Forma verbale |
Salvo è una forma del verbo salvare (prima persona singolare dell'indicativo presente). Vedi anche: Coniugazione di salvare. |
Aggettivo |
Salvo è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: salva (femminile singolare); salvi (maschile plurale); salve (femminile plurale). |
Parole Collegate |
»» Sinonimi e contrari di salvo (illeso, vivo, guarito, fuori pericolo, ...) |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia |
Informazioni di base |
La parola salvo è formata da cinque lettere, due vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: sàl-vo. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). Parole con la stessa grafia, ma accentate: salvò. |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con salvo per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
|
Citazioni da opere letterarie |
L'isola del giorno prima di Umberto Eco (1994): Ma il giorno che quel muro crollasse, cessata la costrizione, avvertirebbe la pietra il sentimento della Libertà come lo avvertirei io, se mi decidessi a uscire dalla costrizione che mi sono imposto? Salvo che io posso voler cessare dall'essere in questo stato, la pietra no. Quindi la libertà è una passione, mentre la volontà d'esser libero è una azione, e questa è la differenza tra me e la pietra. Io posso volere. La pietra al massimo (e perché no?) può solo tender a tornare com'era prima del muro, e sentire piacere quando ridiventa libera, ma non può decidere di agire per realizzare ciò che le piace. Ahi, Giacometta, la tua ghirlandella! di Antonio Beltramelli (1921): E guardavo Giacometta, sospirando sempre più forte, nella speranza di attirare l'attenzione di lei. Ma è scritto che in amore, salvo eccezioni singolarmente rare, l'uno dei due debba soffrire; ed è scritto altresì che quanto più l'uno soffre, tanto più si inasprisca l'altro nell'esacerbargli la pena. I pescatori di trepang di Emilio Salgari (1896): — No, poiché è sempre eguale, ma ciò dipende dalla configurazione speciale di certe coste. In pieno oceano tu vedrai che l'alta marea raggiunge sempre l'eguale altezza, salvo nei casi in cui si uniscono le attrazioni della luna e del sole; ma presso i continenti vi sono delle forti differenze, specialmente entro certi mari dove raggiungono perfino un'altezza di 14 metri ed anche di più, poiché nella baia di Fund, alla Nuova Scozia, tocca perfino 24. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per salvo |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
|
Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: calvo, saldo, salgo, salio, salmo, salpo, salto, salva, salve, salvi, solvo. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: calva, calve, calvi, malva, malve, valva, valve. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: alvo, salo. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: salavo, salivo. |
Parole contenute in "salvo" |
alvo. |
Incastri |
Inserendo al suo interno iva si ha SALivaVO; con aria si ha SALariaVO. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "salvo" si può ottenere dalle seguenti coppie: sala/avo, salata/atavo, salda/davo, saldata/datavo, saldati/dativo, salde/devo, saldi/divo, sale/evo, salgemma/gemmavo, saligna/ignavo, salnitri/nitrivo, salpare/parevo, salpassi/passivo, salpati/pativo, salpi/pivo, salsati/sativo. |
Usando "salvo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: casa * = calvo; fusa * = fulvo; * voga = salga; * vogo = salgo; * vota = salta; * voti = salti; * voto = salto; * votai = saltai; * vogano = salgano; * votano = saltano; * votare = saltare; * votata = saltata; * votate = saltate; * votati = saltati; * votato = saltato; * votava = saltava; * votavi = saltavi; * votavo = saltavo; * voterà = salterà; * voterò = salterò; ... |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "salvo" si può ottenere dalle seguenti coppie: salarono/onoravo, salassi/issavo, salissimo/omissivo. |
