Parole Collegate |
»» Aggettivi per descrivere occasione (buona, unica, grande, bella, ottima, ...) |
Nomi Alterati e Derivati |
Diminutivi: occasioncella. |
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone) |
persa (20%), opportunità (15%), perduta (14%), saldi (8%), unica (8%), affare (3%), ladro (3%), perdere (3%), evento (2%), buona (2%), possibilità (2%). Vedi anche: Parole associate a occasione. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani |
Informazioni di base |
La parola occasione è formata da nove lettere, cinque vocali e quattro consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: cc. Divisione in sillabe: oc-ca-ṣió-ne. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche le pagine frasi con occasione e canzoni con occasione per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
|
Citazioni da opere letterarie |
Demetrio Pianelli di Emilio De Marchi (1890): Sì, gli venne voglia di ridere, non capiva perché. In un altro momento, in altro stato d'animo forse avrebbe sofferto atrocemente di quella punizione: ora, gli veniva da ridere, come di una commedia. Che male, infine? morir qui, morir là, tanto per lui, adesso, era la stessa cosa. Era questa anche un'occasione per vedere un po' di mondo, al di là dei suoi prati.... Che gl'importava ora di Milano e delle sue magnificenze? Fino i suoi dintorni, fin anche quei prati verdi che formavano la sua delizia, oggi gli erano diventati antipatici. Le meraviglie del duemila di Emilio Salgari (1907): «Non vi è alcun pericolo» disse Toby. «Quei furfanti non si sveglieranno prima di ventiquattro ore.» «Ed i miei marinai?» chiese il capitano «Che siano stati uccisi?» «Ne vedo qualcuno steso sulla piazza» disse il pilota. «Essi non hanno potuto resistere alla tentazione di fare una colossale bevuta, ed hanno fatto causa comune coi forzati. Non contate più su di loro.» «Miserabili!» «Sono tutti irlandesi; voi sapete quanto me se quella gente beva, quando si presenta l'occasione.» «Non perdiamo tempo» disse Jao. «Aiutatemi, signori.» L'ascensore fu sbloccato e l'ex governatore scese nella città accompagnato dal pilota. Carthago di Franco Forte (2009): Non sapeva che cosa lo tenesse in apprensione, e i suoi tentativi di trovare una spiegazione logica si erano perduti nel rincorrersi dei pensieri, nell'eco della battaglia che si era conclusa gloriosamente il giorno prima, anche se sapeva di avere perduto la grande occasione di dare un colpo mortale alle legioni romane. |
Proverbi |
|
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Circostanza, Occorrenza, Occasione, Caso, Congiuntura - Circostanza è ciò che sta intorno; da Stare e Circum: detto di città, di paese, questo vocabolo vale I dintorni. Al figurato, vale Tutto ciò che accompagna un'azione, un fatto; ed è sempre qualità estrinseca, accompagnante. - Occorrenza è bisogna, affare, faccenda, negozio. - Occasione è opportunità di fare o di non fare; e si adopera talvolta per Cagione. - Caso è vocabolo generico d'ogni fatto, azione o cosa accaduta, accadente o accaditura. - Congiuntura è ordine di cose che si uniscono a portare un effetto: ed è quasi istantanea. - Le Circostanze sono gravi o leggiere, aggravanti o attenuanti, abbelliscono o deturpano. - Le Occorrenze sono si poco o di gran momento, disgustose, pressanti, súbite. - Le Occasioni sono favorevoli o contrarie, belle o brutte, buone o cattive, mature o intempestive. - I Casi accaduti giovano a ben provvedere a quelli che potrebbero accadere, ecc. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Occasione, Circostanza, Opportunità, Occorrenza, Congiuntura, Caso - L'occasione è sfuggevole e alcun poco fortuita, casuale; la circostanza è determinata dal tempo, dal luogo, dalle persone ecc.; l'opportunità è occasione e circostanza favorevole; l'occorrenza è circostanza determinata dal bisogno; la congiuntura è la convenienza, l'unione di più circostanze tendenti ad un fine; caso è quella circostanza o unione di circostanze in cui è del fortuito, o almeno del bizzarro e dello strano; afferrare l'occasione, cogliere l'opportunità, profittare delle circostanze, esser pronti all'occorrenza, volgere al meglio una congiuntura, padroneggiarla, o sbrigarsene se si mette al peggio; profittare del caso o fargli buon viso; tale è la scienza dell'uomo accorto e prudente. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Occasione - S. f. Aff. al lat. aureo Occasio, onis. Idonea opportunità da fare checchessia; Incontro o Congiuntura di tempo, di luogo, di cose, che porge opportunità di far checchessia. Liv. Dec. 3. (C) Affermò… lui avere cerca questa occasione. M. V. 3. 51. Il Re, fattolo da capo richiedere per contumacia, ebbe occasione di farlo bandire. Sagg. nat. esp. 235. Ciò ha auto il motivo dall'occasione di maneggiare qualche liquore atto ad esaminare le qualità dell'acque naturali. Varch. Err. Giov. 30. (M.) Ma e' dovea pur considerare, che quella era stata occasione, e non cagione. Borgh. Orig. Fir. 256. Nè essi nuovi abitatori arebbono avuto cagione di desiderare mutazione…, nè i vecchi, per malcontenti che fussero, occasione, o facultà di tentare nuovi motivi. Segner. Pred. 16. 3. Questi Santi tremavano a fronte d'ogni occasione pericolosa. E num. 5. Ecco, per impedir lo spergiuro toglie l'occasion, che ne danno le esagerazioni superflue. E Mann. Marz. 2. 2. (Man.) Se non ti eserciti quotidianamente negli atti delle virtù, abbracciandone le occasioni, e ancora incontrandole, sii pur sicuro che… prestissimo languirai.
