Forma verbale |
Regola è una forma del verbo regolare (terza persona singolare dell'indicativo presente; seconda persona singolare dell'imperativo presente). Vedi anche: Coniugazione di regolare. |
Parole Collegate |
»» Aggettivi per descrivere regola (fissa, buona, ferrea, matematica, grammaticale, ...) |
Nomi Alterati e Derivati |
Diminutivi: regoletta, regolina. Vezzeggiativi: regoluccia. Dispregiativi: regolaccia. |
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone) |
norma (15%), matematica (7%), legge (6%), arte (6%), aurea (4%), prima (4%), infranta (4%), amico (3%), ferrea (3%), infrangere (3%), ordine (3%), comportamento (2%), fissa (2%), generale (2%), rispettare (2%), base (2%), benedettina (2%), gioco (2%). Vedi anche: Parole associate a regola. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Treccani | Wikipedia |
Informazioni di base |
La parola regola è formata da sei lettere, tre vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: rè-go-la. È un trisillabo sdrucciolo (accento sulla terzultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
I promessi sposi di Alessandro Manzoni (1840): Chi con ciottoli picchiava su' chiodi della serratura, per isconficcarla; altri, con pali e scarpelli e martelli, cercavano di lavorar più in regola: altri poi, con pietre, con coltelli spuntati, con chiodi, con bastoni, con l'unghie, non avendo altro, scalcinavano e sgretolavano il muro, e s'ingegnavano di levare i mattoni, e fare una breccia. Il nome della rosa di Umberto Eco (1980): All'ordine benedettino non spiaceva che il governo dei semplici fosse affidato ai chierici secolari, purché lo stabilire la regola definitiva di questo rapporto competesse ai monaci, in diretto contatto con la sorgente di ogni potere terrestre, l'impero, così come lo erano con la sorgente di ogni potere celeste. Ecco perché, credo, molti abati benedettini, per restituire dignità all'impero contro il governo delle città (vescovi e mercanti uniti) accettarono anche di proteggere i francescani spirituali, di cui non condividevano le idee, ma la cui presenza faceva loro comodo, in quanto offriva all'impero buoni sillogismi contro lo strapotere del papa. Una volontaria di Ada Negri (1917): — Bisognerà tener ben ordinate, ben precise le “posizioni„, signorina Ilde. — Non dubiti. Ecco, in perfetta regola, anche quella di Benedetta Crimi, l'ultima venuta. Vuol dare un'occhiata, donna Marcella?... - La signora si alzò, lunga e sottile — un'ombra — e venne, col suo passo leggero, quasi immateriale, che non toccava terra, fino allo scrittoio dietro il quale scompariva la personcina un po' contraffatta della segretaria. Esaminò, attentissima, i duri fogli da protocollo riempiti, fra i due margini, d'una scrittura diritta, burocratica, implacabilmente regolare. Poi, si mise a riflettere. |
Proverbi |
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Canzoni |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per regola |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: regala, regole, regoli, regolo, tegola. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: segoli, segolo, tegole. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: fregola, regolai. |
Parole con "regola" |
Iniziano con "regola": regolai, regolano, regolare, regolari, regolata, regolate, regolati, regolato, regolava, regolavi, regolavo, regolammo, regolando, regolante, regolanti, regolarla, regolarle, regolarli, regolarlo, regolarmi, regolarsi, regolarti, regolarvi, regolasse, regolassi, regolaste, regolasti, regolabile, regolabili, regolarità, ... |
Finiscono con "regola": fregola. |
