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Informazioni utili online sulla parola italiana «morbido», il significato, curiosità, aggettivo qualificativo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Morbido

Aggettivo

Morbido è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: morbida (femminile singolare); morbidi (maschile plurale); morbide (femminile plurale).

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di morbido (molle, soffice, delicato, duttile, ...)

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Informazioni di base

La parola morbido è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: mòr-bi-do. È un trisillabo sdrucciolo (accento sulla terzultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con morbido per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • A volte un approccio morbido si rivela più efficace di una netta contrapposizione.
  • C'è chi ama comperare il guanciale per dormire morbido e chi preferisce che sia duro.
  • Mia cognata quando rientra a casa adora sdraiarsi sul suo divano morbido.
Citazioni da opere letterarie
Una voce di Federico De Roberto (1888): Sorgono dall'ampia cerchia dell'orizzonte mutevoli forme: linee ondulate di lontane colline, picchi superbi, rocche munite; aerei ponti si slanciano arditi, lunghi fiumi serpeggiano, isole e continenti si formano. Non reclinereste voi la stanca testa su quel morbido, voluttuoso guanciale? Qual pastore guida quell'armento sterminato? Di che sangue è tinta quell'immensa spada gocciolante?…

La Madonna d’Imbevera di Cesare Cantù (1878): Parve atto scortese e crudele al giovane cavaliere, prima il non rispondergli, ed ora il voler levare quella fanciulla dalle braccia d'una dama; onde, col morbido della voce mitigando un cotal poco la precisione delle parole, — Signore (esclamò) vorrei sperare che la cortesia e l'onestà di un cavaliere le fossero abbastanza conosciute».

Arabella di Emilio De Marchi (1888): — Chi siamo è inutile ch'io lo dica, perché il nostro parente mi conosce e questi sono altri parenti della povera Carolina, per la quale... — disse Aquilino, indicando col cappello Salvatore, che si stringeva il naso colla berretta, e Angiolina che con un faccino morbido e sorridente seguitava a far inchini e a fregarsi dolcemente i palmi, come se affilasse due coltelli.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per morbido
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: morbida, morbide, morbidi, torbido.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: torbida, torbide, torbidi.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: morbo, mori, mordo, moro, modo, orbo, rido.
Parole con "morbido"
Iniziano con "morbido": morbidona, morbidone, morbidoni.
Parole contenute in "morbido"
orbi, morbi. Contenute all'inverso: odi, rom.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "morbido" si può ottenere dalle seguenti coppie: moto/torbido.
Usando "morbido" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: tomo * = torbido.
Lucchetti Riflessi
Usando "morbido" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * odiosa = morbosa; * odiose = morbose; * odiosi = morbosi; * odioso = morboso; * odiosità = morbosità; * odiosamente = morbosamente.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "morbido" (*) con un'altra parola si può ottenere: amitti * = ammorbiditoti.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Tenero, Morvido, Morbido - Tenero generalmente si dice non solo delle cose molli e cedevoli al tatto, ma anche di quelle vivande che agevolmente si masticano. Figuratamente si dice di chi molto si commuove alle gentili passioni. - Morvida è qualunque sostanza cedevole al tatto, e che senza fatica si disfà: è voce dell'uso comune, perchè nella lingua più nobile si dice Morbido; la qual voce si presta al senso figurato per significare Chi sta su tutte le delicatezze, come farebbe un malato; e Morbido viene appunto da Morbus. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Molle, Morbido, Soffice; Morbidezza, Mollezza - Molle è più generale: terra molle, molle l'uomo di sudore, molli gli abiti per la pioggia: molle ha due opposti nel senso materiale: duro ed asciutto; molle, traslatamente, dicesi l'uomo troppo delicato, che ricerca con attenzione ed affezione soverchia i comodi della vita, incamminamenti all'ozio, all'accidia, ai vizii. Molle ciò che da ogni parte cede, e che piglia facilmente la forma che gli si dà; molle, in questo senso, l'argilla, la pasta e simili: morbida, la cosa che è dolce al tatto; soffice, quella che cede al premere: le cose soffici sono per lo più elastiche; le cose morbide sono tenere, pieghevoli, paiono untuose o lo sono: morbidi la seta, il cotone, le piume; soffici sono, riuniti in qualunque modo, se uno vi preme sopra sedendovisi o coricandovisi. Morbido, da morbus, lo stato di chi non è in perfetta salute: morbidi i fenomeni fisiologici che prenunziano, accompagnano e conseguitano alla malattia fino alla perfetta guarigione. La morbidezza e la mollezza sono l'astratto di morbido e molle, il modo particolare di essere de' corpi morbidi e molli: soffice non ha astratto proprio; elasticità sopperisce a questa deficienza, abbenchè non affatto propriamente, poichè se elastico nel suo senso è più che soffice, vi sono altronde de' corpi elastici che soffici non sono punto punto; chi vorrebbe dormire, per esempio, sopra di un materasso ripieno di palle o di pezzi di gomma elastica? Morbidezza, al traslato, è delicatura soverchia; questa è passo alla mollezza, che, se non è vizio, è assenza di virtù, di forza morale (virtus). [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Morbido - Agg. Dilicato, Trattabile, Piacevole al tatto, contrario di Ruvido. L'ha in sim. senso S. Girol. In altro senso aureo lat. – Ted. Mürbe, Tenero e Tenerezza. Tass. Amint. 3. 1. (M.) Come suole tremolare il latte Nei giunchi, sì parean (le membra) morbide e bianche. Cr. 9. 4. 2. (Man.) Si leghi alla mangiatoja con due redini di forte e morbido cuojo. Buon. Tanc. 5. 7. canz. Sono i capelli della Tancia mia Morbidi come un lino scotolato.

