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Informazioni utili online sulla parola italiana «accordare», il significato, curiosità, coniugazione del verbo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Accordare

Verbo

Accordare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, transitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è accordato. Il gerundio è accordando. Il participio presente è accordante. Vedi: coniugazione del verbo accordare.

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di accordare (dare, concedere, permettere, autorizzare, ...)

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani

Informazioni di base

La parola accordare è formata da nove lettere, quattro vocali e cinque consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: cc. Divisione in sillabe: ac-cor-dà-re. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con accordare per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Mi debbo far accordare lo strumento perché non funziona bene.
  • Quando ci vediamo, ci dobbiamo accordare sul weekend che trascorreremo assieme.
  • La mia professoressa di Musica mi insegnò ad accordare la mia chitarra.
Citazioni da opere letterarie
Piccolo mondo moderno di Antonio Fogazzaro (1901): A lui constava che Maironi aveva tenuto discorsi molto sospetti, che quel pericolo c'era, che il maggior freno era per Maironi una certa aristocrazia d'ingegno, di cultura e di camicia pulita. Bisognava legarlo! I due non si poterono accordare e alzarono la voce per modo che il terzo, l'avvocato Bonato, dovette ammonirli, per prudenza.

Pena di vivere così di Luigi Pirandello (1920): La signora Léuca, a questa notizia, s'aombra. Domanda al parroco e all'avvocato, se quando le proposero d'accordare al marito il conforto di quelle visite, erano a conoscenza di questo male che minacciava la donna. I due protestano subito di no; il parroco, davanti a Dio; l'avvocatino Aricò, come se non bastasse, anche sulla sua parola d'onore. – E lui? – domanda allora la signora Léuca.

