Forma verbale |
Errante è una forma del verbo errare (participio presente). Vedi anche: Coniugazione di errare. |
Aggettivo |
Errante è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: errante (femminile singolare); erranti (maschile plurale); erranti (femminile plurale). |
Parole Collegate |
»» Sinonimi e contrari di errante (vagabondo, nomade, errabondo, instabile, ...) |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani |
Informazioni di base |
La parola errante è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: rr. Divisione in sillabe: er-ràn-te. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con errante per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
I Figli dell'Aria di Emilio Salgari (1904): Era Hong-ko, l'eroe della cavalleria cinese, una specie di cavaliere errante del medio evo e che si preparava a vincere imperatori e mandarini, a trucidare spiriti maligni, ed a mettere lo scompiglio dappertutto. Lo seguivano altri armigeri e paggi vestiti da imperatrici e da regine, tutti abbigliati sfarzosamente, acclamanti il formidabile guerriero. Un uomo finito di Giovanni Papini (1913): Ebreo Errante del sapere non mi son fermato in nessun paese; non ho preso domicilio stabile in nessuna città. Perseguitato dal demonio della curiosità ho esplorato fiumi e foreste senza disegno e senza pazienza: di sfuggita, di volata. Ho molte reminiscenze ma pochi fondamenti. Son come un re che possiede un grande impero composto di carte geografiche. Elias Portolu di Grazia Deledda (1928): Elias e zia Annedda entrarono ultimi. Nel cortile invaso d'erbe selvaggie, pieno di sole cocente, era un affannarsi d'uomini o di donne, una confusione di bestie stanche e sudate. Qualche bimbo strillava, qualche cane abbaiava. Le rondini passavano stridendo sopra il cortile, quasi spaurite nel vedere quella grande solitudine di montagna così improvvisamente animata. E invero pareva che una tribù errante fosse venuta di lontano per dare l'assalto a quel piccolo villaggio disabitato. Le porticine s'aprivano, le tettoie risuonavano di grida e di risate. |
Libri |
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Titoli di Film |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per errante |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: erranti, erraste. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: errate. Altri scarti con resto non consecutivo: erre, erte, ente, rane, rate. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: ferrante, serrante. |
Parole con "errante" |
Finiscono con "errante": ferrante, serrante, aberrante, sferrante, afferrante, atterrante, interrante, riferrante, rinserrante, sotterrante, riafferrante, risotterrante, dissotterrante. |
»» Vedi parole che contengono errante per la lista completa |
Parole contenute in "errante" |
ante, erra. Contenute all'inverso: arre, etna. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "errante" si può ottenere dalle seguenti coppie: era/arante, erba/barante, erga/garante, ergi/girante, ero/orante, erodo/odorante, erta/tarante, erti/tirante, errasti/stinte, errata/tante, errati/tinte, errato/tonte, erravi/vinte, errando/dote. |
Lucchetti Riflessi |
Usando "errante" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: bare * = barante; cure * = curante; dure * = durante; gare * = garante; idre * = idrante; mire * = mirante; mure * = murante; pare * = parante; tare * = tarante; ture * = turante; cifre * = cifrante; libre * = librante; odore * = odorante; onere * = onerante; onore * = onorante; opere * = operante; spire * = spirante; stare * = starante; usure * = usurante; altere * = alterante; ... |
Lucchetti Alterni |
Usando "errante" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * barante = erba; * garante = erga; * girante = ergi; * tarante = erta; * tirante = erti; * odorante = erodo; * tinte = errati; * tonte = errato; * vinte = erravi; * dote = errando; * stinte = errasti. |
Sciarade incatenate |
La parola "errante" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: erra+ante. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "errante" (*) con un'altra parola si può ottenere: po' * = perorante; stame * = serratamente; sfagli * = sferragliante. