Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- Guardavi con tanta voluttà quella ragazza e volevi conoscerla di persona.
- Con questa crisi i primi a essere eliminati sono stati i beni di sola voluttà!
Non ancora verificati:- Da quando vive per conto suo, mio figlio ha dovuto rinunciare a tutti i beni di voluttà.
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Citazioni da opere letterarie |
L'incontro di Ada Negri (1917): Chi esce dal luogo dove ha, per lunghe ore, lavorato con intensità senza requie, ha molte volte lo stesso aspetto disfatto di chi esca da un'orgia. La figuretta magrolina che nella luce rossa di quel tramonto milanese sbucava dall'ufficio postale di via Boccaccio, appoggiandosi al battente come se l'urto dell'aria aperta la colpisse in pieno petto, portava nel piccolo volto trasognato il pallore, lo smarrimento, l'abbandono quasi mortale che son pure le stimmate della voluttà.
La Storia di Elsa Morante (1974): Non resistendo alla voglia incessante di fumare e di muovere i piedi, s'inventò (come scusa per uscire più spesso dall'aula) che soffriva d'una sorta di dissenteria. E così andò a finire che buona parte delle sue mattinate scolastiche lui le passava nei cessi. Dove si attardava a fabbricarsi con delle cartine e degli scarti di tabacco rimediato le sue sigarette di guerra, succhiandole poi, con furia e voluttà, fino all'ultimo brandello rognoso che gli bruciava la mano.
Il romanzo della fanciulla di Matilde Serao (1921): Tutti questi l'amavano Eva, madre, padre, fratello, ma a loro modo, negli intervalli di libertà, che concedevano loro le passioni dominanti: e questo non bastava, non bastava al suo ardente bisogno di amore, alla sua vitalità esuberante. Così, per sfogarsi, ella aveva messo su, col suo fuoco, con la sua fiamma di affetto, questa carità delle ragazze per i bimbi abbandonati e si dava a quest'opera con la voluttà infinita delle anime buone che mai non sanno riposarsi dall'amare e dal beneficare. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per voluttà |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: voluta. Togliendo tutte le lettere in posizione dispari si ha: out. Altri scarti con resto non consecutivo: volta, volt, vola, vota. |
Parole con "voluttà" |
Iniziano con "volutta": voluttari, voluttaria, voluttarie, voluttario. |
Incastri |
Inserendo al suo interno ari si ha VOLUTTariA. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "voluttà" si può ottenere dalle seguenti coppie: voler/erutta, volt/tutta, volume/metta, volute/tetta, volute/eta. |
Usando "voluttà" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * tatari = voluttari. |
Lucchetti Riflessi |
Usando "voluttà" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * attuai = volai; * attutì = volti; * attuano = volano; * attuare = volare; * attuata = volata; * attuate = volate; * attuati = volati; * attuato = volato; * attuava = volava; * attuavi = volavi; * attuavo = volavo; * attuerà = volerà; * attuerò = volerò; * attuino = volino; * attuammo = volammo; * attuando = volando; * attuante = volante; * attuasse = volasse; * attuassi = volassi; * attuaste = volaste; ... |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "voluttà" si può ottenere dalle seguenti coppie: voluti/tai, voluto/tao. |
Usando "voluttà" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: volute * = tetta; * erutta = voler; * metta = volume; * aria = voluttari. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "voluttà" (*) con un'altra parola si può ottenere: * uri = voluttuari; * uria = voluttuaria; * urie = voluttuarie. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Concupiscenza, Libidine, Voluttà, Dissolutezza, Lussuria - La Concupiscenza, ben dice il Girardi, è il primo movimento della volontà degradata verso i piaceri sensuali. - La Libidine è smoderata cupidità di tali piaceri, con deliberata e cercata smania di prolungarli. - La Voluttà si ferma con compiacenza sopra tali piaceri, quasi gustandoli e prendendone gioja: e però si trasporta ad altri diletti, anche non rei. - La Dissolutezza è il darsi perdutamente a ogni sorta di vizii e ad ogni piacere del senso. - La Lussuria, per ultimo, è abito colpevole ai colpevoli piaceri del senso. [immagine] |
Delizia, Diletto, Voluttà, Piacere - Delizia è diletto vivo, soave, tranquillo. - «La vita campestre è una vera delizia.» - Dove il Diletto non è sempre così gentile e può esser cagionato anche da cose non al tutto lodevoli. - «Tutto il suo diletto era nel dar noja a' preti.» - Il Piacere è sempre godimento di ciò che piace e satisfà il nostro animo; dove la Voluttà è l'abuso del piacere e il darvisi con tutto l'animo, e più spesso si riferisce a' diletti carnali. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Voluttà, Piacere, Delizie - La voluttà è un troppo compiacimento nel gustare de' piaceri anco leciti: delizie è esagerazione che a' piaceri di questo mondo non si compete; a meno che delizie non si derivi da delicato, e che non si voglia far significare piacere soave e dolce. [immagine] |
Voluttà, Dissolutezza - Dissoluto, o di costumi dissoluti è l'uomo che cerca menare l'esistenza di voluttà in voluttà. La voluttà è piacere goduto, assaporato con troppa compiacenza; la dissolutezza non si compiace tanto de' piaceri veri, quanto delle esagerazioni, degli eccessi che stancano e portano alla sfinitezza e poi alla dissoluzione: se il voluttuoso è talvolta scusabile per troppo squisita sensibilità, il dissoluto, che s'infanga in ogni lezzo senza ritegno e senza vergogna, è sempre condannevolissimo. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Voluttà - † VOLUPTÀ, † VOLUTTADE, † VOLUPTADE, ecc. S. f. Piacere, Diletto sensuale. Aureo lat.
T. Può avere buon senso, secondo l'origine Volo; ma sovente l'ha tristo, perchè l'aver le cose a seconda del volere, fiacca l'anima, e perchè sottintendesi il voler senza modo. In senso buono, Voluttà dicesi pure della intellettuale bellezza. Salm. Voluptatem Domini. In mal senso, stendesi ad altro che ai piaceri della carne, e può dirsi: La triste voluttà dell'odio, della vendetta.
Dant. Conv. 156. (C) Quelli disse, questo nostro fine esser voluptade: non dico voluntade, ma scrivola per p, cioè, diletto senza dolore. Capr. Bott. 10. 214. La natura non ha dato agli uomini… il più grave e più pestifero male che la voluttà e i diletti del corpo. E appresso: Da che nascono il più delle volte i tradimenti,… se non dalla voluttà… Poliz. Stanz. 1. 75. Voluttà con bellezza si gavazza.
[Camp.] Somm. 39. Lo diavolo assale lo collerico d'ira; il sanguigno, di voluptà e di lussuria. Com. Boez. 2. La voluptate non si può computare bene esteriore, conciossia cosa che sia un moto in la parte appetitiva dell'anima. T. Pallav. Ben. 4. 26. Malsaggio mercatante di voluttà. [G.M.] Segner. Mann. Ag. 16. Ricercan la loro consolazione nei beni detti di mondo, quali sono le voluttà corporee, e grandezze, gloria, ricchezze, e più altre tali. |
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