Aggettivo |
Insensibile è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: insensibile (femminile singolare); insensibili (maschile plurale); insensibili (femminile plurale). |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani |
Liste a cui appartiene |
Lista Carattere delle persone [Influenzabile, Ingenuo « * » Intollerante, Intrattabile] |
Informazioni di base |
La parola insensibile è formata da undici lettere, cinque vocali e sei consonanti. Lettera maggiormente presente: i (tre). Divisione in sillabe: in-sen-sì-bi-le. È un pentasillabo sdrucciolo (accento sulla terzultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con insensibile per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Naufraghi in porto di Grazia Deledda (1920): Pettegolezzi, odii, rancori, amori, vigliaccherie, stringevano, univano, spingevano i condannati: Costantino rimaneva insensibile a tutto. Lui, lo studente e il Delegato, parevano vivere in disparte degli altri, avvicinandosi solo all'ex maresciallo, che era il pernio di quasi tutti gli avvenimenti segreti del penitenziario, e che rimaneva superiore a tutti, indispensabile a tutti. Rimedio: la geografia di Luigi Pirandello (1920): Ma poi, sentendo in me come avrebbero tremato, e pensando che avrei voluto esser io al loro posto, perché tremassero loro in vece mia, non più contro essi, ma mi rivoltavo contro la crudeltà di quella sorte, che teneva ancora là, rantolante e insensibile a tutto, il corpo, il solo corpo ormai, e anch'esso quasi irriconoscibile, di mia madre; e pensavo, sì, sì, pensavo che, Dio, poteva finalmente finir di rantolare. L'isola del giorno prima di Umberto Eco (1994): Sola non si accorgeva di nulla Lilia, che sopportava con serenità ogni strazio, e pareva vivere di un goccio d'acqua e un nulla di biscotto, ansiosa che l'amato riuscisse nella sua impresa. Quanto a Ferrante, insensibile a quell'amore se non per il piacere che ne traeva, continuava a incitare i suoi marinai, facendo balenare agli occhi della loro brama immagini di ricchezza. E così un cieco accecato dal rancore conduceva altri ciechi accecati dalla cupidigia, trattenendo prigioniera dei suoi lacci una cieca beltà. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per insensibile |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si può ottenere: insensibili. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: inni, inibì, inie, issi, isbe, iene, nenie, senile, seni, sesie, sebi, esibì, esile. |
Parole contenute in "insensibile" |
ile, bile, sensi, sensibile. Contenute all'inverso: bis, ibis. |
Lucchetti Riflessi |
Usando "insensibile" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: fotoni * = fotosensibile; soprani * = soprasensibile. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Insensato, Insensibile - Insensato è chi non ha il senso comune, il sentimento morale del bello, del retto, o simili. Insensate sono anche le cose che non sono vive; le quali son dette insensibili in quanto non sentono dolore o piacere, ecc. - Insensibile è chi non ha il senso materiale; che a nulla si commuove. E' parimente insensibile quella parte del corpo che ha perduto la sensibilità nervosa, e che, punta o pizzicata, non si duole. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Indifferente, Insensibile, Imparziale, Indolente, Neutrale - L'insensibile è indifferente al dolore proprio o all'altrui: l'imparziale non accetta differenza di persone e non dà ascolto che alle voci della giustizia: l'indolente non è tanto indifferente quanto pigro e poltrone: ma onde scusarsi di quest'apatia pigra ed inerte, la va coprendo col manto, creduto filosofico, dell'indifferenza: se non ha comodi, se vive disagiato sè e la famiglia, non è già per il poco amore del lavoro, per non darsi sufficientemente attorno; ma si è (come dice) per dispregio de' beni di questo mondo! speciosa scusa, delle quali l'uomo non manca mai per coprire le sue più care debolezze. Neutrale, propriamente, è chi non piglia parte nè per una persona nè per l'altra, nè per una causa nè per l'altra: ha sovente senso politico; e la neutralità degli Stati è un principio sacro del diritto delle genti. Però la neutralità dei cittadini, nelle civili discordie, fu da Solone infamata, avendo nelle sue leggi sentenziato vile chi per l'una o per l'altra parte non si fosse dichiarato; partendo certamente da quel principio, che la maggioranza dei voti è sempre pel bene; ma che l'incuranza, il timore, l'interesse riducendone tanti al silenzio, fanno talvolta che il male predomini, e che il disonesto e il disutile pubblico prevalga. Il neutrale è molto sovente un egoista poltrone. [immagine] |