Usando "salvo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ovai = salai; * ovari = salari; * ovata = salata; * ovate = salate; * ovati = salati; * ovato = salato; * ovina = salina; * ovine = saline; * ovini = salini; * ovino = salino; * ovvia = salvia; * ovario = salario; * ovvero = salverò; * ovviamo = salviamo; * ovviate = salviate. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "salvo" si può ottenere dalle seguenti coppie: salga/voga, salgano/vogano, salgo/vogo, sali/voi, salta/vota, saltai/votai, saltammo/votammo, saltando/votando, saltano/votano, saltante/votante, saltarci/votarci, saltare/votare, saltarla/votarla, saltarle/votarle, saltarli/votarli, saltarlo/votarlo, saltarono/votarono, saltarti/votarti, saltarvi/votarvi, saltasse/votasse, saltassero/votassero... |
Usando "salvo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: fulvo * = fusa; * davo = salda; * devo = salde; * divo = saldi; * pivo = salpi; * atavo = salata; * aio = salvai; * datavo = saldata; * dativo = saldati; * ignavo = saligna; * parevo = salpare; * pativo = salpati; * sativo = salsati; * ateo = salvate; * avio = salvavi; * gemmavo = salgemma; * nitrivo = salnitri; * passivo = salpassi; * astio = salvasti. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "salvo" (*) con un'altra parola si può ottenere: eta * = esaltavo; rii * = risalivo; afta * = asfaltavo; asta * = assaltavo; rida * = risaldavo; rita * = risaltavo; * arma = salvaroma; * arno = salvarono; * atre = salvatore; * atri = salvatori; * bordi = sbalordivo; * panca = spalancavo; eternizza * = esternalizzavo. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Eccetto, Eccetto che, Salvo che, Fuorchè, A meno che, Tranne - Eccetto ed Eccetto che suona meglio nel senso di riserbare per sè. - « Tutto può abbandonarmi, eccetto l'onore o eccetto che l'onore. » - Il modo Salvo che o Salvo accenna, più che altro, limitazione in cose disputate. - « Accetto tutte le condizioni, salvo che quella, ecc. » - Il modo Fuorchè suona, più che altro, esclusione, o per avversione o per altra passione. - « Con tutti tratto, fuor che con lui. » - Tranne, accenna a esclusione pura e semplice. - « Tutti sono rei, tranne lui. » - Dante usò propriamente questo modo, non come congiunzione, ma come persona di verbo, traine, ne trai, parlando con uno. Il modo fu franteso, e il Tasso lo usò per congiunzione esclusiva; e di qui è nato tal uso poco proprio. Le differenze qui poste sono per accertare la stretta proprietà; ma l'uso spesso li confonde. Coloro per i quali ha sempre più grato sapore la roba di fuori che la nostrale, trascurano tutta questa grazia di Dio, e in ciascun caso dicono barbaramente A meno che. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Salvo - S. m. Convenzione colla quale altri nel vendere, concedere, o sim., una cosa ad uno, si riserba checchessia. G. V. 12. 22. 5. (C) I patti e salvi furon questi… E 10. 2. 1. (M.) I grandi e potenti… si raunarono insieme, e vollono dar signoria libera al Duca, e senza termine e niun salvo.
2. Andare in salvo, per Salvarsi, Andar in luogo di salvazione, di felicità eterna. Segner. Crist. instr. 1. 5. 5. (Man.) Intendendo… per lo grano il numero minore di quelli che vanno in salvo. 3. Mettere o Porre in salvo, vale Mettere o Porre in sicuro. Bocc. Nov. 2. g. 10. (C) I cavalli e tutto l'arnese messo in salvo, senza alcuna cosa toccarne. E nov. 9. g. 10. Fatte le ricche gioje porre in salvo, ciò che avvenuto gli fosse… raccontò all'Abate. 4. [Camp.] Mettere in salvo, per Porre in serbo, in deposito, ecc. Aquil. III. 32. Li frutti si metteano in salvo, e non si osava toccarli, se non per lo comune prode. 5. Tenere in salvo, vale Salvare, Liberare. Sassett. Lett. 375. (Man.) Iddio li tenga in salvo. In questo senso non com. |
Salvo - Agg. Fuor di pericolo, Sicuro. Aureo lat. Bocc. Nov. 1. g. 7. (C) Io per me non mi terrò mai salva nè sicura, se non la 'ncantiamo.