2. Afferrare l'occasione. Pigliare l'occasione in modo da non lasciarla scappare, Approfittarne subitamente. Car. Lett. Negoz. 1. 136. (Gh.) A me pare che debba afferrar questa occasione prima che sia prevenuto dall'amico. Bertin. Med. dif. 139. Così Giorgio Bertini, discorrendo d'afferrar l'occasione per la cura de' mali, in questa guisa parlò. 3. [Camp.] Fare occasione, per Dare occasione. Stor. Marc. Mon. Marco, questo non fare, perocchè tu… e faresti occasione di farmi morire. 4. Levar l'occasione. Pecor. g. 10. n. 1. (M.) La priora lo disse al Re, et egli finalmente conchiuse, che levando ogni occasione, la voleva ad ogni modo. 5. † Pigliar l'occasione del petrosemolo, vale Pigliar l'occasione da un nonnulla, Attaccarsi ad un frivolo pretesto. Allegr. 123. ediz. Crus. (Gh.) Cupìdo garosello,… deliberando di fare una scappata marchiana per uscir de' pupilli da vero, fece con sua madre rispondendoli (rispondendole) senza rispetto, una mala batosta di parole, pigliando, come si dice, l'occasione del petrosemolo e però sappiendo (sapendo) quant'ella di lui fosse cacherosa, per dargli (darle) di sè martello,… se la prese per un gherone, e tolse a dire,… T. Lasciando stare il prezzemolo, Pigliar l'occasione è locuz. buona da potersi pigliare. 6. [Val.] Prendere occasione. Anguill. Eneid. 31. Prese l'occasione, ed in lui fisse Gli occhi sparsi di pianto. 7. Occasione prossima di peccato, o ass. Occasione prossima, dicono i Teologi Quella che è presente, o che può facilmente indurre altrui a peccare. [G.M.] Segner. Crist. Instr. 3. 15. 1. Occasione di peccato è quel pericolo che c'induce a peccare. Se induce frequentemente (e con più tentazione), si chiama occasione prossima; se induce di rado e per accidente, si chiama occasione remota. E 3. 15. 15. Fuggire l'occasion prossima del peccato. = E Pred. 16. 4. (M.) Come oggi un Confessore persista fortemente in negarvi l'assoluzione, se prima voi non rimovete, potendo, l'occasione prossima, subito cominciate a dire ch'egli è rigido, ch'è intrattabile. E Conf. Instr. c. 5. Già voi sapete che l'occasion prossima di peccato, si è quella che frequentemente induce a commetterlo. 8. [Fanf.] Occasione remota, quella che, sebbene non presente ma lontana, pur può indurre a peccato. 9. All'occasione, A buone occasioni, Con l'occasione, e sim., posti avverb. valgono Presentandosi l'opportunità, il destro. Borgh. Col. Rom. 372. (M.) Alla occasione si ribellavano; e accostandosi a' nimici de' Romani, maltrattavano i nuovi coloni. E Fast. 472. Non mi dimenticherò di questa usanza, anzi a buone occasioni segnerò gli anni dal tempo quando fu fondata la città nostra. Tac. Dav. ann. 4. 40. E con l'occasioni in Senato, e al popolo ne farò fede. 10. Occasione, per Motivo. Tass. Ger. 3. 50. (C) Dunque in sì grave occasïon di sdegno Esser può fragil muro a noi ritegno? Borgh. Tosc. 353. (M.) Sicchè io non ci veggo occasione di dubitarne. [Camp.] Vit. S. Gir. Parlando con lingua dolosa contra me, intorniandomi e cacciandomi senza occasione. E Com. Boez. I. Ancora ti dolesti della nostra criminazione, imperocchè per nostra occasione imposero a te sacrilegio. 11. Per Caso, Avvenimento. Guicc. Stor. 18. 62. (M.) Nondimeno in tanta occasione l'esercito terrestre ridotto…, in carestia grande di vettovaglie, aveva il quinto giorno di Marzo cominciato a sfilarsi. 12. Per Pretesto. Guicc. Stor. 19. 138. (M.) I quali (cittadini) usarono per occasione il sospetto vano, e la ignoranza della moltitudine. Sassett. Lett. 67. (Man.) Fra detto Fantoni e 'l suo compagno Giulio Nesi va il diavolo, per essersi quest'altro maritato con la suocera del Fantoni senza avergliene dato parte, con occasione che e' li potesse disturbare. [T.] Di fatti. T. Caro: E tanto terrò d'essere amato da voi quanto mi darete occasione che possa far cosa che vi sia grata. Borgh. Orig. Fir. 47. L'occasione di questa comodezza, che a poco a poco invitasse i Fiesolani… a scendere il monte. Varch. Stor. 2. 