Il partigiano Johnny di Beppe Fenoglio (1968): Ma in quell'istante furono sorpassati da una sparata staffetta direttamente dal Vescovado, alla quale Nord si inclinò dal suo dominante greppio. I partigiani sfogarono la loro intolleranza col circuirlo fino alla soffocazione, ma la staffetta parlò a Nord in un orecchio. Nord si eresse, una furia mortale cercante di deformare il suo sembiante marmoreo. Gridò, che tutti sentissero: - Dì loro che io scendo con tutti i miei uomini all'ultimo sobborgo e che se entro le undici non hanno purgato la città io userò tutte le armi perché non ne esca più uno vivo.
Il caso Korolev di Paolo Aresi (2011): Se la spiegazione era questa, amare su Marte era più facile che sulla Terra: sul Pianeta Rosso non accadeva mai niente. Il cingolato si inclinò sulla sinistra, poi tornò ad avanzare tremante su ghiaia e sassi. Disse: – Arriveremo fra quattro ore. – La tempesta sarà passata. – Bene. Lì alla base? – Routine. Leggere nuvole di polvere. Ci prepariamo per il pranzo.
Il re nero di Maico Morellini (2011): Il m inistro delle Finanze inclinò appena appena il capo, prima di incrociare lo sguardo di Riccardo. Era una donna dall'età indefinita, austera come le materie di cui si occupava. La divisa grigio scuro, tipica del suo ministero, era in perfetto ordine. I capelli biondi raccolti in una ordinatissima coda le ricadevano sulle spalle, scoprendo un viso pallido, in contrasto con i colori degli abiti. |