La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano (2008): Valutò lo spazio che li separava dai bancali impilati in fondo. Una cinquantina di metri, almeno. Anche partendo a tutta velocità avrebbe avuto il tempo di frenare. Tenne girata la chiave troppo a lungo, facendo grattare il motorino d'avviamento. Rilasciò delicatamente la frizione, ma non diede abbastanza gas e la macchina si spense in un singhiozzo. Alice rise.
Le otto montagne di Paolo Cognetti (2016): Nel dirlo tracciò, fuori dalla ruota, una piccola punta per ogni raggio, e poi una piccola onda tra una punta e l'altra. Otto montagne e otto mari. Infine fece una corona intorno al centro della ruota, che poteva essere, pensai, la cima innevata del Sumeru. Valutò il suo lavoro per un momento e scosse la testa, come se fosse un disegno che aveva già fatto mille volte ma ultimamente ci avesse perso un po' la mano. Comunque puntò il bastoncino al centro, e concluse: – E diciamo: avrà imparato di più chi ha fatto il giro delle otto montagne, o chi è arrivato in cima al monte Sumeru?
Ultimo Parallelo di Filippo Tuena (2007): Quasi nessuno degli esploratori che annotavano con puntigliosa precisione i diari della spedizione lo segnalò però come significativo. Forse neppure l'uomo che lo aveva subito, il marinaio Evans, valutò nella dovuta importanza l'avvenimento. In altri climi, con altri tempi di recupero, in altre situazioni meno estreme la ferita si sarebbe certamente rimarginata senza particolari problemi, ma in un fisico malnutrito e debilitato dall'estenuante marcia quell'evento era destinato ad avere in breve effetti devastanti. |