Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Melenso, Balordo - Il primo è sempre tale, e per natura; il secondo, più spesso per qualche cagione e in certi momenti, e di rado per natura. Il melenso è un quid medium tra lo stupido e lo scemo; un impasto di ebetudine goffa e di sonnolenza inerte ne' pensieri, negli affetti, nelle parole e negli atti. Il melenso comprende poco, ma pur comprende un briciolino di più di quel che non senta; egli è ottuso di mente, ma più di cuore; è freddo, noncurante di tutto e di tutti: è un pezzo di mota che respira. La melensaggine consiste più nel non fare che nel far male; nonchè agli atti, pare non sia capace neanche ai conati degli atti. - Il balordo è tale anche per una momentanea confusione di mente: lì per lì non si raccapezza, non sa quel che fa, dov'è; ma a un tratto le idee gli si possono rischiarare, e quindi parlare o operare assennatissimamente. Un colpo sulla testa, una notizia grave, una gran meraviglia, possono farci restare balordi, non melensi. Un melenso non è capace neanche di restar balordo, perchè nulla lo scuote. Talora ci si sente balordi per malattia, non melensi. Balordo si dice anche di cose, il che non è di Melenso. Affare balordo si dice di quello poco utile; e anche Raccolta, vino, discorso, moneta balordi. Dolor di capo, ubriachezza rendon balordi. Melenso non ha a' suoi servigi che il verbo essere: prova questa che la melensaggine è abituale. G.F. [immagine] |
Citrullo, Stolto, Melenso, Smemorato, Stupido - Son tutte voci che si danno la mano, salvochè il Citrullo ti dice persona giovane, di poco senno, e che dice un monte di scioccherie senza proposito e senza costrutto. - Stolto è colui cui la natura ha fatto ebete dell'ingegno, e non è sufficiente a valutare giustamente e rettamente il bene e il male, il brutto e il bello. - Melenso o Smemorato è colui che non comprende e non ricorda le cose più agevoli, tardo e incerto nel discorso. - Lo Stupido è il grado ultimo di tutte queste belle qualità poste insieme. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Fatuo, Scemo, Stolido, Stupido, Melenso, Insensato, Disensato, Stordito, Sventato, Scimunito, Mogio, Grullo, Gonzo - Scemo, chi non ha una congrua dose di spirito, di buon senso; stolido, chi manca di criterio; stupido, chi manca d'intendimento, e su di ogni minima cosa intraveduta fa le meraviglie: scimunito è più di tutti: il così fatto non ha mente, intendimento, raziocinio: nell'uomo in questo stato sono nulle, o quasi, tutte le facoltà intellettuali; poichè la scimunitaggine è prodotta da una affezione permanente del cervello, incurabile per lo più. Fatuo, chi ha grande opinione di sè, la quale è già gran debolezza; chi alla leggera giudica e pronunzia; fatuo, chi si dà grande importanza ed è un nonnulla, come i fuochi fatui per l'appunto. Sventato, chi non pensa alle cose importanti sufficientemente, e non le cura, con grave suo danno, per dare ogni suo pensiero a futilità, a sciocchezze; non per mancanza di ingegno, ma per difetto di criterio, d'esperienza: è difetto frequente nei giovani. Melenso, chi non crede che le cose importanti vadano curate, e muovesi a farle troppo fiaccamente. Insensato, chi non ha spirito, almeno presente per ciò che fa; che non ha discernimento: disensato, chi è fuori de' sensi per qualche urto o scossa morale troppo forte: stordito è un po' meno; chi non è fuori de' sensi affatto, ma resta come intronato dal colpo ricevuto o sentito di rimbalzo: lo stordito non sa che si faccia; l'insensato non sa che cosa abbia da fare; il disensato non può nè pensare, nè fare. Mogio, uomo senza energia, che va e parla dimesso, che opera con peritanza; si direbbe bagnato (nel dialetto piemontese, di uomo così fatto dicesi proprio che è bagnato): al morale fa la stessa figura che l'uomo bagnato davvero nel fisico; figura meschina e ridicola. Grullo dice quasi addormentato o assopito, anche dal vino o da altro. Gonzo, chi si lascia infinocchiare, chi è di buona pasta, e crede e fa ciò che altri vuole con danno o scherno suo proprio. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Melenso - Agg. Che ha melensaggine. Lo recano a Nidulensus (quasi Inesperto, fr. Niais), a Insanus, a Mente lenta. Forse, siccome il Varch. Melansaggine, è metatesi di Malenso, che mal sente, Di tardo sentire. [G.M.] Rammenta il gr. Μέλεος, Stolto, Vuoto, Inetto, Tardo. = Varch. Suoc. 2. 5. (C) Non sono le donne meno oneste, perchè siano più libere, quando sono veramente donne, ma bene manco melense. Red. Oss. an. 127. I lombrichi de' corpi umani fuor di essi corpi sembrano pigrissimi, lenti, e quasi che dissi melensi, e stolidi. [G.M.] E Lett. Voi mi stimate ben gonzo e melenso.
T. A modo di sost. Un melenso. – Certi melensi. – Quella melensa; tra insipido e sciocco, sgarbato e tardo.
2. Si dice talora anche delle cose. Red. Lett. 1. 346. (C) Mi son riuscite brutte…, e quel che più senza spirito e melense.
T. Discorso, fare. |