Verbo | |
Condannare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, transitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è condannato. Il gerundio è condannando. Il participio presente è condannante. Vedi: coniugazione del verbo condannare. |
Parole Collegate |
»» Sinonimi e contrari di condannare (punire, infliggere una pena, dichiarare colpevole, castigare, ...) |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani |
Informazioni di base |
La parola condannare è formata da dieci lettere, quattro vocali e sei consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: nn. Lettera maggiormente presente: enne (tre). Divisione in sillabe: con-dan-nà-re. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con condannare per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
L'Esclusa di Luigi Pirandello (1919): Da quel momento, non aveva più versato una lacrima. Si era sentita tutta rimescolare, e la rabbia raffrenata s'era irrigidita in lei in un disprezzo freddo, in quella maschera d'indifferenza dispettosa di fronte all'afflizione della madre e della sorella, le quali, anziché condannare il padre per la sua cieca, testarda ingiustizia, si mostravano costernate per lui, per il male che certo gliene sarebbe venuto alla salute, come se n'avesse colpa lei. Il nome della rosa di Umberto Eco (1980): “Sì, ricordo una storia di re Tristano che doveva condannare Isotta la bella e stava facendola salire sul rogo, e vennero i lebbrosi e dissero al re che il rogo era pena da poco e che ve n'era una peggiore. E gli gridarono: dacci Isotta che appartenga a tutti noi, il male accende i nostri desideri, dalla ai tuoi lebbrosi, guarda, i nostri stracci sono incollati alle piaghe che gemono, lei che accanto a te si compiaceva delle ricche stoffe foderate di vaio e dei gioielli, quando vedrà la corte dei lebbrosi, quando dovrà entrare nei nostri tuguri e coricarsi con noi, allora riconoscerà davvero il suo peccato e rimpiangerà questo bel fuoco di rovi!” Gomorra di Roberto Saviano (2006): La legge ha i suoi codici stabiliti, ma non la giustizia che è altro. La giustizia è un principio astratto che coinvolge tutti, passabile a seconda di come lo si interpreta di assolvere o condannare ogni essere umano: colpevoli i ministri, colpevoli i papi, colpevoli i santi e gli eretici, colpevoli i rivoluzionari e i reazionari. Colpevoli tutti di aver tradito, ucciso, sbagliato. Colpevoli d'essere invecchiati e morti. Colpevoli di essere stati superati e sconfitti. Colpevoli tutti dinanzi al tribunale universale della morale storica e assolti da quello della necessità. |
Espressioni e Modi di Dire |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per condannare |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si può ottenere: condannate. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: condanne, coda, code, coana, coane, core, canna, canne, cane, care, onde, nanna, nanne, nana, nane, dare. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: condannarle. |
Parole con "condannare" |
Finiscono con "condannare": ricondannare. |
Parole contenute in "condannare" |
are, con, dan, anna, onda, danna, dannare, condanna. Contenute all'inverso: era. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "condannare" si può ottenere dalle seguenti coppie: corico/ricondannare, condannai/ire, condannata/tare, condannatore/torere. |
Usando "condannare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * areata = condannata; * areate = condannate; * areati = condannati; * areato = condannato; * rendo = condannando; * resse = condannasse; * ressi = condannassi; * reste = condannaste; * resti = condannasti; * retore = condannatore; * retori = condannatori; * ressero = condannassero. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "condannare" si può ottenere dalle seguenti coppie: condannerà/areare, condannata/atre, condannato/otre. |