Impercettibile, Insensibile, Invisibile - Insensibile, che non si sente, o appena appena; impercettibile, ciò che l'occhio non discerne o almeno con difficoltà; invisibile, che non si vede affatto, che per l'occhio non esiste. Il movimento della lancetta che segna i minuti su di un oriuolo è impercettibile; ma un occhio finissimo, fissandovisi sopra attentamente può scorgerlo: quello dell'altra che segna le ore è insensibile affatto. L'osservazione, che negl'impercettibili insetti ci fa scoprire tante maraviglie, ci porta per insensibili gradi alla cognizione dell'invisibile creatore e reggitore dell'universo. [immagine] |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Traspirazione insensibile - Così si chiama l'uscire degli umori dai pori della pelle, quando non è in tanta copia da essere distinto mediante i sensi, come avviene nel sudore. Gli antichi, Ippocrate, Galeno ec: conoscevano questa specie di evacuazione. Non si sa precisamente a qual'epoca risalgano gli esperimenti sopra la traspirazione insensibile; ma i più numerosi e sicuri sono quelli fatti da Sanetorio, celebre medico italiano, che visse dal 1561 al 1636. Esso si poneva in una bilancia, dopo aver pesato gli alimenti che prendeva, e con tal uso ripetuto ogni giorno procurava di arrivare a determinare il peso e la quantità della traspirazione insensibile: riconobbe che si perde più in un giorno mediante la traspirazione, che in quindici colle altre evacuazioni, e che se i cibi e la bevanda di un giorno pesano otto libbre, la traspirazione salirà sino a cinque, e si renderanno sole tre libbre per le vie ordinarie. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Insensibile - [T.] Agg. Che non si può sentire, Di che i sensi non s'avveggono punto, o poco, o non facilmente e alla prima. T. Lucr. Insensilis. Gell. ha Insensibilis, in signif. tutto spirit.: Cosa inenarrabile e quasi insensibile (incomprensibile). Ed è nobile signif., attestante che il sentire è nell'anima. La locuz. compiuta sarebbe Insensibile allo spirito, al vivente, a tale o tale organo del vivente; come Vitr. Suono sensibile all'udito. Potrebbesi anco Dall'…, appunto perchè qui l'uso è passivo; ma il più com. è ass., sottint. il restante. [Cont.] G. G. Prob. XIV. 327. Ci parrà che ella (lancetta) si muova al moto dell'indice, il qual moto essendo a noi insensibile, insensibile ancora ci viene a essere quello della stella. Cr. P. Agr. I. 140. Talora non pare che (le piante) abbian midolla, quando diventano grandi: imperocchè le tuniche lignee, per l'altre che dattorno le vestono, costringono la via delle midolle, e quasi la fanno insensibile che non si vede.
[Gen.] Gal. Sist. 3. Adunque la lontananza della luna non è tanto grande che un simil angolo in lei resti insensibile? T. Ora più comunem. direbbero Impercettibile. 2. Per lo più dice non l'assoluta impossibilità, ma il fatto, e anche questo per approssimazione; vale Non sentito, Non se ntito sull'atto nè nella intensità della causa. T. Segner. Pred. 28. 9. Aspido, il qual con morso inavveduto e insensibile gli avveleni. Ser. Samm. Morbo. T. Parin. Odi: Colli beati… Che il vago Eupili mio Cingete con dolcissimo Insensibil pendio. Più poet. in Virg. Qua se subducere colles Incipiunt mollique jugum demittere clivo. Sagg. Nat. esp. 34. (C) Doverebbe l'insensibil peso della poca aria rinchiusa sotto la campana rimanere inabile a mantener l'argento a quella medesima altezza. T. Targ. Inond. Arn. 6. 3. Imposizione, tanto più spiacevole, quantochè irregolare, all'uso militare, e violenta, non annuale, ed insensibile. T. Pap. Cons. Med. 193. Essendo stata allora ritardata in gran parte l'insensibile traspirazione, ed accresciutasi dalla estrinseca umidità la pigrizia… Bellin. Disc. 1. 