Aggettivo |
Acuto è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: acuta (femminile singolare); acuti (maschile plurale); acute (femminile plurale). |
Parole Collegate |
»» Sinonimi e contrari di acuto (pungente, tagliente, penetrante, appuntito, ...) |
Nomi Alterati e Derivati |
Diminutivi: acutino. Accrescitivi: acutone. Avverbio: acutamente. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
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Liste a cui appartiene |
Lista Aggettivi per ragionamento [Accurato, Acritico « * » Alogico, Angusto] |
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Informazioni di base |
La parola acuto è formata da cinque lettere, tre vocali e due consonanti. Divisione in sillabe: a-cù-to. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con acuto per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Se questo è un uomo di Primo Levi (1947): Alex è nervoso, passeggia su e giù, e noi ogni volta ci scostiamo al suo passaggio. Anche noi, ciascuno a suo modo, siamo inquieti; solo Mendi non lo è. Mendi è rabbino; è della Russia Subcarpatica, di quel groviglio di popoli in cui ciascuno parla almeno tre lingue, e Mendi ne parla sette. Sa moltissime cose, oltre che rabbino è sionista militante, glottologo, è stato partigiano ed è dottore in legge; non è chimico ma vuol tentare ugualmente, è un piccolo uomo tenace, coraggioso e acuto. Sino al confine di Grazia Deledda (1910): Il nano, che conosceva a menadito la casa, andò a cercare la zuccheriera, ma per quanto Gavina si aggirasse intorno alla sedia della zia Itria, porgendo il ventaglio e avvicinando lo zucchero alla bocca della bimba, questa, pur cessando di piangere, non si rallegrò più. Non rise neppure quando il nano la baciò sulla gola per farle il solletico, ma emise uno strillo acuto e squillante come il suono d'un campanello; infine ai decise a prendere lo zucchero, e mentre Gavina parlava con la vecchia e pareva non curarsi più di lei, tese la manina e afferrò il ventaglio con un gesto rapace. Il ritratto del maestro Albani di Federico De Roberto (1888): — Cioè, col critico più acuto dell'ex-regno delle Due Sicilie, — rispose l'altro, senza scomporsi. E avvicinatosi al quadro, accompagnando le proprie parole con gesti sobrii e compassati, riprese: — Prima di tutto, questa lava è di cioccolata; come réclame nelle scatole del Suchard sarebbe impagabile. Poi, il cielo è oleografico e le nuvole sono di bambagia. Toccale, e vedrai che si sfilaccicano. Ora, bisognerebbe parlare del soggetto…. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per acuto |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: aceto, acuta, acute, acuti, aiuto, avuto. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: auto. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: acuito. |
Parole con "acuto" |
Finiscono con "acuto": subacuto, iperacuto, sopracuto, archiacuto. |
Incastri |
Inserendo al suo interno cad si ha ACcadUTO; con mina si ha ACUminaTO; con cresci si ha ACcresciUTO. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "acuto" si può ottenere dalle seguenti coppie: acca/cauto, accresci/cresciuto, acuì/ito, acuimmo/immoto, acuirà/irato, acuiva/ivato, acumi/mito, acumina/minato, acuminare/minareto. |
Usando "acuto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * tomi = acumi; * tomini = acumini; * tomino = acumino; fora * = forcuto; natia * = naticuto; bifora * = biforcuto; trifora * = triforcuto. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "acuto" si può ottenere dalle seguenti coppie: acuiva/avito. |
Usando "acuto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: eruca * = erto; * otite = acuite; * otiti = acuiti; nasca * = nasuto; solca * = soluto. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "acuto" si può ottenere dalle seguenti coppie: acumi/tomi, acumini/tomini, acumino/tomino. |