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Vagabondo, Errante, Vagante, Vago, Errabondo, Erratico; Vagabondare, Vagare, Divagare, Svagare; Svagamento, Svago, Distrazione; Vagamente, Genericamente - Vagante, chi va anco per piacere qua e là; chi ama più girare il mondo, o in più stretti limiti, il paese, che non istar fermo. Vagabondo, chi non ha proprio casa nè tetto, chi gira e non posa, non per piacere o diletto, ma per dura necessità: il vagabondo ordinariamente è un vizioso, un ozioso che ama così girare e muoversi indarno, piuttosto che stare fermo a un lavoro, curvare la schiena e sudare intorno ad opera produttiva. Errante, chi va, chi fa sua strada, ma in via deserta o pericolosa in cui l'errare, l'aberrare è facile. Vago è meno di vagante; vago chi muta o par mutare più apparenza che non veramente posto: vaga si dice eziandio cosa che piaccia agli occhi, che diletti per una certa indeterminatezza che agli spiriti superficiali e leggeri piace assai; vago colore, disegno vago, progetto vago e simili. Errabondo chi erra, quasi senza scopo o senza saper d'onde per preoccupazione, pensando ad altro. Erratico è termine della scienza, e si dice de' pianeti: in geologia si chiamano erratici certi massi di roccie che trovansi a qualche lontananza dalla montagna da cui per la loro natura si conosce essersi in origine staccati. Vagare è andare qua e là con progetto o senza; vagabondare è far il vagabondo per ozio, e poi in seguito de' mali consigli di questo, per sinistri progetti; il vagabondo si fa giocatore e poi ladro, perchè nel mondo all'ozioso le occasioni di far male si presentano troppo facili e frequenti. Divagare e divagarsi è dare un po' di sollievo allo spirito col procurarsi un divertimento che dalle cure, dagli studii troppo profondi svii alquanto, con vantaggio della salute. Svagare e svagarsi è distrarsi troppo o per troppo lungo tempo, o con mezzi che troppo allontanino dallo scopo nostro: il teatro divaga, per esempio; una passione svaga e rompe il filo delle occupazioni e delle idee in modo che ben difficile resta il rannodarlo. La distrazione poi è meno ancora dello svagamento; essa può essere accidentale affatto e momentanea, abbenchè qualche volta cagione di effetti gravissimi: se un banchiere, un astronomo, un medico, un chirurgo, nel bel mezzo delle loro operazioni avessero un momento di vera distrazione potrebbero nascerne conseguenze assai funeste: si cercano distrazioni però al dolore, alla noia, alla fatica soverchia; ma quando si cercano ordinariamente non si trovano: il distratto è un tal carattere semiserio e semibuffo, che ha dato soggetto a più d'una commedia; fra queste è molto riputata una francese di Regnard. Svago, meno usato di svagamento, però potrebbe significare l'effetto di quello. Vagamente si parla di una cosa quando non si fa che alludere ad essa così alla lontana, o quando se ne tocca alcun che di rimbalzo e per accidente; genericamente se ne parla quando non si scende a particolari suoi proprii, ma si accennano i caratteri del genere o della classe a cui appartiene: si parla vagamente di teatro, per esempio, e genericamente di commedie e d'opere. [immagine] |
Errare, Deviare, Traviare, Sviare, Trasviare; Traviato, Errante - Errare è andare qua e là, non seguire una via più o men diretta, per errore o apposta: chi perdette la traccia in un bosco, va errando fin che la ritrovi e in via si rimetta: si erra per la campagna senza scopo prefisso, senza meta; per bisogno di fare moto, per amore di curiosità, e per quello non meno attraente di lasciarsi guidare un pochino dal caso. Deviare è proprio uscir di via, di strada, ma appositamente: è neutro, ed attivo eziandio. Traviare è prendere via falsa e cattiva, lasciando la buona: giovane, uomo traviato, dicesi di colui che si è incamminato nella strada dell'errore. Errante è chi non cammina per istrada certa, chi non ha guida, ma va qua e là a norma del capriccio e delle false apparenze dalla via: da ciò il senso traslato di errante, che vale: colui che falla, che è nell'errore, nel falso, nell'oscurità di ogni luce. Sviare è divergere appositamente dalla dritta via; è neutro talvolta, ma più sovente attivo; è altresì più sovente usato traslatamente che nel proprio. Trasviare è uno sviare più e più, è un perdere di vista affatto la buona, la dritta via: v'è chi svia o trasvia altrui dal buon cammino per aver compagni nell'errore, nel vizio; v'è chi lo fa per animo malamente inclinato; chi per fare danno altrui; chi per approfittare dell'errore; chi per avere complici: egli è per tutti questi motivi che il male si generalizza e si perpetua nel mondo. [immagine] |
Navigazione |
Parole in ordine alfabetico: errabonde, errabondi, errabondo, errai, errammo, errando, errano « errante » erranti, errare, errarono, errasse, errassero, errassi, errassimo |
Parole di sette lettere: erotico, errammo, errando « errante » erranti, errasse, errassi |
Lista Aggettivi: erotico, erotizzante « errante » erratico, errato |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): barrante, intabarrante, sbarrante, sgarrante, narrante, accaparrante, riaccaparrante « errante (etnarre) » aberrante, ferrante, afferrante, riafferrante, riferrante, sferrante, serrante |
Indice parole che: iniziano con E, con ER, parole che iniziano con ERR, finiscono con E |
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