Verbo | |
Calare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, sia transitivo che intransitivo. Ha come ausiliare sia avere che essere. Il participio passato è calato. Il gerundio è calando. Il participio presente è calante. Vedi: coniugazione del verbo calare. |
Parole Collegate |
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Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani |
Liste a cui appartiene |
Lista Verbi relativi al vento [Alzarsi, Cadere « * » Cambiare, Cessare] |
Informazioni di base |
La parola calare è formata da sei lettere, tre vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: ca-là-re. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con calare per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Sul mare delle perle di Emilio Salgari (1903): Amali aveva mandato Durga nella caverna, dopo aver fatto calare una delle scialuppe che teneva in serbo nel corridoio, per invitare i principali capi dei pescatori a salire da lui, per metterli a parte dei suoi progetti, e aveva dato ordine di seppellire i numerosi cadaveri che giacevano sui pendii dello scoglio. Tigre reale di Giovanni Verga (1875): Il bambino era stato messo sul letto, ed Erminia non gli si era tolta d'accanto, spiandone con ansia ed angoscia i più piccoli sintomi sul volto incadaverito, e trasalendo allorché l'udiva strillare in tal maniera e tal voce soffocata che gli occhi e il cuore della povera madre si gonfiavano di lagrime. Sin che il sole avea scintillato sui vetri della finestra l'era parso di sentirselo in cuore a guisa di un raggio di speranza; ma appena le tenebre cominciarono a calare, sembravale che si aggravassero come gramaglie su quel corpicino sofferente e l'illividissero, se le sentiva condensare in petto come un gruppo di lagrime. Gomorra di Roberto Saviano (2006): Ezechiele 25,17. Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dall'iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti e la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e distruggere i miei fratelli e tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per calare |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: calate, calaze, calore, calure, casare, catare, cavare, celare, colare, malare, salare, talare. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: malari, salari, talari. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: alare. Altri scarti con resto non consecutivo: cale, care. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: cablare, calabre, calcare, calmare, calzare, scalare. |
Parole con "calare" |
Finiscono con "calare": scalare, cicalare, ricalare, intercalare. |
Parole contenute in "calare" |
ala, are, cala, lare, alare. Contenute all'inverso: era. |
Incastri |
Inserendo al suo interno cin si ha CALcinARE; con col si ha CALcolARE; con pil si ha CApilLARE; con fata si ha CALAfataRE; con unni si ha CALunniARE; con pezzo si ha CApezzoLARE. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "calare" si può ottenere dalle seguenti coppie: caco/colare, caì/ilare, capendo/pendolare, capo/polare, carica/ricalare, carico/ricolare, carol/rollare, casa/salare, casca/scalare, cascato/scatolare, casco/scolare, caso/solare, casti/stilare, cave/velare, cavo/volare, calcari/cariare, calchi/chiare, calmarci/marciare, calvari/variare, calai/ire, calamenti/mentire... |
Usando "calare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * areca = calca; * remi = calami; * remo = calamo; * areata = calata; * areate = calate; * areati = calati; * areato = calato; ceca * = celare; coca * = colare; moca * = molare; orca * = orlare; poca * = polare; urca * = urlare; * remai = calamai; * rendo = calando; * resse = calasse; * ressi = calassi; * reste = calaste; * resti = calasti; parca * = parlare; ... |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "calare" si può ottenere dalle seguenti coppie: calava/avallare, caos/solare, caro/orlare, cause/esulare, calerà/areare, calla/alare, calli/ilare, callosi/isolare, calma/amare, calva/avare, calata/atre, calato/otre. |
Usando "calare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ermo = calamo; * erta = calata; * erte = calate; * erti = calati; * erto = calato. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "calare" si può ottenere dalle seguenti coppie: catocala/recato. |