Usando "acuto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * cauto = acca; * mito = acumi; * irato = acuirà; * ivato = acuiva; cornuto * = cornac; * immoto = acuimmo; * minato = acumina; * cresciuto = accresci; * minareto = acuminare. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "acuto" (*) con un'altra parola si può ottenere: ti * = taciuto; * cra = accurato; * sic = acustico; * usl = ausculto; psi * = pasciuto; pii * = piaciuto; spii * = spiaciuto; * cetre = acucettore; * angla = acutangola; * angle = acutangole; * angli = acutangoli; * anglo = acutangolo; ilare * = iaculatore; ilari * = iaculatori; * sigari = asciugatori; compii * = compiaciuto. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Stridore, Freddo acuto - Stridore è veramente quando la temperatura è bassissima e soffiano venti boreali, o è caduta molta neve. - Freddo acuto si dice quando nell'inverno il cielo è sereno, ma la temperatura è bassissima, per il che il freddo penetra, come suol dirsi, nelle ossa. [immagine] |
Acuto, Aguzzo, Appunto, Aguzzare, Appuntare, Acuire - Acuto generalmente è di acutezza naturale, o che tale dev’essere per sua formale qualità. - «Il corno è acuto; acuti sono gli strali; e gli angoli acuti.» - Si dice aguzza quella cosa che è ridotta acuta dall’arte, a che alle volte ha più acutezza che la acuta; e anche la stessa cosa acuta si aguzza per farla più acuta; il qual Aguzzare si usa anche figuratamente, come nell’Aguzzare l’appetito. Di una cosa ridotta in punta si dice che è appuntata; ma quella punta può non essere acuta nè aguzza: la piramide finisce in punta, ma non è acuta nè aguzza. – [Acuire non s’usa che nel traslato. - «Acuire lo sguardo – la vista – l’ingegno – la mente – il desiderio – la passione.» - G. F. ] [immagine] |
Arguto, Acuto, Sottile - Arguto è Colui che, per abito, avendo per altro da natura la mente atta a ciò, si è addestrato a argomentare per la verità, o redarguire l'errore, o arguire da una notizia più prossima altre notizie remote. - Acuto è Colui che, disposto a ciò da natura, sa scorgere ogni più riposto senso di un discorso, di un autore. - Sottile è Colui che, ragionando, sa da ogni minimo che trovare argomento al proposito proprio. [immagine] |
Mal di petto, Male acuto, Mal di punta, Pleuritide, Pleurisia - Mal di petto significa nell'uso, infiammazione della pleura che si manifesta con un dolore pungente a uno de' lati del petto, e dai medici si chiama Pleuritide, e se ha minor gravità, Pleurisia. - Male acuto si chiama nell'uso il tifo, o febbre tifoidea. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Aguzzo, Acuto, Appunto, Acuminato, Affilato, Arrotato, Tagliente - Acuto, che ha punta acuta naturalmente; così d'una spina; aguzzo, quando l'acutezza è resa maggiore col lavoro, coll'arte. Appuntata è la cosa che rispetto a tutto il corpo suo finisce assottigliandosi man mano e diminuendo di volume verso uno de' capi come un bastone; in punta può finire, benchè nè acuta nè aguzza; questa può essere naturale o infissa. Acuminato, si dice di cosa che cominci con base assai larga e finisca restringendosi; così: tetto acuminato. Affilato non si dice della punta ma di tutto l'istrumento, come coltello, rasoio affilato. Arrotato è l'istrumento passato sulla ruota; può essere affilato o no, nel secondo caso fu male arrotato. Tagliente è l'arme o lo strumento quando è affilato: vi sono cose che sono taglienti per sè, una canna rotta, una scheggia di legno o altro simile: ha alcuni sensi traslati per esprimere cosa che faccia danno o che tagli e tronchi netto come spada: lingua tagliente, detto, proposito ecc. Voce tagliente è voce acuta e stridula; ombre, contorni taglienti son quelli che senza la dovuta degradazione si arrestano: Filippo diceva che i discorsi di Focione erano la scure che tagliava e troncava i suoi progetti. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Acuto - e ant. anche AGUTO. Agg. Più sottile in una parte che nelle altre. Da ACUO, che vale Aguzzare. Dicesi quindi di tutto ciò che termina in punta. Virg. Acuta cuspis, Acutae spinae. Hor. Acuta tela. Ovid. Acutae sagittae. – Pier. Vign. Rim. 1. 51. (C) A me ferìo d'un dardo Pungente, forte, aguto, Che mi passoe lo core. Fr. Jac. Tod. Poes. Spirit. 424. Ne additerà la piaga del costato, Le mano e' piedi como fu forato, E di acuta corona incoronato. Dant. Inf. 27. La fiamma dolorando si partio, Torcendo e dibattendo il corno aguto. E Inf. 14. Cruciato, prese la folgore acuta.
