Forma verbale |
Afflitto è una forma del verbo affliggere (participio passato). Vedi anche: Coniugazione di affliggere. |
Aggettivo |
Afflitto è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: afflitta (femminile singolare); afflitti (maschile plurale); afflitte (femminile plurale). |
Parole Collegate |
»» Sinonimi e contrari di afflitto (sofferente, triste, rattristato, addolorato, ...) |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani |
Informazioni di base |
La parola afflitto è formata da otto lettere, tre vocali e cinque consonanti. In particolare risulta avere due consonanti doppie: ff, tt. Divisione in sillabe: af-flìt-to. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Senilità di Italo Svevo (1898): Col Balli non fu punto difficile d'intendersi. Alla mattina lo trovò mentre marciava dietro al carro del canicida, tutto commosso della sorte di tante povere bestie. Ne era afflitto, ma ricercava quella commozione per sentirsi, diceva lui, più artista nell'affetto agli animali. Alle parole di Emilio diede poco ascolto, avendo le orecchie intronate dai guaiti dei cani, il suono più doloroso ch'esista in natura quando è provocato da un dolore così inatteso come quello dell'improvvisa stretta violenta al collo. — C'è dentro la paura della morte — diceva il Balli — e nello stesso tempo un'enorme, impotente indignazione. Leila di Antonio Fogazzaro (1910): Sorpreso, afflitto, egli si dolse di non aver appreso la cosa in tempo per offrirsi di accompagnare donna Fedele a Torino. Lelia lo guardò. Temette di esprimere il suo pensiero con parole che avrebbero offeso il pudore dell'egoismo, ma gli occhi dissero chiaro: non pensi che non saremmo qui insieme? Egli capì, sorrise, rinnegò, pure cogli occhi, il rincrescimento generoso. Consci di un comune moto dell'animo che li abbassava, non osarono riprendere quel discorso. Ora occorreva che Lelia scrivesse presto la nuova lettera, che non dimenticasse di aggiungervi la data, e anche una parola d'invito a rispondere. Il ventre di Napoli di Matilde Serao (1884): Ma il grande aiutatore del popolo, la provvidenza del popolo, la sua fede, la sua credenza incrollabile, è il monaco. Il monaco sa i numeri: questo è il domma. Se non li dice, è perché il Signore gli ha proibito di aiutare i peccatori; se li dice, e non escono, è perché nel giuocatore è mancata la vera fede; se li dice e vengon fuori, la novella si spande in un minuto, il povero monaco resta afflitto da una popolarità pericolosa. |
Proverbi |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per afflitto |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: afflitta, afflitte, afflitti. Con il cambio di doppia si ha: affliggo. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: affitto. Altri scarti con resto non consecutivo: alito, alto, atto, fitto. |
Parole contenute in "afflitto" |
flit, itto. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Afflitto - e † AFFRITTO. [T.] Part. pass. d'AFFLIGGERE. E nel senso corp. e nel mor. e nel civile dice e il momentaneo e il prolungato e l'abituale abbattimento.
