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Informazioni utili online sulla parola italiana «particella», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Particella

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Informazioni di base

La parola particella è formata da dieci lettere, quattro vocali e sei consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: ll. Divisione in sillabe: par-ti-cèl-la. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con particella per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Ho provato a informarmi sulla particella nucleare e ho trovato l'argomento molto ostico.
  • Per la divisione del terreno si dovrà procedere al frazionamento della particella catastale.
  • La particella catastale 577 è stata sostituita con la 577a.
Citazioni da opere letterarie
La vecchia casa di Neera (1900): Dormire in tale stato non era più possibile. Accese il lume, scese dal letto, si copri appena con una vestaglia leggera e lasciando il lume in camera propria entrò in quella di Elvira rischiarata da una fioca lampada. Le sue sottili pianelle non producevano alcun rumore ed ella camminava così leggermente, movendo a guisa di stelo l'esile persona, che il suo passaggio non spostò neppure una particella d'aria.

Nostalgie di Grazia Deledda (1914): Finito di scrivere, ella piegò e chiuse la lettera in fretta in fretta, senza rileggerla. Aveva di nuovo paura. Ma poi pensò: poteva esserle sfuggito qualche errore, qualche particella che potesse cambiare tutto il senso di una frase. Staccò il lembo ancora umido della busta, rilesse, con disgusto e con paura, e non corresse niente, non aggiunse niente; ma provò una tristezza ancora più intensa. Ah, come era fredda e scritta male quella lettera! Era lunga, troppo lunga, eppure niente di quanto le fremeva nel cuore era passato su quei foglietti inanimati!

Azzurro tenebra di Giovanni Arpino (1977): Quel Neckarstadion di Stoccarda gonfio di bandiere, di strepiti e gesti e trombe e occhi lucidi, poi l'inno di Mameli cantato scompostamente ma con lunghe bave di spasimo, con rapidi commossi ruggiti, e ancora gli uomini delle due squadre allineati immobili come bersagli d'un tirassegno sotto il cielo domenicale troppo gracile: tutto pareva svolgersi in un caleidoscopio impazzito e però familiare. Ogni caotica particella di quel caleidoscopio aveva sostanza e colori di cosa già vista. Ma proprio questa verità posseduta e rimasticata e che andava ripetendosi, implacabile, apriva cicatrici dolorose, vortici d'ansia, svuotava il cuore.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per particella
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: particelle, partitella, porticella.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: parte, parta, parie, paria, pari, parcella, parca, pare, parla, para, patì, patella, paté, paia, pace, paella, palla, pala, picea, pica, pila, pela, artica, arte, arie, aria, arcella, arca, arella, area, atea, alla, riel, tiella, tilla, tela, iella, cela.
Parole con "particella"
Iniziano con "particella": particellare, particellari.
Finiscono con "particella": antiparticella, nanoparticella, microparticella.
Parole contenute in "particella"
par, tic, arti, ella, cella, parti. Contenute all'inverso: rap, tra, alle.
Lucchetti
Usando "particella" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: antipapa * = antiparticella.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "particella" si può ottenere dalle seguenti coppie: parsa/asticella, partirà/arcella.
Lucchetti Alterni
Usando "particella" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * area = particellare; * aria = particellari.
Sciarade e composizione
"particella" è formata da: parti+cella.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario grammaticale della lingua italiana del 1869
Particella - La voce particella dal latino particula, significa propriamente piccola parte. In principio si adattò in generale a tutte le parole corte dell'orazione. Indi alcuni grammatici, considerando che la picciolezza relativa delle parole non era un carattere proprio alle varie significazioni di esse, chiamarono indistintamente particelle tutte le voci ch'eglino non sapevano come classificare. Da ultimo, conosciutasi meglio la natura e l'ufficio dei termini grammaticali, le particelle hanno avuto una definizione propria, e sonosi dette così quelle che servono a significare le relazioni che passano tra le parti variabili del discorso, e quindi fan da legatura al discorso.

Particelle sono propriamente la Preposizione, l'Avverbio, la Congiunzione e l'Interiezione; ma potrebbero dirsi tali anche quelle sillabe di varia significazione ch'entrano nella composizione di altre parole, e specialmente ne' verbi, come ri, re, ra, di, de so, pre e pro in ricondurre, reagire, ritornare, disperare, dibattere, raccogliere, riportare, prevedere, prefisso, soscrivere, le quali non possono star sole nel discorso, e non altro sono realmente che piccole parti.

L'importanza e l'uso delle particelle, scriveva il Puoti, non sono in tutte le lingue eguali: perciocchè tutte le lingue non sono variabili allo stesso modo. In alcune, come nella greca e nella latina, i nomi si declinano per casi, ed in altre, come nell'italiana, nella francese ed in quasi tutte quelle che oggi si parlano, i nomi mai non mutano desinenza. Questi casi, ovvero diverse desinenze de' nomi, nelle lingue che li hanno, esprimono e significano alcune relazioni speciali delle parti dell'umano discorso.