Usando "condannare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = condannata; * erte = condannate; * erti = condannati; * erto = condannato. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "condannare" si può ottenere dalle seguenti coppie: condanna/area, condannata/areata, condannate/areate, condannati/areati, condannato/areato, condanne/aree, condannai/rei, condannando/rendo, condannasse/resse, condannassero/ressero, condannassi/ressi, condannaste/reste, condannasti/resti, condannate/rete, condannati/reti, condannatore/retore, condannatori/retori. |
Usando "condannare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * mie = condannarmi; * torere = condannatore. |
Sciarade e composizione |
"condannare" è formata da: con+dannare. |
Sciarade incatenate |
La parola "condannare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: condanna+are, condanna+dannare. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "condannare" (*) con un'altra parola si può ottenere: * tic = condannatrice. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Dannare, Condannare, Dannazione, Condanna - Fuori che nel verso, Dannare è della sola giustizia divina che punisce con l'inferno i peccatori; Condannare è della giustizia divina e dell'umana. - La Dannazione concerne anch'essa la vita futura ed è eterna; la Condanna ha senso civile e spirituale ma più spesso civile, e può esser temporanea, di pochi giorni di carcere, di pochi soldi di multa. G. F. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Biasimare, Vituperare, Censurare, Criticare, Sindacare, Riprendere, Condannare, Rimproverare - Biasimare è trovare da ridire su cosa e a persona, e dire a questa ciò che se ne pensa; quindi il biasimo può essere tacito e palese: chi biasima atto o fatto cattivo e chi lo fa, opera da uomo e secondo la coscienza. Vituperare è troppo, e non devesi permettere che allorquando si trattasse di cosa che offendesse la morale pubblica: avvi, sgraziatamente, chi fa professione di vituperare altrui calunniando: questo vizio, tollerato in società per la venustà della forma, e per i motti con cui si sa condire, meriterebbe pubblico e rigoroso castigo. Condannare è l'effetto e la risoluzione del biasimare; dico quella condanna privata che viene dall'opinione e non della pubblica che viene da sentenza di tribunale. Censurare è più diretto che biasimare, il biasimo può essere riprovazione in genere, e in generale della condotta intera dell'uomo; la censura cita e va al fatto speciale. Rimproverare è più che censurare, poiché alla dimostrazione del fatto aggiunge il rimprovero e la correzione in parole. Riprendere è meno di rimproverare, poiché la riprensione può essere molto temperata dalla forma, talchè in questa apparisca l'affetto da cui è dettata; il rimprovero invece è sempre più crudo e pungente. Il criticare riguarda più propriamente gli scritti, le opinioni, le cose d'arte, i metodi, i sistemi e tutto ciò insomma in cui la differenza di gusto e di sentire può produrre diversità di vedere e di giudicare. Sindacare finalmente è una critica minuta, quotidiana, maligna degli atti, delle parole, de' fatti anche innocenti di qualche persona; a ciò muove la gelosia o l'invidia, e sovente anche l'ozio. [immagine] |
Dannare, Condannare, Dannazione, Condanna, Sentenziare - Dannare e dannazione sono termini proprii della teologia, indicano l'effetto incontrato e la pena meritata da chi commette peccato mortale; dannarsi val quindi condannarsi da sè o meritarsi la condanna, poichè non è Dio che danna l'uomo, ma è l'uomo che si danna facendo il male, cioè pronuncia e si sottomette da sè all'ultimo e supremo dei danni. Condannare e condanna son termini del foro, sono le espressioni finali della giustizia umana. Sentenziare è pronunziare in tuono grave una decisione qualsiasi. La sentenza ha maggior peso della condanna, per lo più; ma mentre condanna uno, favorisce l'altro: meno la sentenza di morte. In senso traslato dicesi sentenziare, per isputare decisioni a dritto e rovescio: sovente chi più sentenzia, meno se ne intende. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Condannare - V. a. e N. ass. Aff. al lat. aureo Condemnare. Castigare, Punire, e Impor pena altrui de' misfatti. Sentenziare. Bocc. Nov. 28. 2. (C) Come colpevole ne dovea piuttosto esser condannato. Dant. Inf. 18. Tal colpa a tal martirio lui condanna.