9. Nè altro, a dovere scoprire l'animo e i suoi disegni colorire, aspettava ciascuno che una qualche occasione. – Non abbia occasione di venire da me. II. Senso intell. (Rosm.) Occasioni o cause occasionali dell'errore, si distinguono in prossime e remote. T. Avemmo occasione di osservare. – Ebbe occasione di vedere. – Occasioni d'imparare. T. Occasione di parlare. – Piglia occasione dalla relazione, a parlare. – Avremo occasione di discorrerne poi. Pallav. Ben. 4. 54. Don Virginio Cesarini in una satira contra i tiranni, dedicata da lui al granduca Cosimo, prende occasione di lodarlo della difficoltà che si scorge di unir la potenza colla virtù, difficoltà superata bensì da quell'ottimo Principe; ma… (ma ma…). – Verrà l'occasione di ricordare. Salvin. Disc. 2. 69. Tra le principali doti sue da lui in quella occasione… commemorate, si è quella della lealtà. – Prendere occasione dagli abusi a dire degli usi. III. Agg. T. Buona, Migliore occasione. – Bella. T. Occasione opportuna per farmi avere la lettera. – Facile, pronta. – Favorevole, Fausta, dice più. – Fortunata, ancora più. – Propizia, quasi fig. IV. Senso non buono. T. Prov. Tosc. 322. L'occasione (o la comodità) fa l'uomo ladro. C. alla v. COMODITÀ. L'occasione induce sovente a peccare. Gio. Cell. Maestruzz. Volg. 2. 11. 7. Il terzo modo (è) per occasione di peccare, ma non fu intenzione dell'adulatore. – Quel che fu l'occasione del suo fallo. – Occasione a scandalo. Prov. Tosc. 281. L'occasione fa la barba di stoppa alle persone (illude con la speranza e colla fidanza soverchia; poi fa restare delusi). T. Non del peccare soltanto. Trovare sempre l'occasione d'affliggere. – Mettergli nell'occasione. Guicc. Stor. 3. 301. Il senato, abborrente dalle occasioni di ridurre la guerra nello stato proprio. Buon. Fier. 11. 2. A quell'infermo che, febbricitante Di malacuto, sempre arde di sete, Fa' che, guardato, si levi d'attorno Qual si sia occasion che 'l mena a bere. – Taluni di questi es. comportano anche senso buono; nè è conforme all'uso nè consolante il dar sempre a Occasione mal senso, come pare che voglia la Crusca. V. Col Dare e analoghi. T. Guicc. Stor. 1. 434. La mala guardia di quegli di dentro, come spesso è intervenuto nella speranza propinqua degli accordi, dette occasione agl'inimici d'entrarvi. – Fornire occasione, dice più. T. Occasione postagli innanzi. – Presentatagli. Abl. ass. T. Data occasione, vale anco non data da altri, ma che si dia quasi da sè. Mi si porge occasione, più che Mi si offre. Car. En. 9. Ecco, quel che tu mai chiedere a lingua O impetrar dagli Dei, Turno, potessi, Per sè l'occasion ti porge e 'l tempo. Altra fig. Quando si presenti l'occasione. C. alla v. CIUFFETTO. Profittar dell'occasione quando s'appresenta. VI. Coll'Avere e analoghi. T. Guicc. Stor. 7. 840. Ricuperare, come ne avesse occasione, le terre tenute da loro. – Avere occasione di fare, di dire. – Attende l'occasione opportuna per… – Le occasioni abbondano. T. Prendere occasione. – Prendere occasione di qui. – Colgo questa occasione. – Cogliere la prima occasione per… Car. Lett. fam. 1. 136. A me pare che debba afferrar questa occasione, prima che sia prevenuto dall'amico. – Afferra a volo le occasioni. – Chi cerca le occasioni non sempre le trova; chi le trova non sempre sa vantaggiarsene. – Il genio, e quel genio sovrano che chiamasi virtù, le crea. VII. Del mancare e del perdere. T. Cessa l'occasione. – Gli mancò l'occasione. – Non mancano le occasioni. T. Togliere l'occasione. T. Car. Lett. Tomit. 146. Giudico che non dobbiate lasciar quest'occasione che ora avete di collocarla (la figliuola) con questo M. Livio. – Trascurare l'occasione. – Lasciarsi sfuggire l'occasione. – Occasioni che fuggono. – Occasione che più non ritorna. Prov. Tosc. 278. Chi non sollecita perde l'occasione. VIII. T. Cagione viene da Occasione; e Cagione poi prendesi per Ragione, siccome Occasione si scambia con Causa, sebbene distinguansi Causa e Occasione, come Ragione e Cagione. Ne' seg. l'Occasione è il movente, almeno in parte, e però più s'approssima all'idea di Motivo o Ragione. Gianott. Op. 4. 