T. Acuto scoglio. Virg. Fiorett. S. Franc. 53. (C) Pareano le sue parole celestiali, a modo che saette acute. [Tor.] Car. Eneid. volg. 10. 1379. D'acuti strali Ambe carche le mani, infra le schiere Lanciossi. March. Lucr. 5. 1850. Trasformarsi Liquefatto dal foco (il metallo) in ogni forma, Potea di cose, e quanto altrui piacesse Col batterlo e limarlo ed arrotarlo Tirarsi in punte acute ed in sottili Tagli. Fag. Rim. 1. 101. Poichè son tutte qua fatte e commesse Di sassi acuti e dumi. T. Dei denti e nel proprio e nel trasl., come dei pungiglioni e degli strali e d'altre imagini sim. = Bocc. Decam. 4. 7. (C) Da cotanti e così fatti soffiamenti, da così atroci denti, da così aguti… sono sospinto, molestato ed infino nel vivo trafitto. Tass. Gerus. 13. 29. E stupor n'ebbe e sdegno, e dente acuto D'amaro pentimento il cor gli morse. Capp. V. Paraf. 117. Dalle bramose gole Mi liberasti de' leon frementi, E di calunnia dagli acuti denti, Che più che spada e lancia uccider suole. L'effetto del colpo di punta acuta. Albertucc. Viol. Rim. 2. 325. (C) E al cor m'ha data mortale feruta, E sì aguta, non credo campare (qui trasl.). 2. Riferiscesi quindi più specialmente al ferro quando sia il suo taglio sottile, cioè ben affilato, perchè presenta quasi una punta continuata in tutta la sua lunghezza. Hor. Acutum ferrum (ben tagliente.). Dant. Purg. 29. (C) Mostrava l'altro la contraria cura Con una spada lucida ed acuta. Bellin. Disc. 1. 15. D'ottuso e grosso filo, e poco buono a tagliar ch'egli era, il rende acuto e sottile in breve tempo, e affilato e tagliente. Galil. Gallegg. 1. 241. Un coltello di taglio acuto e sottile taglia benissimo il pane e 'l legno; il che non farà se 'l taglio sarà ottuso e grosso. 3. E come la soverchia inclinazione di due linee tra loro presenta una punta assai sensibile, però i Geometri chiamano Acuto l'angolo minore del retto. Plin. Anguli acuti. Grand. Elem. Eccel. 3. (C) L'angolo poi maggiore del retto dirassi angolo ottuso, ed il minore del retto, angolo acuto. Firenz. Op. 1. 295. Voglion fare (le labbra) verso il lor fine una certa diminuzione diminuita in un angolo ottuso, com'è questa (seguita la figura); ma non come lo acuto. Varch. Lez. Accad. 249. Quanto gli angoli sono meno ottusi ovvero meno acuti, tanto meno d'aria si racchiude. 4. E chiamasi Acuto tutto ciò che ha forma d'angolo acuto. Ovid. Acuta cacumina. Dant. Inf. 21. L'omero suo, che era acuto e superbo, Carcava un peccator con ambo l'anche. [Tor.] Ben direbbesi Naso acuto. Plaut. Acutus nasus, sì nel proprio che nel trasl., in cui Orazio usò Acutae nares. T. Nel trasl. non si direbbe aguzzo; ma sì nel proprio, segnatam. se d'acutezza non bella. = Cresc. Agric. volg. 514. (C) Il modo (che si pigliano gli uccelli alla pantera) è, che appresso ad alcun palude facci una fossa… e sia da due capi lunga ed acuta. Simint. Ovid. Metam. volg. 3. 113. La valle chiamata Gargafia era spessa d'arbori che fanno la pece, e dell'acuto arcipresso (cipresso). Bocc. Amet. 18. Loda le rilevate parti in aguta e tonda forma mostrate. Tass. Gerus. 15. 