Usando "calare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * catocala = recato; recato * = catocala. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "calare" si può ottenere dalle seguenti coppie: cala/area, calata/areata, calate/areate, calati/areati, calato/areato, calca/areca, cale/aree, calai/rei, calamai/remai, calamaio/remaio, calami/remi, calamo/remo, calando/rendo, calasse/resse, calassero/ressero, calassi/ressi, calaste/reste, calasti/resti, calate/rete, calati/reti. |
Usando "calare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * colare = caco; * polare = capo; * solare = caso; * velare = cave; * volare = cavo; celare * = ceca; colare * = coca; molare * = moca; orlare * = orca; polare * = poca; urlare * = urca; * rollare = carol; * scolare = casco; * stilare = casti; parlare * = parca; basilare * = basica; * mire = calami; * more = calamo; * chiare = calchi; * ricolare = carico; ... |
Sciarade incatenate |
La parola "calare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: cala+are, cala+lare, cala+alare. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "calare" (*) con un'altra parola si può ottenere: * gi = cagliare; * ce = calcaree; * ci = calcarei; si * = scialare; * con = calcarone; * din = caldarine; sto * = scalatore; sci * = scalciare; san * = scanalare; sto * = scatolare; * afta = calafatare; * cito = calciatore; * irto = ciarlatore; spit * = scalpitare; sito * = scialatore; * matti = calamaretti; * matto = calamaretto; * colto = calcolatore. |
Rotazioni |
Slittando le lettere in egual modo si ha: mitico. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Calare, Discendere - Calare è decrescere l'ombra e misuratamente, o il venir giù dall'alto, ma non con precipizio. Il sole cala al tramonto; un globo areostatico cala quando ha cessato di andar in alto. - Discendere dà l'idea di maggior prontezza. - «Un esercito discende da una montagna per invadere un paese.» [immagine] |
Calare, Scemare, Diminuire - Calare è di misura e di peso: una sostanza molle col tempo cala, e di un chilogrammo diventa mezzo. - Scemare è di quantità, come il comun dettato: «Levare e non mettere, ogni gran monte scema.» Ed è anche di numero: «Erano cento, ma ora son scemati.» - Diminuire è più specialmente del volume o dell'intensità. - «Il freddo è diminuito. - Il tale era grasso, ma è diminuito la metà.» [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Calare, Scemare, Diminuire, Calante, Scemo - Scemare ha senso attivo e neutro: nel primo caso vale diminuire o togliere qualche parte del tutto o della porzione assegnata; nel secondo, quasi svaporare, ristringersi, diventar minore in qualsiasi modo. Calare è questo stesso minuire ma relativamente ad altezza o altra misura, a forza, a importanza.
«Calante è difetto di quantità, riguardo al peso; scemo, riguardo allo spazio da quella occupato. Moneta calante, bottiglia scema». A. Quando si dice: «questa cosa scema», pare vogliasi indicare una mancanza che succeda tuttora, e qualche volta a vista d'occhio: dicendosi invece: «questa cosa cala», oltre a questo senso attuale, pare possa intendersi eziandio che la mancanza è già sopravvenuta, che la cosa non si conservò nello stato primitivo, che la cosa non è più come era; il primo modo indica azione attuale, il secondo anco azione o effetto già consumato. Diminuire dicesi più specialmente nel numero, e allora è attivo; se della forza e potenza d'una cosa, allora è neutro. I governi in tempo di pace dovrebbero diminuire il numero delle milizie, o altrimenti, impiegarle in cose utili: il caldo, il freddo, la febbre diminuì. Scemo, vale anche sciocco, di poco senno. Calante ha per contrapposto crescente, e dicesi anche della voce, del tuono, della nota. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Calare - V. a. Mandar giù da alto in basso, Abbassare. T. Gr. Χαλᾷν, Abbassare, Allentare. – Arab. Kalla Venne meno, Challa Fu scemato. O forse da Calle Scempio, come Comando da Commendo. Aff. anche al gr. Καλέω, Καλῶ, Chiamare, fig., contr. di Destare per Levar su.[Val.] Ar. Fur. 9. 43. Il mio compagno al mar mi cala in fretta Da la finestra a un canape sospesa. = Bern. Orl. 7. 42. (M.) Poi cala il ponte l'ardito guerriero.