Contengono "regola": sregolata, sregolate, sregolati, sregolato, irregolare, irregolari, irregolarità, sregolatezza, sregolatezze, teleregolare, teleregolata, teleregolate, teleregolati, teleregolato, bioregolatore, bioregolatori, deregolamenta, deregolamenti, deregolamento, deregolamentò, teleregolante, teleregolanti, termoregolare, termoregolata, termoregolate, termoregolati, termoregolato, deregolamentai, fitoregolatore, fitoregolatori, ... |
»» Vedi parole che contengono regola per la lista completa |
Parole contenute in "regola" |
ego, gol, ola, gola. Contenute all'inverso: log. |
Incastri |
Si può ottenere da rea e gol (REgolA). |
Inserito nella parola sta dà SregolaTA; in sto dà SregolaTO; in irrita dà IRregolaRITA (irregolarità); in dementi dà DEregolaMENTI. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "regola" si può ottenere dalle seguenti coppie: resa/sagola, reste/stegola, rete/tegola. |
Usando "regola" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: bare * = bagola; bure * = bugola; mure * = mugola; spire * = spigola; * aera = regolerà; * aero = regolerò; * aerai = regolerai; * aerei = regolerei; * aiate = regoliate; squarciare * = squarciagola. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "regola" si può ottenere dalle seguenti coppie: rena/angola, regia/aiola. |
Usando "regola" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * aloni = regni; * allarmi = regolarmi; * alletta = regoletta; * alletti = regoletti; * alletto = regoletto. |
Lucchetti Alterni |
Usando "regola" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: bagola * = bare; bugola * = bure; mugola * = mure; * sagola = resa; spigola * = spire; * anoa = regolano; * area = regolare; * aria = regolari; * atea = regolate; * inia = regolini; squarciagola * = squarciare. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "regola" (*) con un'altra parola si può ottenere: * eri = regolerai. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario grammaticale della lingua italiana del 1869 |
Regola - Principio a cui è mestieri conformarsi - prescrizione che bisogna seguire nella scelta delle forme o nella disposizione de' vocaboli.
Le regole debbono essere vere ed esposte in uno stile semplice, che non lasci ambiguità di sorta; senza di che la grammatica elementare sarebbe di poco o nessuno vantaggio a' discenti. Ma la prima di tutte le regole, per bene scrivere, si è quella d'essere perfettamente istruiti nella propria lingua, affin di evitare qualunque errore contro l'ortografia e le leggi grammaticali. Che vale che una scritta ridondi di belle frasi, se d'altra parte si trovi insozzata di solecismi? - Studiino pertando i giovani sulle opere de' nostri classici, ed apparino in quelle, applicando le note regole, la purezza, la proprietà, l'eleganza e tutte le bellezze del dire. [immagine] |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Regola, Regolamento, Regolazione - La Regola indica le cose che si debbono fare. - Il Regolamento, il modo come debbono esser fatte. -[Regolazione è propriamente L'atto e l'effetto del regolare; come Regolazione del Tevere - delle imposte e simili, e può tener le veci della brutta Regolarizzazione, quando, a seconda dei casi, non sia più opportuno sostituirle Regolatezza, Regolarità, Regola o Regolamento. G. F.] [immagine] |
Disciplina, Regola, Regolamento, Ordine - la Disciplina, nei pubblici istituti, è l'osservanza esatta di ogni parte del regolamento, massimamente per ciò che riguarda la morale: negli eserciti la disciplina è il tutto e, mancando quella, l'esercito si disfà. - Regole sono tutte le consuetudini e i modi pratici da mettere ad effetto il Regolamento, che è la legge scritta, secondo la quale si governa l'istituto. - Ordine è quando ciascuno fa quel che dee, nè turba l'opera o l'ufficio degli altri; e allora tutto procede senza turbamenti o romori. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Massima, Regola, Principio - Massima, prima d'ogni cosa, è regola di morale: principio è massima fondamentale e cardinale; i principii servon di regola: i principii d'una scienza la contengono in germe, in succinto. Intendersi in massima, vale sull'insieme e sui punti più importanti della quistione. La regola segna i limiti del come dirigere e moderare le azioni: perciò forse i fondatori di ordini religiosi intitolarono regola il loro codice speciale, dietro cui intendevano avessero a reggersi le loro case, monasteri o conventi. Quanti vanno sfoggiando massime d'austera morale o per abitudine o per ipocrisia, che non hanno nella loro condotta principio alcuno nè regola! La massima contiene una cosa sola; il principio può essere fecondo di molte conseguenze; la regola coordina, dispone, corregge ogni cosa secondo il buon senso e la ragione. La scienza ha, come dicemmo, de' principii; l'arte delle regole; il buon senso, il comune senso, delle massime più elastiche e pieghevoli. I romantici, dicono certuni, hanno per massima di mettere in non cale ogni regola. [immagine] |
Regola, Norma, Regolamento, Ordine; Ordinato, Regolato, Regolare, Moderato - Le regole sono o devono essere fisse; le norme, d'ordinario più approssimative; il regolamento è il complesso delle regole: e le dà non solo, ma le commenta e le spiega; l'ordine o è l'autorità che impone le regole e le norme, o è la disposizione ragionata o capricciosa in cui sono tracciate: i due significati della parola ordine sono uno dell'altro correttivi, imperocchè non vi è ordine senza regola o disposizione logica possibile: e l'impero sregolato, disordinato è di per sè impotente, anarchico, sterile. La cosa ordinata, nel secondo senso, ha da essere regolata altresì, perchè le regole non segneranno mai disordine sistematico; o l'ordine sarà dispotico e allora è esagerazione del primo senso. Quando le cose regolate ordinatamente procedono, hanno un moto regolare per lo più, o se è alternato, periodico, è anche regolare nelle intermittenze. Moderato è ciò che non eccede, che segue una certa temperanza, che sta nelle regole, ne' segni; e benchè paia vocabolo di significato più umile, in fatto non è, perchè il moderatore se non ordina o comanda, che è gloria di un momento, si fa ordinatore, regolatore, dispositore delle cose ordinate, che è cosa e merito più lungo e importante; ma fu detto in un altr'ordine di cose che gli umili saranno esaltati, e che gli ultimi diverranno primi. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Regola - e † REGULA. S. f. Aff. al lat. aur. Regula, Norma, Modo, Ordine, e Dimostramento della via d'operare. Lab. 89. (C) Ammaestramento e regola di quelle cose fare, che per quella poteva comprendere che le piacessono. Fr. Giord. Pred. D. Mai da te non si parta Cristo; sempremai il porta nella mente; questa sia tua regola, di portarlo teco in ogni tuo stato. Dant. Inf. 6. I' sono al terzo cerchio della piova, Eterna, maladetta, fredda e greve; Regola e qualità mai non l'è nuova (non muta mai modo). Vit. SS. Pad. 2. 278. Lo nemico… per tante tentazioni non gli avea potuto fare mutare la regola e 'l modo della sua astinenza. Guicc. Stor. 16. 784. (M.) Sono imprese che hanno bisogno di un principe sì grande, che dia la regola agli altri. Red. Cons. 1. 11 (Man.) Maggiore (frutto) si ricaverà dalla buona regola del bere e del mangiare. E Lett. 1. 459. Se V. S. me lo farà sapere con sue lettere, io gli manderò la regola della vita che deve tenere, tanto nel bere quanto nel mangiare. Franc. Barb. 46. 11. (M.) Regula breve dire Conviene. E 83. 1. D'ogni altra cosa siati Regula simil. E 102. 15. Ch'el non è mica di virtù lo meno Darsi regula alcuna. But. Purg. 22. 1. Questo relativo quale, dà ad intendere tale, per la regula di grammatica, cioè che lo relativo… dà ad intendere lo suo antecedente. [G.M.] Segner. Quaresim. 16. 3. Regola… universalissima.