34. Quando ogni nuvol già n'era rimosso, All'acute piramidi sembiante, Sottile inver la cima e in mezzo grosso. [Val.] Fortig. Ricc. 1. 92. Le terre più vicine avean veduto La morte de' Giganti, e come entrato Era Rinaldo nel castello acuto. = Lastr. Agric. 5. 15. Le case dell'alta montagna son basse come capanne co' tetti di lastricciole o lavagne acuti assai, affin di regger le nevi. T. Dalla forma acuta delle alture vien forse il seguente modo figurato. = Fag. Rim. 2. 260. Vi tediò forse l'erta del sentiero, Che per venir di questo colle in cima, Da ultimo è un po' acuta daddovero? 5. E siccome le cose terminate in punta pungono e penetrano facilmente, così si diè l'aggiunto di acuto a tutto ciò che porge l'imagine di penetrazione e di puntura. Onde si trasferì a quegli oggetti che sembrano penetrare o pungere i sensi. Detto del sapore. Plin. Acutus sapor (cibi acuti). Benciv. Volg. Men. 3. (C) La medicina che ha sapore mordace e acuto…Montig. Discor. 11. Cognoscesi (la cassia falsa) al sapor suo non acuto, non odorifera. E in questo senso ass. Benciv. Volg. Men. (C) La cosa senza sapore… è con sustanzia mezzana raffrenativo dell'acuto, dell'amaro e del salso. Mattiol. Disc. 1. 31. Il seme di tutti (i cardamomi) agevolmente si rompe con li denti, e gustandosi è acuto e mordente. Ricett. Fior. 65. (Gh.) Lo squinanto,… stropicciandolo con le mani, rende odore di rose; acuto alla bocca, et alquanto mordente. Vallisn. Op. 3. 368. Vi sono molte spezie d'acidi e di agri più o meno puri, più o meno acuti, più o meno sottili o volatili… Baruff. Canap. 106. Il tiglio non maturo ancora, Alle frequenti ed incessanti scosse, Nell'acqua pregna di sì acuti sali… Lascia le canne e si converte in filo. † Guglielm. Piac. Chir. Lo 'nfermo si sente grandissima acuitade di caldo, nel collo spezialmente, sed egli bee vino acuto ovvero cosa calda. 6. E dell'odore. Plin. Acutus odor, acutiora unguenta. [Tor.] March. Lucr. 4. 187. Dal suo corpo esala Acuto odor. 7. Del freddo, secondo l'imagine di pungente, e perchè restringe i liquidi in prima a forme acute. T. Freddo acuto. Hor. Gelu flumina constiterint acuto. = Targ. Viagg. 9. 116. (C) Guastatosi il tempo, si fece un freddo molto acuto. 8. E della luce. T. D. 3. 26. Al lume acuto si dissonna Lo spirito visivo. = E 28. (C) Un punto vidi che raggiava lume Acuto sì ch'il viso ch'egli affuoca, Chiuder conviensi per lo forte acume. 9. Detto altresì del suono e della voce. Oraz. Vox acuta, perchè sembra penetrare per l'organo dell'udito fino al cervello. T.Acuto grido, suono, canto. Hor. Stridore acuto. = Senec. Pist. volg. (C) Tu mi insegni come le gravi e acute voci s'accordino insieme. [Val.] Giamb. Tull. Retor. 121. L'aguto favellare sconcia la boce, e così all'uditore è sozzo e nojoso. Anguill. Ovid. Metam. volg. 2. 265. Questo era un cavo e ben disposto legno, Che con nervi ineguali il suon rendea, Dando un l'accento acuto, un altro il grave. = Galil. Dial. Nuov. Scienz. 2. 