[Cont.] G. G. N. sci. XIII. 329. Nelli strettoi da panni, o da olio, e simili… col semplice spingere di quattro o sei uomini si è fatta calare la vite. Gugl. Nat. fium. 72. Una cataratta che si calasse fra i suoi incastri sino al pelo, o un poco sotto il pelo dell'acqua. E N. pass. Bocc. Nov. 15. 37. (C) Posto il petto sopra l'orlo dell'arca volse il capo in fuori, e dentro mandò le gambe, per doversi giù calare. E nov. 31. 10. Da una finestra di quella si calò nel giardino. [Val.] Car. Lett. fam. 2. 306. L'attitudine fate a modo vostro, purchè (Mercurio) mostri di calarsi dal cielo. 2. T. Fig. Pretendono che per loro si cali un panierino dal cielo (grazie senza merito di fatica). [G.M.] Iddio provvede, ma non cala il panierino (ajutati, chè t'ajuto). 3. Per Ammainare, Raccogliere. Bocc. Nov. 41. 14. (C) Arrestatevi, calate le vele, o voi aspettate d'esser vinti, e sommersi in mare.Franc. Barb. 264. 9. Le vele in nave calla, Che l'arbor non s'avvalla. (Qui calla, invece di cala, per la rima.) [Val.] Ar. Fur. 13. 16. Non giova calar vele, e l'arbor sopra Corsía legar. 4. E allegoric. Dant. Inf. 27. (C) Dove ciascun dovrebbe Calar le vele, e raccogliere le sarte. 5. Per Chinare. But. Inf. 1. (M.) Quando l'uomo si vergogna, cala la fronte. 6. [Camp.] Fig. Per Curvare, Inchinare in atto di riverenza. Dant. Purg. 2. Allor che ben conobbe il galeotto (ch'era un Angelo), Gridò: fa', fa' che le ginocchia cali; Ecco l'Angel di Dio, piega le mani… 7. Per Diminuire di prezzo. Ar. Negr. 1. 3. (M.) Calare il prezzo e crescere, quando gli paja, può alla cera e all'olio. 8. E N. ass. nel medesimo signif. G. V. 11. 137. 6. (C) E le possessioni in città calarono, a volerle vendere, le due derrate per un danajo, e in contado il terzo meno a valuta, e più calaro. [Val.] Poes. Pastor. e Rustic. 223. Benchè la compra non fu buona o mala, In quanto al mio parer, s'uom se n'appaga, Il meglio o il più, che 'l costo sale o cala. T. Varch. St. Fir. VIII. Farlo calare di pregio (il grano, di prezzo). 9. [G.M.] Moneta che cala. Che è scadente, Che non arriva al peso giusto. 10. Fig. Dicesi Calarla a uno (sottint. la botta, o sim.). Fargli un mal tratto. Franc. Sacch. Nov. 98. (C) I nostri compagni ce l'hanno calata. E nov. 140. Dêi avere parecchi grossi in ariento più di noi; e tu ce la cali a questo modo? Varch. Ercol. 93. E se ha detto o fatto quella tal cosa, gli rispondiamo: tu me l'hai chiantata, o calata, o appiccata, o fregata. Giambul. Bern. Contin. Ciriff. Calv. 2. st.1. p. 36. tergo, col. 2. (Gh.) Tu l'accoccasti a Macone e Gesù; Or l'hai calata al povero Avveduto. E l. 4. st. 596. p. 135. tergo, col. 1. Sempre stava in cagnesco; e quando avessi (avesse) Veduto un tratto, e' l'arebbe calata All'amico, al parente. [Val.] Car. Lett. 2. 46. Io ho paura che quell'amico me l'abbia calata di un Vitellio, e di certe altre… 11. (Mar.) [Camp.] Calare remi significa Vogare. Diz. mar. mil. Calare remi è vogare. [Cont.] Cr. B. Naut. med. I. 141. Cala remi, ed avanti, è un medesimo effetto, cioè l'andar avanti vogando co' remi, a passo ordinario.E II. 397. Fece (il comito) calar remo ed arrancare la ciurma a furia di buone bastonate. 12. N. ass. Venire da alto a basso. Dant. Inf. 12. (C) Vedendoci calar, ciascun ristette. T. D. 1. 