Disciogliere, Disunire, Distruggere, Scomporre, Decomporre, Disfare, Struggere, Stemperare - Disunire è meno di disciogliere, perchè a disunire basta una meno stretta aderenza delle parti; a disciogliere pare che ci vada un agente o reagente; e le parti ridotte alla loro più semplice espressione, cioè alla molecolare, sovente con esso in nuove combinazioni si amalgamano. Distruggere, preso assolutamente, è parola che non ha senso, perchè nulla di ciò che fu, che è, e che sarà può realmente venire distrutto: la distruzione non è dunque che relativa alla forma, e a quella specie d'entità, d'esistenza, di valore, di forza che la forma dà; è tanto vero che l'azione di distruggere si estende soltanto alla forma, che di entità razionale, e di cosa astratta e semplicemente speculativa non bene si direbbe; e così ben si dice, che molte antiche e floridissime città furon distrutte; il che non bene potrebbesi de' regni e degl'imperii di cui erano capitali: infatto, distruggere è l'opposto di costruire: si distruggono gli atti, le prove d'un delitto, perchè ne sono come il corpo. Si decompone ciò che è composto, che, cioè, non è semplice: i gaz e gli altri corpi semplici non si possono più oltre decomporre: si scompone ciò che faceva corpo, per varie parti poste o tenute assieme da qualsiasi legame, naturale o artificiale: onde bene i tipografi dicono scomporre quel separare i caratteri di cui sono formate le pagine da loro con questi composte. Persona composta, è atteggiata a quel tal modo che il luogo, il caso, l'uso richiede: scomporre vale anche disordinare malamente; decomporre non ha questo senso; si decompone per avere sciolti e isolati gli uni dagli altri i componenti; si disfà ciò che è fatto; un fiore, un albero non si disfà; si disfà un lavoro, un'opera: disfare, nella lingua del popolo è equivalente a disciogliere; si disfà il sale nell'acqua, lo zucchero nel caffè e simili. Si struggono quelle cose, le cui particelle sono mollemente aderenti; si scioglie per l'azione del calore: il burro, il grasso, la neve si struggono: si scioglie in lagrime chi suole averle facili e pronte quasi a comando. Si stempera cosa solida in acqua, o altro liquido; e così i colori in olii, in vernici, in poc'acqua, perchè in molta si disciolgono: stemperare è proprio togliere parte della durezza, onde si stempera l'acciaio, e chi ha cuor duro, viscere di ferro, si stempera in lagrime al cozzo di qualche grave afflizione. [immagine] |
Cernere, Scegliere, Distinguere, Separare, Disgiungere, Disunire - Il cernere è un scegliere lungo e minuto; un mondare le cose dalle parti eterogenee che potessero esservisi frammiste; si cerne il riso, le lenti, ecc. Da una prima cernita si può far poi una bella e buona scelta; onde vedesi che scegliere è più rigoroso di cernere. Distinguere non è nè cernere nè scegliere; si può scegliere ciò che si è distinto fra le molte cose e persone: distinguere, è fissare l'attenzione o gli occhi più specialmente sopra di un oggetto: il distinguere suppone il conoscere: onde chi non conosce non può ben distinguere, e chi non sa distinguere mal potrà cernere o scegliere, e prenderà di fieri granchi. Disgiungere, propriamente è separare ciò che sta unito, non per assoluta continuità di parti, ma per certe giunture o nessi naturali o artifiziali, o di convenzione. Per distinguere non è sempre necessario disgiungere: le più volte basta accennare la distinzione perchè altri mentalmente disgiunga e separi ciò che non deve stare assieme, ciò che stando unito non potrebbe così bene esaminarsi. Disunire ha il più delle volte mal senso, perchè unione suona convenienza, omogeneità, simpatia: onde nel disunire è troncamento o lacerazione di parti sensibili o armonizzanti, il che non può farsi senza dolore od offesa. Il separare è atto più materiale; è uno staccare qualche parte dal tutto. Si cernono le cose miste; si scelgono quelle che hanno le proprietà volute; si distinguono quelle che hanno proprietà o apparenze diverse; si separano le cose che prima erano unite, e si disgiungono quelle che giunte le une alle altre potrebbero arrecar confusione, e che male stanno unite assieme. [immagine] |