Parole Collegate |
»» Aggettivi per descrivere educazione (musicale, civica, rigida, fisica, cattiva, ...) |
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone) |
scuola (10%), fisica (10%), civica (7%), scolastica (7%), buona (5%), sessuale (5%), genitori (5%), formazione (3%), cattiva (3%), sentimentale (3%), civile (3%), bambini (3%), rispetto (3%), comportamento (2%), alimentare (2%), educare (2%), galateo (2%), stradale (2%). Vedi anche: Parole associate a educazione. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia |
Informazioni di base |
La parola educazione è formata da dieci lettere, sei vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: e-du-ca-zió-ne. È un pentasillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con educazione per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
L'Esclusa di Luigi Pirandello (1919): — Com'è vero, — riprese il Blandino, con gli occhi chiusi, le braccia conserte, — com'è vero che la nostra condotta è per gli altri giusta o ingiusta, non in virtù della sua natura intrinseca, ma in virtù d'ordini estrinseci.... Come abbiamo giudicato noi Francesco Ajala? Lo abbiamo giudicato col vocabolario di cui comunemente ci serviamo parlando d'obblighi e di doveri, cioè senza penetrare affatto nel codice particolare prescritto a lui dalla sua stessa natura e redatto, per cosi dire, dalla sua educazione. Purtroppo cosi giudichiamo noi! Il piacere di Gabriele D'Annunzio (1889): Egli era, per così dire, tutto impregnato di arte. La sua adolescenza, nutrita di studii varii e profondi, parve prodigiosa. Egli alternò, fino a'venti anni, le lunghe letture coi lunghi viaggi in compagnia del padre e poté compiere la sua straordinaria educazione estetica sotto la cura paterna, senza restrizioni e constrizioni di pedagoghi. Dal padre a punto ebbe il gusto delle cose d'arte, il culto passionato della bellezza, il paradossale disprezzo de' pregiudizii, l'avidità del piacere. La coscienza di Zeno di Italo Svevo (1923): Della prima fase so che Augusta si diceva perfettamente soddisfatta di me. Quando non l'assaltavo, divenivo di una loquacità straordinaria. La loquacità era un mio bisogno. Me ne procurai l'opportunità figgendomi in capo l'idea che giacché dovevo sposare Augusta, dovessi anche imprenderne l'educazione. L'educavo alla dolcezza, all'affetto e sopra tutto alla fedeltà. |
Libri |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per educazione |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si può ottenere: educazioni. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: educai, educo, edua, eduzione, edui, eduo, edue, eucaine, euzone, ezio, eone, duce, duine, dune, dazio, dazi, dine, caio, caie, cane, cioè, cine, aione, zone. |
Parole con "educazione" |
Finiscono con "educazione": rieducazione, maleducazione, ineducazione, eteroeducazione, autoeducazione. |
Parole contenute in "educazione" |
zio, duca, ione, educa, zione, azione. Contenute all'inverso: noi, zac. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "educazione" si può ottenere dalle seguenti coppie: educavi/aviazione, educano/nozione. |
Lucchetti Riflessi |
Usando "educazione" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: incude * = inazione; cadde * = caducazione. |
Lucchetti Alterni |
Usando "educazione" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * nozione = educano; * aviazione = educavi. |
Sciarade e composizione |
"educazione" è formata da: educa+zione. |
Sciarade incatenate |
La parola "educazione" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: educa+azione. |
Intarsi e sciarade alterne |
"educazione" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: educai/zone. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Educazione, Istruzione - L'istruzione ha per meta la scienza, il vero; l'educazione, la pratica, il buono, il conveniente. A educare giovano più d'ogni altra cosa i buoni esempii; a istruire, i precetti, il metodo. L'educazione è generalmente data, bene o male, in famiglia; l'istruzione, bene o male, nelle scuole, nelle università. Se l'educatore sapesse istruire, se il maestro sapesse educare, si sarebbe raggiunto un gran mezzo di morale e civile perfezionamento. [immagine] |
