Quietanza, Quitanza, Ricevuta - La seconda forma è un po' più popolare, ma non è comune nel popolo nè la prima nè la seconda, che hanno per altro sensi speciali. La dichiarazione scritta che si fa ad alcuno colla quale si confessa aver egli pagato quanto doveva, si dice Quietanza e Quitanza e Ricevuta. La dichiarazione di ritirar la querela fatta contro alcuno non si direbbe Quitanza, ma Quietanza. D'oggetti e non di denari, soltanto Ricevuta. Quietanza e Quitanza son più proprie del pagamento di debiti; Ricevuta, d'ogni somma, anche data per beneficenza. G. F. [immagine] |
Racchetare, Racquietare, Quetare, Quietare, Chetare, Acchetare, Acquietare; Quieto, Cheto, Posato; Quietanza, Quiescenza, Acquiescenza, Quietezza, Quietismo, Posatezza - Chetare è più del corpo e de' suoi moti; quietare, più dell'animo e delle passioni che lo sconvolgono; acchetare, più delle grida; quetare (neutro), più de' lamenti, e de' dolori che a lagnarci ci muovono; acquietare (attivo), più generale, e dei moti, e delle passioni, e dei sentimenti, e dei dolori: la carità e la logica, i benefizii e le soavi parole puonno fare di questi miracoli. Racchetare e racquietare sono o riproduzione o raddoppiamento dell'azione espressa dai verbi semplici da cui derivano: il mare, il vento si racchetano rimettendo del loro furore; un fanciullo piagnoloso o malaticcio si racquieta con una chicca, un frutto, un balocco qualunque. L'uomo sta cheto quando non parla, non grida o non fa altro rumore; è quieto quando l'animo suo posa tranquillo del presente e dell'avvenire; è posato quando o è stanco dalle agitazioni, o è maturo per l'età, o è assennato per criterio. Quietanza, che altri dice quiescenza, è termine commerciale, ed è equivalente di più speciale ricevuta; si mette dal negoziante o dal banchiere sulle cambiali di cui riceve l'importo, e dal mercante sulle parcelle che gli vengono pagate; è laconicamente così espressa: per quietanza, o (men bene) serve di quietanza, e poi la data e la firma; poche parole che valgono tant'oro. Quiescenza, che può scambiarsi con acquiescenza, vale a significare non il giusto scarico di un peso da cui altri si libera, ma quell'adattarsi alla prepotenza dell'uomo abusatore di sua forza o delle circostanze che non permettono si faccia altrimenti; quel ristare dall'opporsi con argomenti a sofisma o a capziosa ragione che senza persuadere ci chiude la bocca: quest'acquiescenza non è una sconfitta, ma una tregua. La quietezza è lo stato, o l'abitudine, o il carattere dell'uomo temperato e moderato ne' suoi voleri; la posatezza è lo stato, o l'abitudine, o il carattere di chi opera adagio e pensatamente: l'uomo posato non è sempre quieto internamente; molte volte non precipita appunto per essere ognora presente a se stesso; l'uomo di animo quieto non opera sempre posatamente, ma può alla tranquillità dell'animo accoppiare una certa vivacità e quel brio che viene dalla serenità della coscienza, dalla rettitudine de' pensieri e delle intenzioni. Il quietismo è, o era una specie di ottimismo o di apatia ascetica peccante e propendente forse alquanto a un certo fatalismo: il Fénélon, quel cuore così candido, quell'anima così ingenua che vedeva in Dio ogni bene, e nelle di lui opere un perfetto intendimento, se ne fece propugnatore, forse peccando per eccesso di zelo. [immagine] |
Quietanza, Quitanza - e † QUETANZA. S. f. Dichiarazione in iscritto che si fa ad alcuno, colla quale si confessa che egli ha pagato, o comechessia soddisfatto a quello che doveva. G. V. 12. 35. 3. (C) Nel detto consiglio, e 'n loro presenza furono pubblicati i suoi falli e difetti, e mostrate le sue quitanze. E cap. 56. 1. Senza volere udire o accettare le ragioni del Comune di Firenze, o le fini e quitanze fatte per lo detto Duca al Comune. Fir. Luc. 5. 5. Io ti fo libera quitanza di ciò che tu avessi avuto a fare meco. Sper. Lett. 2 (ediz. di Venezia pel Ciotti, 1606). Scrivo famigliarmente sempremai nel medesimo stile…, che io compongo le quietanze de' debitori. E 3. Ponendo in animo agli stampatori di dover fare altrettanto delle quietanze, e dei miei scritti di mano. E appresso: Abbattendosi a' chirografi de' miei debiti, ed a qualche quietanza di danari. Vas. Op. Vit. 5. 50. (Man.) Disse… che non usava far quietanza, nè ricevute per altri. Bemb. Lett. 1. 5. 69. (M.) Questa mattina mi fur date le altre vostre con la quetanza di M. Ottaviano Barzi di X. scudi: della quale quetanza non bisognava, che voi vi pigliaste alcuna cura.
[G.M.] Lasciar quietanza.
T. Quietanza a madre e figlia.
[Cont.] Prender quitanza. Buonarr. M. V. Lett. 8. Li pagherete a suo piacere scudi 170 di moneta, agli 10 per scudo, che vi restano in mano di detta somma, pigliando da lui quietanza finale etiam per mano di detto notaro, per la quale si chiami di detta opera soddisfatto e interamente pagato. |