Il Ritorno di Cesare Cantù (1878): Giulio faceva opera d'acquetarne l'ansietà; che non era nulla; e alla Felicia, che aveva volto al pianto il viso, dianzi così angelicamente sereno, — Felicia (diceva) non turbatevi: rimanete tranquilla; non è nulla, nulla affatto»: e sforsavasi d'accordare l'atto del volto alla cortesia delle parole.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per accordare
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: accordate, accorpare.
Con il cambio di doppia si ha: abbordare, assordare.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: accodare, accorare.
Altri scarti con resto non consecutivo: accorre, accoda, acca, acre, arda, arde, arare, arre, corde, cora, corre, core, coda, code, care, orde, orare, rare.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: accordarle, raccordare.
Parole con "accordare"
Finiscono con "accordare": riaccordare, raccordare.
Parole contenute in "accordare"
are, dare, orda, corda, accorda. Contenute all'inverso: era, rocca.
Incastri
Si può ottenere da acre e corda (ACcordaRE).
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "accordare" si può ottenere dalle seguenti coppie: acri/ricordare, accorri/ridare, accorro/rodare, accorse/sedare, accordai/ire, accordata/tare, accordatore/torere, accordatura/turare.
Usando "accordare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * darete = accorte; * areata = accordata; * areate = accordate; * areati = accordati; * areato = accordato; * rendo = accordando; * evi = accordarvi; * resse = accordasse; * ressi = accordassi; * reste = accordaste; * resti = accordasti; * retore = accordatore; * retori = accordatori; * ressero = accordassero.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "accordare" si può ottenere dalle seguenti coppie: accorderà/areare, accordata/atre, accordato/otre.
Usando "accordare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: barocca * = badare; * erta = accordata; * erte = accordate; * erti = accordati; * erto = accordato; conca * = concordare.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "accordare" si può ottenere dalle seguenti coppie: accorte/darete, accorda/area, accordata/areata, accordate/areate, accordati/areati, accordato/areato, accordai/rei, accordando/rendo, accordasse/resse, accordassero/ressero, accordassi/ressi, accordaste/reste, accordasti/resti, accordate/rete, accordati/reti, accordatore/retore, accordatori/retori.
Usando "accordare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ridare = accorri; * rodare = accorro; * sedare = accorse; * mie = accordarmi; * tiè = accordarti; * vie = accordarvi; * torere = accordatore.
Sciarade incatenate
La parola "accordare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: accorda+are, accorda+dare.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "accordare" (*) con un'altra parola si può ottenere: * tic = accordatrice.
Quiz - indovina la soluzione
Definizioni da Cruciverba: Si accordano per suonare, La nota per... accordarsi, Accorda strumenti musicali, Il tasso d'interesse accordato dalle banche ai migliori clienti, Le accorciò la Quant.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario grammaticale della lingua italiana del 1869
Accordare - Fare che in una proposizione le voci rispondano tra loro in quell'ordine che vuol la sintassi, cioè far prendere ad un vocabolo la forme analoghe a quelle d'un altro a cui esso rapportasi. Nell'esempio la menzogna è vergognosa - l'aggettivo vergognosa s'accorda bene con menzogna, poichè l'una e l'altra voce sono femminili e di numero singolare. S'intende che vergognoso non s'accorderebbe essendo esso maschile, mentre menzogna è femminile. [immagine]
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Accordare, Concedere - Quando tali verbi significano Secondare una domanda, l'Accordare suole usarsi da pari a pari, o quando chi accorda è di poco superiore al domandante. Concedere invece si usa propriamente quando chi seconda la domanda è persona di alto grado, e dignità: ed ha il Concedere questo di più, che spesso si fa senza precedente domanda. [immagine]
Accordare, Conciliare, Riconciliare, Rappattumare - Quando Accordare significa Mettere d'accordo, allora vale Trovar modo di togliere ogni differenza tra due o più contendenti, convenendo in un comune accomodamento - « Chi la voleva a lesso e chi arrosto, ma mi riuscì accordarli. » - Si usa anche reciproco quando l'accordo si fa senza mezzani - « Si accordarono di fare così o così. » - Conciliare è Trovare ragioni da poter fare star insieme opinioni diverse - « Con queste ragioni si conciliano le contrarietà dei due chiosatori. » - Riconciliare si dice per Trovar modo e argomenti da ricondurre l'antica amicizia tra due o più persone. - Rappattumare è lo stesso; ma si dice solamente di lievi dissapori e di passeggiera avversione. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Concedere, Accordare, Permettere, Acconsentire - Il concedere è più spontaneo e più largo; l'accordare più condizionato e ristretto; viene più direttamente dietro alla domanda speciale: si direbbe che concedere è atto di sovranità e di potere: l'accordare è al più atto di giustizia, e sovente di debolezza; il re concede la grazia, il giudice accorda al condannato qualche dilazione al pagamento per quanto sta in un discreto arbitrio. Permettere è lasciare che si faccia cosa che prima era vietata o riservata: acconsentire è non opporsi a che altri la faccia; la permissione fin che dura, dà un diritto; il consentimento, dovuto talvolta all'importunità, è un favore affatto precario e che può cessare all'istante. La permissione come atto positivo dev'essere in parole, in iscritto, o in qualche forma equivalente; il consentimento, che non è atto, ma piuttosto negazione di volontà, può esser tacito; da ciò forse il proverbio: chi tace acconsente. Concedere e accordare vagliono talora ammettere per buona una ragione, un argomento, una scusa; e ciò succede per compiacenza, o per avversione al contrasto, o perchè l'argomento capzioso ha una certa apparenza di verità che inganna. [immagine]
Rabbonacciarsi, Abbonacciarsi, Riconciliarsi, Rappattumarsi, Racconciarsi, Rappacificarsi, Pacificarsi, Far le paci, Rabbonirsi, Rappaciarsi; Riconciliare, Conciliare, Accordare, Accomodare, Comporre, Rimpaciare, Impaciare, Impattare, Pacificare, Appacificare, Rappacificare - Il mare si abbonaccia quando cessa l'agitazione sua cagionata dalla tempesta; si rabbonaccia, è rabbonacciato quando è ridotto alla primiera calma o bonaccia come dicono i marinai. Così l'animo dell'uomo che si abbonaccia al rallentare delle passioni e si rabbonaccia quando la calma è quasi rifatta: rabbonirsi è ridivenir buono, trattabile dopo più o men lunga alterazione o insofferenza: si rabbonaccia chi smette la collera; si rabbonisce chi cessa dal corruccio, dall'astio, dal puntiglio. Rappaciarsi è tornare in pace, calmarsi, sedare l'agitazione propria: rappaciare, sedare l'altrui; così pacificarsi e pacificare, che sono entrare in pace, e fare che la pace succeda ov'era contrasto e guerra. Rappacificarsi e rappacificare sottintendono che prima della guerra o ostilità attuale v'era pace fra le due persone o parti; ond'è che esprime il ritorno alla prima concordia e buona intelligenza: ma è un gran che se gli odii, gli astii susseguiti non lasciano reliquie e freddezza. Appacificare è meno usato, ma talvolta viene in acconcio, per dire di pettegolezzi, di liti domestiche e di cose da nulla, che calmato il primo impeto s'appaciano da sè: è più sovente neutro che attivo. Rimpaciare è come un diminutivo di rappacificare, sia nel senso che nel valore e nel suono, meno nobili o meno serii. Racconciarsi è rimettersi nuovamente in assetto, in buona armonia colle persone o colle cose, cioè colle circostanze tutte che per qualche motivo ci erano ostili, avversanti o ripugnanti; racconciato che uno si sia allora sta bene. Riconciliarsi è più colle persone, colla propria coscienza, con Dio; riconciliare è adoprarsi acciò due o più persone divenute nemiche si ravvisino e tornino a fratellevole concordia ed affetto; riconciliarsele è agir in modo da rifarsele amiche: rappattumarsi esprime anch'esso un modo o una circostanza del far la pace o le paci se è con più d'uno o più d'una volta; è, secondo me, rifare o ricondursi agli antichi patti, o rifar nuovi patti perchè la pace sia durevole e vantaggiosa: nell'uso però, rappattumarsi è quel ravvicinarsi, riaccostarsi che si fa tra amici o parenti, allorchè un qualche dissidii e i dissidenti; accomodare i dissesti: al primo giova la dolcezza; al secondo l'autorità e la ragione; al terzo l'avvedutezza; al quarto e a tutti una particolare prudenza per cui non si guasti viepiù, volendo rimediare al mal fatto. Impaciare e impattare, più usato, si dicono del giuoco; e il primo per dire che le sorti de' due avversarii sono uguali; il secondo per rifarsi delle perdite toccate: coi prepotenti non si può nè vincere nè impattare, perchè hanno dalla loro, se non il diritto o la fortuna, la forza. [immagine]
Accordare, Conciliare - Accordare è mettere bene d'accordo; conciliare è fare scomparire le differenze e le sconvenienze maggiori; questo può essere passo all'altro. Conciliati gli interessi, le convenienze, i gusti, gli animi, il rimanente con assai facilità s'accorda. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Accordare - [T.] V. att. [Ross.] Aumentare o Diminuire le proporzioni o la tensione de' corpi elustici che rendono il suono, affine di metterli fra loro nella ragione richiesta dal sistema degl'intervalli musicali. = (E in questo e in altri sensi ha il Neutr. pass. e il Neutr. assol., di che, secondo l'ordine delle idee, rincontreremo gli es.) Vit. S. Elisabet. 4. 361. (C) Si studia d'accordare tutte le corde (dello strumento); e poichè l'ha bene accordate, suona e canta con esso. Salvin. Annot. Fier. Buon. p. 394. col. 1. Bischero, cioè piccolo disco, che si gira per accordare li strumenti di suono. Vasar. Vit. 6. 331. Un angelo che accorda una cetera. Allegr. Rim. Lett. 15. Accordar la chitarra alla spagnuola. (T. Accordasi e uno strumento nelle sue corde e più strumenti insieme.)