[Cont.] Cr. P. Agr. I. 142. Quando in esse sarà corrotta l'acquositade, la carne materiale poi si secca e si maciulla, e quello che poi si dice capecchio, cioè lisce si schiaccia e va via, e rimangono le vene di quelle cotali piante a modo di lana lunga candida e morbida.

2. T. Carni morbide di vivente, non aspre nè riarse da calore, ma con legger sudore sensibile al tatto. = Cron. Morell. 246. (C) Ella avea le mani come d'avorio tanto bene fatte, che pareano dipinte per le mani di Giotto: ell'erano distese e morbide di carne, le dita lunghe e tonde come candele.

3. T. Di carni commestibili, non tigliose.

4. T. A modo di sost. Il morbido delle carni. Dar dentate nel morbido.

5. Per Soffice. Arrigh. 50. (C) Il letto mio, bene morbido, con agute spine pugne i tristi membri.

6. Per Molle, Tenero. Ang. Metam. 1. 11. (M.) Fece i morbidi prati ornati e belli D'erbe, e di fiori, e bianchi, e rossi, e gialli. Bocc. Fiamm. 144. (Gh.) Mentre che il Gange durerà tiepido, e l'Istro freddo, e i monti porteranno le querce, e i campi i morbidi paschi.

[Cont.] Molle, liscio per finezza di parti, o per grasso, o per umido aggiunto. Vas. Scul. IX. Questa (cera), per renderla più morbida, vi si mette dentro un poco di sevo, e di trementina, e di pece nera; delle quali cose il sevo la fa più arrendevole, e la trementina tegniente in se, e la pece le da il color nero, e le fa una certa sodezza dapoi ch'è lavorata. Agr. Geol. Min. Metall. 40. Nel medesimo modo, ma più facilmente e più presto che non ne' sassi sodi, genera l'acqua le fibre e le vene in un terreno morbido, o che sia campestre, o che sia di colle, o di monte.

7. È anche aggiunto dei corpi, le cui parti non sono molto unite e ristrette fra loro; contrario di Compatto. Bocc. Nov. 3. g. 4. (C) Il fuoco di sua natura piuttosto nelle leggieri e morbide cose s'apprende, che nelle dure e più gravanti. Vas. Op. Introd. 1. 69. Questa sorte di marmi ha in sè saldezze maggiori, e più pastose e morbide a lavorarla, e se le dà bellissimo pulimento più che ad altra sorta di marmo.

8. [Cont.] Facile a piegarsi, a maneggiarsi. Cart. Art. ined. G. III. 110. Della grossezza a me pareva di 4 libre il braccio (un canapo) stesse bene, nondimeno mi rimetteva che lo facessero morbido per cagion di potere ordire nelle taglie, acciò non fusse zotico.

9. Riferito a marmi, metalli, vale Trattabile, Arrendevole. Vasar. Op. Introd. 1. 69. cit. al § 7.

10. Trasl. Riferito alle delizie, e a' costumi. Dittam. 1. 24. (C) Dico in quel tempo morbido e giocondo. Dav. Scism. l. 2. c. 14. (M.) Un altro, vocato Oppero, quando era cattolico, dicea male della troppo ricchezza, e morbida vita de' Vescovi.