73. La incapacitabilità della minutezza della quale è la traspirazione insensibile del corpo nostro. – Fam. fig. quasi di cel. dicesi che una cosa va per insensibile traspirazione quand'è spersa disavvedutamente e con poca utilità. 3. Nel seg. più espressam. accenna la minutezza ch'è cagione a non poter ben sentirsi da tutti e tosto. [Gen.] Gal. Sist. 3. Quando l'orbe magno della terra… fosse come insensibile rispetto all'immensità della sfera stellata… E ivi: La medesima cosa, paragonata a diverse, potrà ora chiamarsi immensa e talora insensibile, nonchè piccola. T. Lucr. Ogni cosa è formata d'insensibili principii. [Cont.] Errore, Sproporzione insensibile. Che non produce grandi differenze dal vero e dal bello. Mont. Livella diot. 5. Mai ho potuto ridurlo (il livello) a tal perfezione, che una grossezza di foglio di carta in un piede di lunghezza non resti errore insensibile; e pure tal errore, come dissi, produce 20 oncie di svario in un miglio. G. G. N. sci. XIII. 230. Nei projetti praticabili da noi… insensibile sarà del tutto lo svario del lor moto dall'esatta figura parabolica. Gal. B. Arch. Vitr. Comm. III. 3. In un tratto grande, quanto è un tempio sì fatto, diventa insensibile questa (se può così dirsi) sproporzione, e sempre sarà minore duplicando gl'intercolunnii, che non sarebbe duplicando le colonne. T. Insensibili gradazioni, e nel corp. e nello spirit. [Fanf.] Bast. Ross. Pref. Vocab. I. Hanno talvolta differenza tanto insensibile (le voci). che appena si posson trovare vocaboli o concetti per distinguerle. 4. Siccome Sensibile vale Che sente più o meno, così, per contr. Insensibile, Che non sente punto, o poco a rispetto d'altri enti o di quel che dovrebbe o vorrebbesi. – In senso più ass., della materia inerte, che è o pare priva di vita. Lab. 252. (C) La pasta, che è cosa insensibile. T. Latt. Insensibili simulacri. T. Le estremità del corpo gelato, fatte insensibili. T. Per estens. Insensibile al freddo, al caldo, Chi non lo sente o pare che non lo senta, da averne tanto danno o molestia. 5. Per estens. T. Fibra insensibile, non già che non sente, ma che risponde tarda alle impressioni di fuori, e le rende languidamente al sentimento interiore. In questo senso come per iperb. [Lamb.] Bocc. g. 1. n. 10. Queste (donne) così fregiate, così dipinte,… o come statue di marmo mutole e insensibili stanno, o sì rispondono e no. [C. C.] Bart. Ricr. Sav. 1. 1. Per insino gli stoici… si rammollivano, e, di statue insensibili al movimento delle passioni, ripigliavano senso, ravvivavansi, e tornavano uomini. 6. Più espressam. senso mor. – Anco in bene. [C. C.] Bart. As. 1. 53. Insensibile a risentirsi alle suggestioni del senso. T. Greg. La carità rende l'uomo quasi insensibile alle cose di fuori (non cura i disagi e gli ostacoli esterni). Più comunem. denota mancanza di quella sensibilità che è richiesta. Magal. Lett. Ateis. 1. 407. (Gh.) In voi mi giugnerebbe nuova tanta delicatezza o austerità di genio, parendomi che voi non siate così insensibile al vero o al falso piacere che risulta da questa incontentabilità. E Var. oper. 410. Se, per loro disgrazia, le Indie erano in mano d'una nazione salvatica, spinosa e insensibile ai piaceri gentili e delicati, figuriamoci de' Moscoviti… Salvin. Pros. tos. 1. 36. Vedendo tali sorte di persone astratte da' sentimenti, e insensibili a quelli onesti divertimenti che… [C.C.] Bart. As. 12. 213. Bisognava risvegliare un popolo tanto insensibile alle cose di Dio. = Mor. S. Greg. (C) Quanto Iddio è più dilungato da noi, tanto la mente nostra ne divien più dura e più insensibile. Segner. Crist. Instr. 3. 7. 21. (Man.) E noi che ci pregiamo di apparir grati fino a' villani per ogni tenue donuzzo da loro fattoci nelle loro capanne, restiamo poi insensibili a tanto dono quanto a Dio stesso. T. Insensibile al benefizio. Alla compassione. Alle doglianze. Ai rimproveri. All'ammirazione. Ass. T. Uomo, Cuore insensibile, più comunem. nel senso mor. e soc. 7. Modi com. ai sensi not. dal § 4 in poi. Intendesi per lo più di disposizione abit. T. Insensibile alle scosse esterne e interne. Al dolore, e del corpo e dell'anima. Temperamento insensibile, e della fibra, e quindi degli abiti mor. e anco intell. |
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