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Informazioni utili online sulla parola italiana «tubercolo», il significato, curiosità, frasi di esempio, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Tubercolo

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Informazioni di base

La parola tubercolo è formata da nove lettere, quattro vocali e cinque consonanti.

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con tubercolo per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Sul dorso della mano si era formato un tubercolo, ora ero in attesa di un esame clinico.
  • Questa prominenza interna deve essere un piccolo tubercolo.
Non ancora verificati:
  • Dovette ricoverarsi in ospedale per un tubercolo al polmone.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per tubercolo
Cambi
Cambiando una lettera sola si può ottenere: tubercoli.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: tubero, tubo, turco, turo, telo, urlo, berlo, belo, bolo, eolo.
Parole con "tubercolo"
Iniziano con "tubercolo": tubercolosa, tubercolose, tubercolosi, tubercoloso, tubercolotica, tubercolotiche, tubercolotici, tubercolotico.
Parole contenute in "tubercolo"
col, colo, tube.
Incastri
Si può ottenere da tubero e col (TUBERcolO).
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "tubercolo" si può ottenere dalle seguenti coppie: tuberosi/isocolo.
Lucchetti Alterni
Usando "tubercolo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ateo = tubercolate.
Intarsi e sciarade alterne
"tubercolo" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: turco/belo.
Quiz - indovina la soluzione
Definizioni da Cruciverba: Malati di tubercolosi, Un tubero dolce, Tipo di tube basse, Tubazioni... per sangue blu, Lo sono le tuberose, ma non le camelie.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Enfiagione, Enfiamento, Enfiato, Enfiatura, Gonfiezza, Cocciuola, Fignolo, Tubercolo, Gavocciolo, Cicciottolo, Natta, Gavina, Gonga, Nocciolo, Tumore, Postema, Furuncolo, Bubbone, Carbone, Carbonchio - Gonfiezza è il più generale di tutti, ed infatti la gonfiezza d'una parte del corpo indica subito il suo stato patologico o morboso.

«Enfiamento è l'atto dell'enfiare; enfiagione, lo stato; enfiagione ed enfiatura sono il crescimento visibile della parte; enfiato è quella forma che piglia la morbosa enfiagione. Un enfiamento può essere passeggiero; l'enfiagione è più durevole. Nell'enfiato v'ha un punto che sovrasta più o meno agli altri circostanti: enfiatura può essere di tutta una parte del corpo. Ma perché enfiato, in plurale, non suona assai bene, vi si sostituisce enfiatura, per l'affinità grandissima de' due vocaboli. Enfiagione però, nell'uso ordinario, ricorre più frequente assai d'enfiatura, e si scambia con questo. Cocciuola è picciolissima enfiatura cagionata per lo più da morsicature di zanzare, o simili. Anche lo stropicciamento di corpo ruvido e pungente produce cocciuole; anche il ribollimento del sangue. Il gavocciolo viene sul collo ed altrove; il fignolo nel viso, al sedere, nelle parti carnose. Gavoccioli si chiamavano nel trecento i tumori della peste bubbonica. Ora non pare ch'abbian più questo senso. Il tubercolo può essere più piccolo ancora d'un fignolo, come indica la sua forma grammaticale, che è di diminutivo. È più morboso del fignolo, perché interno; mentre il fignolo sfoga sempre al di fuori; i tubercoli, d'ordinario, sono quelli del polmone». Tommaseo.

Il fignolo è anche da qualcheduno detto furuncolo, forse perché dalla sua punta, che viene a suppurazione, si forma un piccolo foro, assai profondo talvolta, da cui esce la marcia e il sangue che racchiudeva, i quali cagionano, oltre dolori assai acuti, ben sovente perfino la febbre. Il gavocciolo, detto anche bubbone, oltre che sul collo, viene all'inguine, sotto le ascelle, e in ogni parte fornita di glandule; anzi non è, secondo i pratici, che il gonfiamento e infiammazione di una di esse: essendo più interno, è rado che venga a suppurazione in un punto; giunto a maturità, abbisogna per lo più dell'opera del chirurgo, che per mezzo di una sua incisione lo vuoti dalla materia viziata che conteneva. Bubboni però diconsi propriamente quei della peste: vi ha infatto la peste bubbonica.

«Cicciottolo è escrescenza di carne: può essere morbosa; può essere semplicemente deforme; e in questa sua doppia natura differisce dagli altri. Natta è una gonfiezza solida e permanente e non piccola, in bocca, sul viso, sul collo, e in altre parti del corpo. Le gavine sono le glandule enfiate della gola; e le gonghe, le cicatrici delle gavine quando vengono a suppurare, cioè le rappiccicature e le striscie che fanno nel collo le dette gavine; e gongosi si chiamano chi ne patisce. Quindi è che il gonga è anco un soprannome dato a chi porta sul collo tali deformità. Nocciolo si dice ogni piccolo tumore che abbia forma di nocella o di noce, e non tiri alla suppurazione. Il tumore è sempre morboso, ed è più grave del fignolo e dell'enfiato; piglia inoltre più spazio e tira a suppurare. Se si corrompe e diventa maligno, è postema. Ma postema dicesi più spesso ogni congestione di materie, quand'anche non abbia forma apparente e circoscritta: come: postema di catarro e simili». Tommaseo.

Carbone e Carbonchio. È un tumore contagioso detto dai medici pustola maligna o antrace. Questa malattia più specialmente e spontaneamente si manifesta negli animali domestici che non nell'uomo; ma per contatto a questo. S'appicca facilmente ed è il più delle volte letale. Carbone in questo senso direi più la malattia in complesso, carbonchi i gavoccioli o bubboni o pustole che dalla pelle per essa emergono. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Tubercolo - S. m. (Anat. e Med.) [Pacch.] Nome generale che comprende ogni piccolo tumore del corpo, o che formasi in esso. Tuberculum, in Cels. e Plin. Tuber, eris, in Plin. [Cont.] Matt. Disc. Diosc. III. 488. Mollifica il vischio, risolve, e cava: matura le posteme che vengono dopo le orecchie, i tubercoli, e tutte l'altre posteme. = Red. Cons. 1. 7. (M.) All'intorno dei suddetti tubercoli son cascati i peli, e di più dai medesimi tubercoli geme un certo fluido,… E Oss. an. 21. Di quelle glandulette, o tubercoli, ve n'erano ancora di più grossetti.

[G.M.] Più sovente chiamansi Tubercoli certi piccoli ascessi che si formano nei polmoni.

3. (Bot.) Nome dato a certe piccole prominenze carnose che si osservano sopra alcune parti delle piante, e principalmente sulle radici tuberose e quelle di alcune orchidi; altrimenti Tuberosità. (Mt.)
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: tubercoli, tubercolina, tubercoline, tubercolini, tubercolino, tubercolizzazione, tubercolizzazioni « tubercolo » tubercolosa, tubercolose, tubercolosi, tubercoloso, tubercolotica, tubercolotiche, tubercolotici
Parole di nove lettere: tuberacee, tuberanno, tubercoli « tubercolo » tuberebbe, tuberemmo, tubereste
Vocabolario inverso (per trovare le rime): foruncolo, rinfocolò, rinfocolo, binocolo, monocolo, isocolo, libercolo « tubercolo (olocrebut) » fercolo, opercolo, circolo, circolò, semicircolo, ricircolo, scolo
Indice parole che: iniziano con T, con TU, parole che iniziano con TUB, finiscono con O

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