Le rondini di Montecassino di Helena Janeczek (2010): A volte Flavia si chiede ancora se ha fatto bene a non parlare a Giorgio, cosa che non ha nessun precedente per una faccenda della gravità di quelle intimidazioni, e a definire l'accaduto in questi termini ancora si sgomenta. Non è corretto, no, e lei si comporta come la perfetta mamma italiana chioccia e qualunquista, ma al diavolo: Flavia semplicemente non ce la fa a non anteporre il benessere di Edoardo, l'equilibrio che sembra essersi riguadagnato identificandosi con chi ha subito soprusi ben peggiori.
Il resto di niente di Enzo Striano (1986): «Allora è solo per salvare la nostra vanità! Non dobbiamo mostrare d'aver sbagliato tutto. Ma a chi? Al mondo? Sai quanto se ne infischia, il mondo, di quel che succede in questo pezzetto di Terra a Sud d'Italia! Ai Napoletani? I Napoletani han già capito da un pezzo. E intanto i ladri vestiti da repubblicani continuano a far soprusi su un popolo infelice! Ma nessuno deve sapere, perché altrimenti Gennaro Serra, Ignazio Ciaia, Lenòr Fonseca, Carlo Lauberg, eccetera eccetera, fan la figura d'aver sbagliato tutto.»
I promessi sposi di Alessandro Manzoni (1840): Sentiva un orrore spontaneo e sincero per l'angherie e per i soprusi: orrore reso ancor più vivo in lui dalla qualità delle persone che più ne commettevano alla giornata; ch'erano appunto coloro coi quali aveva più di quella ruggine. Per acquietare, o per esercitare tutte queste passioni in una volta, prendeva volentieri le parti d'un debole sopraffatto, si piccava di farci stare un soverchiatore, s'intrometteva in una briga, se ne tirava addosso un'altra; tanto che, a poco a poco, venne a costituirsi come un protettor degli oppressi, e un vendicatore de' torti. |