[G.M.] Come particip., abbrev. di Salvato. Machiav. Art. guerr. l. 7. E non che i cani, si è trovato che le oche hanno salvo una città, come intervenne ai Romani, quando i Francesi assediavano il Campidoglio. 2. Salvo, aggiunto di Luogo, vale Dove non è pericolo, Sicuro da pericolo. M. Aldobr. (C) Per meglio guardarlo, sì lo mise natura nel più salvo luogo. Fior. It. 249. (M.) Confortate ch'io spero in loco salvo essere venuto. T. In questo senso, più com. a modo di sost. per ell. In salvo. 3. Salvo, talora vale anche Senza pregiudicare, Senza nuocere, A condizione che non si rechi danno, o simile. = Bocc. g. 2. X. (M.) Sopra che ciascun pensi di dire alcuna cosa… salvo sempre il privilegio di Dioneo. 4. Quindi, a modo d'abl. ass., o in forza di partic., indeclinabile e no. G. V. 9. 189. 1. (M.) Renduta la città del Poggio colla rôcca a patti, se ne uscirono salve le persone (così nel testo Dav.). Guicc. Stor. 18. 90. Furono quelli di dentro costretti ad arrendersi salvo l'avere e le persone. [Cont.] Stat. Sen. Chiav. 46. Salvo e riservato che detti rettori non possano nè debbano comandare nè comandamenti fare a neuno sottoposto, nè lui costregnare se non per fatto dell'arte, o per cagione di cosa che all'arte s'appartenga. V. avv. SALVO. 5. [Camp.] Per Guarito, Risanato e sim. Aquil. IV. 2. E baciando la immagine del Salvatore, fu fatto salvo della infirmità. 6. [Camp.] Per Non infracidito, Non corrotto e simili. Aquil. III. 66. Lo quale (cadavere) ancora non dava puzza, ed avea le interiora salve. Così, non com. 7. Altri modi. Andar salvo, per Salvarsi, Conseguire l'eterna felicità del paradiso. Segner. Crist. instr. 1. 5. 2. (Man.) Se si aggiugne a questa metà tutto il rimanente de' fedeli adulti che vanno salvi, convien concludere che quel numero che risulta, debba essere assai maggiore del numero opposto. 8. Arrivare, Essere, e sim. sano e salvo, vale Arrivare, Essere e sim. in ottima salute; e dicesi di Chi abbia corso, o poteva correre qualche pericolo. Ovid. Pist. S. B. 3. (C) Troja è tornata in cenere, e 'l mio marito è sano e salvo. 9. Non essere salvo checchessia, vale Non esser sicuro, Correr pericclo. Guicc. Stor. 11. 528. (M.) Dall'avarizia, libidine e crudeltà dei quali non sarebbe stata salva cosa alcuna. 10. † Per salvo modo, quasi invece d'avv., vale Con sicurezza. Car. Lett. 1. 78. (M.) Mandovi con questa certe scritture, che mi lasciò in Romagna M. Luca Martini; vi prego che gliene inviate per salvo modo, ed a me diciate una parola di ricevuto. 11. Salvo il conveniente, significa: Abbia sempre la convenienza il suo luogo. Bart. Op. 1. 639. (M.) Non però è da credersi cosa d'ognuno il saper far bene questi due tanto fra sè lontani e dissimili personaggi; massimamente il giochevole, salvo il conveniente decoro. 12. Salvo il vero, si dice nel raccontar checchessia, quando si può dubitare che il fatto possa essere altramente, e vale: Il vero stia sempre in piede, o abbia sempre il suo luogo. Franc. Sacch. Nov. 15. (C) Avendo una sua sirocchia da marito, che, salvo il vero, ebbe nome madonna Alda,… Cron. Morell. 277. Abbi a mente questi versi, insegnati da' nostri autori per ammaestramento di noi, come troverete nello istudio, credo notabili d'Esopo, salvo il vero. [G.M.] Cellin. Vit. L'avevano fatto rilegare (un diamante) a un tedesco, o altro forestiero, salvo il vero. [T.] Salvo suppone pericolo da cui l'uomo sia tratto, o che a lui sia risparmiato. T. D. 1. 21. Costor sian salvi infino all'altro scheggio (dice il demonio a' suoi compagni, conducano D. e Virg. senza offenderli, e che altri non li offenda). Virg. a lui 2. 