La Storia di Elsa Morante (1974): Egli arrestò la sua marcia davanti a un ingrandimento fotografico, che campeggiava al posto d'onore sulla parete, incorniciato come un quadro d'autore di grande importanza. Ritraeva (a grandezza circa metà del naturale) un bulletto sui quindici-sedici anni, avvolto in un sontuoso cappotto di lana di cammello che lui portava come fosse una bandiera. Fra le dita della sua destra si riusciva a scorgere vagamente il bianco di una sigaretta; e il suo piede sinistro poggiava sul parafango di una spider fuoriserie (lasciata per caso là in sosta da qualche proprietario ignoto) col gesto padronale che usano, nelle grandi foreste, i cacciatori di tigri.
Una vita nuova di Fabio Volo (2021): Di lui ho sempre saputo che si prendeva più cura della spider che di me e Nicola. Ricordo che una sera dei ragazzi chiacchieravano per strada e uno di loro si era appoggiato al cofano. Dalla finestra mio padre gli aveva urlato che non era una poltrona. Avevo appena sei anni, era la prima volta che gli sentivo alzare la voce, ed era stato per la spider. Se la sarebbe portata in casa, se avesse potuto.
Una grande storia d’amore di Susanna Tamaro (2020): Era luglio e per l'occasione si era fatto prestare da un amico una spider rossa. L'occasione era quella di portarmi a vedere il suo studio a Gorizia, conoscere le persone con cui lavorava e gli amici importanti che aveva in città. |