329. Vedendo adunque i principati italiani farsi adunazione di genti per l'imperatore, senza che egli n'avesse altra occasione… penserebbono che tali armi si preparassino contra loro. Galil. Capit. E perchè non paresse alla brigata Ch'io mi movessi senza occasione, Come fan quelli ch'han poca levata. – Ebbi occasione d'andare. T. Fam. quasi di cel., rendendo la ragione d'un fatto: Coll'occasione che era apparecchiato, mangiai. – Coll'occasione che ho fame, mangerò. IX. T. La pers. stessa diventa Occasione, col suo fare o non fare. Egli fu occasione di questo discorso. E ass. Egli è stato l'occasione (del bene seguito, del male accaduto). Così del fatto e dell'avvenimento, quasi personif. dicesi Questo è stato l'occasione che… T. Ma poi l'Occasione, come la Fortuna, personificasi nel verso lat., col ciuffo in fronte, e calva alla nuca. X. Con partic. – Di permesso. T. Occasione di studio. – Occasione del monumento. – Di qui l'occasione. Posposto. T. Altro è Occasione dell'opuscolo, che gli diede origine; altro è Opuscolo d'occasione, Fatto per tale o tale occasione, che non sarebbe nato senz'essa. Discorsi d'occasione, da recitarsi in una occorrenza; e sovente dicesi di parole o di cose che, fuor di quella occasione, perdono utilità e opportunità. Ma Opera scritta o Parola detta per tale o tale occasione, può rimanere perennemente opportuna, memoranda ne' secoli. XI. Coll'In. T. In un'occasione solenne. – Nell'occasione di partire. – Nell'occasione del matrimonio. – Componimenti stampati in varie occasioni. – Versi in occasione di matrimonio. – In occasione della elezione. – In occasione di quella esperienza. Perell. Relaz. Cont. 6. 227. Per recedere dalle massime abbracciate da essi con tanto impegno, in occasione delle visite passate. Legg. Tosc. 1. 274. In occasione di volersi addottorare non possa loro farsi buono… il tempo dello studio che avessero fatto in altri luoghi. XII. Altre partic. T. Ve lo spedirò alla prima occasione. – Colla prima occasione, dice il mezzo; e Occasione allora è non solo il legno o la vettura che parte, ma la pers. che reca. T. Prendere occasione di fare o dire, più immediato che a fare o a dire. Guicc. Per l'occasione, dice più che All'occasione. Dice che l'occasione è quasi o almeno in parte il motivo, dove All'non indica che la congíuntura de' due fatti o delle due circostanze. T. Versi per occasione di religiosa festa. – Per altre occasioni. Il Per denota, più che l'In, cosa fatta o detta di proposito in quell'occorrenza. In altro senso quasi contrario, per ell. T. Il Per posp. ha più valore che il Di. Occasione per dire, la denota meglio opportuna. T. Ciò sia detto per occasione (non di proposito, ma giacchè l'occasione se ne offre). T. Magazz. Colt. 3. 27. Il tutto si faccia secondo l'occasione della stagione che anderà o dolce o cruda o diacciosa. |
Navigazione |
Parole in ordine alfabetico: occasionavamo, occasionavano, occasionavate, occasionavi, occasionavo, occasioncella, occasioncelle « occasione » occasionerà, occasionerai, occasioneranno, occasionerebbe, occasionerebbero, occasionerei, occasioneremmo |
Parole di nove lettere: occamiste, occamisti, occasiona « occasione » occasioni, occasiono, occasionò |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): torrione, anfitrione, settentrione, istrione, decurione, turione, centurione « occasione (enoisacco) » abrasione, antiabrasione, dermoabrasione, persuasione, dissuasione, evasione, antievasione |
Indice parole che: iniziano con O, con OC, parole che iniziano con OCC, finiscono con E |
Dizy © 2013 - 2024 Prometheo | Informativa Privacy - Avvertenze |