542. Il sibilo riusciva di tuono or più acuto, ed or più grave. E appresso: Talvolta (la corda di metallo) sarà più sottile che la sua rispondente all'ottava più acuta, che sia di minugia. E543. Quando la vibrazione acuta sarà pervenuta al termine D, l'altra si sarà distesa solamente sino al mezzo E. Salvin. Pros. Tosc. 2. 26. Accento che risponde giustissimamente al greco προσῳδία, non è altro che un canto accompagnante il nostro parlare, poichè alcune parole si profferano alto, e quella nota si dice acuta; alcune basse, e quella si dice grave… Ed in forza di Sost. Ar. Fur. 8. 29. (C) Che spesso muta corda e varia suono, Ricercando ora il grave, ora l'acuto. Car. Long. volg. 126. Variando e discorrendo per tutta l'arte della musica, sonò quando il grande che si conviene alle vacche, quando l'acuto che aggrada alle capre, e quando l'allegro che diletta alle pecore. Don. Comp. Music. 87. Dove particolarmente si mostra l'errore di alcuni antiquari, i quali biasimano negli odierni concenti la mescolanza del grave e acuto. [Val.] Plat. Conv. Corazz. 178. L'armonia si compone di cose prima discordanti, come è l'acuto e il grave, che infine poi si uniscono in un composto accordato, perchè non mai d'acuto e grave non accordato si farebbe armonia. 10. Quindi i grammatici chiamarono Acuto l'accento che alza la sillaba, ed a pronunciarla bene bisogna adoperare un tuono più sonoro di voce. Il segno di questo accento è quella lineetta, che nella scrittura scendendo dalla destra va alla sinistra di chi legge. Varch. Lez. 2. 102. (C) La quale (voce greca) i Latini ora chiamano phrenêsis con l'accento circumflesso in sulla penultima, ed ora frénesis, con l'accento acuto in sull'antepenultima. Salvin. Annot. Buomm. 64. L'accento l'alza o abbassa, e alza insieme ed abbassa (la sillaba), onde vennero l'acuto, il grave, e il circonflesso. Mann. Lez. Tosc. 234. Oggi havvi ancora l'accento acuto, sebbene non ha alcun ufizio, fuorchè lo starsi ove nella pronunzia cader puote equivoco. 11. Chiamasi altresì Acuto in generale qualunque dolore che rassomigli a quello che è prodotto da una puntura. Red. Esper. nat.48. (C) Mi cominciò ad informicolare la mano e 'l braccio e tutta la spalla con un tremore così fastidioso, e con un dolore così affittivo ed acuto nella punta del gomito, che fui necessitato a ritirar subito la mano. 12. E parlandosi di malattie, Acuto vale Violento, Precipitoso, Di non lunga durata, contrario di Lento, di Cronico; e Febbre acuta, Male acuto stanno a denotare una specie particolare di febbre. T. Latus aut renes morbo tententur acuto. = Buonarr. Fier. 11. 2. (C) A quell'infermo, che febbricitante Di mal acuto sempre arde di sete, Fa' che, guardato, si levi dattorno Qual si sia occasion che 'l mova a bere. Salvin. Disc. 2. 21. I morbi acuti, a differenza de' cronici o lunghi, non altro vengono a dire che morbi precipitosi. Pap. Cons. Med. 1. 80. Per tacere d'un male acuto da lui sofferto nel terzo mese dopo la sua nascita. T. Sebben dicasi di malattie varie. Ass. più propriam. Male acuto, l'Infiammazione. E delle febbri. Plin. Acuta febris. Dant. Inf. 30. (C) per febbre acuta gittan tanto leppo. Benciv. Cur. Malatt. volg. E delle febbri ve ne sono delle acute… Ar. Fur. 15. 