Iperboreo - [T.] Agg., e quindi Sost. nel pl. Dal gr. ̔Υπὲρ Βορέας; aureo lat., quasi Al di là della tramontana. T. Macr. La regione sopra il Danubio e il Tanai. Virg. Aquilone, che dalle piaggie iperboree forte s'avventa, e dissipa le fredde nuvole della Scizia. Ar. Fur. 10. 71. Sempre declinando Dagl'iperborei Sciti all'onda Ircana. Virg. Gente soggetta all'iperboreo settentrione. Lucan. Sotto il ghiacciato carro dell'Orsa iperborea. Virg. I ghiacci iperborei. Ar. Fur. 13. 63. Dall'iperboree nevi ai lidi rubri. [De Capit.] Dittam. 31. E 312. T. Ar. Fur. 42. 89. Nomina'a sarà dall'Indo al Mauro, E dalle austrine all'iperboree case.
T. Monti Iperborei, in Sarmazia, forse gli ora chiamati Urali. – Mare Iperboreo, a settentrione d'Europa e Asia, ora Mar Glaciale del Nord.
2. Iperborei, Gli abitanti, anche sost. nel pl. T. Plin. Presso i monti Rifei gente felice, se così è a credere, longeva, e celebrata per favolose maraviglie. [Camp.] Epit. Li Iperborei, gente sacra e beatissima, abitando in li ultimi cardini del mondo, contenti di frutti d'arbori e di letto di fronde, vivono con pura e santissima innocenza. T. Cic. Apolline che dicono dagl' Iperborei venuto a Delfo. Dal settentrione di Grecia la civiltà, non dal mare. – Gl'Iperborei mandavano tutti gli anni offerte a Delo, recate da vergini, dette anch'esse Iperboree. – Le prime vergini iperboree, il cui monumento vedevasi a Delo, erano, secondo Callimaco, Upis, Loxo, Ecaerge.
T. Marz. Iperboreo trionfo di Domiziano sui Daci. – Regioni iperboree, del ling. scritto, anco in prosa. – Animali, Piante iperboree.
3. (Bot.) [D. Pont.] Piante iperboree, tutte quelle che abitano i climi freddissimi del Settentrione. |