno all'uomo infermo gli amici e' servi domestici, obbligati per i beneficii ricevuti. Salvin. Ann. Fier. Buonarr. p. 453. col. 1. La stanza remota da ogni rumore e dalla curiosità de' domestici. Benv. Cell. Vit. 3. 360. (Man.) La detta moglie mi fece dare da un suo domestico di casa, che si chiamava Cecchino Buti, tutti i piatti, scodelle e scodellini molto differenziati. [M.F.] Ordin. e priv. mil. 7. Possano tenere un servitore o domestico colle sopraddette facoltà. T. Tassa sui domestici. (Leg.) [Can.] In diritto penale, la persona addetta al giornaliero servizio di un'altra, e nella sua casa, mediante stipendio, ancorchè non coabiti con essa. Ed è qualità che aggrava il furto da quella commesso. V. anco l'Agg. – Il femm. La domestica saprebbe a noi di fr. T. Non basta, del resto, mutare il titolo per nobilitare l'animo di chi serve; nè questo si può senza che nobiliti l'animo proprio chi comanda. Sia egli vero padrone, cioè patrono e come padre; e chiami pure servitori i suoi domestici, purchè egli non sia più servo di loro, alla Corte, alla piazza, alla carne propria, e d'altri più bestie che persone. |
Domestico - [T.] Agg. Della casa o della famiglia; Che concerne la casa o la famiglia. Aureo lat. Gl'It. hanno anche Dimestico, non però in tutti i sensi di questo. V. ivi le diff. dell'uso odierno, e quelle che gioverebbe fermare. Alcuni degli es. ivi not. possonsi, come a forma più com., recare a Domestico.
Della casa. T. Domestiche mura, Pareti, Recinto. Chiabr. Nel domestico albergo. – Il santuario domestico; che tale dovrebb'essere a que' di casa prima che ad altri. – I riposi domestici. Hor. Domesticus otior. – Archivio domestico, delle memorie di famiglia. – Teatro domestico, in casa privata. [B. Ver.] † Segner. Mann. Sett. 4. 1. Se (Dio) in tutti (gli uomini) sta come il re nel suo regno; in questi (ne' giusti), sta, di più, come il re nella sua dimestica reggia. Utensili domestici. T. Servo domestico. V. il Sost. § 4, dove alcuni es. lo presentano come Agg.: e può distinguersi il servo domestico da chi serve altrove che nella casa dal padrone abitata, in un podere, in una bottega o altrimenti. Così certi titolati sono servi alla larga, altri servi domestici. Così tra i letterati ce n'era (non ce n'è più) di servi domestici; altri servivano in ispirito, oppure in certi giorni solenni come i cavalli delle carrozze di gala. Il sig. abate e il cavalier servente erano servi domestici. Adesso non sono che addomesticati. 2. Di famiglia o che concerne la famiglia o le famiglie. T. Le affezioni domestiche. – Società domestica, Quella da cui la civile incominciò, ma che ne è tuttavia il fondamento e la norma. – Usi, Tradizioni. 3. Idee com. alla casa e alla famiglia. T. Vita domestica, e Casalinga, a diff. della Pubblica. Casalingo ha sempre senso più angusto e più mater. Quello che un ant. Dei casalinghi, direbbersi i Domestici Dei, i Lari domestici nel senso stor., e pedantescamente lo dicevano già delle case loro anco certi cristiani. = Bocc. Nov. 65. 2. (C) Esse stanno tutta la settimana rinchiuse, e attendono alle bisogne familiari e domestiche, e quelle d'entro la casa, e quelle di fuori che concernono la famiglia; e quelle che gl'interessi, e quelle che il bene spirit. Famigliari, segnatam. della famiglia quanto agl'interessi. – Il servigio domestico, Prestato in casa e da que' di famiglia e da altri a prezzo. – Furto domestico, Commesso dalla gente ch'è in casa. T. Cure domestiche, e mater. e spirit. – Cic. Angustie, segnatam. d'interesse. – Lutto. – Gioja. Iscr. Alla buona Fortuna domestica. 