11. Dicesi altresì di Chi è dedito alle delizie, alla mollezza. Cron. Vell. 35. (M.) Lo Sciarra fu un bell'uomo, ovvero giovane della persona molto fresco, che parea tutto dì poppasse; molto morbido. Cas. Uff. Com. 97. (C) Sogliono ancora i ricchi oltra misura esser morbidi. Salvin. Disc. 3. 150. (M.) Direi loro, ciò che… disse il morbido e delicato filosofo Aristippo.

E a modo di sost. Sen. Pist. (M.) Ma qui mi fieno addosso tutti i morbidi, e tutti i vezzosi, e grideranno.

12. Fig. Per Trattabile, Mansueto. Salvin. Annot. Fier. Buonar. p. 448. col. 1. in fine. (Gh.) Diverrà morbido come un agnellino; non farà più il bell'umore, verrà domo, si domerà: siccome si doma dal tempo la carne dura e tigliosa, così dalla prigione la troppa fierezza si ammanserà.

[Cont.] Cart. Art. ined. G. III. 324. La speranza, che v'ha dato il Seren. Principe, sarà stata presaga della desiderata vostra voglia; che anche di qua sono le cose molto più morbide ch'elle non sono state fin qui con questo Datario, e si spetta solo che 'l Papa torni da Civita Vecchia.

13. † Per Agiato. G. V. lib. 8. cap. 50. (Mt.) I quali erano più morbidi e meglio stanti, che in nullo paese del mondo.

14. Detto anche delle Cose che inducono mollezza. Bocc. Nov. 10. g. 3. (C) Quantunque Amore i lieti palagi, e le morbide camere più volentieri, che le povere capanne abiti. Canig. Rist. 124. (Man.) Deh! non voler che le belle casette, E' gran palagi, e' morbidi abituri D'abitator rimangan vedovette.

15. Facile ad esser mosso negli affetti dell'animo. G. V. 8. 39. (Mt.) Uomini erano morbidi ed innocenti, salvatichi e ingrati siccome genti venuti di piccolo tempo in grande stato e podere. Sen. Pist. 11. (C) E Pompeo che fu di dolce e morbida maniera, arrossava spesse volte, e maggiormente quando e' parlava al popolo.

16. [Camp.] Di parole dolci. Bib. Re, III. 12. Se tu oggi obbedirai a questo populo, e servirai e consentirai alla petizione loro, e favellerai loro parole morbide (verba lenia), saranno tuoi servi d'ogni tempo. = Car. Lett. Tomit. 142. (M.) Non furono le parole se non morbide e circospette, e come d'amico e servitore del Duca, ed ebbero forma forse piuttosto di ricordo che di risentimento.

17. Riferito alla pronunzia dicesi di alcune consonanti; e specialmente del C, e G, le quali danno suono dolce dinanzi alle vocali E, e S. Salv. Avvert. 1. 3. 1. 6. (C) E del C, e del G morbidi il simigliante poco innanzi si mostrerà. E appresso: Nel GH, e nel CH, quando sono schiacciati, e in tutti altri suoni delle dette due lettere, così morbidi, come rotondi, il comune uso seguiteremo. E 1. 3. 1. 17. Del C. morbido avverrebbe ciò che s'è detto.

18. Aggiunto a Cavallo, vale Che sente assai bene il morso; ed è il contrario di Duro, cioè che non sente e non cura il morso. Cresc. 3. 18. (Gh.) I quali (cavalli) sono di molte maniere, imperocchè sono alcuni che sono molto dolci e morbidi, e altri che son meno.

19. Per Facile a intendersi. Non com. Fir. Rag. 156. (M.) Posciachè egli mi pare averti assai bene fatta morbida questa prima parte, io voglio venire alla seconda.

20. Aggiunto di Vino, vale Che tende al dolce, Abboccato. Lab. 192. (Man.) Bevitrice… del buon vin cotto, della vernaccia di Corniglia, del greco, o di qualunque altro vino morbido e accostante Salvin. Disc. 3. 82. Che il vino non dolce si chiami a Roma vino asciutto, è perchè non immolla tanto il palato: nè è, come noi dichiamo, vino morbido, vino aboccato.

E a modo di sost. Magazz. Colt. 10. 77. Si fanno anco vini bianchi, e trebbiani bonissimi e generosi, e che hanno il morbido e 'l cotognino insieme.

21. [G.M.] Altro sost. Sedere sul morbido; su cosa morbida. T. Sost. Toccando, sentir morbido.

22. † Detto del tempo, delle stagioni, delle giornate, significa il contrario di Aspro. Diciamo Dolce e Dolco. Cennin. Tratt. pitt. 117. (Gh.) Essendo il tempo umido e morbido, e non alido.