14. Calando al fondo (scendendo in Inferno). [Cont.] Biring. Pirot. VI. 11. Il fondo della fossa sia duro che calar non possa per il peso. Cat. P. Arch. II. 5. Non piace a Catone che di molte sorte di pietre sia fatta calcina in una medesima forma, perocchè potranno fare presa in diversi tempi: onde farebbono tristo corpo e non verrebbe a calare insieme tutta la muraglia, talchè facilmente si aprirebbe. [Cont.] Vas. Pitt. XXXIII. S'intaglia col bulino, che è un ferro quadro tagliato a unghia dall'uno degli angoli, all'altro per sbieco, che così calando verso uno dei canti, lo fa più acuto e tagliente da due lati. 13. E in signif. att. Ar. Fur. 2. 47. (M.) Quei, lor mercè, mi profferiro assai, E giù calaro il poggio alpestre e rio. Guicc. Stor. 1. 165. Cominciando a calare la montagna, scopersero l'esercito. Bern. Orl. 58. 33. (Gh.) Alzando li occhi, vide da lontano Quella gran gente che calava il monte. 14. Detto di Uccelli, e sim. Tendere il volo verso il basso. Dant. Inf. 17. (C) Come 'l falcon ch'è stato assai sull'ali, Che senza veder logoro o uccello, Fa dire al falconiere: Oimè tu cali. T. D. 2. 9. Aquila… Con l'ale aperte, ed a calare intesa. Prov. Tosc. 323. Dov'è la civetta, sempre cala qualche uccello (i lusinghieri trovan sempre de' creduli). T. Dallo scendere minaccioso degli uccelli di rapina o anche d'altri che vengono in fretta dalla pastura, dicesi nel trasl. p. e. che i dottori di legge e di medicina dagli studii d'università calano a branchi sulle città. T. Calare da luogo di monte o di poggio in paese piano o per abitarci o di passaggio. Talvolta è voce di spregio a denotare montanaro. 15. E detto d'un Precipizio, d'una rovina, e sim., per significare la loro altezza perpendicolare. Tass. Am. 4. 2. (M.) Strada non già, chè non v'è strada alcuna, Ma cala un precipizio in una valle. 16. Per Dechinare. Dant. Purg. 11. (C) Mostrate da qual mano inver la scala Si va più corto; e se c'è più d'un varco, Quel ne 'nsegnate, che men erto cala. [Camp.] Dant. Purg. 3. Or chi sa da qual man la costa cala,… Sì che possa salir chi va senz'ala? (Cala, cioè, sia più agevole a salirsi.) Com. Ces. Da tutti due li lati alcune discese aveva, e nella fronte tevemente calando, a poco a poco in pianura finiva (leviter fastigiatus). 17. Per Capitare, Venire, e sim. Galil. Op. lett. 6. 337. (Man.) Con l'occasione del rilegger più volte e considerar tali opposizioni, tuttavia più mi calano per le mani, e le scuopro nulla concludenti. 18. Divenir minore, Scemarsi. [Val.] Algar. Dial. 5. 157. Dal che se ne ricava che la forza attrattiva di Saturno e di Giove cala nella proporzione medesima che quella del sole. [Cont.] Far calo. Biring. Pirot. I. 6. Non si trova che la miniera predetta cali più di 40, o 45 per cento, il restante è purissimo ferro. EIV. 2. Trattolo dal crogiolo o dalla coppella (quest'argento), il ripesarete per vedere se niente v'è calato. T. Fig. Luchin. S. Gris. e Bas. trad. 99. L'ira risvegliava (Timoteo) colla… brusca armonia, ed ancora la faceva calare ed addolciva, per lo contrario, col rallentato suono a suo piacere. 19. [Val.] Detto d'Entrate, e sim. Diminuire. Algar. Op. 3. 