Magal. Sagg. nat. esp. 188. (C) Accordammo una minugia, tirata in una grossa staffa di vetro, all'ottava d'una chitarra.

Martin. G. B. Contrapp. Pref. Cominciando (il secondo suono) dal grave all'acuto, non poteva accordarsi nè in terza consonante al di sotto, nè in terza consonante al disopra.

2. Di strumenti senza corde. [Cam.] Adr. Plut. Op. 4. 203. Comunemente le cose moderne pigliano volontieri i nomi imposti alle cose antiche, come per esempio si dice accordare la tibia, che veramente non ha corde. = Giamb. Lat. Brun. Tes. volg. 3.(C) C'insegna (la musica) a fare voci di canti in cetere, in organi e in altri strumenti, e accordare l'uno con l'altro per diletto delle genti. (Accordare strumenti.) Buonarr. Fier. 131. 2.

Accordare una cornamusa, Accordare un liuto e una campana, era modo proverb., e valeva Voler far andare d'accordo cose o persone che non ben si convengono.

Fig. Accordare all'unisono. Bellin. Disc. Anat. 3. 72. E così Galil. Macch. Sol. 2. 105. Accordar qualche canna di questo grande organo discordato della nostra filosofia. Magal. Lett. At. 1. 10. Dopo che mi fosse riuscito accordarvi queste pive che mi pajono discordanti. Baruff. Canap. 109. In questo vario tuono di battute, Del lor amor la musica s'accorda.

3. Della voce umana cogli strumenti. Dant. Purg. 7. 112. (Gh.) S'accorda, Cantando, con colui dal maschio naso. Sannazz. Arc. pros. 3. 28. De' pastori, alcuni mungevano, altri suonavano zampogne, e tali vi erano che pareva che cantando s'ingegnassero d'accordarsi col suono di quelle. Mintur. Poet. l. 3. p. 168. Dove i sonatori della piva doveano, qual era il costume antico, accordarsi al coro, ne' tempi suoi questo a quelli s'accordava. Chiabr. Rim. 3. 71. (C) In sulla lira accorda Flebili note colla nobil voce. Salvin. Teocr. volg. 90. Alla sua dotta lira accorda il canto. Galil. V. Dial. Music. 99. Cantano sopra essi soli, senza avere rispetto d'accordare con altri che con lo strumento il quale suonano. [Cam.] Bern. Orl. 1. 8. 12. Sopra un bel suono accordato Hanno una soavissima armonia. Carell. Rim. 97. Io (musica) accordo le voci delle genti. =Sen. Pist. (Man.) Come le gravi e acute voci s'accordino insieme.

[Cam.] Adr. Plut. Op. 1. 220. Zenone, vedendo Teofrasto in grande ammirazione per la moltitudine degli scolari, che venivano ad udirlo, disse: il coro è maggiore, ma il mio accorda meglio.