102. Nella città di Costantin lasciata Grave l'avea di febbre acuta e fiera. Bern. Orl. 2. 20. 9. Perchè Orgilla, sua donna, malata Era di febbre tanto acuta e forte, Che condotta l'avea quasi alla morte. Magal. Sidr. trad. 9. I mali Escono in folla da nascose vene, E acute febbri e putride. Targ. Viagg. 4. 277. Tanti si accumulano nelle Maremme… o di febbri acute e inflammatorie, o di croniche o intermittenti. 13. E dalle cose che pungono e feriscono i sensi trasportandosi ai sensi stessi che hanno prontezza di sentire, diciamo: T.Vedere, Occhio acuto, Acute orecchie. = Dant. Parad. 22. (C) Tu se' sì presto all'ultima salute, Cominciò Beatrice, che tu déi Aver le luci tue chiare ed acute. † Vit. S. Margher. 3. 134. (C) E la barba, e' capegli pareano d'oro…, e gli occhi acuti e lucenti, come fuoco accesi. T. Qui non dell'acuto vedere, ma dell'acuta luce che ferisce la vista altrui. Marchett. Lucrez. volg. 248. (C) Tu con acute orecchie e con sagace Mente m'ascolta. T. Odorato acuto. [Tor.] March. Lucr. 6. 1180. Il lume Che di fresco sia spento, allor ch'offese Ha col grave nidor l'acute nari; Ivi ancor n'addormente. 14. E per estens. riferiscesi agli strumenti, specialmente ottici, che ajutano i sensi ad essere acuti. Targ. Alimurg. 290. (C) Al quale (microscopio) adattò la lente più acuta. 15. E riferito alla facoltà della mente, quando ella facilmente penetra ed intende le ragioni delle cose. Dant. Purg. 25. (C)Memoria, intelligenzia, volontate In l'atto molto più che prima acute. Bocc. Decam. 3. 101. Il quale (monaco) assai giovane e bello della persona, e d'aguto ingegno e di profonda scienza. Sacch. Franc. nov. 2. 97. Ora che diremo dell'ingegno, della malizia femminina? Più aguto hanno l'intelletto… Pitt. J. Istor. Fior. 1. 144. Cotali considerazioni dei più acuti ingegni furono agevolmente impresse negli animi… T. E dell'uomo ingegnoso. Cic. Acutus ad excogitandum. Vir ingenio acutissimus. Fr. Jac. Tod. Poes. Spirit. 688. (C) Arte di grande ardire, d'acuto intenditore. Cic. Tusc. volg. 6. Ma e' mi pare che tu segua l'opinione d'Epicarmo, uomo acuto, e come siciliano, non sciocco. E Ufic. volg. 108. E in questo luogo alcuni filosofi, non tristi, ma non assai acuti, dicono che… Galil. Lett. 2. 433. Tanto basti per risposta alla seconda istanza dell'acuto sig. Liceti. Salvin. Disc. 1. 341. Avendo (Solone) a dar leggi ad un popolo così acuto ed accorto, come l'ateniese, non poteva non fare… Niccol. Pros. Tosc. 1. 250. Quanto agevole cosa fu che gli Ebrei, poco acuti giudicatori, e già pieno aventi l'animo dell'eccellenza di sì grand'uomo, men sottilmente vedessero. E in signif. di Alacre, Diligente. Franc. Barber. Docum. Am. 236. (C) E fa guardia più aguta Da quel che spesso muta Signore o compagnoni. T. Acuto, uom di mente pronta e a' proprii vantaggi e ad altrui. 16. Quindi riferiscesi a tutto ciò che riguarda l'ingegno e ne procede. T. Detto, Motto, Argumento acuto. Petr. Rim. 2. 217. (C) Porfirio, che d'acuti sillogismi Empiè la dïalettica faretra. Guicc. Stor. 1. 