Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Falda, Faldella - Falda è materia pieghevole, dilatata in forma piana, che agevolmente si sovrappone ad altra simile; ed è pure parte di vestimento che penda in giù. - Faldella è quantità di fila, sfilate da pannolino vecchio e usato, distese per piano e generalmente spalmate di unguento, per usi di chirurgia. [immagine] |
Giubba, Falda, Giacchetta, Giacchettina, Giacchettino, Giubbina, Giubbino - La Giubba è quel vestito da uomo, di panno nero, che davanti arriva solo alla vita e dietro si prolunga in due falde, dette a coda di rondine, fin verso la piegatura del ginocchio. Oggi gli elegantissimi, se non lo dicono alla francese Abito per antonomasia o abito di società, lo chiamano Frack. In Firenze si dice familiarmente, dalla sua parte più nobile, la falda. - «A Corte - a quel ballo bisogna andarci con la falda - in falda.» - La Giacchetta è invece abito corto fino alle natiche o poche dita più giù, a un solo petto o a due, ma senza falde, e può esser di panno o di tela di qualunque colore. Nessuno dice Giacchetta la Giubba, ma molti confondono la Giubba con la Giacchetta. Notisi poi che Giubbina può esser diminutivo di Giubba da uomo, ma che Giubbino è solamente vestito da donna. Lo stesso dicasi di Giacchettina e di Giacchettino. G. F. [immagine] |
Lembo, Falda, Orlo - Lembo è la parte estrema del vestimento da piedi; e si piglia anche figuratamente per parte estrema di una regione. - Falda è cosa che pende, e si distende da un'altra, o naturalmente, come le falde di un monte, e le falde muscolari o aponeurotiche del corpo aimale; oppure vi è per ornamento, o per consuetudine, come le falde della giubba, del cappello o d'altro. - Orlo è ordinariamente estremità di abiti, di panni o d'altro, ma rilevata, rimboccata e cucita. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Falda, Faldella, Faldellina, Faldelletta, Faldone, Palco, Piede; Affaldellare, Sfaldellare; Stracche, Cigne, Bretelle - « Falda, definisce la Crusca, materia distesa che agevolmente ad altra si sovrappone; e potrebbesi aggiungere: alla quale altra materia simile facilmente si può sovrapporre. Falda poi, quella parte della giubba che scende dalla cintura al ginocchio: e, mettersi in falda, dicono in qualche parte di Toscana per: mettersi in gala, dalle lunghe falde usate una volta. Poi, per estensione di senso, falda della montagna, del colle. Non è però tutt'uno dire: appiè del monte, e: alle falde. La falda può immaginarsi anche un po' più in su, dove l'erta comincia. Appiè s'applica a molte altezze: la falda è solo di monte. Appiè dell'edifizio, della scala, del letto. Faldella, quantità di fila sfilate, per lo più di pannolino vecchio, su cui i chirurghi distendono i loro unguenti. Faldella dicesi pure in Toscana una quantità di lana scamatata, avanti che s'unga per pettinarla. Faldella è inoltre piccola quantità di seta fatta a matasse, da incannarsi dalle donne. Quindi affaldellare la seta, disporla, ridurla in faldelle. Dicesi anco sfaldellare, ma non è, parmi, tutt'uno. Lo sfaldellare indica meglio l'atto del dividere in faldella la seta o le fila; l'affaldellare, l'atto di ridurre in faldelle, specialmente la seta. Un cerusico piglia un batuffoletto di fila, e le sfaldella per i molti ammalati che ha da curare. Non si dirà: le affaldella ». Tommaseo.
Affaldellare, parmi avere meglio senso di ridurre insieme, unire, fare; sfaldellare, meglio quel di dividere in parti minori, disunire, disfare; quindi affaldellare la seta; sfaldellare un batuffoletto di fila o filacce per farne piccole faldelle per l'uso a cui le destina il chirurgo.
« Faldellina, dicesi, e faldelletta. Falda non ha diminutivo; ha però accrescitivo. Faldone, una gran falda di giubba o di soprabito. Quelle de' manichini che si usavano un tempo, le une sovrapposte alle altre, quelle che s'usano ancora in fondo a vestiti di donna, quelle che nel seicento erano di moda attorno al collo degli uomini, si potrebbero chiamar falde: l'uso toscano le dice palchi. Onde: manichini a tre palchi, guarnizione a due palchi ». Tommaseo.
« Falde, inoltre, sono quelle striscie che s'attaccano alla cintura dei bambini per sorreggerli quando incominciano a camminare. Falde, in alcuni dialetti, quelle che gli uomini portano incrociate sulle spalle per tenere su i calzoni, e che oggi più comunemente diconsi stracche o cigne: falde sarebbe il più elegante e il più proprio; chè bretelle è francese ». Capponi. [immagine] |
Lembo, Orlo, Bordo, Fimbria, Falda, Pistagna, Tesa, Golino, Solino - «Lembo, la parte estrema del vestimento dappiedi. Orlo, l’estremità qualunque di panno cucito. S’usano ambedue nel traslato: ma lembo indica estremità più lata che orlo. Orlo significa, d’ordinario, estremità rilevata, rimboccata. Bordo, la parte estrema del vascello che dai fianchi sta fuor dell’acqua. Usato per estremità in genere è gallicismo. Fimbria è parola d’erudizione: ed era orlo con incisioni e frastagli o ricami. Falda è più che gli altri: parlando di giubba, vale quella parte che dalle anche scende fin presso la gamba; parlando di cappello, è l’ala di quello, che più comunemente dicesi tesa. E falda può dirsi qualunque parte del vestito sia soprammessa all’estremità, e ricucitavi. Pistagna, l’estremità dell’abito dalla parte di sopra, sorgente in collare». Romani.
«Orlo, parlando di panni cuciti, è propriamente non l’estremità, ma quel rimbocco o piega fatta all’estremità e poi cucita, perchè il panno tagliato non si sfili. Orlo chiamano ancora in certi luoghi della Toscana la parte della camicia che fascia il collo, e che altri chiamano golino, e men toscanamente solino». Lambruschini.
L’orlo di un vaso è l'estremità superiore tutt’intorno, ritondata per lo più, onde non riesca scabra o tagliente: il lembo del mantello, del ferraiuolo è così ampio che può ricoprire da sè una persona o quasi: la carità fa che si metta un lembo sopra le piaghe e i vizii del prossimo e così si ricoprano. A bordo, essere, andare e simili, detto assolutamente, vale sul, nel bastimento. [immagine] |