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Sensazione di fresco |
Informazioni di base |
La parola povertà è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. È una parola bifronte senza capo né coda, la lettura all’inverso produce una parola di senso compiuto (trevo). Divisione in sillabe: po-ver-tà. È un trisillabo tronco (accento sull'ultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con povertà per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Quand’ero matto… di Luigi Pirandello (1902): E veramente! Se lo avessi lasciato fare secondo il suo affetto e la considerazione sua, mi sarei ridotto a vivere giorno e notte con lui. Non mi voleva lasciare un sol momento, e mi chiedeva per grazia ch'io fossi contento di accettare i suoi servizii doverosi. Povero Santi! Ma, con la povertà, i fumi della follia non m'erano per anche svaporati. Non volevo esser di peso a nessuno de' miei antichi beneficati, e con garbo compassionevole mi portavo a spasso i miei cenci e la mia miseria e intanto cercavo di procacciarmi un lavoro qual si fosse, anche manuale, che mi desse modo di soddisfare ai miei pochi bisogni. Un uomo finito di Giovanni Papini (1913): Io non voglio esser né contento, né tranquillo, né felice, né ricco. Tutte le sventure chiamo sopra il mio capo; invoco innumeri disgrazie sulla strada della mia vita. Che la malattia mi faccia sbattere i denti; che la povertà mi vuoti la casa; che l'amore mi tradisca; che gli amici mi lascino; che i vermi sbavino su di me; che la febbre e la pazzia si contendano la mia testa; che i nemici mi perseguitino e mi colpiscano; che gli unici cari mi muoiano accanto, ad un tratto, senza un gemito… Nelle nebbie del tempo di Lanfranco Fabriani (2005): In quel momento, e da almeno un decennio la città non se la passava bene: era evidente dal porto e dalle facce dei cittadini. Non si trattava di povertà visibile, ma i segni di una decadenza da un passato splendore erano palesi e costantemente sotto gli occhi degli abitanti. La via dell'Oriente, la famosa Via della Seta, si era chiusa con il crollo dell'impero mongolo, che aveva lasciato una serie di piccoli regni in lotta tra loro, i quali impedivano qualsiasi commercio. Soltanto qualche rivolo delle passate ricchezze continuava ad affluire da quel lato, e a prezzi proibitivi. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per povertà |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: povera. Altri scarti con resto non consecutivo: poeta, porta, pota, pera, vera. |
Parole con "povertà" |
Finiscono con "poverta": neopovertà. |
Parole contenute in "poverta" |
ove, erta, over, verta. Contenute all'inverso: evo, tre, atre, trevo. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "povertà" si può ottenere dalle seguenti coppie: podi/diverta, povere/eta. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "povertà" si può ottenere dalle seguenti coppie: poni/inverta, poverina/anita. |
Usando "povertà" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * atona = poverona; * atone = poverone; * atoni = poveroni. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "povertà" si può ottenere dalle seguenti coppie: poveri/tai, povero/tao. |
