Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Mania, Smania, Monomania, Fissazione - Mania è la malattia mentale che induce spesso ad atti impetuosi e sfrenati. - Smania, oltre all'agitazione dolorosa del corpo, per cagione di malattia, è Desiderio eccessivo, che ci spinge a volere o a fare una cosa. - Monomania è malattia mentale, ed è quando per alterazione della mente un'idea sola predomina a tutte le altre, e su quella si delira più o meno stranamente. Per esempio il Dinismo puro è una monomania bella e buona. - Fissazione è il primo grado della monomania, ed è quando la mente si ferma sopra una tale idea, ed ogni nostro pensiero e ragionamento a quella si riferisce; oppure è quando, messosi l'uomo in testa che una tal cosa sia in un dato modo, benchè forse sia il contrario, non è possibile smuoverlo, come si vede in alcuni Dinisti non giunti ancora alla monomania. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Rabbia, Adiramento, Risentimento, Sdegno, Disdegno, Dispetto, Indignazione, Collera, Collere, Cruccio, Corruccio, Furore, Sfuriata, Smania - Dispetto è il meno di tutti; si sente nell'animo se qualche cosa non ci va a versi, o se qualche persona fa cosa contro nostra aspettazione o desiderio; se l'interno dispetto si mostra con un leggiero corrugar di ciglio o di labbra, allora è corruccio: cruccio dice più che non indica la sua somiglianza con corruccio; il cruccio è dolore, pena morale, dispiacere risentito per cagione vera o immaginaria che sia: uomo o donna pieni di crucci possono dare in ismanie se quelli troppo a lungo perdurano, o se chi li soffre è di fibra troppo sensibile e irritabile. «Collera, in origine, è l'umore (xολή) che rende l'uomo irritabile e pronto allo sdegno, al risentimento, all'ira», così Tommaseo. La collera adunque è moto del temperamento; e v'hanno degli uomini collerici, come de' biliosi, de' linfatici: la collera muove all'ira, che è forte sdegno, alla rabbia; ma sdegnarsi e arrabbiarsi può l'uomo d'umore pacifico e dolcissimo; che anzi v'ha l'adagio che: chi vuole vedere uno in furia faccia arrabbiare un uomo pacifico: la rabbia, nell'uomo, è passione violentissima, scoppii o no; e può degenerare in furore, in demenza, o pazzia; negli animali, è malattia mortale. Collere sono quei moti d'ira che per effetto del temperamento diventano poco meno che abituali; poca cosa per sè, isolatamente; molta, considerate nell'insieme, perchè con persona di tal fatta non si può alla lunga convivere. Le finte collere, le dolci ire, l'immensa rabbia, il fiero sdegno, le interne smanie, gl'infiniti crucci, il cieco furore, sono modi di dire e da senno e da burla. Disdegno non è sdegno o ira, è piuttosto spregio o ripugnanza verso cosa o persona, è moto più d'orgoglio che di collera; l'indegnazione si risente per fatto non giusto o creduto non tale; è risentimento o moto di quell'equità naturale che si chiama complessivamente coscienza; l'adiramento è principio o moto d'ira, ma che non passa certi limiti. Sfuriata è moto d'ira accompagnato da smanie, da grida o da altro segno esterno; impetuosa, ma passeggiera, per la ragione del nil violentum durabile. [immagine] |
Smania, Desiderio, Inquietudine; Smaniante, Smanioso - Il desiderio diventa smania quando non è temperato dalla ragione; quando si manifesta con segni di viva impazienza; quando lo aspettare più oltre grava e fa soffrire fisicamente e moralmente. Il diritto più o meno legittimo ma riuscito inutile; una speranza più o meno vanamente lusingata di ottenere, possono dar luogo a questa smania e in parte scusarla. Desiderare il bene, o qualunque cosa buona per il proprio individuo, quando ad altri direttamente non nuoccia, è naturale; smaniare per ottenerla è proprio o di carattere insofferente de' minimi ritardi, o cagionato dai motivi sovra esposti. L'inquietudine per cosa o persona desiderata nasce quando si suppongono, si temono pericoli per la medesima, o se si teme male grave per noi, o privazione di un gran bene nel non conseguirla, nel non vedersela vicina; la inquietudine può convertirsi in ismania; ma sovente è nella mente, nel cuore, o al più si manifesta con la tristezza del volto, coi sospiri, colle lagrime. Essere smanioso è desiderare con ismania, cioè vivamente, impazientemente; essere smaniante è proprio fare smanie, atti d'impazienza, d'inquietudine palesemente. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Smania - S. f. Eccessiva agitazione o d'anima o di corpo per soverchia passione. Gr. Μανία, Follia, Insania. Cr. 6. 4. 5. (C) Genera lebbra e apoplessia, smania e molte altre cose. Coll. SS. Pad. G. 9. 3. Faracci venire alcuna smania di ridere mattamente. Malm. 1. 56. Si scandolezza, ed entra in grande smania. [Cors.] Bart. Grand. Crist. 25. (t. 2. p. 182.) Vedevansi le fanciulle, attraversate innanzi le lor care madri, scapigliate e ragghianti per ismania di dolore. [G.M.] Segner. Mann. Marz. 10. Oh che dolore sarebbe il tuo, oh che smania, oh che struggimento! E 28. Mai non prova quelle sollecitudini, quelle smanie, in cui suol prorompere una volontà sregolata. – Ha la smania, le smanie. – Ho una smania addosso… – Dare nelle smanie. – La smania della febbre. T. Adim. L. Sat. 237. Con smanie vezzosette. [Pol.] G. Gozz. Nov. 25. Facilmente si mutano (i giovani); struggimento e smania gli muove. E Nov. 101. Stimolato dal dolore dei denti, e dalla smania che gli fosse interrotto il cammino. [Cont.] Cit. Tipocosm. 279. Passioni de 'l cervello, che sono… la pazzia,… la melanconia, la smania.
[G.M.] Di animali. Red. Lett. Quando i castroni in certi tempi dànno nelle smanie, e pare che abbiano l'assillo, ne son cagione questi bacherozzoli.
[G.M.] E la pers. stessa si dice che è una smania; perchè noiando, seccando, importunando, la fa venire. Ecco qua questa smania! Costui è una vera smania! Che smania!
2. Menare smanie, vale Folleggiare. Bocc. Nov. 2. g. 8. (C) Ne invaghì sì forte, ch'egli ne menava smanie. Sen. ben. Varch. 6. 30. Dicendosi in questo modo molte cose da ogni lato, le quali lui, che per troppo stimarsi menava smanie, concitavano e mettevano su. |