2. Regola, dicesi anche gli Statuti, che i Religiosi di un ordine sono tenuti di osservare. Dant. Par. 22. (C) E la regola mia (dice S. Bened.) Rimasa è giù per danno delle carte. Ces. Fior. Stor. 2. 130. (M.) Francesco fu ai piedi del Papa, ed umilmente gli stese la regola sua, della quale domandava la confermazione. Fir. nov. 10. 254. (Man.) Non vi doverete gran fatto maravigliare, se tra i frati abitano spesso di quelli che non sieno così perfetti come comandano le regole loro. [Laz.] Coll. SS. PP. 20. 1. Con ciò sia cosa che a uno frate, entrante nella regola del monastero, dinanzi tutti e' frati in capitolo esponesse molti malagevoli comandamenti… [G.M.] Segner. Crist. Instr. 3. 24. 18. Quella sublime regola (dei Cappuccini). [Cont.] Di Cavalieri religiosi. Stat. Cav. S. Stef. 18. Ordiniamo che la regola di questa milizia sia sotto l'ordine di Santo Benedetto, e che tutti li cavalieri ricevuti alla professione, debbano osservare carità, castità, ed obbedienzia. 3. La Prescrizione, il Comando di osservar ciò che è ordinato dalla regola. Segner. Sent. Oraz. 4. (M.) Oltre l'ora che per regola del nostro istituto si passa orando nella mattina, si concedeva all'orazione il rimanente del giorno. 4. Tutti i Frati d'un medesimo Crdine. M. V. 11. 91. (C) Accompagnato da tutte le processioni delle Chiese e Regole di Parigi. Cas. Rim. burl. Fornace Da cuocersi una regola da frati. 5. † Per Convento, o Monastero stesso. Stor. Pist. 176. (C) Ciò che avevano in casa sgomberarono, e mandaronlo nelle ville, alle loro fortezze e alle regole de' frati. G. V. 11. 93. 4. Dieci regole di frati con più di settecento frati. 6. Prescrizione più in gen. Vit. SS. Pad. 2. 222. (M.) Conosco, che quelli che fedelmente ti cercano, e osservano la regola della tua santa Chiesa, non fiano privati de' tuoi beni. Segner. Mann. Agost. 12. 2. Se veruno l'ha mai adempito come conviensi, si è la famosa santa Chiara, con l'ampio stuolo di quelle sue religiosissime figlie, le quali oggi osservano la sua regola. 7. Parlandosi di scienze e d'arti. si dice dei Precetti, che servono ad insegnarle, dei Principii e dei Metodi, che ne facilitano la conoscenza, e ne rendono più sicura la pratica. [Cont.] G. G. N. sci. XIII. 227. In altre è… impossibile lo schivar l'impedimento del mezzo, sicchè non levi l'equabilità del moto trasversale, e la regola dell'accelerazione nei gravi cadenti. Leo. da Vinci, Moto acque, V. 18. Prova a fare uscire l'acqua da diverse qualità di spiracoli,… e farla battere in diverse opposizioni, che così avrai infinite esperienze da notare e farne regola. Cell. Scul. 8. Feci lavorare (il modello) la maggior parte a manovali… ma quella virtuosa regola, usata con pazienzia e diligenzia, se ben loro ignoranti dell'arte, quella gli guida di sorte che le mani di un Michelagnolo non ne fariano più. Gal. B. Arch. Vitr. III. 2. Questa dunque è la regola per li respettivi intercolunnii: perchè, siccome crescono le distanze fra le colonne, così debbono a proporzione crescere le grossezze delle colonne. = Fr. Giord. Pred. R. (M.) Essere un uomo osservante le regole militari. Sen. Ben. Varch. 3. 14. Hanno tra loro differenze infinite, perchè non poterono cadere sotto alcuna regola. Sagg. nat. esp. 7. La regola poi di fabbricargli in modo, che osservino tal corrispondenza, non s'acquista altrimenti che con la pratica. Bemb. Pros. 3. 179. (M.) Il Petrarca, che osservantissimo fu di tutte non solamente le regole, ma ancora le leggiadríe della lingua, disse… Ces. Bell. Dant. 3. 405. Le regole della grammatica le danno gli autori. 8. [Cont.] Regole della somma, della sottrazione, della moltiplicazione, della divisione, diconsi Le prime quattro operazioni dell'aritmetica. Lana, Prodr. inv. 133. Se è minore (il numero quadrato), si opererà con la prima regola della somma; se è maggiore, si opererà con la seconda della sottrazione:… schifando con ciò tutte le operazioni laboriose, e difficili delle divisioni, e multiplicazioni. Bott. Dial. Dis. 3. 