Fag. Rim. 4. 248. (C) I cigni S'accordano in dolcissima armonia.

4. Degli accordi musicali in genere. Martin. G. B. Contrapp. 1. 185. (C) Nota che non accordi con tutto il battere, o tutto il levare del basso. Varch. Ercol. 265. Nella musica le consonanze cl e accordano, e le dissonanze che discordano. Galil. V. Dial. Music. 68. S. Non è l'istesso il consonare che l'accordare? B. Signor no.

[Cam.] Salvin. Disc. 1. 310. Come scienza (la morale) che accorda in dolce temperatura l'anima, e dagli affetti ben composti fa risultare una ottima, anzi divinissima consonanza.

5. D'altri suoni, per estens. e quasi per antifrusi. [Cam.] Salvin. Disc. 3. 170. Vedendo (Diogene) uno scimunito, che metteva insieme e accordava uno strumento: Non ti vergogni, disse, d'accordare i suoni sul legno, e di non accordare l'anima nel vivere? = Tass. Gerus. 7. 122. (C) La pioggia ai gridi, ai venti, ai tuon s'accorda D'orribile armonia. E 1. 73. E co' feri nitriti il suono accorda Del ferro scosso.

6. Degli atti della persona che corrispondono al canto, al parlare, o ad altri atti. Poliz. Rim. 2. 10. (C) Il piede Leggiero accorda all'amorose tempre. Accondare i moti della danza, e i gesti della rappresentazione mimica al suono.

Petr. Rim. 133. (C) E con l'andar e col soave sguardo S'accordan le dolcissime parole. Ar. Fur. 16. 10. Accordando affettuosi gesti Alla soavità delle parole. Segner. Op. 4. 530. Gli sgridano, nè talora s'astengono d'accordar con la lingua ancora le mani.

Bern. Orl. 45. 44. (C) E volta intorno il suo presto destriero, Con lo sprone accordando ben la briglia.

Dant. Purg. 17. (C) Ora accordiamo a tanto invito (dell'Angelo) il piede: Procacciam di salir.

7. Di cose, i cui moti sono disposti convenientemente a un effetto. Galil. Dial. Nuov. Scienz. 2. 545. (C) In determinati tempi, e dopo determinati numeri di vibrazioni, tutti i fili… si accordano a giungere nell'istesso momento al termine di loro vibrazioni. Magal. Lett. scient. 151. Gli orivoli s'accordano sottosopra tutti a far l'istesso mestiere.

8. [Manf.] F. Accordare i colori. Unirli così bene i colori che nella loro diversità non istonino fra loro, e mostrino differentemente distinte l'una dall'altra le parti delle figure, e senza che la vicina apparisca lontana, e la lontana vicina. T. Accordare i colori dice e la convenienza dell'uno con l'altro e di ciascuno con tutti, e il loro armonico graduare, e il risalto e l'espressione che ne viene alle forme, e l'essere quelli appropriati al soggetto, e alla natura del corpo a cui s'applicano. = Vinc. Tratt. Pitt. 198. (C) La prospettiva del mezzo interposto infra l'occhio e tal obbietto, non accorda il color suo con la magnitudine di esso obbietto.

[Cam.] Cell. Oref. 63. Io leverò la tinta mia, e alla presenzia vostra ci metteremo quella di maestro Miliano, e allora vedremo in su qual tinta questo diamante meglio si accorda.

E delle forme. Cocch. Bagn. Pis. 393. (Gh.) Due capitelli antichi, che non s'accordano nè tra loro, nè con le colonne.

T. Accordare alla forma della persona, al colore de' capelli e del viso, gli abbigliamenti. Alla stanza o a sito qualsiasi, i fregi e gli addobbi.

9. Mettere d'accordo persone, Disporre i loro animi a consentire e operare insieme. T. Possonsi accordare anco persone che prima non erano discordanti. Quando trattasi di precedente discordia o differenza, l'accordare è più pieno e efficace del conciliare. Taluno derivò Accordo da Cor, badando a solo questo senso trasl. = Pallav. Stor. Conc. 3. 611. (C) Accordare le controversie. Targ. Viagg. 4. 355. S'interpose la Repubblica pisana… e accordò quelle differenze. Bocc. Amet. 15. 173. Così discordanti, nè sorte nè altro li poteva accordare. Petr. Rim. 2. 219. In accordar le parti Che 'l furor litterato a guerra mena. Vill. G. 8. 13. tit. (Man.) Papa Bonifazio accordò di pace lo re Carlo, e' figliuoli con don Giamo d'Araona. E 304. Accordò gli di pace insieme. Machiav. Legaz. 7. 105. Nello accordare e assettare questa terra e le cose intra i fuorusciti e Giampaulo. Ar. Fur. 24. 110. Gli accordi insieme (i due guerrieri). Bern. Catr. 175. Car. Lett. 1. 37. Si mise di mezzo, e facendo le viste d'accordarli…

Grad. S. Girol. cap. 26. p. 64. (Gh.) Lassa (lascia) l'offerta davanti all'altare e va, accordati con lui (col tuo prossimo), e, quando tu sarai accordato, torna a offerire all'altare. [Cam.] Gian. Op. 2. 222. Al quale egli ha voluto piuttosto ubbidire che a voi, pensando o che voi vi abbiate accordare, o che egli abbia avere ragione, e voi il torto. T. Accordansi non solo le persone e gli animi loro, e i sentimenti dell'animo, ma anco le cose; o fossero o paressero prima pugnanti o discrepanti.

