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Informazioni utili online sulla parola italiana «petizione», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Petizione

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Informazioni di base

La parola petizione è formata da nove lettere, cinque vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: pe-ti-zió-ne. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con petizione per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Stanno firmando una petizione per trasformare i vecchi binari in piste ciclabili.
  • Ho firmato una petizione per far togliere un'antenna vicino a una scuola.
Non ancora verificati:
  • Facciamo una petizione al professore: vogliamo un compito in classe facile!
Citazioni da opere letterarie
Fontamara di Ignazio Silone (1945): «Ma non è questione di coraggio, ti dico» mi rispose con sgarbatezza. «Né di forza. L'Impresario si è forse servito della violenza contro di noi? Niente affatto. L'Impresario non ha impiegato contro di noi né il coraggio, né la forza, ma l'astuzia. E così si è preso il ruscello. Anzi nemmeno se l'è preso, i Fontamaresi gliel'hanno dato. Infatti, prima hanno firmato una petizione al Governo, poi hanno accettato il trucco dei tre quarti e tre quarti, poi il trucco dei dieci lustri. Cosa doveva fare l'Impresario? L'Impresario ha agito correttamente, nei suoi interessi.»

Azzurro tenebra di Giovanni Arpino (1977): «Eccomi dunque alla petizione anzi supplica. Lasciamo perdere le previsioni, i distinguo, tutti gli avevo detto» cominciò.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per petizione
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si può ottenere: petizioni.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: peto, peone, peon, pene, pizio, pizie, pizi, pione, pone, ezio, eone, tizie, zone.
Parole con "petizione"
Finiscono con "petizione": ultrapetizione, ripetizione, competizione.
Parole contenute in "petizione"
pet, zio, ione, peti, tizi, tizio, zione. Contenute all'inverso: noi, zite.
Incastri
Si può ottenere da peone e tizi (PEtiziONE); da pene e tizio (PEtizioNE).
Lucchetti
Usando "petizione" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: vespe * = vestizione.
Lucchetti Alterni
Usando "petizione" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: vestizione * = vespe.
Sciarade e composizione
"petizione" è formata da: peti+zione.
Intarsi e sciarade alterne
"petizione" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: peon/tizie.
Quiz - indovina la soluzione
Definizioni da Cruciverba: Le risposte che i re scrivevano nelle petizioni, L'eroica moglie di Cecina Peto, La madonna petrarchesca, Il dio con il petaso, La detonazione del petardo.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Petizione, Domanda, Supplica, Memoriale, Promemoria - La Petizione, latinismo da Petere, si fa per ottenere cosa di qualche momento, o anche di pubblico utile o decoro, e si fa con qualche solennità. - Con la Domanda, che si fa senza solennità e per cose di piccolo conto, si chiede o facoltà, o leggieri privilegii. - La Supplica è fatta generalmente al capo dello Stato e per domandare grazie o soccorsi. - Il Memoriale è fatto per recare a mente del capo dello Stato tutto il procedere di quella cosa per la quale si chiede o grazia o giustizia. - [Promemoria, dal latino Pro memoria (per memoria), s'usa sempre maschile a indicare gli appunti intorno alla nostra condizione o al servigio prestato, o alla benemerenza, che si danno per lo più a persona di qualche autorità perchè ci raccomandi a persona che può concederci un impiego, un sussidio o simili. G. F.] [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Domandare, Interrogare, Chiedere, Richiedere, Cercare, Ricercare, Esigere, Domanda, Domandita, Chiesta, Richiesta, Ricerca, Petizione, Interrogazione, Quesito - Domandare è generico; gli altri non sono che specie del domandare: si domanda per sapere, per ottenere; domando scusa, domando che ora è; molti libri son fatti per domande e risposte. Chiedere è domandare con una certa premura e instanza: chiedere perdono; chiedere un impiego; la limosina: qui, domandare sarebbe meno efficace, e dimostrerebbe minor desiderio o necessità di ottenere. Richiedere è chiedere di nuovo, e quasi chiedere con doppio calore: uno richiede un favore, e già si fa promettere che gli verrà accordato: si richiede un imprestito, una parola di protezione, di interposizione che può salvare talvolta l'onore e la vita. L'interrogare è per avere una risposta: il domandare può avere per solo scopo la curiosità: l'interrogare è più grave: il giudice interroga l'accusato sulle circostanze del suo delitto; il padre interroga il figlio intorno a qualche sua scappata: l'interrogare, per conseguenza, dimostra una certa autorità, onde non si dirà molto propriamente, il figlio interrogò il padre; ma il figlio domandò, o al più chiese e richiese a suo padre. Per cercare, in questo senso, bisogna domandare dov'è l'oggetto cercato, e interrogare chi può averlo veduto: cercate e troverete; domandate e vi sarà dato: queste due frasi hanno senso affine, e stanno bene a questo modo in progressione del loro valore. Ricercare è più di cercare, è cercare accuratamente; è interrogare ogni angolo, ogni persona per avere o trovare la cosa voluta: fate, dicono i teologi, una diligente ricerca di tutti i vostri peccati; ed è come se dicessero: guardate bene nella vostra coscienza, interrogatela rigorosamente. Esigere, oltre il senso di riscuotere danaro, significa sempre volere o pretendere in ragione di una certa autorità o ragione legittima o illegittima che sia: l'orgoglioso esige rispetto; l'incivile cortesie; l'avaro, inviti e regali; si esige per lo più ciò che meno si è disposti a dare: altra delle anomalie che nell'uomo s'incontrano.