Nel senso corp. Afflitto di tale o tal malattia, grave per lo più, non foss'altro per la lunghezza. Red. Cons. 1. 16. (C) Afflitto da frequenti tormentosissimi assalti di gotta. T. Afflitto di piaghe. = Red. Cons. 349. (C) Afflitta da un tumore duro. E ivi, 185. Lo stomaco non rimane mai afflitto e tormentato dalle cose fresche. [Cam.] E ivi, 9. 5. Rossa parne la superficie interna della medesima palpebra, e di più afflitta da un continuo prurito. T. Pap. Cons. Med. 180. Refrígeri l'uretra afflitta dal male. Vit. SS. PP. 2. 232. (C) Ero molto afflitto di freddo. T. Afflitto da debolezza, dalla stanchezza, dagli anni. T. Dicendo Afflitto di debolezza, di tale o tale infermità, di vecchiaja: intendesi sovente l'abituale abbattimento o mal essere. T. Afflitto da digiuno, da penitenze: e l'uomo e il corpo suo, e quel che in senso ascetico dicesi la carne. [Camp.] Fior. S. Franc. Bagnati per lo piovere… affritti di fame. T. S. Cat. Lett. 260. Di sete. [Camp.] Volg. Bib. I. 41. Poi uscivano altre sette (vacche) del fiume triste ed afflitte di magrezza (confectae macie). T. Targ. Alimurg. 52. Fu afflitta anche Siena dalla carestia. In altro senso quasi contrapposto. [Camp.] Alleg. Metam. II. L'uomo savio è alcuna volta afflitto dalla carne, ove si trova battaglia molta, e vittoria rada. 2. Assol. e a modo d'Agg. Serm. S. Ag. 43. (C) I martiri affritti, le vergini combuste. Per travaglio di fatica. [Cam.] Bald. Naut. 10. L'incatenate genti afflitte e stanche Rampogna (i condannati al remo). Tormentato. Come Sost. Dant. Inf. 27. (C) Come il bue Cicilian…, Mugghiava colla voce dell'afflitto… (Il toro di bronzo fatto fabbricare da Perillo tiranno, per farvi morire gli uomini dentro infuocati; e primo l'artefice ne assaggiò.) Petr. Canz. 4. 5. (Man.) Dar soccorso alle virtuti afflitte (Forze del corpo e dell'animo). T. Anco una parte sola del corpo, la qual sia dolente, assolutam. dicesi la parte afflitta. 3. De' segni dell'abbattimento e del corpo e dell'animo. Bocc. Nov. 63. 5. (C) Le vigilie lunghe, l'orare, e il disciplinarsi dover gli uomini pallidi e afflitti rendere. T. Cera afflitta, e del pentimento, e del dolore, e della semplice malinconia e anco della rassegnazione o sincera o affettata. [M.F.] Viso afflitto, sul quale si legge l'afflizione. Voce afflitta, di chi parla con accento languido, o per afflizione vera, o per affettazione. [Cam.] Bern. Orl. 1. 9. 8. Pallido, afflitto, disfatto, stracciato, Verso lei alzar gli occhi non si attenta, Anzi si stava muto, addolorato. E ivi, 1. 12. 52. Nè di lui ha la donna men tormento, Pallida, afflitta, come l'uom, che muore. E ivi, 1. 12. 9. Dalla pallida faccia afflitta e mesta. = Car. Eneid. 10. 1417. (Man.) L'afflitte luci Al ciel rivolse. Castigl. Corteg. 1. 34. G. E pronunziano quelle parole così afflitte, che in quel punto par che lo spirto loro finisca. [Cam.] Pulc. Morg. 19. 2. Sentirno (sentirono) di luoghi lontani Venir certi lamenti afflitti e lassi. [Val.] E ivi, 24. Com'io dirò nell'altro afflitto canto, Dove fia pe' cristian sol doglia e pianto. T. Anco d'animali direbbesi, Aria, Andare, Voce, Suoni afflitti. 4. Nel senso lat. di Sbattuto. Ar. Fur. 9. 48. (C) Tosto che nella foce entrò lo stanco Nocchier col legno afflitto, e il lito prese. T. Qui il fig. ritorna al propr. Virg. di nave. Inflicta vadis. 5. Altra fig. Di piante. Giul. Lett. 15. Del quarantasei venne un freddo cocente, che li volle distruggere affatto (gli ulivi): sono afflitti tuttavia. 6. D'Abbattimento dell'animo. Dant. Purg. 30. (C) Il fantolin corre alla mamma, Quand' ha paura, o quando egli è afflitto. T. Ar. Fur. 17. 