10. † Accordare uno, Persuaderlo che s'accordi. Alam. L. Avar. 3. 34. (C) Quanto puote adopra D'accordare il suo re che induca l'alma A commettere in lui sì grave salma (soma).

11. Segnatam. di trattati politici. Machiav. Stor. 2. 28. (C) Persuadeva ai Fiorentini che si accordassero con i Lucchesi. Vill. M. 2. 175. Fece (il Comune) suoi ambasciadori e mandolli a Staggio alla compagnia per accordarsi a dare loro danari, ed eglino non entrassono nel contado di Firenze. [Cam.] Vill. G. 7. 82. E in questi tempi i Fiorentini s'accordarono di nuovo, e feciono ragione (fecero il conto) con messer Mastino della Scala, che gli restavano a dare, per la matta compera di Lucca, fiorini centottomila d'oro. = Cas. Lett. Caraff. 57. (C) Promettendovi noi in buona fede e parola di Re… avere rato e grato… tutto quello che per nostro cugino… sarà fatto, negoziato, promesso e accordato. [Cam.] Vill. G. 7. 125. Come i Fiorentini s'accordarono con messer Mastino de' danari gli restavano a dare per la compra di Lucca.

Varch. Stor. 9. 220. (Man.) Non voleva nè accordare egli a patto nessuno, nè che gli altri accordassero senza non solo la saputa, ma il consenso ed il contentamento de' collegati. E 4. 131. (Gh.) Veggendo la inclinazione de' Volterrani a ribellarsi, e che eglino volevano accordare co' nemici. Nard. Stor. 1. 190. (C) Restando vincitori, accordarono con ogni loro vantaggio con la maestà del Cristianissimo.

12. D'accordi militari, anco Trattare per cedere o per capitolare con chi cede. Varch. Stor. 318. (C) Tosto che vide piantar l'artiglierie… s'accordò. Adr. M. Opusc. Plut. volg. 3. 519. Assediati per terra, s'accordaro di far le comandamenta (comandi) d'Annibale. [G.M.] Segn. Stor. Fior. 1. 101. I cittadini, essendo già gran parte del muro ito a terra, pregarono umilmente il Marchese che volesse accordare. Alla qual domanda, benchè resistesse da prima… = Not. Malm. 786. (C) I soldati di Bertinella non avrebbono ricevuto così gran danno, se a principio si fossono accordati. Nard. Stor. 1. 237. Erasi accordato e capitolato con gli Aretini…, che tutti i prigioni da ogni banda si restituissero. Varch. Stor. 334. O combattere o accordare; il combattere co' nemici è pericoloso, l'accordare col papa difficile. Cont. di antic. cav. Volendo a Cesar pur render la terra, e non potendo a ciò Luces accordare… Segn. B. Stor. Fior. 98. Anghiari avendo accordato. [D'A.] Pitt. Vit. del Giacom. Fir. 1853. 521. Caprese e la Pieve accordò; e li nemici andarono subito al Borgo.

Alam. L. Avarch. 11. 130. (C) La tregua accordar necessitade… ne costringe.

Quasi fig. Cavalc. Specch. Pecc. 36. (C) Quasi mai non se ne pentono, anzi si credono potere accordare con Dio e colla Chiesa, per alcuni digiuni o penitenzie di fuori.

13. Di contratto privato o pubblico, o di mercato qualsiasi. Marc. Pol. Mil. 1. 56. (C) La toglie per moglie, e dà alla madre molto avere, quello di che egli s'accordano.

Da Porto. Lett. LV. Il duca si accordò con lo re di Francia di somministrargli il sale per la Lombardia a migliore derrata di quello che fosse usato di averlo per lo addietro. Dav. Camb. 98. Vi paghi in tal giorno scudi 65 e mezzo, se tanto avranno accordato per la valuta da Tommaso. Carlett. Viagg. 1. 69. S'accordano di dare un tanto per cento di guadagno sul valore della mercanzia. Ar. Fur. 18. 135. Per loro e pei cavalli s'accordaro Con un vecchio patron. Marian. Viagg. 5. (Gh.) Ci accordammo con lui; diemmogli trenta ducati d'oro per uno, e doverci levare e porre da Vinegia a Jerusalem, e da Jerusalem a Vinegia, e di spese in su la galea e di nolo. Alam. L. Coltiv. 1. 33. (C) Accordi il buon nocchier ch'a Lesbo e Rodo le merci porta;… Ch'indi ne svella (de' tralci) e le più nobil' piante… Ne le rechi fedel nel suo ritorno. Serdon. Lett. Ind. volg. 826. Arrivammo con la medesima nave a…, che fino a quivi era accordata, in sei dì. T. A questo modo accordasi una carrozza, un cavallo, una guida.