Nelle lingue, i cui nomi non sono variabili per casi, le relazioni da questi in quelle significate, sono parimente espresse con le particelle: epperò nella nostra favella, i cui nomi non si variano, maggiore è l'importanza e l'uso di questa parte del discorso. [immagine]
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Particella, Particola, Comunichino - Particella è piccola parte di qualsivoglia cosa, capace di essere divisa in più parti. - Particola si chiama specialmente quella piccola ostia con la quale il prete amministra il sacramento della Eucarestia, perchè è come piccola parte di quella che il prete consacra e ingolla dicendo messa. In alcune provincie d'Italia la Particola si chiama Comunichino. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Parte, Porzione, Rata, Razione, Pezzo, Particella, Particina, Particola - Porzione può già essere una certa frazione o quantità della parte; uno può dire: della mia parte del bene paterno n'ebbi già porzione; dunque la parte potrebb'essere ciò che gli viene in diritto, e la porzione ciò che in effetto gli si è già dato: parte ha poi altri sensi materiali e politici non affini agli altri vocaboli quì notati, ma che si troveranno in altri articoli. Razione è porzione giusta di cibo e di bevanda data ai soldati e ai marinai giornalmente: la razione si può aumentare o diminuire secondo le circostanze di abbondanza o di carestia, non che altre. Rata è parte di pagamento stipulata: uno fa un acquisto di beni fondi o d'altro e promette di pagarli in più rate alle tali e tali epoche; di questi contratti se ne fanno ogni giorno. Pezzo è generico affatto; è frazione discreta di qualunque cosa solida: pezzo di pane, di legno, di ferro: poi pezzo di cannone, pezzo da sessanta, esclamativamente, e perfino pezzo d'asino! eufemismo inutile perchè tanto varrebbe a dire asino intero, asinaccio. Particella vale briciola, frazione minima di qualche cosa: molti monosillabi della lingua sono detti perciò particelle. Particina è piccola parte; parte, per es., assegnata a fanciullo, o piccola per qualunque siasi motivo. Particola non ha ora altro senso che quello di significare l'ostia piccola con cui si comunicano i fedeli. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Particella - S. f. Dim. di PARTE. Piccola porzione. Particula, aur. lat. Bocc. Nov. 10. g. 1. (C) Essendo già una particella della brieve notte passata. Maestruzz. 2. 30. 9. Chiunque toglie alcuna cosa del mare, ne dee avere alcuna temperata particella. [F.T-s.] Nov. agg. all'ant. Egli non andasse fuora alcuna particella del dì.

(Fis.) [Gov.] Col nome di Particelle indicano i Fisici quelle minime porzioni dei corpi inorganici che serbano ancora tutti i caratteri della sostanza da cui vennero separate, ma che non potrebbero dividersi più senza perdita di qualche loro proprietà. In questo senso Molecola è sinonimo di Particella.

Per Particella elementare. Rucell. Tim. 8. 7. 235. (M.) Però disse il Ficino, le particelle sì dell'acqua, sì dell'aria insieme s'accordano, volentieri insieme le particelle del fuoco s'accostano, e le parti della terra con essa terra, che però tutte le cose della sua propria natura a sè richiama, e forse quella si deriva che da noi chiamasi gravitade. T. Gazzer. Tratt. Chim. 1. 3. La seconda specie di attrazione tende ad unire e mantenere le unite particelle, e si chiama affinità chimica. T. Magal. Lett. Scient. 155. Alcune delle quali (particelle) investendogli (al cane) la vista, altre l'udito, altre l'odorato, gli fanno fare tutti quei giocolini, senza ch'ei se ne accorga.

2. Senso spirit. [Laz.] Coll. SS. PP. 12. 16. Quando parrà loro d'avere come una particella di purità, incontanente nata qualche superbia nel segreto della sua coscienza, piacciono a loro medesimi. E 13. 5. Coloro (i pagani) ebbono una cotale particella di castità, cioè la scienza carnale di costrignere solamente la lussuria da opera carnale. = Stor. Eur. 5. 103. (C) Molto più faccia stima d'una minima particella d'onore, che di qualsivoglia cosa del mondo.

3. T. Particelle del catasto, distinzioni che servono alla distribuzione delle imposte.

4. Particelle, dicono i grammatici Alcune voci che servono di legatura al discorso. Partiuncula, Mar. Vict. (Fanf.) B. Dominici, Gov. Cur. Fam. Questa particella mi debba giovare che quanto più mi senti rio, tanto più devotamente pregherai Iddio per me. E appresso a pag. 46. – Salv. Avvert. 1. 3. 4. 4. (C) Ci hanno altre particelle, come congiunzioni o avverbii, o altre parti del favellare, che in assoluta guisa non si può dire, che divenute sieno una voce, ma di più voci consistono sicuramente. E 2. 2. 10. Nel saltare innanzi, e indietro le particelle, e le parole s'accomodano al sito, e s'allargano, o si ristringono, o si trasfigurano secondo il luogo.

T. Varch. Ercol. 173. Affissi si chiamano certe particelle, le quali s'affiggono, cioè si congiungono nel fine delle dizioni. – Particella congiuntiva. – Particelle pronominali, mi, ti, si. – Nelle Isole Sandwich, il principe Tameamea per la nascita del figliuolo muta la lingua, sin le particelle. Tasso, Lett. 5. 321. Dante, Giovanni Villani, il Boccaccio accompagnano questa particella infino coll'accusativo. – La particella re prefissa a una voce ha senso iterativo o intensivo.

Particella. (Chim.) [Sel.] Tenuissima quantità di un corpo, non però tanto tenue da corrispondere alla molecola; per cui può essere discernibile nella sua forma o grandezza col mezzo di lenti o di microscopi.

5. T. D'uno scritto, più gen. che Articolo, Paragrafo, Capitolo; perchè può essere più del secondo e del terzo, e meno del primo. La particella d'una grande opera può stendersi per pagine molte; ma c'è poi la particella d'una pagina, d'un periodo. Franc. Vann. Canz. 2. 11. Se questa particella Hai ben compreso con sincera mente. D. Rim. in sim. senso Particola.
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Vocabolario inverso (per trovare le rime): tunicella, varicella, torricella, assicella, fossicella, reticella, pianticella « particella (allecitrap) » antiparticella, nanoparticella, microparticella, porticella, asticella, botticella, grotticella
Indice parole che: iniziano con P, con PA, parole che iniziano con PAR, finiscono con A

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