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Tag correlati: chiesa, curve, astratto, piastrelle, piazza, vetrata, marmo, cerchi, fiori, cerchio, pavimento, liberty |
Informazioni di base |
La parola mosaico è formata da sette lettere, quattro vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: mo-sài-co. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con mosaico per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Gomorra di Roberto Saviano (2006): I visi pubblicati in successione il giorno dopo dai giornali, uno a fianco all'altro, i visi dei boss, dei gregari, dei ragazzini affiliati e di vecchi avanzi di galera, rappresentavano non un girone infernale di criminali, ma tasselli di un mosaico di potere che nessuno per vent'anni aveva potuto ignorare o sfidare. Dopo la sentenza "Spartacus", i boss in carcere iniziarono a lanciare minacce implicite ed esplicite ai giudici, ai magistrati, ai giornalisti, a tutti coloro che ritenevano responsabili di aver fatto di un manipolo di manager del cemento e delle bufale dei killer agli occhi della legge. Il romanzo della fanciulla di Matilde Serao (1921): Dietro lei la levatrice, donna Mimma Scaletta, sfoggiava un abito di seta verde pisello, uno scialle di crespo bianco, un cappello nero carico di rose rosse, uno spillo di mosaico, che rappresentava il Colosseo di Roma: e aveva la grassezza tradizionale di tutte le levatrici, l'aria d'indulgenza bonaria, la gravità della persona importante. La vita in tempo di pace di Francesco Pecoraro (2013): Prima le maioliche bianche dello spogliatoio, poi il mosaico dello stesso colore, con figure nere di carri trainati da cavalli col corpo di serpente marino. il blu malato e maleodorante della vasca lo attendeva per ingoiarlo, col suo lezzo forte di cosa ostile, negativa, come tutte le cose volute da Padre, dalla sua volontà inesorabile e metallica, non scalfibile, come quei marmi viscidi, bagnati di vapore, una volontà che emanava da un Ente del tutto autonomo, non incline al patteggiamento, duro e freddo, chiuso, impermeabile, come quel vetro a grandi lastre che lo sovrastava. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per mosaico |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si può ottenere: mosaici. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: mosco, osco, saio. |
Parole contenute in "mosaico" |
osa, sai, osai. |
Lucchetti |
Usando "mosaico" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: melmosa * = melico; * cosmi = mosaismi; * cosmo = mosaismo; promo * = prosaico. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "mosaico" si può ottenere dalle seguenti coppie: mosca/acaico. |
Lucchetti Alterni |
Usando "mosaico" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: mosaicisti * = cistico; melico * = melmosa; * ateo = mosaicate. |
Intarsi e sciarade alterne |
"mosaico" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: mai/osco. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Mosaico - Così si chiama una specie di dipinto fatto con piccoli dadi di cristallo, pietra, legno, smalto od altre materie di varj colori fissati mediante un mastice sopra una superficie. Millin si esprime a questo proposito nel modo seguente:
« Si danno diverse etimologie alla parola francese mosaique; alcuni la trovano nella italiana mosaico, formata dalla greca musakion, usata nel Basso Impero per indicare quelle sorta di lavori; altri la fanno derivare dal greco mouson, mousikon, cioè pulito, elegante, ben lavorato; e parecchi finalmente dal termine greco che significa muschio. Così, a senso loro, si nomavano i dipinti a mosaico musea, musiva, perchè i luoghi o edifizi consacrati alle muse, per ciò detti musei, n'erano principalmente adorni. » Sono antichissimi i lavori di mosaico. Taluni ne attribuiscono l'invenzione ai Persi: vediamo nella Sacra Scrittura, che il loro re Assuero fece costruire un pavimento di marmo tanto ben fatto che imitava la pittura. Altri vogliono che quell'arte sia nata in Costantinopoli. Quel ch'è certo si è, ch'ella cominciò ad esser nota ai Romani soltanto verso il tempo di Augusto. Fu quindi trascurata, e potremmo dire abbandonata, per alcuni secoli; ma nel XIII l'Italia la vide fiorire nuovamente. Si videro un dopo l'altro Apollonio, Taffi, Gaddo Gaddi e Giotto, distinguersi con pitture a mosaico. Fra le opere di mosaico celebri nell'antichità si può citare il pavimento di una camera dell'immenso vascello che fè costruire Jerone II. successore di Agatocle, eletto a re di Siracusa, nella cento ventisettesima Olimpiade: questo pavimento era un mosaico che rappresentava tutta l'Illiade; e indi, il pavimento eseguito a Pergamo da un famoso artefice che Plinio chiama Soso: su codesto era figurata una colomba, che beveva in una tazza e rifletteva la sua ombra nell'acqua, mentre su gli orli della tazza stessa altre colombe si divertivano al sole a darsi di becco fra di loro. Il maggior pezzo di mosaico antico che si possieda è quello del tempio della Fortuna a Preneste, oggi Palestina; esso rappresenta una carta o geografia dell'Egitto. In varie epoche si sono scoperti, e si