Creanza, Buona creanza, Educazione - La Creanza vorrebbe dir propriamente la cura che si danno gli istitutori e i genitori di avvezzare i fanciulli ad essere buoni e compiti nella convivenza umana; ma si piglia anche per l'esercizio degli atti di compitezza e di civiltà, massimamente in plurale: «Uomo che sa le creanze.» Come per altro la cura dei genitori e maestri può non riuscire a bene, così la voce Creanza è da qualificarsi: e però dicesi Buona creanza, quando è riuscita bene, e Mala creanza, quando riesce al contrario; e da questi modi nascono Malcreato, Screanzato, Bencreato. - I veri e buoni Italiani del tempo passato dissero sempre così: adesso alla Creanza si è sostituita, franceseggiando, la Educazione, il Bene o Male educato e simili: la qual voce viene dal latino Educere, quasi Tirar fuori dallo stato animale allo stato civile. Il Creare per altro è più efficace, perché formare lo spirito e il cuore dei giovani e l'avvezzargli ad esser gentili e compiti, è proprio un compiere l'opera della creazione. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Educazione, Istruzione - L'educazione è generalmente data, bene o male, in famiglia; l'istruzione, bene o male, nelle scuole, nelle università. Se l'educatore sapesse istruire, se il maestro sapesse educare, si sarebbe raggiunto un gran mezzo di morale e civile perfezionamento. L'istruzione ha per meta la scienza, il vero; l'educazione, la pratica, il buono, il conveniente: a educare giovano più d'ogni altra cosa i buoni esempi; a istruire, i precetti, il metodo. [immagine] |
Educare, Allevare, Avvezzare, Dare l’educazione, Tirare avanti, Tirarsi su, Istruire - Educare è cominciare e progredire adagio adagio, secondo comportano le forze dell'alunno, nell'educazione: è preparare il terreno e mettervi la buona semente man mano che ne viene il destro: dare l'educazione è darla tutta; adoperarvisi a tutt'uomo, affaticarvisi attorno e di proposito. Istruire è più speciale: molti padri, e più ancora molte madri sanno educare i figliuoli, e non li saprebbero istruire; a ciò occorrono maestri, precettori e simili: così molti di questi che sanno istruire altrui in qualche ramo di scienza, educazione propriamente non saprebbero dare. Allevare dicesi e de' bambini, e degli animali, e delle piante: educare di bambini e di certi animali domestici che, per un maggiore sviluppo intellettuale proprio della loro specie, di una certa educazione sono capaci. Avvezzare alle buone maniere, a ciò che è pulito, decente, onesto, è parte dell'educazione e dell'istruzione, che vorrebbesi potere far sì che da una sola persona potessero darsi; o per ispiegarmi più chiaramente, che l'educatore potesse istruire, e il maestro educare. Tirare avanti altri col porgergli aiuto, consiglio, conforto: si tirano avanti o su i figli coll'allevarli bene, col farli studiare e col dar poi ad essi uno stato o metterli in grado di coprire un uffizio. Tirarsi su è di se stesso per mezzo dello studio, del lavoro perseverante, col dare buon conto di sè, e con una certa attenzione a non lasciare sfuggire le buone occasioni. Quanti dal nulla o dal poco si son tirati su, e hanno fatto e fanno delle prime figure! quanti invece aspettano che gli caschi il cacio sui maccheroni! ma questi hanno un bello aspettare; al dì d'oggi la fortuna non è più cieca, e non prodiga, in genere, i suoi favori se non a chi sa veramente meritarseli. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Educazione - [T.] S. f. Azione e cura ed effetti dell'educare e dell'essere educato.
Dell'allevare. T. Tac. Per delicatezza d'educazione non discerneresti padrone da servo. Plin. di bália. 2. D'anim. T. Cic. Cura delle bestie nell'educazione (de' parti loro). T. Educazione de' bachi, delle api, Che dá l'uomo a loro. Ora provvedesi all'educazione delle ostriche, per amor proprio. 3. T. L'educazione corporea (che comunem. dicesi Fisica, ristringendo il senso di questa voce, che vale in gen. Naturale; ma certa Educazione fisica è tutt'altro che conforme a natura) si distende dai primi dì della vita allo svolgersi di tutti gli organi, che a taluni si compie in quella parte della giovanezza che tocca l'elà virile. – Educazione delle forze corporee, d'alcuni organi specialmente. T. In senso che tiene del corp. e dell'intell. Educazione dell'occhio, dell'orecchio, della mano. 4. Della mente suol dirsi più propriam. Ammaestramento o Istruzione. T. Cic. Liberalmente istituito nell'educazione e nell'ammaestramento puerile. – Ma c'è veramente un'educazione dell'ingegno, della fantasia, della stessa memoria; in quanto ci ha parte l'attenzione, l'affetto, il senso morale. Segnatam. la letter. e scientif. povrebb'essere educazione assai più che non è. T. Educazione musicale, o d'altra arte bella; non è l'addestrarsi al mestiere, per consumata che sia la destrezza. 