130. Diminuì la cultura della seta… e calarono le entrate. [Cam.] Borgh. Selv. Tert. 87. Certo voi dite: calano di giorno in giorno le entrate de' tempeli. E chi omai vi getta più un quattrino di limosina? Fig. T. Prov. Tosc. 103. Le femmine calano come la cassa de' mercanti (dura poco il fiore di bellezza). 20. [Val.] Impoverire, Ridursi in basso stato. Din. Comp. Cron. 3. 163. Questi due cavalieri suoi figliuoli, volendo tener gravità per essere onorati,… cominciarono a calare. 21. T. Calare, d'autorità, di potere, di ricchezza. Anche ass. Viene calando; cala. Fr. Baisser. 22. [Val.] Calare in peggio o verso il peggio, Peggiorare, Divenir peggiore. Borghin. Disc. 3. 319. Come dá il variar delle umane cose, che sempre vanno verso il peggio calando. 23. [Val.] Perder di credito, Scader d'opinione, Mancare, Venir meno. Borghin. Disc. 4. 195. Io non credo che… calando tutto il giorno la Gentilità, e isvanendo il culto degl'idoli…edificassero Cappelle. 24. [Val.] Avvicinarsi. Ant. Pucc. Centil. 36. 42. Ma prima, come quel che a morte cala, Fe' Cavalier, tra figliuoli e nipoti, Sette de' suoi. 25. [Val.] Detto d'Acqua, ecc. Abbassarsi. Buonarr. Ajon. l. 81. Altamente l'acqua era gonfiata…Sì che, quand'ella fu poscia calata, Chi era a galla restò tra le fronde. 26. Parlandosi del Sole, o de' suoi raggi, vale Volgere o Avvicinarsi al tramonto. Petr. Canz. 9. 3. (C) Quando vede il pastor calare i raggi Del gran pianeta, al nido ov' egli alberga… [Camp.] Dant. Purg. 5. Vapori accesi non vid'io sì tosto Di prima notte mai fender sereno, Nè, Sol calando, nuvole d'Agosto. E in forza di Sost., per Tramonto. [Val.] Ricciard. Fortig. 12. 34. Scese Rinaldo sul calar del sole. [Camp.] Com. Ces. Di poi in sul calare del Sole si ritrassero, e, secondo che comandato gli era, alli alloggiamenti si ridussono (sub occasumque solis). 27. E parlandosi del Giorno, vale Declinare, Avvicinarsi al suo fine. M. V. 2. 17. (C) Vedendo i cavalieri… che il giorno era nel calare…, si ritrassono. [Cont.] Vale anche Scemare di lunghezza. Barbaro, Arch. Vitr. 386. Quivi ci rende Vitr. la ragione del crescere e del calare de i giorni. 28. Dicesi anche della Luna, quando diminuisce nelle sue fasi. Pass. 359. (C) E la luna scema, e piena, quando cala, e quando cresce, come altera gli umori ne' corpi, così fa mutazione ne' sogni. E N. pass. [Cont.] Scemare. G. G. Cand. lun. III. 200. Questo discorso tanto chiaramente rende la ragione del crescersi e calarsi il lume della luna. 29. Per Diminuire, Perder di vigore per cagione di malattia. Vit. S. Madd. 11. (M.) Come fa alle inferme, quando comincia un poco a calare la infermità. [Cors.] Bart. Vit. Borg. 3. 9. Il male gli si venne facendo ogni dì più penoso e più grave, ma regolato con una tale alternazione di crescere e di calare, che… 30. [Val.] Detto di malattie. Passare da una parte del corpo a un'altra più bassa. Ar. Sat. 1. Dal vapor, che dal stomaco elevato, Fa catarro alla testa e cala al petto, Rimarrei una notte soffocato. 31. T. Segnatam. del Dimagrare. Calato di molto. [G.M.] I dispiaceri l'han fatto calare di molto. 32. Venire in peggiore stato, Scemare di potenza, o sim. G. V. 4. 5. 1. (C) Come la città di Firenze cresceva, la città di Fiesele sempre calava. E cap. 13. 