E anco di contratto meno mercenario. Cas. Lett. P. Vett. 159. (Gh.) Questi Riformatori dello studio di Padova hanno accordato per lo luogo (catedra) di M. Lazzaro (defunto) il Rubertello. (Senonchè purtroppo oggidì s'accorda un maestro, e anche un ministro, come un servo o un operaio.) [Cam.] Bern. Orl. 1. 7. 70. Mi son accordato, Mi son acconcio per buffon con esso, Per grazia qui di Gan, che m'ha lodato.

Fig. S. Cat. Lett. 131. L'uomo s'accordi a mercato col mondo.

14. Pagare il debito, Soddisfare la persona del creditore, giacchè il pagamento è il migliore accordo, e, finchè non si sia pagato, c'è sempre da temere nuove differenze. Pulc. Luig. Morg. 17. 89. (C) Un'altra gentilezza ancor farai, Che l'oste in cortesia ci accorderai. Sacch. Franc. nov. 2. 75. In senso simile: Accordare lo scotto. Pulc. Luig. Morg. 18. 168. [Cam.] Firenz. Op. 1. 426. Innanzi che si fossero accordati i birri, i notai, tasse, cancellature, uscite, spese di vivere, e' se n'è ito il dì… Prov. Tosc 46. Chi ha accordato l'oste può andare a dormire; i conti chiari e finiti mettono l'uomo in pace con gli altri e con sè.

† [M.F.] Ha forse senso di scontare con la pena, ch'è una specie di saldare, il seg. M. Franc. Sonetti, p. 22. E Franco appena non ha tanti addosso, Nè tante colpe accorderia Minosso (salderebbe il debito della giustizia con la sentenza e la pena).

15. Di patto o intesa, in gen. Ar. Len. 5. 12. (C) Si son accordati egli ed Ilario In due parole. Fag. Comm. 2. 266. Ella s'accorda a pigliar Anselmo. [Cam.] Gell. G. B. 382. Mia madre, se io avessi una dota presso che ragionevole, ci s'accorderebbe (al matrimonio disegnato). = Grazz. Sibill. 1. 2. (C) La Caterina se ne accorderebbe seco. Fortig. Ricciard. 8. 66. Seco già s'accorda. Stor. Semif. 78. Peggio si accordava ad ubidire allo Comune di Firenze. Alam. Gir. Cort. l. 8. p. 60. Contento son, Elianor rispose, Di scoprirvi ogni cosa, ma con patto Che a me diciate vostre pene ascose Così libero e ver come avrò fatto. S'accordò l'altro: e quel le sue dogliose Cure gli narra. E l. 2. p. 153. E dentro un munister (monaster) di donne sante Serrata sia tra le ben chiuse porte, Se ne accorda ella. Raz. Gir. Gost. a. 2. s. 1. p. 10. Bisogna accordarsi a portare in pace questa con l'altre calamità della vita. Pulc. Luig. Morg. 84. Di morir non s'accordava bene. E 11. 96. Astolfo a poco a poco s'avviava (alla forca), Però che solo un tratto morir vuole, E così finalmente s'accordava.

Bocc. g. 3. n. 1. v. 3. p. 46. (Gh.) Con loro accordatesi. Vill. M. 1. 14. (Man.) S'accordarono con loro d'aver panno e vestimenti e calzamenti. Salvin. Pros. Tosc. 192. Col quale aveva accordato l'ora della partenza. Pulc. Luig. Morg. 15. 67. (Gh.) E perch' io t'ho donato il mio amor tutto… M'accordo che 'l suo padre sia distrutto, E dare al tuo cugin la città presto.T. Accordasi il modo, il tempo di fare una cosa: Si pattuisce; o anco, senza pattuire, determinasi l'accordo. Il patto o la risoluzione, nell'accordo, può essere più o meno spontanea, concorde.

[Cam.] Firenz. Op. 1. 269. Accordatevi pur tutte a darmi la baia. Cecch. Comm. 1. 49. S'erano accordati insieme a rubarvi.T. Prov. Tosc. 125. Guai a quella casa dove la famiglia s'accorda…; se i domestici, o anche i figli e le donne s'accordano tra loro a soverchiare l'autorità, la famiglia non è bene ordinata.