4. Siccome chi vive nella casa medesima o chi la frequenta, dicesi che ci acquista famigliarità, che vi è famigliare; così Domestico porta con sè quest'idea. T. Ov. Convivente e domestico per frequente uso. Galil. Salvo se egli non fosse teco più che domestico. – Sono domestici tra loro. Potrebbesi anco Gli è domestico, quando non si risichi di frantenderlo in senso di servo. Ass. T. Cic. Ti pesa scrivere a me, uomo quasi domestico. Quindi il modo avverb. T. Cecch. Mogl. 1. 3. Colla quale molto alla domestica Ridolfo favella, solo e accompagnato. = Gell. Err. 5. 3. (Gh.) Orsù, andatevene su tutti d'accordo insieme a dirlo alla fanciulla; vedete, così alla domestica, da buon' parenti. 5. Quindi ha senso contr. di Apparato, di Pompa; come anche fig. suole usarsi il modo: In famiglia. T. Dep. Decam. Proem. 27. Non si vede da ornamenti o cura alcuna straordinaria abbellito, ma vestito alla domestica, semplicemente. (Qui trasl. dello stile.) = Ma nel pr. Cecch. Az. Aless. Med. 59. (Gh.) Dove sarà ordinato per questa mattina, alla domestica, un desinare, il quale piglierete da me con quell'affezione ch'io ve lo porgo. T. Mangiare domestico, cibo, vitto; Schietto, e però più salubre. Più com. Di casa. T. Altro trasl. che s'attiene a questa idea Parlare, Fare, semplice, domestico. 6. Quindi degli atti che denotano famigliarità o che la preparano. Segr. Fior. As. 2. (Man.) Buona sera disse, E fu tanto domestico il saluto, Con tanta grazia, con quanta avria fatto Se mille volte mi avesse veduto. 7. Fig. T. Il bello gli è cosa domestica. – Pensieri domestici a quella mente. – Arte o Scienza domestica a lui. † Petr. Son. 284. (C) Qual ha già i nervi, e i polsi e i pensier' egri, Cui domestica febbre assalir deve. T. La gloria è domestica a quella casa, in quella casa; altro senso da Gloria domestica contr. a Comune, Pubblica. T. Nell'Ap. Cittadini de' Santi, e domestici di Dio. – Domestici della fede, Nella fede formanti una famiglia. 8. † Qui recasi a qualche modo il senso di Particolare, che è passaggio al par. seg. nel Maestruzz. 1. 43. (C) E 2. 29. 5. Per domestico consiglio dello Spirito Santo. 9. Contr. a Comune, Civile, Pubblico. T. Cic. Parlare tra le pareti domestiche. (Altro senso dal § 1; chè qui rimprovera a Cesare di dover difendere Dejotaro non in pubb., ma in priv.) Cic. Le cose domestiche famigliari noi meglio guardiamo; meglio guardavano la cosa pubblica i nostri maggiori. – Culto domestico, che si rende privatamente, ma con fede e cerimonie conformi a quelle degli altri cittadini. Svet. Religione domestica; questa può essere altresì propria alla famiglia; come quella d'Abramo tra gl'Idolatri. Iscr. Sacrifizi. T. Educazione domestica, base alla pubb., ma troppo sovente diversa e contr. – Virtù domestiche, senza le quali non sono virtù civili. – Economia domestica, a diff. dalla Pubblica. – Certuni la Pubblica riducono stupendamente a Domestica. T. Di Prelato domestico, V. il Sost., § 3. 10. Contr. d'Estero. Così per Concittadino i Gr. οἰκεῖος. T. Cic. Più volentieri rammento a questo proposito estere che domestiche cose. = Stor. Eur. 1. 1. (Man.) Preponendo i paesi strani a' domestici. T. Guerra domestica, civile. Cic. Difendere la città dalle insidie domestiche e dalla intestina scelleratezza. 11. Contr. di Selvaggio, Barbaro, Salvatico, Strano, Ruvido. Galat. 