133. (Man.) Non serve per essere un buon computista, il sapere le quattro regole dell'aritmetica. 9. Regola aurea, comunemente Regola del tre, dicesi Quella che serve per trovare il quarto numero proporzionale. Gal. Sist. 220. (C) Però per la regola aurea si moltiplicherà il numero C pel quadrato del numero B. E 291. Noi cerchiamo di sapere quante delle medesime parti sia B C; però diremo per la regola aurea: Se quando R D è 58,… E Lett. 3. 70. Tutti i conti de' mercanti son fondati sulla regola delle tre cose proporzionali. E appresso: Tutti i ragguagli si trovano pure colla medesima regola del tre. [Cont.] Bart. C. Aritm. Or. Fineo, 71. v. Di qui è nata quella dorata e non mai a bastanza lodata regola delle quattro proporzionali, chiamata dal vulgo la regola del tre: la quale di quanta comodità ella sia lo lasceremo giudicare a coloro che sono soliti di maneggiare gli abbachi del vulgo, o i calcoli matematici. [Cont.] † Dicevasi Regola delle tre cose, e Regola delle proporzionali. Bart. C. Mist. dist. I. 15. Talchè per la regola delle tre cose verremo in cognizione del quarto termine in questo modo: se 7 mi dà 23 e mezzo, che mi darà 12 intero lato della scala? Barbaro, Arch. Vitr. 353. Regolato (Archimede), per la regola delle proporzionali, cognobbe non solamente la corona essere stata falsificata, ma anche di quanto era ingannato Jerone. 10. Per Misura, fig. Guicc. Stor. 3. 128. (M.) Con le quali regole misurando il futuro… si prometteva d'avere a indirizzare sempre ad arbitrio suo le cose d'Italia. [Cont.] Regole geometriche. Lana, Prodr. inv. 56. Regole infallibili che dà Archimede per misurare una sfera. 11. † (Mus.) [Ross.] Regola armonica. Nome che dà Boezio al canone armonico; la quale così detta regola pare non consistesse in altro, se non che in una semplice listella di legno, la quale ha da un capo all'altro tirata una linea divisa nelle sue aliquote, e si pone sotto le corde del monocordo. Zarl. 2. 3. Def. 1. 134. Regola armonica è istrumento nel quale col mezzo d'un altro detto emisferio in una corda, o più tiratole sopra, si va investigando le ragioni delle consonanze, e delle parti loro. E ivi: 4. Prop. 1. 196. Ho voluto far portare quest'istrumento, il qual è la nostra Regola armonica. [Ross.] Regola dell'ottava. Formola armonica, la quale determina l'Accordo più usuale praticato sopra ciascun grado della scala diatonica di ambi i modi, quando il partimento sale o scende per gradi congiunti. 12. Regola, si trova anche per Filo con che si possa tirare una linea diritta. Non com. Pallad. Genn. 10. (M.) Fannosi adunque i solchi quanto è a piacimento larghi tre piei, o due e mezzo, sicchè due cavatori, giunti l'uno all'altro lato facciano il solco, disegnato prima con una regola lo spazio (il lat. ha: linea designetur). E Febbr. 9. Torrai una linea, cioè regola, e gli spazii che ti piace di scavare misura con essa stendendola per l'ordine, e per la fossa. [Cont.] Lista di legno o metallo, che guida la matita nel tirar linee. Ora Regolo, e più com. Riga. Scam. V. Arch. univ. II. 143. 34. Con una lista o regola, lunga almeno quanto tutto il fusto delle colonne, e di onesta larghezza, non molto grossa, anzi diminuita a poco a poco fino di sopra come il fusto toscano, o ionico, o corinto, acciò sia più trattabile e flessibile, e posta in taglio… si vadi accostando a' stiletti, affermandola con altri tanti stiletti di rincontro a' primi, e nel resto sia lasciata tutto oltre libera. Barbaro, Arch. Vitr. 13. La grandezza s'ha per le squadre, e per le regole che in piedi e once distinte sono. 13. Per Dieta, Modo regolato di vivere. [Tor.] Red. L. Mor. 124. Continui però la sua regola di vita, ma con moderazione, perchè non è bene, che si metta a una strettissima suggezione, e troppo… = E L. 1. 