Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con valido per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
- Il calendario scolastico emesso dalla regione è valido per l'anno scolastico in corso.
- Il biglietto per il museo civico è valido anche per visitare quello della ceramica.
- Il mio abbonamento annuale è valido sia per l'uso dell'autobus che del treno.
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Citazioni da opere letterarie |
Memorie di un cuoco d'astronave di Massimo Mongai (1997): "pezzi di ricambio". E questo era valido anche per il nucleo "senziente" di ognuno di essi. Come questo nucleo, questo "io", si fosse sviluppato, se per caso o per programmazione dei loro creatori, non riuscimmo a capirlo. Il Dist parlava di "inevitabilità" della coscienza nella sua specie, e sembrava giudicarlo un assioma mistico.
Il posto dei vecchi di Ada Negri (1917): Aveva oltrepassato i settantacinque, s'avvicinava all'ottantina. Il curvo scheletro del suo corpo, solo ricoperto di pelle accapponata, conservava pure, in quella lenta mummificazione, un sangue ancor rosso, un cuore ancor valido, un cervello ancor vigile, un desiderio ancora appassionato d'esistere.
Il nome della rosa di Umberto Eco (1980): “Bravo Adso,” disse Guglielmo, “peccato che il tuo sillogismo non sia valido, perché aut semel aut iterum medium generaliter esto, e in questo sillogismo il termine medio non appare mai come generale. Segno che abbiamo scelto male la premessa maggiore. Non dovevo dire: tutti coloro che toccano una certa sostanza hanno le dita nere, perché potrebbero esserci anche persone con le dita nere e che non han toccato la sostanza. Dovevo dire: tutti coloro e solo tutti coloro che han le dita nere hanno certamente toccato una data sostanza. Venanzio e Berengario, eccetera. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per valido |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: valico, valida, valide, validi. |
Scarti |
Togliendo tutte le lettere in posizione dispari si ha: aio. Altri scarti con resto non consecutivo: vado, aldo. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Antipodi inversi: se si sposta l'ultima lettera all'inizio (con eventuale cambio) e si inverte il tutto si possono ottenere: dilava, dilavi, dilavo. |
Parole con "valido" |
Finiscono con "valido": invalido, invalidò, convalido, convalidò, riconvalido, riconvalidò. |
Parole contenute in "valido" |
ali, lido, vali. Contenute all'inverso: ila, odi. |
Incastri |
Inserendo al suo interno can si ha VALIcanDO; con dan si ha VALIdanDO. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "valido" si può ottenere dalle seguenti coppie: vaso/solido, vasto/stolido, valica/cado, valicato/catodo. |
Usando "valido" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: arvali * = ardo; levali * = ledo; nivali * = nido; rivali * = rido; larvali * = lardo; narvali * = nardo; * idoli = valli; * idolo = vallo; * doge = valige; * idoletto = valletto. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "valido" si può ottenere dalle seguenti coppie: valle/elido, valva/avido. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "valido" si può ottenere dalle seguenti coppie: manovali/domano, navali/dona, nivali/doni, rivali/dori. |
Usando "valido" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * navali = dona; * nivali = doni; * rivali = dori; * manovali = domano; dona * = navali; doni * = nivali; dori * = rivali; domano * = manovali. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "valido" si può ottenere dalle seguenti coppie: valletto/idoletto, valli/idoli, vallo/idolo, valige/doge. |
Usando "valido" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * solido = vaso; * stolido = vasto; ardo * = arvali; ledo * = levali; * cado = valica; lardo * = larvali; nardo * = narvali; * aio = validai; * catodo = valicato; * ateo = validate; * avio = validavi; * astio = validasti. |
Sciarade incatenate |
La parola "valido" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: vali+lido. |
Intarsi e sciarade alterne |
"valido" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: vi/aldo. |
Intrecciando le lettere di "valido" (*) con un'altra parola si può ottenere: * arno = validarono. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Valevole, Utile, Profittevole, Proficiente, Proficuo, Giovevole, Vantaggioso, Valido, Autentico; Valersi, Giovarsi, Prevalersi; Vantaggetto, Vantaggino - Valevole ciò che ha una qualche forza o virtù da produrre un effetto; utile, ciò che giova direttamente o indirettamente; utile ciò che serve, ciò di che si può servire (uti): delle cose valevoli molti non si servono; delle utili veramente si sente il benefizio anche a propria insaputa: l'insegnamento nelle scuole è valevole a dissipare l'ignoranza; è utile poi direttamente a chi ne profitta; ma anco indirettamente a tutti, ingentilendo gli animi e i costumi del popolo. Profittevole ciò che produce un profitto; proficua la cosa che essa stessa è profitto; proficiente è aggettivo speciale di persona, e vale a significare colui che profitta: profittevoli le sane dottrine; proficuo il commercio; proficiente, chi avanza e fa profitto delle cose onestamente. Giovevole la cosa che proprio aiuta, coadiuva a caso speciale: il salasso è giovevole nelle flogosi; vantaggioso, ciò che è più conveniente di altro oggetto, messo a paragone con lui: fra due affari proficui si mira ognora a scegliere il più vantaggioso; questa è la scienza del negoziante. Valida poi la cosa fatta secondo le formalità, e che però è assistita in diritto dalla legge: autentica quella che ha le prove materiali, scritte e altrimenti di queste formalità: è valido un contratto stipulato davanti a notaio; è autentico se la firma di esso notaio è legalizzata dalla curia. Il valersi è servirsi di una cosa per quel tanto o per parte di quello che vale, il giovarsi è farne suo pro o volgerla a benefizio proprio; il prevalersi è un valersi quasi per sorpresa; e tante volte non senza mala fede o abuso di confidenza: mi valgo degli amici nelle circostanze; mi giovo delle circostanze stesse perchè la cosa riesca a mio maggiore vantaggio; e fin qui non sono che intraprendente, accorto, destro; ma se mi prevalgo di una parola carpita frudolentemente o sfuggita per inavvertenza di bocca altrui, abuso senza delicatezza di un errore o di un eccesso di confidenza. Vantaggetto è diminutivo di vantaggio, ma poco usato; così vantaggino che lo è anche meno, perchè più antiquato. Vantaggio domandano gli stampatori quell'asse che ha per un lato della lunghezza e per uno della larghezza una sponda alta un dito o presso a poco, sul quale vanno posando le righe di caratteri man mano che ne hanno composte cinque o sei. [immagine] |
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