Resurrezione di Elena Di Fazio (2021): L'ambiente intorno a loro era parte di un'ampia grotta naturale nella scogliera. Un tempo aveva ospitato un minuscolo ed esclusivo cocktail bar, quelli da prenotare con una settimana di anticipo e in cui spendere l'equivalente di una cena per sorseggiare margarita in un ventre di rocce e oceano. Quando era apparso il wormhole a Île des Fraises e la costa nord era stata trasformata nel KEIRI, il locale era stato ristrutturato per ospitare il piano di contenimento.
Azzurro tenebra di Giovanni Arpino (1977): Arp notò il brillio nella pupilla del Dottore: era uno scienziato, pativa e si divertiva in tanta curiosa avventura. Deve sentirsi come una ciliegia galleggiante sul cocktail, pensò Arp: chissà se avverte che il ghiaccio sta sciogliendosi, che anche una ciliegia può precipitare nel fondo del bicchiere. E attese l'attimo per mandargli un saluto con la mano.
Le piccole libertà di Lorenza Gentile (2021): Il locale in cui mi porta è un bar di grido all'ultimo piano di un grattacielo, dalla vetrata si vede tutta Milano. Non sapevo neanche che esistessero posti di questo genere, in città. Un cameriere ci consegna un menu stampato su carta patinata, che annovera cocktail con nomi strani tipo Nove Settimane e Mezzo, Sesso alla Seconda, Very Old Bear, La Ninfomane o Circolo Polare. Purtroppo o per fortuna, non devo pronunciarne nessuno: Bernardo ordina anche per me. |