21. (C) Non si vuole essere nè rustico, nè strano, ma piacevole e domestico. In questo senso segnatam. cadrebbe d'usare Dimestico. V. [B. Ver.] † Bart. Etern. cons. part. 2. cons. 1. p. 23. E l'Evangelio portato agli ultimi confini del mondo parlerebbe le glorie di Cristo. – Dalle domestiche alle più barbare nazioni del mondo. In mal senso, cioè di Sconveniente confidenza. Buon. Fier. 219. (Gh.) Fa' che la burla tua non ti sia guida, D'avvicinarti a lor troppo animoso,… Quand'uom prosuntuoso e mal guardingo Tenta far del domestico. Così non com.; ma direbbesi T. È troppo domestico in quella casa. – Ragazza troppo domestica. Anche qui cadrebbe Dimestico. 12. D'animali. Quelli che servono all'uomo senza bisogno che siano addomesticati, e sono custoditi da lui. (Man.) T. Anche le salvatiche possono diventare Domestiche. Casalinghi, Polli, e altre bestie che allevansi in casa. = Tass. Ger. 1. 85. (Man.) Così leon domestico riprende L'innato suo furor, s'altri l'offende. T. Animale domestico di natura può essere più o meno domestico all'uomo e agli altri animali. In questo senso cadrebbe Dimestico. 13. Piante e frutti di cui l'uomo si è preso cura a innestarli e coltivarli. Vegez. 177. (Man.) Cerri salvatichi e domestichi. T. Cr. 2. 12. [Cont.] Bart. C. Arch. Alb. 36. 55. I salvatichi (alberi) non cultivati da mano, o da ferro, son più duri che i domestici. E 34. 39. Ulivo salvatico e domestico. Cit. Tipocosm. 205. Libro Cuc. 5. Puoi tôrre erbe domestiche, ovvero salvatiche, se d'orti non si potesseno avere. 14. Di terreno che l'uomo coll'arte meglio appropria a' suoi usi, e dicesi anco Addomesticato. V. T. Hor. Mitiget agrum. = Segr. Fior. Stor. 2. 44. (Man.) La paura delle guerre costrigne quelli ad abitar volentieri ne' luoghi forti ed aspri; cessata quella, chiamati dalla comodità, più volentieri ne' luoghi domestici e facili abitano. Sost. in questo senso. Soder. Ort. e Giard. 1. (Gh.) Frutici o sterpi ed erbe medicinali, le quali, levate dai lor luoghi natii con il lor pane di terra, e con esso traspiantate nel domestico, vivano. E 142. Trapiantata (l'altea) con tutta la sua radice, s'attacca nel domestico. 15. I modi seg. possonsi adattare a più d'uno tra gli usi not. Guicc. Stor. 1. 7. (Man.) Volesse piuttosto seguir l'esempio domestico,… che credendo a' consigli nuovi dare… T. Cic. Più dall'uso e da' precetti domestici ammaestrato, che dallo studio delle lettere. – Esempi e precetti domestici possono essere e i ricevuti in famiglia e i privati; e que' della patria rispetto a altre genti. Così dice Orazio che i Poeti Latini osarono lasciare le orme de' Greci, e celebrare i domestici fatti. – Consorzio domestico, e Continuo della casa medesima, della stessa famiglia, e anche di differenti; o frequente in una o più case. – Domestici colloquii, o non pubblici, o non di soggezione nè d'apparato; ma di sincerità e di semplicità. T. Farsi, Essere domestico a uno, con uno, può valere e Addomesticarsi seco, trattandolo non come nemico nè come estraneo, e Entrare in famigliarità più o meno confidente e amorevole; e Contrarre, o Tentar di contrarre domestichezza sconveniente, pericolosa. Con dice più d'A. Domestico di… suonerebbe ora sovente ambiguo, e parrebbe voler dire Servo. Nel senso di Servo il plur. fa Domestici. Anco l'Agg., quasi sempre, Domestici; ma, parlandosi di domestichezza procurata dall'arte e dall'esercizio, o sconveniente, cadrà forse Domestichi. Animali domestici possono essere più o meno domestichi. – Colloquii, Fari troppo domestichi. Di Terreno domestico nel pl. non pare che ben suonerebbe Domestici. |
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