«In molti casi in cui cade il verbo chiedere, l'uso a chiesta sostituisce domanda. Domanda, diciamo, non: chiesta d'aiuto; domanda d'una grazia e simili. Domandita, in alcuni dialetti toscani, è l'atto del domandare, non in quanto è affine ad interrogare, ma in quanto è affine a chiedere. Chiesta ha qualche senso speciale. Chiesta d'una fanciulla in isposa: chiesta che fanno gl'impiegati al governo, della carta, della legna necessaria per gli uffizii. Richiesta è più forte. Le domande replicate e calde diventan richieste. Nelle cose importanti ha luogo richiesta assai meglio che domanda. Aver richiesta, aver molte richieste, dicesi delle cose che sono in credito, e sono desiderate e ricercate. Queste dicesi anco ricerca; se non che ricerca è più raro, e s'applica non a diritti, ma alle persone e alle cose soltanto. Ricerca poi dicesi delle indagini che si fanno di persone o di cose; le quali indagini suppongono di necessità molte domande e richieste, ma non sono tutt'uno con esse. Petizione, ognun sa che è domanda presentata all'autorità giudiziaria o civile (o a qualunque altra). Petizioncella, e petizioncina, e interrogazioncella direbbesi; gli atri non soffrono diminutivo». Tommaseo.

Il quesito è una domanda speciale, riguardante per lo più oggetto o proposizione scientifica, la quale richiede non una risposta in genere, ma una soluzione esatta secondo i principii della scienza, le regole dell'arte, o le giudiziose induzioni del criterio. Al quesito: quale sarebbe il mezzo o i mezzi di guarire radicalmente la società dalla piaga del pauperismo? Se io rispondo - non lo so - faccio si una risposta, ma non isciolgo il quesito. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Petizione - S. f. Aff. al lat. aur. Petitio, onis. Domanda. Bocc. Nov. 9. g. 8. (C) Bruno, facendo vista che forse la petizion gli gravasse, disse. Fr. Giord. Pred. D. Questo cieco fu molto savio, e fece perfetta petizione. [Laz.] Dial. S. Greg. 1. 9. Acciocchè nelle cose piccole imparasse quanto potè presumere di Dio nelle grandi petizioni. Cavalc. Specch. cr. 40. Riprese li figliuoli di Zebedeo della stolta petizione, che feciono fare alla loro madre, e gli altri dieci perchè ne sdegnaro. T. Maestruz. 2. 14. Ogni indivinamento usa alcuno ajuto di demonia, il quale ovvero ispressamente si addomanda, ovvero fuori della petizion dell'uomo il demonio occultamente s'intramette a pronunziare le cose future.

T. Vill. G. 3. 81. E lasciato guernito di sua gente e di suoi balii il paese, e che gli artefici minuti di Bruggia… fossono uditi a ragione, per la loro petizione data allo re, e addirizzati i loro pagamenti, per gli loro lavorii…, la detta gente del comune non fu udita; nè addirizzati. Com. Dant. 2. 178. Poichè l'adorante fece la paterna invocazione, immantenente propone la sua petizione ad impetrare grazia.