scuprono anche tuttora, dei mosaici su cui il tempo ha esercitato più o meno il suo impero. In epoche moderne si sono pure eseguiti bellissimi mosaici noti in Francia sotto il nome di marqueterie ed in Italia sotto quello di tarsia. Anche il lavoro di nicchi può, secondo Millin, considerarsi come una specie di mosaico. Quell'autore dice che uno dei boschetti di Versailles è un capo d'opera in questo genere. Si distinguono due sorta di mosaico molto diverse: una, detta romana, è composta di sassi coloriti che s'impiegano con la scelta opportuna di gradazioni nelle tinte per formare dei quadri, ed è il bel mosaico antico; nella seconda, detta di Firenze, sono pietre dure e pulimentate che si riuniscono l'una accanto alle altre. Questi ultimi mosaici non esigono tanta cura e abilità. Madamigella Rosèe, nata a Leida nel 1632 e morta nel 1682, invece d'impiegare tinte o matita, si serviva ingegnosamente di seta d'ogni colore, mediante la quale copiava ritratti, paesaggi ed architettura. Ne' suoi lavori, i tratti, i colori, il dipinto, erano imitati così bene che facevano illusione anche da vicino, ed uno stentava a persuadersi che non fossero vere pitture. Alcuni popoli dell'America hanno inventato una qualità di mosaico composta di penne d'uccelli radunate con dei fili. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Mosaico - e MUSAICO. S. m. (B.A.) Rappresentazione di oggetti più durevole che si trovi; essendo che, dove quella fatta di colori col tempo si consuma, questa divien sempre più bella. Làvorasi con alcuni pezzi di vetro, e con pietruzze o pezzuoli di smalto di colori diversi; e ne' campi o altri luoghi, dove va l'oro, usasi di dorare i medesimi vetri, ecc., a fuoco. Si commettono sopra stucco forte, composto di misture diverse, le quali col tempo lo fanno indurire, che l'opera, per così dire, non ha mai fine. (Fanf.) T. Secondo l'orig. avrebbesi a dire Musaico, Musivum opus; ma l'uso presceglie questa forma, e segnatam. per estens. e tr. Musaico sarebbe affettazione. Museum, in questo senso, in iscr. lat. Musium e Musivum in Sparzian. e Trebell.
G. V. 12. 45. 3. (C) E guastava (l'acqua) le pinture dentro, e storie del musaico. Ar. Fur. 42. 74. (M.) Sotto un arco poi s'entra, ove misture Di bel musaico ingannan l'occhio molto. Red. Oss. an. 137. (C) Delle quali (glandule) è lavorata a musaico non solamente la volta della caverna, ma ancora tutte le pareti ed i fianchi, ed il pavimento. [G.M.] Borghin. R. Ripos. Ultimamente prese a fare di musaico la facciata del Duomo di Siena. E: Di sua mano è una Nunziata bellissima, di musaico, sopra alla porta del fianco di Santa Maria del Fiore, che va verso i Servi (parla del Ghirlandajo). [Pol.] Car. Letter. V. 2. 1. Essendo (il tempietto) capace di ornamenti di stucchi, di pittura e di musaico. T. Opera a mosaico. T. Pietre da mosaico. – Un bel mosaico. Un mosaico grande. T. Mosaici a smalto. Not. Malm. 462. Lastrichi fatti di pietre piccolissime che si soglion fare ne' viali de' giardini a foggia di mosaico, con pietre però maggiori di quelle del mosaico e minori assai di quelle degli acciottolati. – Mosaico a colori. T. Anco per estens. Pavimenti a musaico. E a modo di Agg. Guid. G. (C) Lo spazzo… era distinto in diverso colore d'opera musaica. T. Vend. Crist. 40. In quella cella era la passione di Cristo, tutta istoriata ad opera musaica. Pittura musaica disse per Mosaico il Maur. Rim. burl. 1. 141. (Man.) L'altre… Son pitture musaiche e prospettive, E d'altro ornate che di gemme e d'ostro. [Val.] Buonarr. Ajon. 2. 66. La sala per musaica pittura Era sì ricca, che… 2. † Musaico, fu detto daglí antichi anche l'artefice che lavora di mosaico. Dittam. 5. 3. (C) E pensa s'hai veduto, e posto cura, Quando il musaico con vetri dipinti Adorna, e compon ben la sua pittura, Che quei che son poi riccamente tinti Nella più nobil parte li pon sempre. 3. E Musaico diconsi anche alcune pietre che servono ad un sì fatto lavoro. Borgh. Orig. Fir. 305. (M.) Nel cortile del Vescovado cavandosi, son già molt'anni, si trovò un pavimento tutto di marmi porfidi, e serpentini, ed altre finissime pietre, che comunemente si chiamano musaico. 4. Tr. T. Lavoro a mosaico, opera letter. o scientif., congegnata di minute parti, con diligenza più o meno felice, ma talvolta con più studio che vigore di mente. Anche accenna il prendere che fa l'autore idee e imagini altrui, congegnandole. T. In senso d'ancor meno lode, dice varietà troppa d'idee o di cose. Un mosaico di dottrine. – Quel discorso è un mosaico. |
Mosaico - [T.] Agg. dal n. pr. Mosè. – Legge mosaica, per distinguerla dalla cristiana e da altre.
T. Segner. Incred. 381. Nella legge mosaica. = Vit. S. Girol. 41. (Gh.) Fr. Jac. Tod. p. 79. Filic. Rim. 315. Dell'incombusto Mosaico rogo. T. Religione mosaica. – Istituzioni mosaiche. Rivelazioni. Libri. Testo. Narrazione. Tradizioni. T. Mosè. Più com. di Moisè che è in Dante 1. 4. e 3. 24. e 25. Moisè anco nel Savonarola. La statua di Michelangelo è il Mosè. Ma gl'israeliti viventi soglionsi nominare Moisè. E a Venezia la chiesa di S. Moisè |
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