364. Per la qual risposta, benchè acuta e piena d'artificio…, conobbe Lodovico non potere avere speranza certa. Baldin. Vit. Bern. 18. Nè io voglio lasciare di portare in questo luogo un'acuta risposta che diede il Bernino a personaggio di alta condizione. Segner. Crist. instr. 1. 437. Riferiva di se medesimo (S. Francesco di Sales) averlo l'inferno su quell'ora tentato di fede con sofismi sì acuti… che… 17. Dicesi ancora dell'animo e de' suoi affetti. Dant. Purg. 24. (C) Ma per fare esser ben lor voglia acuta. [Val.] Boson. Com. Dant. 409. E perchè i lor voler sien bene acuti, E liberi di far ciò che lor piace Vol ch'om per libertà vita rifiuti. = Cas. Lett.3. 153. Vedi ora quanto danno e quanto impedimento ti dà quel troppo acuto volere, che ti fece affaticar quel povero gobbo. T. Acuto desiderio. Virg. Curis acuens mortalia corda. † T. Della pers. che sente il desiderio; e par che diventi quasi partic. del verbo Acuere. = Dant. Inf. 26. (C) Li miei compagni fec'io sì acuti, Con questa orazion piccola, al cammino, Che appena poscia gli avrei ritenuti (Io, Ulisse, col mio dire gli eccitai a viaggiare agli antipodi). T. Virg. Hanc Juno his acuit dictis. = But. Com. ivi. Fec'io sì acuti, cioè sì volonterosi. Cic. Ufic. volg. 96. L'ozio e la solitudine, due cose facevano colui acuto, le quali a tutti gli altri sogliono dare pigrizia con dolore. T. D. 2. 18. Fervore acuto (di Desiderio del bene contrapposto di Negligenza e di Tiepidezza). [Cors.] D. 2. 18. O gente (anime purganti), in cui fervore acuto adesso Ricompie forse negligenzia, o indugio, Da voi per tepidezza, in ben far, messo. 18. Acuto, posto a modo di Avv. per Acutamente. T. Come Veder chiaro, e sim., si potrà Vedere acuto. Hor. Tam cernis acutum Quam aut aquila aut serpens. Salvin. Esiod. volg. 234. (C) E di costor poscia i cavalli, Incontra gli uni agli altri fatti, acuto Nitriro. T. Suonare, Cantare acuto (come alto, forte). Hor. Resonarent triste et acutum. T. Accentare acuto, Segnare le lettere con accento acuto. Così Pronunziare. 19. (Archi.) [Manfr.] Aggiunto di Arco o di Vôlta. Dicesi Arco in sesto od a sesto acuto quello (detto anche molto impropriamente gotico), che è formato da due archi scemi, i quali intersecandosi fanno un angolo curvilineo nella sommità. [Val.] Usato sost. Sporgere nell'acuto, cioè In forma d'angolo acuto. Segner. Firenz. 1. 134. Essere là un rivellino che sporgeva assai nell'acuto. |
Acuto - [T.] Avv. V. ACUTO, Agg. |
Navigazione |
Parole in ordine alfabetico: acutizzerò, acutizzi, acutizziamo, acutizziate, acutizzino, acutizzò, acutizzo « acuto » ad, ada, adacquare, adagerà, adagerai, adageranno, adagerebbe |
Parole di cinque lettere: acuta, acute, acuti « acuto » adagi, adamo, addii |
Lista Aggettivi: acuminato, acustico « acuto » adamantino, adamitico |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): tributo, contributo, attributo, gambuto, imbuto, barbuto, scorbuto « acuto (otuca) » subacuto, archiacuto, iperacuto, sopracuto, beccuto, naticuto, incuto |
Indice parole che: iniziano con A, con AC, parole che iniziano con ACU, finiscono con O |
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