Frasi e testi di esempio |
Citazioni da opere letterarie |
La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano (2008): Un rigurgito di latte rancido le salì in uno spruzzo fino all'epiglottide. Alice lo ricacciò giù con disgusto. Le scappava, le scappava da morire. Ci sono altri due impianti prima del rifugio. Non la tengo così tanto, pensò. Giuliana sollevò la sbarra di sicurezza e tutte e due spostarono il sedere un po' in avanti per scendere.
Resurrezione di Elena Di Fazio (2021): Come d'incanto, il nodo nella gola di Aurora si sciolse. Percepì umidità sotto le lenti degli occhiali, poi una sensazione di calore alla bocca dello stomaco. Era commossa. Aveva già visto l'arrivo in diretta dei pemberiani, seduta dietro uno schermo, tra l'odore del caffè rancido e il ronzio del frigorifero. Pensava che avrebbe provato le stesse sensazioni: la curiosità, lo smarrimento, l'interesse e, al tempo stesso, una certa noncuranza di fondo. Quella che le consentiva di alzarsi, dare le spalle alla tv e versarsi un bicchiere d'acqua, come se stesse assistendo a un evento irreale, solo la scena di un film.
I Robinson Italiani di Emilio Salgari (1897): Anche dell'olio ricavarono e poterono finalmente permettersi il lusso di mangiare qualche piatto di cipolline, essendo già nate nel campicello. Quell'olio però non durava più di due o tre giorni, poiché diventava rancido, assumendo un sapore così disgustoso, che i loro palati non riuscivano a tollerare. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per rancido |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: rancida, rancide, rancidi. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: rancio. Altri scarti con resto non consecutivo: rand, raid, rado, rido, andò, acido, nido. |
Parole contenute in "rancido" |
ranci. Contenute all'inverso: odi. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "rancido" si può ottenere dalle seguenti coppie: rana/acido, rande/decido, rancio/odo. |
Usando "rancido" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: fiorranci * = fiordo. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "rancido" si può ottenere dalle seguenti coppie: mandaranci/domanda, tranci/dot. |
Usando "rancido" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * mandaranci = domanda; domanda * = mandaranci. |
Lucchetti Alterni |
Usando "rancido" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * decido = rande; fiordo * = fiorranci. |
Intarsi e sciarade alterne |
"rancido" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: rand/ciò. |
Intrecciando le lettere di "rancido" (*) con un'altra parola si può ottenere: tan * = tranciando. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Rancido, Stantio, Vieto, Stracco - Rancido si dice particolarmente di sostanze grasse ed oleose, quando comincia la corruzione putrida, la quale dà ad esse un certo sapore spiacevole, irritando la membrana delle fauci; specialmente si dice dell'olio e del burro. - Vieto, che particolarmente si dice delle sostanze grasse, è qualche cosa di più che Rancido, e si manifesta anche per mezzo dell'odorato. Si dice più specialmente di carni salate, che col tempo comincino a guastarsi. Si dice anche per cosa antiquata e già abbandonata. Dal latino Vetus. - Stantio è quell'odore spiacevole che pigliano certe cose già cotte, allorchè si sta molto senza mangiarle. - [Delle carni non fresche, anche se di pesce, ma non ancora andate propriamente a male, suol dirsi Stracco, nel qual senso speciale non s'userebbe nè Rancido, nè Stantio, nè Vieto. - « Il macellaro mi manda sempre a casa la carne stracca. » - « Il pesce arriva qui, non solamente stracco, ma il più delle volte fradicio e fetente. » (Redi). G. F.] [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Rancido, Stantìo, Vieto, Putrido - Cosa che sta lì più del dovere, diviene stantìa, perciò invecchia e divien vieta; poi rancida se si corrompe o non risponde più bene alle condizioni della sua natura; ultimo svolgimento della rancidezza, per le cose che la comportano, come per ogni altro genere di corruzione, è l'imputridire. Nel figurato, rancide si diranno le leggi o gli altri usi non bene consoni alla novità o alla nuova faccia delle cose presenti, e che perciò a ragione o a torto vorrebbonsi smettere; viete, quelle ite in disuso e di cui più non si ricorda che storicamente. Putride diconsi le malattie o le febbri che, non vinte, porterebbero in breve l'uomo alla tomba pel principio di corruzione interna dalla quale hanno l'origine e il nome. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Rancido - Agg. Vieto, Putrido per vecchiezza, Stantío. Aur. lat. (Fanf.)
[Cont.] Dell'olio che abbia presa rancidità. Pall. R. Agr. XII. 23. L'olio rancido curano i greci con cera bianca risoluta e strutta con ottimo olio; e così liquida metterla nell'olio, e sal fritto e caldo, e poi coprire e ingessare: e così si purga del mal sapore e odore.
2. Per similit. si dice anche de' rami vecchi. Pallad. Novembr. 7. (C) Potando solamente i secchi, i rancidi, e fracidi se ne taglino, che se il verde ramo se ne leva, seccherassi l'arbore.
3. E fig. dicesi anche di Persona che per la molta età abbia del vieto. Fir. Rim. burl. 125. (C) E non è vecchia sì rancida e vieta, Che non s'intenerisca in sugli arnioni…
4. T. Trasl. di dispr. Fag. Comm. Mala cosa non intendere… che quattro rancide formulacce notariesche. [G.M.] E ivi: I rancidi costumi di quell'età.
5. Parlandosi di Scrittore, vale Che usa vocaboli e modi antiquati, fuor d'uso. Salvin. Disc. 2. 425. (M.) Il gran padre dell'eloquenza, l'alto lume di Roma, non isdegnava gli antichi e rancidi scrittori della sua lingua, de' quali ne cita ben lunghi passi. |
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