1. E delli antichi nomati di sopra sono calati, e tali venuti meno. Dant. Par. 16. Io vidi gli Ughi e vidi i Catellini, Filippi, Greci, Ormanni, e Alberichi, Già nel calare, illustri cittadini. 33. [Val.] Detto di colpo, arma, ecc., Colpire. Ar. Fur. 26. 21. Mirava quelle orribili percosse, Miravale non mai calare in fallo. 34. [Val.] Venirne, Conseguirne, Dimostrarsi. Fag. Rim. 3. 8 Chi fa servizii, serve: ecco ne cala L'argomento da sè limpido e chiaro Più del sol, quando canta la cicala. T. Ar. Fur. 30. 58. Vietò a Durindana (spada) che calasse Impetuosa con tanto periglio. 35. [Val.] Detto della curva che fa il globo. Piegarsi, Volgersi in basso. Pulc. Morg. 25. Egli era Non per iscogli o per vento nimico, Ma perchè il globo cala della terra. 36. Calare, fig. Detto dell'Indursi a fare una cosa, Accomodarvisi, Cedere. Tac. Dav. Ann. 15. 320. (C) Furon legati: alla vista del tormento ed alle minaccie, calarono. [Val.] Mach. Lett. Fam. 87. A volere che Inghilterra cali, bisogna trovare un mode che offenda Inghilterra. [Camp.] Somm. 7. E per ciò el cattivo si lascia calare a fare i diletti del suo corpo. Machiav. Op. 7. 303. (Gh.) Ed io, che ancor non ceda, stimo, Perchè una donna mai non cala al primo. E 7. 304. Mostransi altere, meste e vergognose, Nè calan mai se non sono sforzate. [Cors.] E Commed. 4. 1. Ho calato ad un tratto di Camillo al volere. 37. [Val.] Uniformarsi. Guice. Avvert. 142. Quando nelle consulte sono pareri contrari, se alcuno esce fuora con qualche partito di mezzo, quasi sempre è approvato… perchè i contradittori calano più volentieri a quello, ch'alla opinione contraria. 38. [Val.] Per Approssimarsi, Avvicinarsi, Dirigersi. Ar. Fur. 40. 60. Vide calar colle vele alte un legno Verso il lito African, senza ritegno. 39. † Per Restare, Cessare. Vit. S. Zanob. 319. (M.) La notte infino all'ora del mattino non calò dì piangere per dolore. Rim. ant. 2. 129. (Man.) Amor,… che di colpire a me non cali. [Val.] Fr. Sacchett. Battagl. 1. 55. Quelle che mai non calan di gridare Per rabbia e per invidia del ben fare. Aut. Pucc. Centil. 24. 91. Non calava di piagnere di e notte. [Val.] † Calar di minacce. Cessar dal minacciare, Desistere, ecc. Fr. Sacchett. Battagl. 2. 13. La Nencia scorse misera e dolente, Che non calava di minaccie ancora. 40. Per Menomarsi, Affievolirsi. T. Prov. Tosc. 149. Tutto cala in vecchiezza, fuorchè avarizia, prudenza e saviezza. 41. [Val.] Convenire in un luogo. Bart. Cin. 3. 64. In Nanchin… vi calò, non so d'onde…, una piena di Bonzi a maniera di zingani.Bentiv. Lett. 1. 50. Conduce in Piemonte tutta la gente che aveva in Savoja, e n'è calata ancora molta quantità… da questi paesi di Francia. 42. [Val.] Abbassarsi, Umiliarsi. Boson. Dant. Purg. 470. Di pari come buoi che vanno a giogo Figura quanto la superbia cala Per i caduti nello infernal truogo. 43. [Val.] Rimaner vinto, Umiliato, Abbassar l'orgoglio. Ant. Pucc. Centil. 12. 74. E ciascun disse: Facciasi la 'mpresa Centra Manfredi tanto, che qui cali, E rinfrancata fia la santa Chiesa. 44. Rimanere oppresso, avvilito. [Val.] Ant. Pucc. Centil. 36. 9. Dicendo: s'egli avvien che il popol cali, Sormonterà la vostra dignitade. 45. [Val.] Divenir vano. Franc. Sacch. Canz. 1. Corazz. 