Usando "povertà" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * diverta = podi. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "povertà" (*) con un'altra parola si può ottenere: sla * = spolverata; * lizza = polverizzata. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Inopia, Povertà - Inopia è parola negativa, ed è privazione di ricchezza, il non esser ricco; e suol dirsi di persona civile, a cui manca ciò che sarebbe bisognevole alla sua condizione. - Povertà ha significato assoluto; ed è lo stato di colui a cui manca il bisognevole per campare. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Penuria, Carestia, Inopia, Scarsezza, Indigenza, Povertà - A carestia vien conseguente l'idea di cattivo raccolto; a penuria, quella di patimento, di pena in chi la soffre, per la insufficienza delle cose necessarie, specialmente del vitto; la scarsezza può esser tale da fare bensì stentare un poco, ma non proprio penare e soffrire: chi nuotò sempre nell'abbondanza vede una certa scarsezza relativa anco in ciò che può bastare e al di là del bisogno. All'indigenza va unita l'idea di bisogno momentaneo, casuale; a povertà, quella di bisogno continuo, assoluto. Inopia è opposto di ricchezza, di copia, di abbondanza. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Povertà - † POVERTADE e † POVERTATE. S. f. Scarsezza, Mancanza delle cose che bisognano. Paupertas, aur. lat. – Bocc. Introd. (C) Perciocchè il più, o da speranza, o da povertà ritenuto nelle lor case…, a migliaja per giorno infermavano. Dant. Purg. 20. Con povertà volesti anzi virtude, Che gran ricchezza posseder con vizio. Petr. Son. 16. part. III. Fondata in casta ed umil povertate, Contra tuoi fondatori alzi le corna. E Son. 40 part. I. Quella, per cui con Sorga ho cangiat'Arno, Con franca povertà serve ricchezze. Amm. ant. 38. 5. Povertà è una menatrice nella via che va a cielo. E 38. 5. 51. Che cosa è povertà? è odiato bene, e ben avventuranza sanza sollecitudine. Vit. SS. Pad. 2. 2. Figliuoli miei, perchè state turbati e pensosi per la povertà? [Laz.] Tac. Dav. ann. 3. 32. Il senato per lo contrario lo diceva benigno e non dappoco (M. Lepido): povertade che non macchia gentilezza, loda essere, non vergogna. E 4. 72. Druso pose loro un tributo piccolo, secondo loro povertà, di cuoia bovine per bisogno de' soldati. [Cont.] Cr. P. Agr. I. 220. Là ove la chiusura è molto necessaria, si deono porre piante di pruni: ma dove non è tanta necessità, ed havvi povertà di legname per cagion del fuoco, si possono acconciamente far piantamenti e massimamente delle piante de' prugnoli, degli olmi, de' cotogni e simiglianti. [Camp.] Sent. Filos. Cosa è povertà? Rimovimento di rangole, ritrovatore di sapere,…
Prov. Povertà fa viltà; e vale che La povertà fa l'uomo vile. (C) Povertà evangelica, dicesi la Rinunzia volontaria ai beni temporali, seguendo il consiglio dell'Evangelio. (Man.) 2. Andare a povertà, vale Impoverire. Nov. ant. 46. 3. (C) A voi non sarebbe onore, che vostro lignaggio andasse a povertade. 3. Cadere in povertà, vale Impoverire. Ces. nov. 233. (M.) Or che diresti di colui, che caduto da una vita agiata in povertà,… conservasse eziandío la prima gentilezza?… 4. Essere in povertà, vale Esser povero, Patire scarsità e mancanza delle cose che bisognano. Stor. Mos. 12. (Man.) Mio padre e mia madre sono in grande povertà. 5. Venire in povertà. Diventar povero, Impoverire. Sen. Pist. 19. (Man.) Ma e' mi avviene siccome a coloro, che vengono e tornano a povertà. 6. Pigliasi fig. collettivamente per Le persone povere. Segner. Conf. inst. cap. 10. (M.) E pure tanti ricchi che fanno? Dopo aver divorata con grosse rapine la povertà…, spendono in lussi… ciò che si dovrebbe a' poveri per mercede. [F.T-s.] Magal. Relaz. Chin. La povertà (nella China) mangia dell'asino, dei cani, dei gatti. Ces. Oraz. Ricov. 40. (Man.) Il quale aprendo utile asilo alla povertà vera che di tratto v'entrò, fece la gran cerna o separazione dalla falsa. [Tor.] Giacomin. Nob. Lett. 38. Il povero, desiderando la ricchezza, stima la povertà sommo male, e la ricchezza sommo bene. 7. [Fanf.] Ciò che può dare un povero. Morg. Magg. 14. 3. E da costor non volle esser pagato, Ma di sua povertà lor proffereva. E 21. 