25. (C) Questa regola di vita è necessaria necessarissima, e senza di questa gl'infermi rade volte ricuperano la sanità. 14. Di buona regola, posto avverb., vale Di buona ragione. Segner. Mann. Lugl. 29. 3. (M.) Di buona regola toccherebbe a noi pagar Dio, affinchè degnisi di lasciarsi amare da noi, non a Dio di pagar noi, affinchè ci contentiamo di amarlo. 15. Fuor di regola. Contra le regole prescritte, stabilite. Bocc. Pist. Fr. Pr. S. Apost. 59. (Gh.) Aveva io fatta alcun'altra cosa fuor di regola? 16. [Camp.] † Regola. Nella Mascalcia chiamasi così un Osso della spalla. Din. Din. Mascal. I. 6. Nelle spalle dinanzi (il cavallo) ha due ossa che si chiamano Regole. [T.] Senso prat. Quanto alla norma del moralm. e socialm. operare. [Pol.] Passav. 225. La volontà di Dio è la regola secondo la quale si dee vivere. T. Regola di diritto, principio secondo il quale conoscere, interpretare, conciliare, applicare le leggi. † † T. Regola di condotta, in questa forma è locuz. esot.; ma diventa it. dicendo Regola delle azioni, Delle operazini, Dei giudizii, Del fare, Del giudicare. – Regola di moralità, Regola di coscienza. T. Regola di prudenza, Regola del viver sociale, di vita civile, Regola politica, economica, o sim. II. T. Mi servirà bene di regola; Questo che voi mi dite, Questo che io sperimento, Questo ch'io vengo a risapere. – Ve lo dico acciocchè vi serva di regola. – Talvolta in tono di rimprovero o di minaccia. Anco ell. Vi serva di regola. – O, ancora più breve, Per vostra regola; e alla fine e nel mezzo e nel principio del discorso, State a sentire, e tenetelo in mente. T. Domandando qualcosa in forma cortese, e anche iron. Lo domando per mia regola. – Per mia regola, si potrebb'egli sapere?… III. T. Dell'abito di regolare i proprii atti e regolar se medesimo, che più chiaramente dicesi Regolatezza; ma Regola è più spedito, e ha usi più varii. [Pol.] Imit. Cris. 3. 6. 4. L'amore alcuna volta non ha regola nè modo. [Fr.] Dove non c'è regola, non c'è frati. T. Fam. che scherza sulla regola degli ordini relig.; e vuol dire, che senza ordine non può vivere alcuna società. IV. In opere d'arte. T. Bart. Ordinare con regola di disegno. Vas. Vit. 7. 3. Aggiungendo alle cose de' primi regola, ordine, misura, disegno e maniera. V. Quanto al vitto e alla dieta. T. Red. Lett. A questa buona regola del vivere s'attenga. D'atti esterni. T. Non è regola correre così (non conviene). VI. Nel senso di Regolatezza abit., modi com. T. Non ha regola in nulla. Ass. Non ha regola, nel mangiare, nel divertirsi, nello studiare. VII. [Pol.] Per Ordine di religione, e Forma di vivere secondo quello. Passav. 132. T. Regola dell'ordine. [Cors.] Dial. S. Greg. 2. 14. Era usanza de' monasterii, che quando gli monaci andavano fuori,… che non mangiassero e non bevessero fuori del monastero; e, osservando questo diligentemente secondo l'uso della loro regola, avvenne… T. Regole d'un collegio convitto, segnatam. d'un seminario. Leggere in refettorio una volta al mese le regole. † Casa di Religiosi. [Cors.] Segret. Fior. Capit. Comp. Confinata in una regola di frati. VIII. Senso intell., corrisponde a Criterio, ma è parola più schietta, e più chiara a tutti. T. L'autorità del genere umano non è, di per se sola, regola di verità; ma è argomento di credibilità, quando recasi a un'autorità più alta e più sicuramente conoscibile, e fornita di più salda sanzione. IX. T. Regole cha son norma ad arte e a mestiere e a scienza, in quanto il mestiere s'attiene a principii d'arte, e in quanto la scienza concerne la pratica. Ogni mestiere, dunque, ogni esercizio ha le sue regole dedotte dall'esperienza, e dal fine al quale esso esercizio è diretto. Ma non debbono le regole impastoiare la libertà della mente e dell'azione. – Noiosa specificazione delle regole. – I pedanti ammontano regole sopra regole. X. In questo senso usi spec. T. Regole di grammatica. [Cors.] Fir. Trin. 2. 