Il diavolo nell'ampolla di Adolfo Albertazzi (1918): Bontà di Dio! Che precipizio! che salti mortali! Quando i fraticelli furono, ritornati dalla città e li ebbe confessati tutti, il priore non seppe più quale scegliere per la funzione dell'esecrata ampolla. Tutti erano caduti, e come! Ah l'umana miseria! Ah la potenza del Demonio! Tutti precipitati, tutti! E ciascuno rispondeva alle rampogne: — I fratelli vittoriosi mi aiuteranno a risollevarmi.
Il dottor Cimitero di Luigi Pirandello (1897): Neppur questo tremendo cordoglio doveva essere risparmiato al povero dottore! E la crudeltà degli abitanti di Terraccia giunse fino a imputargli la morte delle sue creaturine. Anche la moglie, del resto, anche la moglie, in quell'occasione ebbe acerbe rampogne per lui e per la venerata sua scienza. Non impazzì per puro miracolo, grazie ai conforti veramente filiali d'un giovine medico, ch'egli per isgravio di coscienza e per aderire agli scongiuri della moglie aveva fatto venire dal capoluogo della provincia. Poté se non altro procurarsi il sollievo d'uno sfogo.
La coscienza di Zeno di Italo Svevo (1923): All'infinito, mentre in verità credo che, dopo non lungo tempo, mio fratello più giovine di me di un anno solo, sia andato a scuola anche lui. Ma allora la verità del sogno mi parve indiscutibile: Io ero condannato ad andare sempre a scuola mentre mio fratello aveva il permesso di restare a casa. Camminando a canto a Catina calcolavo la durata della tortura: Fino a mezzodì! Mentre lui è a casa! E ricordavo anche che nei giorni precedenti dovevo essere stato turbato a scuola da minaccie e rampogne e che io avevo pensato anche allora: A lui non possono toccare. Era stata una visione di un'evidenza enorme. |