Carthago di Franco Forte (2009): «Per quanto mi riguarda può fare quello che vuole» ribatté con sdegno un altro degli ospiti. Si trattava di Lucio Emilio Paolo, un uomo corpulento che era diventato uno dei più assidui frequentatori della loro casa. Sua figlia, Emilia, era stata promessa in sposa a Publio già da diversi anni, e la naturalezza con cui Lucio andava e veniva da casa sua era un chiaro segno del fatto che ormai le loro due famiglie stavano per unirsi sotto l'egida di quel matrimonio a cui Publio cercava di pensare il meno possibile. «Non mi interessano quei volgari traffici sul Mediterraneo. Ho già abbastanza problemi ad amministrare tutte le mie proprietà qui a Roma.»
Senilità di Italo Svevo (1898): Angiolina non comprese subito perché la fronte di Emilio si fosse tanto oscurata. Per la prima volta, brutalmente, egli tradì la sua gelosia: — Non mi piace mica di trovare tanti uomini in questa stanza da letto. — Poi, vedendo ch'ella si sentiva tanto innocente da essere stupefatta del rimprovero, addolcì la frase: — E quello che io ti diceva sere or sono; non è bello di vederti circondata da cotesti figuri e può danneggiarti. Già il fatto che li conosci è compromettente.
Un sogno di Federico De Roberto (1917): Il gatto torna tutto insanguinato dell'amplesso della deliziosa gattina: vi rammentate quello della «Gioia di vivere» di Emilio Zola? Voi non ci graffiate la pelle.... sebbene!... talvolta!... ma lacerate il nostro cuore, mortificate il nostro orgoglio, avvilite la nostra dignità, spremete lacrime amare dai nostri occhi. |