Petr. Canz. 17. 4. (C) Nessun pianeta a pianger mi condanna. [Val.] Andr. Lanc. Eneid. lib. 6. Etrur. 1. 302. Son quelli, i quali furono condannati, per falsi peccati, di morte. = Segner. Mann. Magg. 14. 2. (M.) Questa ragion medesima non ti condanna tanto più per ingrato? (cioè, come ingrato). E fig. Cas. canz. 2. 7. (M.) Il suo proprio errore E la sua crudeltà colpi e condanni. T. Prov. Tosc. 169. Chi altri giudica, sè condanna. 2. T. Col Di, accenna al titolo della colpa. Dav. Ann. 3. 70. Fu condannato d'iniquo reggimento. [Cors.] Serm. S. Agost. 1. Chi contro facesse, sia condannato di furto. 3. Comunemente la pena imposta viene espressa col terzo caso; col secondo è inusit. Ar. Fur. 33. 111. (M.) Dio gli ripresse il temerario ardire, E mandò l'angel suo tra quelle frotte, Che cento mila ne fece morire, E condannò lui di perpetua notte. 4. † Per Ordinar qualche cosa che porti seco condannagione, e pena. N. ass. Cavalc. Att. Ap. c. 110. (Mt.) Claudio imperadore avea condannato che tutti li Giudei si partissono da Roma. In altro senso, e più vivo. Bocc. g. 5. n. 7. (Mt.) Ed essendo dopo alcun dì dal capitano condannato che per la terra frustato fosse. 5. Condannare alcuno circa qualche cosa ch'egli abbia detto o fatto, vale Tacciarlo, Biasimarlo. (Mt.) T. Condannare in parole, senz'aver potestà d'infliggere pena, è più che Biasimare; ma può essere con più giustizia e men passione. – Condannasi moralmente e una pers. e una moltitudine, e le opere loro e le omissioni. 6. Dicesi Condannare nell'avere, nella persona, o sim., e vale Imporre una pena sui beni, o sulla persona, o sim. Din. Comp. Cron. lib. 2. (M.) E chi non si difendea era accusato, e per contumace era condannato nell'avere o nella persona. G. V. 12. 19. Fu poi condannato nell'avere, nella persona, siccome ribello e sommovitore di romore. Dav. Scism. 60. Riccardo… fu condannato per lo medesimo in tutti i beni, e carcere perpetua. [Cors.] Segret. Fior. Disc. 1. 4. Ne ammazzò pochissimi, e non molti ancora condannò in danari. [Cont.] Condannare nelle spese una parte che è in lite con un'altra. Cons. mare, 19. Gli consoli nella prima lite, cioè nel principale non condannano alcuno ne le spese de la detta lite. 7. Condannare nella testa vale Condannare alla morte. Bocc. g. 4. n. 4. (M.) Egli medesimo… il condannò nella testa. Condannare ad esilio. Bocc. Introd. 33. (C) Li quali per li loro difetti l'autorità delle pubbliche leggi già condannò ad esilio. T. Condannare a morte. – Alla carcere. – A multa. – Coll'Inf. A pagare. 8. T. Ass. È stato condannato (senza dire a che pena). – Prima che giudicato, era già condannato. 9. T. L'uomo condanna se stesso, riconoscendosi colpevole; lo condanna la sua coscienza. Condanna se stesso facendo opere condannabili; e condanna se stesso involontariamente palesando la propria reità. Vang. Dalle tue parole sarai giustificato, e dalle parole tue condannato. T. Gli esempi de' buoni condannano chi non li segue. Vang. Sorgeranno nel giudizio con questa generazione, e la condanneranno. 10. T. Quasi fig. La sorte, la sua condizione, la sua stessa bontà lo condanna a queste noje. 11. [M.F.] Tassare la spesa per gabella, o altro. Bemb. Lett. II. 26. 27. La spada del Cardinale S. Piero in vincula… mandala per lo primo corriere ben fasciata e legata che non si possa trar fuori, e condannala quello che vorrai, purchè vada sicura. [Val.] Bemb. Lett. 2. 118. Farlo dare al primo cavallaro, che in qua venga indirizzato a voi, condannandovi del porto. Dicesi anche delle lettere a cui si assegna un dato prezzo, per porto pagabile da chi le riceve. Cecch. Assiuol. 2. 2. (Man.) Questa è una lettera, la quale viene da Madonna Aufrosina vostra, ed è scritta di sua mano; se voi la volete, io la condanno in dieci ducati. [Cont.] Cit. Tipocosm. 520. Il plico de le lettere, il far la sovrascritta, condannarle, farle franche, darle a 'l messo. 12. [M.F.] Condannare un uscio, una finestra, e sim. Chiuderlo in guisa che non ci si debba più passare da alcuno, che non serva più al passo. Voce dell'uso nelle arti. |
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Lista Verbi: conculcare, concupire « condannare » condensare, condire |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): palazzinare, radioulnare, bannare, tracannare, stracannare, scannare, dannare « condannare (erannadnoc) » ricondannare, affannare, ingannare, disingannare, mannare, impannare, appannare |
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