16. D'accordo più o meno abituale. Plut. Vit. Cic. 42. (Man.) Lepido s'accordava con Antonio, e solo Cesare contrastava con amenduo. Giambull Ist. Europ. 138. (Gh.) Non avevano voluto accordarsi alle cose giuste. Vill. M. 3. 114. Aspettano il cadimento del tiranno; e lievemente si dispongono, e accordano alla loro distruzione. Rucell. Or. Sagg. Dial. 97. Dove tutti si accordino in un voler solo, il tiranno fornisce (finisce) d'esser tiranno. [Cam.] Gell. G. B. 75. E dipoi, come ei son grandi, vi accordate e essi e voi a non tener conto alcuno di noi. – Adr. M. Opusc. Plut. volg. 2. 61. Confessando esser ben piccolo il piacere, anzi momentaneo, se già non s'accordano a voler vaneggiare. T. Prov. Tosc. 210. Gli Spagnuoli s'accordano a bravare, i Francesi a gridare, gli Inglesi a mangiare, i Tedeschi a sbevazzare.

Vill. G. 1. 7. c. 78. t. 3. p. 142. (Gh.) Accordare tanti divisati (divisi) animi ad uno. Pulc. Luig. Morg. 28. 27. (C) E battezzossi, ed accordossi alla fede cristiana. S. Cat. Lett. 116. Accordasi sempre con la volontà sua (di Dio); e di ciò che Dio fa e permette a lui, è contento. La stessa: L'uno dimonio non è contrario all'altro; anco, s'accordano insieme. E 1. 53. (Gh.) M'accorderò di Dio al volere. Stor. Barl. p. 107. ediz. rom. 1734. Accordatosi al N. S. Iddio. [Val.] Cecch. Malandr. 2. 6. Accordati al voler santo del Cielo. Bemb. Lett. 2. 23. Prudente cosa è in questi accidenti accordare col volere del cielo e colla necessità. = Salvin. Pros. sacr. 328. (C) S'accorderà l'uomo con Dio, che è somma giustizia; e s'accorderà con se medesimo. S. Bern. Miser. volg. 19. Piaccia a lui sempre la volontà tua, e la sua piaccia a te: sempre t'accorda a lui. Senec. Pist. volg. 7. Colui è ricco che colla povertà ben s'accorda.

Accordarsi con uno o col volere di lui, dice più che Accordarsi a. Accordarsi in una cosa, dice più intimo e più costante accordo che Accordarsi alla cosa, a farla, a dirla.

T. Le virtù s'accordano insieme. Il bene s'accorda col bene.

L'uomo, l'animo suo, s'accorda o no seco stesso. Petr. nel son. Se mai foco per foco. (Gh.) Il desio che seco non s'accorda.

17. S'è veduto esempi d' accordare Neutr. assol. e anche Att. nel senso di consentire a un patto. Questo è la ragione dell'uso mod. di accordare affine a concedere: che non è però tutto mod. [Val.] T. Liv. Dec. 1. 34. Quando i Padri sentirono la volontà del popolo, elli si pensaro d'acconsentire spontaneamente a quello, che loro conveniva accordare. = Fag. Comm.2. 214. (C) Giuoco (scommetto) che gli accorda ogni patto. Buondelm. Gius. Guerr. Giud. 10. Accordargli una sicura pace. Segner. Crist. Instr. 3. 30. Quanto avessimo chiesto a nostra salvezza ci si sarebbe accordato. Legg. Tosc. 4. 9. Persone, alle quali la Magona accorda di dare il ferro a minor prezzo. Fortig. Ricciard. 3. 30. Il nocchiero mi accorda la licenza di salir sopra. Bentiv. C. Teb. volg. 307. Questo estremo dono Giocasta accorda al genero. (Sarà più propriam. usato là dove al concedere aggiungasi l'idea di consenso più o meno accordante.) Poi, concedesi d'ordinario dal maggiore o dal più forte, concedesi cose di più rilievo.

18. Più propriam. nel senso di Riconoscere che una proposizione sia vera. Ginann. Malatt. Gran. 157. (C) Se intendere ciò vogliasi per morte violenta, io accorderolla. Fag. Rim. 4. 287. Accordo che la vita allor si dia, Per la Fede, ma non per altro mai. T. Anche assol., Accordo, sottint. quel che voi dite. E talvolta suppone difficoltà o argomento contrario, del quale concedasi parte; ma in questo senso l'accordare è più spontaneo del concedere. Il popolo toscano dice più italianamente: Mi accordava i miei detti; Consentiva a quel ch'io dicevo.