5. Più propriam. la mor. T. Educazione della volontà, dell'animo, del cuore, degli affetti. Cic. Comandando la legge che l'uomo sia senza vizi, è difficile cotesto a ottenersi, se non per educazione e per disciplina. (Disciplina da Disco, con sapiente uso, ha senso ormai più mor. che intell., al contr. di Educazione, che l'ha più intell. che mor. a parecchi.) = Segr. Fior. Art. Guerr. (C) Educazione disonesta. T. Sana, retta. – Educazione emendatrice, può e deve farsi eziandio sugli adulti; e i secondi dovrebbero essere i secondi educatori dopo i professori; ma risica che abbiano a essere i primi. – La signora Neker di Saussure scrisse un bel libro Della educazione progressiva, che potrebbesi dire Perfezionatrice con tit. più it. e più pieno. 6. Generi di educazione. T. L'educazione prima. La domestica. Quella de' gran signori è domestica, non famigliare; allevati in casa e più co' domestici che co' genitori, non in vera famiglia. = Segr. Fior. Disc. 3. 46. (Man.) È necessario venga dalla diversa educazione che ha una famiglia dall'altra. Tac. Dav. Vit. Agr. 387. (C) Sua madre, donna castissima, sotto la cui piacevole educazione passò la prima sua età. Fr. Giord. Pred. Renderanno conto a Dio della negligente educazione de' loro figliuoli. Capr. Bott. 3. 55. Oh da che viene… che tanto pochi uomini si dánno agli studii? A. Dalla mala educazione e mal governo de' padri. T. Educazione in comune, collegiale. La collegiale d'adesso non è in comune, se non se in apparenza. La religione cristiana, segnatamente la cattolica, potrebbe, bene esercitata, far che riesca, come se in comune, l'educazione domestica. – Educazione pubblica. Gli antichi la domestica meglio di noi conciliavano con la pubblica. – Educazione popolare, è la data al popolo, e quella che gli agiati dovrebbero avere, non tanto disforme dagli usi e da' sentimenti del popolo; dico, non tanto i gentiluomini quanto i banchieri e i villan' rifatti. T. Educazione civile, politica; non sempre il medesimo che la morale. Educazione religiosa. 7. T. Siccome Creanza, voce di senso gen., da Creare (perchè l'esercitare le facoltà è un compire l'opera della creazione), si ristrinse alle convenienze soc.; così pur troppo quest'altro. Non ha educazione, a taluni significa Non sa conversare con garbo. Ma c'è una scienza e coscienza morale anco de' convenevoli, la qual non si apprende che colla virtuosa educazione dell'animo. In questo senso Uomo senza educazione dice più di Non ha educazione. Nel senso medesimo dicono Buona, Cattiva educazione, modi che dovrebbero essere serbati al mor. E così, ass. Che educazione! vale Villanzone ch'egli è! 8. In quanto è data. T. Affidare l'educazione de' proprii figliuoli a certi servi, a professori peggio che servi, è come commettere la cassa alla custodia de' ladri. – Mandare in educazione, gli è come mandare a quel paese. Plin. ep. Dell'educazione il tedio e la fatica assumere volentieri. – Curare l'educazione d'alcuno (che è cura in tutti i sensi del voc.); Trascurarla. – Badare alla… – Educazione sbadata. – Attendere alla… – Darsi alla…, e d'uno e di pochi, e, in gen., al ministero dell'educazione. Dedicarsi è più; ancora più Consacrarsi. T. Dá educazione il padre o altro adulto al giovanetto, e da sè e facendo che altri gliela dia: ma dicesi Darla anco Il pagare perch'altri faccia le viste di darla. – Il pentolajo ha dato una buona educazione al suo figliuolo quando l'ha fatto dottore cocciuto; alla figliuola, quando l'ha fatta maestrina, gracile e fragile cosa. – Fa l'educazione d'un giovane, chi ci si dá assiduo, e gliela dá compiuta e lo forma. T. Massime d'educazione, che governano e l'educatore e l'educato. – Metodo di… Dodici norme di metodo non valgono quanto una buona massima liberalmente applicata. – Sistema d'educazione: ahimè, peggior cosa che il metodo; e lo dice Emilio che va a finire in Barberia. – Libri d'educazione, Che ne trattano, insegnano a darla; e sovente non parlano che d'istruzione. – Luogo, Casa, Istituto d'educazione. Istituto è tit. che fa più paura di Casa, sebbene cugino a Statuto. 9. Del riceverla. T. È andato in educazione. – Messo in… È in… (in luogo di…, cosa diversa). – Ha ricevuto una buona educazione; L'ha avuta, speriamo non nel senso iron. – Ha finita la sua educazione (cioè gli studii, cioè di canzonare i suoi professori). Educazione compiuta ha altro senso part., altro agg.; e questo secondo sarà più chiaro a dirlo Compita. Ma Dar compimento all'educazione dice altra cosa dal Fare o Farsi dottore. 10. Nel senso segnatam. del riceverla, ma anco del darla. T. Educazione de' colloquii, degli esempi, del timore, dell'amore; ove il Di denota il mezzo per cui l'uomo è educato o educa se stesso. 11. Fig. Dagli animali laureati si passa ai tronchi d'alloro e altri tronchi. T. Plin. L'albero partorisce nella fioritura, l'educazione è nel frutto. Macr. L'innesto è l'educazione del frutto. |
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