Dizionari AntichiLettera S - pag. 7
semissisMetà dell'
As (V.
As,
Libbra Romana).
senatus-consultoo
Decreto del Senato. Non si poteva fare nessun
Senatus-Consultus dopo il tramontare del Sole. Quando l'affare veniva proposto, dicevasi il suo parere in piedi dal Senatore. Se qualcuno si opponeva, mancando allora l'unanimità, il Decreto non era chiamato
Senatus-Consultus, ma Deliberazione del Senato,
Senatus Auctoritas. Accadeva l'istesso allorquando il Senato non si era riunito nel luogo e tempo legittimo, o quando la convocazione non era legittima, nè il numero competente.
septiSepta. Era in Roma una specie d'Edifizio, che particolarmente serviva alle grandi Adunanze. I Septi furon dapprima delle semplici palizzate o steccati di legno, che circoscrivevano e rinchiudevano circolarmente un grande spazio di terreno nel Campo di Marte. Servivano ai Comizj, e vi si facevano entrare di mano in mano le Tribù per dar voti, mentre chè il restante del Popolo stava fuori di quel recinto. In seguito le palizzate si cangiarono in Colonne di marmo che formavano vasti Portici ornati di pitture e sculture. I
Septi detti di
Giulio erano veramente magnifici, e furono opere di Agrippa, che diede loro il nome della Famiglia regnante. Qualche volta i
Septi servirono pure agli Spettacoli pubblici.
septunxo
Sette oncie. Divisione dell'
As, di cui faceva sette dodicesimi (Ved.
Libbra Romana).
sextansPiccola Moneta Romana, sesta parte dell'
As. Era pure una piccola Misura di capacità, che conteneva tre quarti del
Poisson di Parigi, come ancora una Misura agraria di 4800. Piedi quadri Romani.
sextariuso
Sestiere. Misura Romana di liquidi. Conteneva un poco più della Foglietta, o mezzo
Poisson di Parigi.
sextilisÈ il nome, che gli antichi Romani davano al sesto Mese del loro Anno, il qual cominciava dal Mese di Marzo. Gli diedero poscia quello dell'Imperatore Augusto, in Latino
Augustus.
sextulaLa sesta parte dell'Oncia Romana (V.
Centesimae e
Libbra Romana). Era altresì una Misura di distanza, lunga 400. Piedi Romani.
sferisticoTra i Greci voleva dire un esercizio del corpo, che si crede diverso dal giuocare alla palla.
shevetNome dell'undicesimo Mese dell'Anno Sacro degli Ebrei, e quinto del loro Anno Civile. Era la Luna o Neomenia di Gennajo.
sicloMoneta d'argento presso gli Ebrei. Valeva in circa trentadue soldi e sette denari di vecchia Moneta di Fr. Il
Siclo d'oro aveva il valore d'intorno a undici lire e dodici soldi.
Il
Siclo era ancora un peso. È detto nella Sacra Scrittura che i capelli d'Assalonne pesavano dugento
Sicli; il che fa conoscere che lì si parla del
Siclo Babilonese, che pesava due terzi meno del Siclo Ebreo. Il Babilonese pesava otto oboli; questo peso ragguaglia a ottantanove grani del peso di marco di Francia. Così dugento
Sicli Babilonesi, che erano il peso de' capelli d'Assalonn, pareggiavano trent'oncie, sette grossi, e sedici grani. Ciò non è poi tanto straordinario quanto si potrebbe di primo abbordo pensare; perocchè stando al parere dei perrucchieri si trovan donne, le quali hanno più di trentadue oncie di capelli.
sigilloAnnulus Signatorius,
Sigillatorius,
Cirographus, o
Cerographus (V.
Anello).
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