19. Segnatam. per ciò che spetta alla mente. Del convenire delle opinioni, delle dottrine, delle sentenze, delle parole. Dant. Parad. 1. (C) Forma non s'accorda Molte fiate alla intenzion dell'arte, Perchè a risponder la materia è sorda (L'idea dell'artista non può essere trasfusa nel mondo sensibile per la imperfezione della materia). T. Accordare i mezzi al fine. [Cam.] Salvin. Disc. 1. 235. La disputazione del fato è la più intrigosa che sia; poichè si tratta d'accordare la contingenza e la possibilità colla necessità delle cose, e la franca e libera volontà umana colle eterne disposizioni. = Salvin. Disc. 1. 46. (C)Accomodò la filosofia con la teologia e amichevolmente accordolle. Passav. Specch. Penit. 148. Santo Tommaso volendo accordare la differenzia che pare che sia tra' Dottori, dice… Tass. Dial. 4. 186. Accordarono il vero uso coll'arte vera.Galil. Dial. Nuov. Scienz. 2. 521. Or come accorda il filosofo questa conclusione con l'arte sua. Cocch. Disc. 2. 100. Del vitto Pittagorico si vede, ch'ei s'accorda colle migliori regole della medicina.

Fr. Bart. Amm. Ant. volg. 9. De' medici, che insieme sono e non s'accordano. T. Guicc. Op. ined. 125. Metti sei o otto savi insieme, diventano tanti pazzi; perchè non si accordano. = Rinucc. F. Ricord. Stor. 229. (C) Ci accorderemo col parere de'… Bocc. g. 1. n. 1. v. 1. p. 142. (Gh.) Alla qual cosa il Priore e li altri Frati creduli s'accordarono. E 8. 136. Credette questo fatto ed accordossi al consiglio. Guid. Colonn. Stor. volg. Contraddire al consiglio di tanta gente, che tutti s'accordano a uno.

Differisce in questo senso accordare da accordarsi; chè il secondo dice più spontaneo e più pieno convenire nell'opinione onel detto; l'accordare sente sovente un po' del condiscendere. Bocc. Decam. 6. 74. (C) A questo s'accordano tutti i filosofi.Ar. Fur. 35. 73. Che Brandimarte sia, molti detto hanno: La più parte s'accorda esser Rinaldo. [Cam.] Firenz. 1. 288. Tali occhi (neri) avere avuti la Dea della bellezza s'accordassero tutti. = Pulc. Luig. Morg. 19. (C) Tanto è che la sua morte fu così, Di questo ognun s'accorda. Senec. Pist. 334. In che modo si potrebbero accordare tutti a una sentenzia, l'un de' quali non s'accorda seco medesimo? Ma i buoni uomini s'accordano tutti a suo giudicio, cioè alla verità. Pulc. Luig. Morg. 10. 122. (Gh.) Pensa e ripensa (Gano) e va sottilizzando Dov' e' potesse più metter la coda… Pur finalmente si viene accordando Con seco stesso, e su questo s'assoda Di tentar Caradoro, se…

Fortig. Ricciard. 26. 48. (C) Guarda che si accordi con l'interno Ciò che tu parli. Bocc. Decam. 6. 183. Le vostre parole s'accordino colle mie. Tass. Messag. v. 7. p. 95. (Gh.) Uno co 'l altro (ragionamento) così s'accorda come il vero co'l vero fa armonia. Not. Malm. 550. (C) Diverse lingue s'accordano nel rappresentare coll'arte i semplici suoni inarticolati. T.Accordare insieme due proposizioni del medesimo autore, due narrazioni che paiono variare; due testi.

20. Nel senso gramm., Far che i generi e i numeri e i modi e i tempi si corrispondano regolarmente. Bart. Dan. Tort. e Dirit. cap. 106. (Gh.) Accordare in diversi numeri i nomi e i verbi. Mann. Lez. Tosc. 156. (C) Il verbo col nome si dee accordare. Buomm. Ling. Tosc. 124. Il sustantivo s'accorda col più vicino aggiuntivo. Cortic. Reg. 306. (Gh.) I participii retti dal verbo Avere si possono accordare col nome, e possono ancora discordare da esso in genere e in numero.

A modo di prov., Di chi parlando si confonde, e dimostra di connettere poco. Sacch. Franch. Nov. 1. 20. (C) Cominciò; e non accordando l'aggettivo col sostantivo, giunse balbettando a uno scuro passo.

21. In modo quasi fig. del Convenire delle cose tra sè. Red. Osserv. viper. 63. (C) Molt'altre che con la verità nè poco nè punto s'accordano. Galil. Lett. 2. 720. Al che non accorda l'esperienza. Nard. Stor. 2. 171. Nelle azioni rarissime volte si accorda l'utile coll'onesto. Petr. Rim. 47. (Fortuna) Ch'agli animosi fatti mal s'accorda. Fr. Bart. Amm. ant. volg. 131. Astinenzia in quanto è di poche cose contenta. s'accorda colla natura. Dant. 3. 28. (Lo specchio) S'accorda col vero, come nota con suo metro. [Cam.] Magal. Lett. Scient. 64. Qui, la prima cosa, nasce subito la difficoltà, di come si possano accordare i movimenti di varie comete. Vill. G. 7. 197. Fa accordare il corso delle stelle al suo giudicio. = Magal. Lett. Scient. 150. (C) In simili cose non s'accordano a progredire così per l'appunto nè meno le vene, le arterie e i nervi degli animali.
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