27. Se io sovr'esso Gerion ti guidai salvo, Che farò or che son più presso a Dio? Credi per certo che, se dentro all'alvo Di questa fiamma stessi ben mill'anni, Non ti potrebbe far, d'un capel, calvo. [Pol.] Bocc. Nov. 3. g. 4. La sua sorella salva e libera dovesse riavere. T. Anche non di pericolo o danno grave, ma senza inconveniente e in buono stato. Godo ch'ella sia arrivato costì sano e salvo. II. Ma per lo più intendesi della vita. T. Vang. Chiunque cercherà far salva la sua vita la perderà. E: Altri fece salvi, faccia salvo sè. Onde il modo Aver salva la vita. O in forma d'abl. ass. Salva la vita. III. T. Accennando a malattia, intendesi Grave, e per lo più corrisponde a intera sanità. Vang. S'io tocco l'orlo del suo vestito sarò salva. E: Imponi la mano su lei, e sia salva e viva. T. Far salvo è più che Salvare, dice l'effetto voluto. Può l'uomo Salvarsi da sè, può una cosa inanimata, o l'imperizia, e l'odio stesso del suo nemico, Salvarlo: Salvo lo fa chi ne ha potere e volere. T. Non solo la pers., ma una virtù che è cagione di salvezza, fa Salvi. Vang. Figlia, la tua fede t'ha fatto salva. IV. T. Luogo di salvezza. come dicesi Luogo sano, sicuro e sim. [Pol.] Montemagn. Son. 30. Ma ben è folle il nocchier che non teme Di salvo porto mettersi in tempesta. T. Non com., specialm. preposto al sost.; ma s'intende chiaro. V. Senso spirit. T. Farsi salvo, salvare l'anima. Vang. Questo dico acciocchè siate salvi. E: Dicevano: E chi può farsi salvo? E: Chi persevererà sino alla fine, questi sarà salvo. E: Credendo si facciano salvi. T. Della salute che è perfezione. Vang. Non son venuto a giudicare il mondo, ma a far salvo il mondo. |
Salvo - Avv. e talora Prep, e vale Eccettuato, Fuorchè, Se non. S'usa anche colle particelle Che o Se talvolta espresse, e talvolta sottintese, e si unisce co' nomi d'ogni genere e d'ogni numero. Bocc. Nov. 4. g. 8. (C) E perciò esser non vi si potrebbe, salvo chi non volesse starvi a modo di mutolo. E nov. 10. g. 10. Non lasciar per modo, che le bestie e gli uccelli la divorino, salvo se egli nol ti comandasse. E Lett. Pin. Ross. 279. Niuno vecchio è (salvo se Quinto Metello non eccettuassi), il quale per varie avversità non abbia pianto molte volte, molte dolutosi, molte la morte desiderata. G. V. 1. 57. 2. Salvo che un solo ponte aveva sopra l'Arno. E 3. 5. 1. Rendègli la signoria di Lombardia, salvo la Marca Trivigiana. E 6. 47. 3. L'arme che egli prese, e portò fu quella dello 'mperio, salvo dove lo 'mperador suo padre portò il campo ad oro, e l'aguglia nera, egli portò il campo d'argento e l'aguglia nera. E 9. 317. 4. Fecero ordine e decreto, che ciascuno potesse uscire di bando, salvo quelli delle case eccettate per Ghibellini. E 11. 130. 4 Feciono lega con tutti i Guidi, salvo col conte Simone e 'l nipote. Petr. Son. 3. part. III. Che 'l mio d'ogni licor sostene inopia, Salvo di quel che lagrimando stillo. Dant. Inf. 31. Ed è legato (il Gigante) e fatto come questo, Salvo che più feroce par nel volto. M. V. 4. 29. Ancora considerò, che stando egli a Mantova, niuno Signore, o Comune d'Italia, salvo che i collegati, era venuto, o avea mandato a lui. Cronichett. d'Amar. 34. Erano tutti a legge pagana, salvochè Gerusalem, la quale tenea la legge di Moisè. Nov. ant. 5. 1. (Man.) Di tutte le cose del mondo era stato satollo, salvo che di donare.
2. Salvochè, vale anche talvolta lo stesso che Purchè. M. Aldobr. P. N. 99. (C) Le cose dolci, che sono più amabili e meglio gli fanno, salvo che il fegato non sia troppo ripieno di caldezza. E M. Aldobr. B. V. Le carni del porco di più tempo vagliono assai meglio, salvo che siano castrati. |
Navigazione |
Parole in ordine alfabetico: salviettina, salviettine, salvifica, salvifiche, salvifici, salvifico, salvino « salvo » samara, samarcanda, samare, samaridi, samaridio, samaritana, samaritane |
Parole di cinque lettere: salva, salve, salvi « salvo » samba, samoa, sanai |
Lista Aggettivi: salvatore, salvifico « salvo » sampdoriano, sanguigno |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): ravvivò, ravvivo, sopravvivo, impazzivo, intirizzivo, alvo, calvo « salvo (ovlas) » solvo, risolvo, assolvo, dissolvo, evolvo, devolvo, fulvo |
Indice parole che: iniziano con S, con SA, parole che iniziano con SAL, finiscono con O |
Dizy © 2013 - 2024 Prometheo | Informativa Privacy - Avvertenze |