Il nome della rosa di Umberto Eco (1980): “Adelmo da Otranto,” disse Malachia guardando Guglielmo con diffidenza, “lavorava, a causa della sua giovane età, solo sui marginalia. Aveva una immaginazione molto vivace e da cose note sapeva comporre cose ignote e sorprendenti, come chi unisse un corpo umano a una cervice equina. Ma ecco laggiù i suoi libri. Nessuno ha ancora toccato il suo tavolo.”
L’avventura di un povero crociato di Franco Cardini (1997): Ci si mosse poi con calma, quasi di malavoglia, per riprendere alla fine dell'inverno la Via Traiana e trasferirsi a meridione, verso i porti di Bari, di Brindisi e di Otranto dove si sapeva ch'erano pronte, numerose e tutte ben reimpeciate e messe in ordine nei cantieri durante la pausa invernale della navigazione, le imbarcazioni che avrebbero trasportato al di là dell'Adriatico, in Epiro, quella che ormai era l'ultima colonna dei pellegrini in armi partiti in seguito all'appello di Clermont.
Il romanzo della fanciulla di Matilde Serao (1921): Subito le fiammelle del gas furono rialzate, i tasti cominciarono a stridere. Campobasso, Avellino, Cassino, Pozzuoli, Castellamare, Salerno, Caserta, Benevento, Reggio, Catanzaro, Aquila, Foggia, Bari, Bologna, Genova, Venezia, Ancona, Cosenza, Casoria, Potenza, Sora, Otranto, furono pronti a ricevere la circolare del sequestro: per cinque o sei minuti l'ufficio si rianimò, un fracasso, di trasmissione si diffuse per le due stanze, come un giocondo rinascer di attività. |