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Dizionario antico del 1821/1822, traduzione dal francese migliorata e accresciuta, autore originale Etienne Jean Monchablon. Numero voci: 1.188. Voci che iniziano con la lettera P.



Dizionari Antichi

Dizionario compendiato di antichità



Lettera P - pag. 6

pecilo
Davasi in Atene tal nome ad un celebre Portico, dove si erano radunati per conservarsi con tutta la diligenza i più rari e più bei pezzi di Pittura.

peculio
Era presso i Romani il denaro di colui, che fosse in altrui potestà, come un figlio di famiglia o uno schiavo, vale a dire quel tanto che acquistar poteva colla sua propria industria senz'anticipazioni nè soccorsi per la parte del Padre, nè del suo Padrone, ma soltanto col permesso di questi.

pedarii senatores
Il Sig Mongault prova contra il sentimento di Aulo Gellio, che i Senatori così chiamati erano quelli, che non avevano occupate le Magistrature Curuli; perchè tutti quelli, i quali erano stati rivestiti di simili Cariche, davano la loro opinione prima degli altri. I Pedarj non davano comunemente nessun assoluto parere; e si contentavano solo di manifestare di che avviso fossero col porsi dalla parte di quello, di cui seguivano l'opinione; ciò che dicevasi pedibus in sententiam ire; e correva il proverbio che un Pedario era una testa senza lingua.

pedièo, πεδιαιος
La Città d'Atene fu anticamente divisa in tre differenti quartieri; uno sul declive d'un Colle, l'altro sulla spiaggia del Mare, ed il terzo in una Pianura framezzo al Colle ed al Mare. Gli abitatori della regione intermedia erano detti Pediaei, ovvero secondo Aristotele Pediaci; quelli della Collina Diacrii; e gli altri del Lido Paralii.

Questi quartieri componevano per lo più altrettante differenti fazioni. Pisistrato si valse de' Pediaei contra a Diacrii.

Nel tempo di Solone, quando dovettesi scegliere una forma di Governo, i Diacrii lo volevano Democratico, i Pediaei domandavano l'Aristocrazia, ed i Paralii un Governo misto.


pegma
Voleva dire in Roma una Macchina, che serviva al Teatro pe'l cambiamento delle sceniche decorazioni.

pelopeie
Feste Greche in onore di Pelope.

pelorie
Feste della Tessaglia, ad imitazione delle quali credesi che i Romani istituissero quelle dette da lor Saturnali.

pendenti
ovvero Orecchini. Tutti i Popoli del Mondo hanno avuto l'uso dei Pendenti all'orecchie. Il significato di questo Vocabolo fu cotanto esteso che si compresero sotto questo nome, sebbene assai impropriamente, tutti gli ornamenti che si mettevano in testa le Donne, e fino gli anelli che i Mori portavano alle narici, come pure altri abbigliamenti che parecchi Popoli si lasciavano cader sul naso e sulle labbra, tenendoli attaccati ad un nastro, il qual si partiva dal capo. I Pendenti erano di diverse forme, ed oltracciò non solo differenti nella materia, come ancora nel prezzo, che talvolta era eccessivo. In Grecia non era permesso ai giovinetti di portarli se non che ad una sola orecchia; ma le ragazze potevano averli ad entrambe. Avanti che si pensasse a forare le orecchie si servivano di varj mezzi assai incomodi per fermarli. Parrebbe che i Romani fossero stati i primi, che immaginarono di bucare le orecchie, mentre si sa che presso loro vi erano delle ragazze, le quali facevano questa specie di professione, e perciò si chiamavano Auriculae ornatrices.

pentacontarca
Si dava tal nome a quello, che, sia nel militare sia nel civile, era il capo di cinquant'uomini. Chiamavasi ancora Quinquagenario.

pentatlo
I Greci così nominavano la riunione di cinque sorte d'esercizj Agonistici. L'opinione la più comune su gli esercizi, che componevano il Pentatlo, comprende in questo la lotta, la corsa, il salto, l'esercizio del disco, e quello del giavelotto. Si crede che tale specie di combattimento si decidesse in un solo giorno, e talvolta ancora in una sola mattinata, e che per meritarne il premio, il quale era unico, bisognasse esser vincitore in tutti questi differenti esercizj.

penulo
Era presso i Romani un abito di lana, che usavano in tempo di pioggia. Questa veste era chiusa davanti come la Toga, ma più stretta e più corta. La facevano anche di pelle, ed allora chiamavasi Scortea.

peroni
Calzatura de' Romani fatta di cuoio non preparato o conciato, la quale aveva presso a poco la forma d'un mezzo stivaletto.

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