243. Ma le due chiavi… Fan che tua speme cala In quel disïo che più ti nutrica. 46. [Val.] † Per Fermarsi. Ant. Pucc. Centil. 62. 59. Tre dì vi stesse, e non pensar che cali, Fino a Fiorenza correndo ogni giorno. 47. N. pass. [Camp.] Per Scorrere al basso, riferita l'azione ad acqua. Dant. Par. 10. Qual ti negasse 'l vin della sua fiala Per la tua sete, in libertà non fora, Se non com'acqua ch'al mar non si cala. 48. Gittarsi, Precipitarsi. [Val.] Pomp. Vit. Plut. 6. 99. 49. [Val.] Approdare. Pecoron. 4. 2. Giannetto andava sempre avvisato, e attento di calarsi in questo porto di Belmonte. E 4. 1. Subito volsero la nave, e calaronsi in quel porto. E N. ass. [Val.] Ar. Fur. 39. 31. Lasciando molte miglia a dietro il porto D'Algieri, ove calar prima volea. [Cont.] Lana, Prodr. inv. 76. L'acqua non si alzerà mai che fino a D, ed all'incontro l'estate non calerà mai più basso. Aleo. Ripar. somm. 52. Per questa dilatazione de' fiumi che crescono e calano in otto o dieci ore, potrà mai alzarsi tanto la valle che la sua altezza si faccia maggiore di quella degli argini del 60. [Cont.] Delle Piene. Gugl. Nat. fiumi, 131. Le piene dei fiumi nel suo maggior colmo fanno delle deposizioni, che poi sono levate nel calare delle medesime. 50. Per Andar con desio e volonterosamente. N. pass. Bocc. Nov. 60. 5. (C) Non altrimenti che si gitta l'avoltojo alla carogna…, là si calò. Malm. 3. 3. Ed era appunto l'ora che i crocchioni Si calano all'assedio de' caldani. 51. Trasl. Calarsi ad una cosa vale Volgervi l'animo, Risolvervisi. Buon. Fier. 4. 1. 1. (C) Sendoci… danari anche Più dell'usato, che son sproae a quelli Che gli hanno in borsa a tentar lor fortuna Per molte guise, ed a chi nella sua Desia d'averli, visco allettatore Da calarvisi agevole. 52. Calarsi al buon mercato. Lasciarsi persuadere dal prezzo vile a comperare una cosa. Malm. 1. 76. (C) Si cala al buon mercato, a quella mosca. 53. Prov. Calarsi a un lombrico, o a un luì, Accettare ogni piccolo guadagnuzzo. Serd. Prov. (Mt.) 54. (Geom.) Att. Calare una perpendicolare. Da un dato punto tirare una linea che cada perpendicolarmente sopra un'altra. (Mt.) (Geom.) [Gen.] N. ass. Scemare. Gal. Dial. Mot. 4. Non cresce o cala la velocità nel moto naturalmente accelerato, secondo la proporzione degli spazi, ma ben secondo quella dei tempi. 55. (Mus.) [Ross.] Per l'Abitudine o Difetto di calare, inerente ad una voce. Zacc. 1. 1. 68. Tra (le voci) che calano o che crescono nel cantare, si hanno piuttosto da iôrre quelle che crescono, che l'altre che calano. (Mus.) [Ross.] Dicesi quando l'intonazione di un cantante o di un sonatore resta più bassa di quella che dovrebb'essere. (Lic.) Tos. 11. Non è assolutamente tollerabile il difetto d'una voce che cresce e cala come il flusso e riflusso del mare. (Mus.) [Ross.] In senso att., per Far discendere. Zarl. 1. 2. 45. L'altro la (voce) calerà volentieri verso il grave. Onde: calare di piombo, passare con una tirata precipitosa da una nota acuta ad una grave. Don. 2. 25. (Mus.) [Ross.] Abbassare, Ingravire. Mart. Es. 1. XII. Gli accordatori accrescono più del giusto il diesis quasi un comma, e calano quasi un comma il bemolle. |
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