L'amica geniale di Elena Ferrante (2011): Rino si unì al padre nelle minacce, Nunzia cominciò a piangere. Io me ne andai quasi in punta di piedi, spaventata. Ma appena chiusi la porta e fui sul pianerottolo Lila mi chiamò. Era all'ultimo piano, salii in punta di piedi. Se ne stava raggomitolata accanto alla porta del lastrico, nella penombra. Aveva in grembo le scarpe, per la prima volta le vidi tutte rifinite. Brillavano alla luce fioca di una lampadina appesa a un cavo elettrico.
Il denaro di Ada Negri (1917): La sera seguente, a pena tornata dall'ufficio (dove era comparsa con una faccia di dissotterrata e aveva compiuto il suo lavoro con l'impassibilità meccanica d'un automa) Veronetta, senza quasi concedersi il tempo d'ingoiare un boccone, ricopiò molti fogli del manoscritto, li mise in una busta e vi unì una lettera. Scrisse, sulla busta, il nome di un celebre critico, direttore della più diffusa rivista letteraria di Milano. Portò il plico alla posta, il mattino; ed attese. La lezione di Paolo Màspero aveva portato il suo frutto.
Piccolo mondo moderno di Antonio Fogazzaro (1901): Il signor Direttore era poco lontano, udì, promise amorevolmente a colui di licenziarlo presto, gli consigliò di andare intanto a pigliar il suo caffè e latte. L'infelice obbedì silenziosamente, dominato, come un essere inferiore, da un senso, fra pauroso e sdegnoso, dell'autorità. Il Direttore si unì ai due, parlò allo smarrito Piero, con la sua filosofia serena, di Amleto, che stava leggendo, delle geniali divinazioni di Shakespeare nel rappresentare le frenosi, di quel curiosissimo Amleto che simula la pazzia e non si accorge di essere davvero non solamente un nevrastenico ma proprio un deficiente. |
- Nel 1869, in Il Paradiso di Dante Alighieri con ragionamenti e note di Niccolò Tommaseo, è riportato: "La natura del verbo di Dio unì a sé la carne in persona. S'unì alla creatura, o piuttosto unì lei a sè. Assunse il male della pena, ma non della colpa".
- Il 18 ottobre 2013, il quotidiano la Repubblica, in un articolo sulla morte di Sergio Stanzani, uno dei padri del Partito Radicale, scrive: "Nato a Bologna nel 1923, sul finire della guerra si sottrasse alla leva obbligatoria della Repubblica sociale e si unì alla Resistenza in Romagna".
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