19. Poi fece Chiarion governatore Di tutto il regno; che si ricordorno Che di sua povertà fè loro onore. 8. [Camp.] Per Sterilità della terra, Carestía. Bib. I. 41. Cominciarono a venire i sette anni della povertà, cioè della fame, della quale Joseph avea predetto (inopiae). 9. [Camp.] Per Difetto di checchessia. D. Conv. III. 4. Chè a me conviene lasciare per povertà d'intelletto molto di quello ch'è vero di lei, e che quasi nella mia mente raggia. Povertà d'idee. (Man.) 10. Trasl. Serve talora a dinotare quasi ironicam. Quantità grande di checchessia, e per lo più di tempo. Magal. Lett. Strozz. 107. (M.) Il nostro Paolo dopo essersi ritenuto la povertà di tre o quattro mesi quella mia frottola,… me la rimandò con questa studiosissima critica. Sassett. Lett. 81. (Man.) Il nostro piloto… impaurito a questa volta innanzi che si mettesse a traversare la linea, si messe tanto sotto la costa di Guinea, che, calmandosi i venti, vi ci raggirammo la povertà di 46 giorni. [F.T-s.] Magal. Relaz. Chin. Durando questo amenissimo giuoco (iron.) la povertà di sei o sett'ore. [T.] Prov. di commendazione. T. Prov. Tosc. 253. Povertà non è vizio. E ivi: Povertà non guasta gentilezza. Sen. Pist. volg. 241. Dolore, povertà, vergogna, pregione… quand'elle avvengono al savio elle sono umane, di buon aere e dimestiche. Prov. Tosc. 252. La povertà è il più leggiero di tutti i mali. E ivi. La povertà è fedel servitore. E 253. Povertà, madre di sanità. Altro prov. Povertà lieta, è gran ricchezza. [Pol.] F. Belc. Vit. B. Colomb. 16. La povertà è fondamento sopra il quale si edifica l'abitazione di tutte le virtù, ed è nutrice dell'umiltà. II. Per contr. T. Prov. Tosc. 348. Chi cade in povertà, perde ogni amico (o, conoscendo l'amico vero, davvero lo acquista). E 253. Povertà, fa viltà; nel senso che D. Conv. dice che Che per povertà sua persona inviliò (nel cospetto del volgo). Il Monti (Poes. 2. 252.), vilissimamente: Povertà, che al misero Chiude le fonti d'ogni idea gentil. Oraz. La povertà, grande obbrobrio, comanda che si faccia e patisca ogni cosa. III. T. Può la Povertà essere relativa, lontanissima dall'Indigenza; può il ricco e il potente trovarsi in momentanea Indigenza. [Pol.] Albertan. 1. 6. Chi dà al povero, non sarà povero; ma chi ha in dispetto colui, sosterrà povertà. T. Machiav. Non temo la povertà. – Fra gli stenti della povertà. Doni, Novel. Caduto in estrema povertà. – Uscire della povertà. T. Povertà volontaria. – Voto di povertà. – Solenne professione di povertà. IV. Personif. da D. 3. 11. Sposa a Francesco d'Assisi. T. Lett. del 300. L'uomo che attende a' giullari, tosto sarà moglie, e 'l nome suo sarà Povertà, e 'l figliuolo di lei harà nome Schernito. V. Moltitudine di poveri: più rispettoso di Poveraglia. [T.] G. Gozz. Op. Numerosa povertà. – C'è tanta povertà da soccorrere. VI. Fig. Povertà de' ricolti. – Povertà del dono. Modo fam. di attenuare al possibile. T. Non gli offerse neanche la povertà d'un desinare. Più com. La miseria d'un… – Non c'era la povertà d'una seggiola (per accomodarcisi) T. Povertà dell'ingegno. Guid. G. Volg. Ms. Gran povertà di senno. – Povertà degli studii, Di sapere. Di stile. Galil. Dial. Music. 87. Non si potrebbono in molti luoghi (le fughe) per la povertà degli accordi, udire se non con pochissimo gusto. |
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Parole di sette lettere: potremo, potrete, poulain « povertà » pozione, pozioni, pozzini |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): conserta, disserta, verta, diverta, inverta, converta, riconverta « povertà (atrevop) » neopovertà, perverta, avverta, preavverta, riavverta, sovverta, irta |
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