Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
Non ancora verificati:- Quei mustacchi mi sembrano decisamente anacronistici e pure un po' antiquati.
- Oggigiorno i mustacchi sono fuori moda ma, più che altro, necessitano di una particolare cura.
- I mustacchi che portava mio nonno erano ammirati da molte ragazze.
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Citazioni da opere letterarie |
Il romanzo della fanciulla di Matilde Serao (1921): Un sorriso dubbio si delineò sulle labbra di Anna Doria: Chiarina e Tecla si guardarono per un minuto secondo, come interrogandosi, — ma Eva sorrideva, tutta felice, tenendo d'occhio la porta, per vedere se comparissero sua madre e il suo fidanzato. Maria Gullì-Pausania chiacchierava sottovoce col principe di Sannicandro, un vecchio robusto, rosso nel volto, coi mustacchi bianchi, un suocero che già si lasciava prendere dalle grandi arie classiche della sua futura nuora, udendo con quanta reverenza ella parlava del blasone dei Sannicandro e degli antenati dei Sannicandro, che avevano combattuto sotto Ruggero Normanno.
Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa (1958): Procedeva fra un tintinnio di pendagli, catenelle, speroni e decorazioni, nella ben imbottita divisa a doppiopetto, cappello piumato sotto il braccio, sciabola ricurva poggiata sul polso sinistro; era uomo di mondo e di maniere rotondissime, specializzato, come tutta l'Europa ormai sapeva, in baciamani densi di significato; ogni signora sulle cui dita si posarono quella sera i mustacchi suoi odorosi fu posta in grado di rievocare con conoscenza di causa, l'attimo storico che le stampe popolari avevano di già esaltato.
La coscienza di Zeno di Italo Svevo (1923): Il Tacich era un bellissimo giovane, anzi troppo bello. Alto, forte, aveva una faccia olivastra in cui si fondevano in un'intonazione deliziosa l'azzurro fosco degli occhi, le lunghe sopracciglia e i brevi folti mustacchi bruni dai riflessi aurei. Insomma v'era in lui un tale intonato studio di colore che a me parve l'uomo nato per accompagnarsi a Carmen. Anche a lui parve così e venne a trovarci ogni giorno. La conversazione nel nostro ufficio durava ogni giorno per delle ore, ma non fu mai noiosa. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per mustacchi |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: musa, muschi, musi, mutai, muta, muti, mucchi, muchi, macchi, mach, usai, usci, stai, sacchi, tacci, taci. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: mustacchio. |
Parole con "mustacchi" |
Iniziano con "mustacchi": mustacchio, mustacchione, mustacchioni. |
Parole contenute in "mustacchi" |
chi, sta, tac, must, tacchi, stacchi. |
Incastri |
Si può ottenere da mucchi e sta (MUstaCCHI); da muschi e tac (MUStacCHI). |
Sciarade incatenate |
La parola "mustacchi" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: must+tacchi, must+stacchi. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Barba, Baffi, Basette, Fedine, Mustacchi, Pizzo - La Barba sono tutti i peli che nascono sul viso; e, secondo che crescono o si radono, si dice Barba corta, lunga, Farsi o radersi la barba. - Si chiamano Baffi quella barba che nasce sul labbro superiore, lasciata allungare; e se sono molto folti e lunghi, alcuni li chiamano, alla francese, Mustacchi. - Le Basette sono la barba lasciata crescere sull'orlo delle mascelle, più sotto il mento, ma rimanendo raso esso mento e il dinanzi delle guance. Anticamente si diceva, e con maggior proprietà, per Baffi; è vero per altro che Basetta, per ciò che abbiamo dichiarato, raramente si usa. - Fedine, per ultimo, sono quella barba lasciata crescere a' lati delle mascelle, ma non fin sotto il mento; e sono più folte e più lunghe di ciò che abusivamente si dice Basetta. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Basette, Baffi, Mustacchi, Pizzi, Pizzo, Moschetta, Greca - Le basette sono la prima lanuggine che viene sul labbro superiore; e così, basetta, per una certa metafora in qualche dialetto italiano, e specialmente nel genovese, vale giovane inesperto, uom da poco, quasi giudicandolo dalla pochezza della barba; i baffi son più delle basette; le cesoie e la moda li tengono in certi limiti; i mustacchi invece serbano tutto il lusso della natural loro ricchezza e crescenza; possono essere arricciati o arroncigliati. Pizzi si dicono quelle due liste di barba che scendono per le gote; pizzo è quella barba che uno lascia crescere sul mento, e che finisce come in punta: dicesi pure mosca o moschetta da taluno, ma altri dicono più propriamente moschetta a que' peli che si lasciano crescere nella fossetta del labbro inferiore. Se i pizzi si prolungano e vanno a congiungersi sotto il mento, la moda francese ci ha mandato il nome di greca; perciò, voce non nostra, ma neppure giusta in sè, perchè i Greci in genere non portano altra barba che i mustacchi o baffi. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Mustacchi - e MUSTACCI. S. m. pl. Basette, Baffi. Più com. Mustacchi. Cecch. Esalt. Cr. 3. 7. (C) Se già nell'andar giù non t'avvolgessi Ne' mustacchi ch'egli han fino alla cintola. Buon. Fier. 2. 1. 13. (M.) Guarda quel che più tirandosi Il cappel sugli occhi, aguzzasi I mustacchi. Maur. Rim. burl. 1. 164. (Man.) In tal modo parlò todo garido, Con quel volto Turchesco e quei mustacchi, Ch'han per Italia sì famoso grido. [Tor.] Capo. R. p. 103. Di lui (Mecenate) non era il più gentil soldato, Nè, che avesse i più nobili mustacchi. = Bern. Rim. 1. 67. (C) Portovvi in Ungheria fuor de' covacci, Sì che voi sol voleste passar Vienna, Voi sol de' Turchi vedeste i mustacci.
2. Arricciarsi i mustacchi. Arricciarsi i baffi, ed è atto come di minaccia, o di chi medita vendetta. (Fanf.) |
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