13. L'afflitte donne percotendo i petti, Corron per casa pallide e dolenti. Fag. Rim. 1. 380. Come serpe all'incanto, in quel paese Andava il Bricca afflitto e sconsolato. Afflitto è l'uomo, e il cuore di lui; e i giorni e le ore, e la vita. Virg. Afflitto, in lutto e in tenebre traevo la vita. [Cam.]Bald. Naut. 111. Viver la vita afflitta ed egra. T. Ar. Fur. 1. Afflitto d'invidia. Afflitta anco la mente, l'ingegno, l'immaginazione, i pensieri. [Camp.] Volg. Bib. Prol. in Job. Per l'affritta mente… gli studi del dire languiscono. Come Sost. T. Alam. Le Gir. E in sen del cavaliero S'abbandonò l'afflitta miserella. (Il secondo giova prenderlo per aggettivo, anzichè il primo.) Domin. Reg. Gov. fam. 47. La miseria dell'afflitto. = Bocc. Proem. (C) Umana cosa è aver compassione degli afflitti. (Una delle opere di misericordia è consolare gli afflitti.) Vit. S. M. Madd. 34. [Camp.] Pist. S. Gir. 228. Se fu ricettatrice de' poveri… se ha dato abbondantemente agli afflitti. (Qui veramente ell. afflitti per miseria.) Afflitto può dirsi e di dolore e da dolore, colla differenza più sopra notata. Ma anco altri sentimenti affliggono, quando portano doloroso abbattimento. T. Afflitta tenerezza. – Afflitto d'invidia. T. Afflitto da passione qualsiasi; anco da inerzia. 7. Della cagione che può produrre l'abbattimento nello stato dell'uomo, ma non sempre però lo produce. T. Sav. Pr. in Ps. Quam bonus… I giusti essere afflitti dagli iniqui. = Segr. Fior. Disc. 2. 23. (Man.) Erano vinti i Latini ed al tutto afflitti prima da Manlio Torquato e di poi da Camillo. Vill. G. 1. 37. 1. Consumata e afflitta molto la cittade (dall'assedio),… s'arrendeo (s'arrendette) a Cesare. T. Afflitto dalla sventura, dalla pena, può essere l'uomo nella sua condizione, senza però essere afflitto di questa o di quella, quant'altri suole; come può un corpo essere sbattuto e non abbattuto. Car. Eneid. XII. Afflitti e domi i Latini. (Infractos adverso Marte.) = Segr. Fior. Disc. 3. 37. (C) I Romani, quando dopo la rotta di Canne le cose loro erano afflitte, negarono a molti loro raccomandati, e sudditi gli aiuti. (Il modo di Virg. e d'altri, Afflictis rebus, rendesi italianamente e chiaramente alla lettera.) T. Car. Eneid. 207. Ritogli a morte queste poche afflitte Reliquie de' Trojani. = Petr. Canz. 29. (C) Fastidire il vicino povero, e le fortune afflitte e sparte Perseguire. T. Varch. Stor. Fior. IX. Dare oggimai alcuna requie… alla misera e tanto tempo in tanti modi afflitta e tormentata Italia. T. La Chiesa afflitta dalle persecuzioni, afflitta dai pericoli che le vengono dalle terrene prosperità. = Vill. G. 49. (C) Così stette gran tempo Italia maculata (macchiata) d'errori… e la Chiesa molto afflitta e abbassata. [Camp.] Bin. Bon. XX. 4. Se poi divien più forte quell'afflitto A chi 'l gravò fa simil gravamento. [Cam.] Salvin. Disc. 1. 171. Cosimo il Vecchio diede all'afflitta greca letteratura, e dalla sua nativa sede cacciata, in Fiorenza, novella Atene, e nel suo stesso palazzo ricovero. 8. Ne' seg. es. vale, con gradazioni varie, Che cagiona afflizione. Ar. Fur. 18. 165. (Man.) Alla fortuna prospera e all'afflitta, Aveano sempre amato Dardinello. [Val.] Fortig. Ricciard. 4. 31. E ci donan talvolta delle cose Nelle stagion più afflitte e bisognose. T. Canti Tosc. L'afflitta doglia. (Così altri Part. pass. prendono forma d'Agg.) [Cors.] Ciriff. Calv. 2. 31. Si destò Ch'avea visto strane cose… Afflitte, spaventevol', paurose. |
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