2. Dicesi anche Quella carta in cui è contenuto ciò che si domanda. [Cont.] Ran. Sardo, Cron. Pis. Arch. St. It. VI. p. II. 119. Li Rasponti e loro setta andarono dinanzi al patriarca, e quivi si lamentarono; di che e' rispuose. Lo patriarca disse che dessino una petizione, e infine la diero; e le dimande furono sette, infra quali fue che gli confinati e e' ribellì tornassino, e che la tasca degli Anziani s'acconciasse; e altre cose assai. = Cronichett. 220. (M.) Il perchè, letta la detta petizione, e mettendosi a partito infra i collegi, e non vincendosi, vi si usava parole superchievoli e disoneste. E 225. Proposono loro una petizione per parte delle arti, e degli artefici, nella quale si conteneva, che qualunque cittadino fusse stato de' signori… non potesse in alcun modo essere ammonito. Tes. Br. 9. 34. Se nullo vi fosse che si lamentasse di te, tu dèi far dare le petizioni di sua dimanda, e aver consiglio da' tuoi savii. Burch. 1. 51. Dette una petizione alle cicale Dinanzi a cinque savii del bisesto.

3. [Camp.] Per Domanda giudiziaria, civile, politica Somm. In prima sono i falsi procuratori, che fanno le false petizioni, e che dimandano i falsi giudizii. T. Provvis. Com. Fir. 5. Debbano a petizione di chiunque accusante, dinunziante, o notificante le predette cose, procedere e conoscere sommariamente. [Cont.] Ric. Mil. Casalb. Arch. St. It. App. 25. 48. Arseno li libri de la pregione e rubonnola tutta, sì ch'io non soe li nomi di tuti li pregioni: di che diei a' signori Anziani del populo di Pisa una petisione de la mia liberazione e de' miei pagatori. E provvidenola a dì XVIII d'aprile 1370.

T. Diritto di petizione. – Petizione al Parlamento.

4. Petizione di principio. T. log. ed è Il pigliare per conceduto quello che è in quistione, e che altri nega. Gal. Sagg. 360. (C) Questo è quell'errore che i logici chiamarono petizione di principio, mentrechè voi pigliate per conceduto quello ch'è in questione, e ch'io di già nego. E Sist. 133. A me si dimostra sillogismo in buona forma, e non una petizione di principio. Tocci Lett. 66. (Fanf.) Pure vo' dirvelo che cosa ell'è questa Petizione di principio. È un errore che si commette nel disputare, quando si suppone per certo quello appunto che si disputa.

(Rosm.) Petizione di principio, specie di sofisma nel quale si prende la conclusione di un sillogismo per mezzo di provare sè stessa; il che anche chiamasi circolo vizioso. In questo sofisma cadono specialmente i sensisti. Esso non ha luogo necessariamente se non quando la proposizione che si vuol provare è erronea.

5. Modi avverb. A petizione. Per Richiesta, A requisizione. Cavalc. Specch. Cr. 78. (C) Non voleva operar la virtù di Dio a petizione d'uomini indegni. [G.M.] Cas. Galat. A petizione del quale, e per suo consiglio. presi io da prima a dettar questo presente trattato.

[Cont.] Stat. Sen. Lan. I. 202. Se non comparirà dopo le dette tre richieste, sia devetato de la detta arte, o vero sia pronunziata la tenuta sopra a' beni suoi a petizione de l'attore.

A petizione mia, tua, sua, ecc., vale A posta, A volontà mia, tua, sua, ecc. Sen. Declam. 117. (C) Non se' però sensato per lo pericoloso strumento che tu usasti, cioè il fuoco, il quale tu non puoi spegnere, nè regolare a tua petizione. [Val.] Pucc. Centil. 51. 31. E que' d'Anchiano per simil cagione Da' Fiorentin rubellaro il castello Di Vinci, ch'era a lor petizione.

6. † A petizione, in forza di prep., vale Per, A cagione di; come: A petizion di due crazie non sono voluto venire a piedi (cioè: per non ispendere). (Man.)
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