23. (Pitt.) Morbido, dicesi di Quel colorito che è lontano da ogni crudezza o durezza; il qual colorito si dice anche Pastoso, Carnoso. [Cont.] Lom. Pitt. Scul. Arch. 227. Trovandosi un poco lontano, si vede quella carne tonda morbida senz'ombra… per incontro resta più cruda di lume e ombra quando è manco morbida, cioè che tiri al vecchio e ruvido. = Vas. Op. Vit. 3. 370. (Man.) Costui (il Licinio) mutò sempre la maniera del Bellini, la quale era crudetta, tagliente e secca tanto che non potè mai addolcirla, nè farla morbida. E 4. 432. Da lui imparò Giovanni da Udine a fargli belli (i fiori), come il maestro, e che è più, con una maniera morbida e pastosa. E Vit. 11. 10. (Gh.) Colorì similmente alcune cose a olio, delle quali fu tenuto (per aver egli da Giorgione imparato un modo di colorire assai morbido) in Roma grandissimo conto. Baldinuc. Op. 3. 809. L'olio mortifica i chiari, e rendeli meno dilavati, e li fa sì morbidi. E 6. 300. Modo di dipingere di forza, con buono e morbido colorito.

[Cont.] E del pittore stesso che dipinge senza durezza. Lom. Pitt. Scul. Arch. 688. Giorgione da Castel franco, morbido pittore, illustrator di Tiziano.

[Cont.] Nella scultura. Vas. V. Pitt. Scul. Arch. II. 161. Cominciò (Jacopo) a trovare il buono, le difficultà dell'arte, ed a dare grazia al marmo, levando via quella vecchiaia che avevano insino allora usato gli scultori, facendo le loro figure intere, e senza una grazia al mondo. La dove Jacopo le fece morbide, e carnose, e finì il marmo con pazienza e delicatezza. E 197. Trovo la maniera sua (di Masolino) molto variata da quella di coloro che furono inanzi a lui, avendo egli aggiunto maestà alle figure, e fatto il panneggiare morbido, e con belle falde di pieghe.

[Cont.] Nell'architettura. Serlio, Arch. VII. 120. Si potrà dire (la figura segnata A. che è d'opera ionica) morbida, e dolce, per non vi esser tanto di crudezza. Ed ancora che si cannellassero le colonne, e s'intagliassero i capitelli, e incavassero í denticoli, giammai non si potria dir cruda.

24. (Mus.) [Ross.] Aggiunto di Stile. Contrario di Secco.

25. [G.M.] Trovare o Non trovare il terren morbido; fig. e fam.; Trovare, o no, una persona arrendevole al nostro desiderio. Andò dal Ministro credendo di trovare il terreno morbido, ma non potè ottener nulla. E di arrendevolezza in gen. Trovare il terren morbido ai trattati, alle congiure.

[T.] Morbida, la pelle in gen., contr. di Ruvida; ma ci si sottintende in corpo sano, l'idea di soffice. Persona secca allampanata, non si direbbe che ha Pelle morbida. T. Matt. Franz. Rim. burl. 111. Egli ha quella midolla bambagiosa, Morbida, crogiolata e saporita.

T. Prov. Tosc. 363. Barba morbida come la seta. E 368. Morbido come il velluto.

T. Cr. 9. 63. 3. Gli si dieno (a' vitelli) le tenere vettucce degli arbori e bronchi morbidi e le cime dell'erbe verdi.

II. Per estens. T. Salvin. Teocr. volg. 5. Di flessibile acanto da per tutto Son morbidi svolazzi accanto al vaso. Virg. Molli circum est ansas amplexus acantho.

T. Cr. 4. 11. 5. E la congiuntura fasciata con pezzuola incerata e con morbido vinco legata sia.

T. Acciaio morbido come il ferro.

III. T. Vestire morbido, delicato e fine, più a comodo e piacere che a lusso. [Pol.] S. Greg. Omel. 2. 3. Ecco che quelli, che vestono panni morbidi sono nelle case de' re. Vang. Mollibus vestiuntur.

IV. Senso soc. T. G. B. Casott. Tanto morbidi e fragili sono, che il vivere e dimorare con esso loro niuna altra cosa è che impaniarsi fra tanti sottilissimi vetri.

V. D'opera d'arte. T. Vas. Vit. 3. 370. Non potè mai addolcirla nè far morbida (la maniera del dipingere). – Morbido colorito.
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