Gli Uomini Rossi di Antonio Beltramelli (1904): Il piccolo e rotondeggiante Bortolo dalla lunata faccia, luminosa come una bacinella di rame percossa dal sole; l'idolo delle liete brigate, ridevole, ridanciano e di immutabile buonumore; il signore dalla voce un po' roca la quale pareva gorgogliasse da una gora; dagli occhi piccoli, astuti e lacrimosi per il perenne riso; vittima delle più atroci burle e a sua volta espertissimo nel saper rendere pan per focaccia, dominava ora l'ambiente quale impareggiabile simposiarca, guardato con simpatia anche dalle sue vittime, da coloro cioè che, per le umane convenienze, dovevano far conoscenza con Madonna Indigestione.
Il colibrì di Sandro Veronesi (2019): Poi escono Probo e Letizia. Vestiti bene, Probo di buon umore per davvero, Letizia per finta – ma solo all'inizio, poiché scoprirà, appena salita in macchina, e con sua grande sorpresa, che il buonumore di suo marito questa sera è contagioso. Più che buonumore vero e proprio, che per lei è una parola grossa, ciò che con sua sorpresa Letizia comincia a provare è una medicamentosa, sororale tenerezza per suo marito, nel vederlo così eccitato, così centrato sulla serata, lui che non è mai al centro di nulla – da molti anni ormai nemmeno della sua attenzione.
La vita in tempo di pace di Francesco Pecoraro (2013): Appena sveglio, come prima cosa Ivo salì in coperta e si tuffò in mare da poppa. L'acqua era limpidissima, fredda, e lo sosteneva amichevolmente. L'acqua del mondo era ancora lì, immensa e infida, apparentemente pura e accogliente, bellissima. Era l'acqua della sua infanzia e della sua giovinezza. molecole che l'avevano già attraversato chissà quante volte prima di tornare al mare. Risalì sul Falesà, la sferzata di quel tuffo l'aveva messo di buonumore, andò verso prua dove c'era una doccia a mano. |