4. Par un Donatello, tanti cujussi sputa, oh tu se' più dotto che le regole. T. Regole di prosodia. T. Regole rettoriche. La sognata Regola aristotelica delle tre unità teatrali. (Artim.) Regola del tre. T. Galil. Lett. Della regola del tre inversa. XI. Senso corp., che corrisponde a Ordine, a Regolarità sensibile all'occhio. T. Piante che crescono senza regola. – Disporre con regola le piantagioni. – Regola nella casa, Quanto al posto che tiene ciascuno arnese, da averlo alla mano e agevolmente adoprarlo. Ma Regola in casa, vale anche la Misura nello spendere, e nell'usare il richiesto alla vita quotidiana. XII. Taluni de' modi not. son com. a più sensi. Com. segnatam. i seg. [Fr.] Val più un esempio che cento regole. T. Stabilire una regola. – Dettar regole. T. Osservare, meglio che Seguire una regola. Attenervisi, può significare meno libertà che Tenerla. [Fr.] Ogni regola ha la sua eccezione. T. Preso segnatam. delle cose letter., ma s'applica a tutte; giacchè la scuola, dopo la sagrestia, entrava nella vita più che ora non entri. – Cotesto non fa regola, Non può servire d'esempio, di norma; Ê, di per sè, piùttosto eccezione. [L. B.] Cotesto non dà regola, Non mi dà regola a me, Non intendo conformarvi i giudizii miei e gli atti. T. È regola generale che…, non solo di cose letter. o scientif., ma di qualunque sia osservazione che per la sua generalità cada da potersi applicare a tutti i capi o a molti. – O più sempl. È regola che… Questa è la regola. – Questo io l'ho per regola; Questa osservanza, Questa considerazione è la norma ordinaria del mio operare e del giudicare. Nel seg., men com., è Sentenza che serve di norma, espressa in parole. [Pol.] Passav. 237. Ne' superbi par che falli quella regola generale, della quale dice il Savio: Ogni uomo s'accompagna col suo simile. XIII. Con partic. Più com. coll'In. T. Dice l'abito ne' modi: Tenere le cose in regola. – Tenersi in regola nell'operare. Dell'atto. T. Cominciare in regola, Finire. T. Mettere in regola le proprie faccende, le cose proprie; ma più com. Metter regole alle… – Mettersi in regola, nelle relaz. soc., Adempiere quel ch'è richiesto, acciocchè gli atti proprii abbiano li voluto valore. – In senso sim. Sono in regola. – Non aveva reità, ma non era in regola. Per ell. T. Avere le sue carte in regola. – Passaporto in regola, Nelle forme volute dall'autorità. T. Più sicure forse agl'It. le locuz. Nelle regole, In buona regola, In tutte le regole. Fam. iron. T. Chiacchierata nelle regole. – Assalto in regola. XIV. Altre partic. T. Secondo la regola, accenna a una norma determinata, Secondo le regole, dice in gen., Regolarmente, Bene; e fam. può essere iron. T. Il Con dice l'abito. Far le cose con regola. – Mangiare, Parlare. Coll'A nel seg. è aff. a Secondo, e intende di Regola relig. o soc. [Cors.] Burt. Vit. Caraf. 1. 8. In ogni numerosa ragunanza d'uomini che vivono a regola, pochi o molti vi ha degli sregolati. T. Ma il più com. è A regola d'arte, in senso gen., Secondo che l'arte insegna. – Fam. [Fr.] A regola di mondo io debbo morire prima di voi (perchè più attempato). T. Col Di posp., dice la disciplina che governa una serie d'atti. Regola di rettorica. – Regole di buona creanza. T. Col Di preposto, modo avverb. È di regola che…, o ass. È di regola, Così si suol fare, Così si deve. Ma quel che si suole, talvolta è il contr. di quel che si deve. |
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