Carthago di Franco Forte (2009): Ma ben presto Publio riuscì ad avere ragione del suo cavallo, e insieme a una decina di altri cavalieri della sua turma si scagliò contro l'enorme bestia, colpendola ai fianchi e alle zampe. Quando una freccia rimbalzò su una delle piastre di ferro della lorica che indossava, Publio ringraziò i suoi antenati e scartò per portarsi dietro l'elefante, dove era al riparo dai dardi che provenivano dall'alto. L'enorme bestia nemica reagiva con rabbia e con barriti strazianti ai colpi che riceveva, muovendosi furiosamente e seguendo gli ordini del cartaginese che gli sedeva sul collo, che a sua volta combatteva scagliando frecce con abilità impressionante.
La pietra lunare di Tommaso Landolfi (1939): Ecco infine la conseguenza di tutto ciò. C'è ancora a P. chi rammenta il vecchio arciprete Palletta, cui toccò d'assistere sul letto di morte l'ultimo maschio della famiglia, ormai quasi contadino; sosteneva, questo prete, d'aver visto coi suoi occhi, nel momento preciso che l'anima avrebbe dovuto spiccarsi dal corpo, uscire dalla bocca del morente una gran palla di fuoco, la quale rimbalzò sulle coltri e sparì rapida allo sguardo. Altro, raccontando il fatto, non aggiungeva e anzi si chiudeva in misterioso riserbo; e invero la spiegazione di quel portento è abbastanza chiara a ognuno.
Resurrezione di Elena Di Fazio (2021): Polizzi gettò via il mozzicone, che atterrò sul pavimento di roccia e rimbalzò un paio di volte. Aveva allentato il cinturone da caccia e arrotolato le maniche della camicia fino al gomito. Scattò in piedi e poi le tese la mano destra per aiutarla ad alzarsi. Sull'avambraccio spiccava il suo tatuaggio con l'uroboro. |